sabato 16 marzo 2019

2^ domenica di QUARESIMA "Presta orecchio"












In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro,
Giovanni e Giacomo e salì sul monte a
pregare. Mentre pregava, il suo volto
cambiò d’aspetto e la sua veste divenne
candida e sfolgorante. Ed ecco, due
uomini conversavano con lui: erano Mosè
ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano
del suo esodo, che stava per compiersi a
Gerusalemme. […]
Mentre questi si separavano da lui, Pietro
disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi
essere qui. Facciamo tre capanne, una per
te, una per Mosè e una per Elia». Egli non
sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li
coprì con la sua ombra. All’entrare nella
nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una
voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio,
l’eletto; ascoltatelo!».


IN AZIONE
           Dalla sua prima permanenza in Tanzania scriveva: "Sono veramente contenta, al di là di ogni retorica. 
Qui ho potuto sperimentare il senso e il gusto del mio lavoro. L’idea di tornare in Italia non mi sorride per niente. 
Quello che io vorrei per me è di restare qui. Mi piace questo tipo di vita e di lavoro e, nonostante le inevitabili difficoltà, sento che qui le mie giornate hanno un senso".

Maria amava tanto il suo lavoro, ma amava tanto anche le cose della vita: e le
amava, e le viveva, con libertà. 
Quando poteva viaggiava, andava in montagna, andavasciare, e nel baule che portava giù, c’era sempre spazio per CD e libri di ogni genere.
Chi lavorò al suo fianco racconta di come si prodigava per ore ed ore con un approccio sempre calmo e generoso con tutti, pronta a spendersi con molta determinazione(con DISPONIBILITÀ), di come spiccava nel lavoro, per la sua semplicità di fede nel Signore e di come abbia passato notti insonni a vegliare bambini non suoi.
Partendo per la Tanzania, Maria aveva lasciato un biglietto ai suoi famigliari: la parteanteriore dell’immagine portava la scritta "Temo che il giorno finisca prima che io me neaccorga e l’ora dell’offerta passi via".
 Maria ha vissuto consapevolmente il dono di sé!
[adattato dal sito della fondazione Maria Bonino]




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