venerdì 3 maggio 2024

Rimanete nel mio amore - 5 maggio 2024

 5 maggio 2024

VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)

Rimanete nel mio amore

Durante la lettura del Vangelo, nel corso della celebrazione liturgica, è il Signore Gesù Cristo che parla ai suoi discepoli.
 Oggi ci dice che siamo tutti suoi amici, che gli apparteniamo attraverso la fede e attraverso il battesimo.
 Egli l’ha provato rivelandoci il suo segreto e la sua missione di Figlio di Dio.
 Ci ha detto che Dio, nella sua onnipotenza divina, ci ama tutti. Per mezzo di suo Figlio Gesù Cristo, ci ha fatto entrare nella comunione di amore che esiste fin dall’eternità tra lui e suo Figlio. “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi”. 
È una parola di verità potente e divina.
Per tutti quelli che hanno preso coscienza dell’importanza di questo dono divino, conta una sola cosa: mostrarsi degni dell’amore che ci viene nell’amicizia del Figlio di Dio. “Rimanete nel mio amore”.
Per Gesù Cristo, ciò che è importante innanzitutto è che tutti i suoi amici si amino gli uni gli altri come egli stesso ha amato i suoi discepoli nel corso della sua vita terrena. 
La più viva espressione di questo amore è stata la sua morte sulla croce per i peccatori (cf. Gv 1,36; 19,34-37). L’amore perfetto del Padre celeste è la felicità e la gioia di suo Figlio. 
E questa gioia, il Figlio risuscitato la trasmette ai suoi amici nel giorno di Pasqua. “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi!”. Ricevete lo Spirito Santo!” (Gv 20,21-22). 
Egli offre senza sosta la gioia a tutti quelli che credono nella sua parola e per mezzo del battesimo si uniscono a lui e alla sua cerchia di amici, la Chiesa. 
Chi entra nell’amore di Dio per mezzo di suo Figlio ha ormai una ragione essenziale per essere sempre felice.
 

                                   Intenzioni Sante Messe

SABATO  04         Ore 19.00: Virgis Elio e Pasquali Ada; Agostini Francesca, Innocente e Genoveffa; Dalle Fratte Genesio; Tosato Giovanni, Danilo, Pietro e Adriano; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa).

DOMENICA  05 VI Domenica di Pasqua.. Ore 9.30:  Bertapelle Gemma, Pietro, Agnese, Mario, Agnese e Delfina; Fabian Adriano; Sato Armando e Bruna; Mozzo Antonietta (anniv.) e Cavinato Ottorino; Cavinato Carlo e Ballan Anna; Bedin Tecla Ferdinando e Santa; Balanica Adrian Cristian. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  06        Ore 8.00:  Scapin Alberto e Fam. Def..

MARTEDì 07  Ore  15.00: Varosi Marcella e Rossetto Giuliano.

MERCOLEDÌ  08 Ore  8.00:  Peron Sergio e Piero; Dalle Fratte Cesira.

GIOVEDÌ  09    Ore 15.00: Scapin Antonio e Fam. Def.; Tonello Silvano.

VENERDÌ  10 Ore 8.00: Scapin Vittorio e Fam. Def..

SABATo

  11 Ore 19.00:  Caon Pierina, Pedron Sergio e Venranda; Beghin Celeste, Irma e Franca; Spanesi Ferdinando, Bragagnolo Regina e Figli; Tosato Sante, Attilio ed Elvira.

DOMENICA 12 Ascensione del Signore. Ore 9.30:  Bertapelle Delfina, Pietro, Agnese, Mario, Agnese e Gemma; Scapin Samuele e Arino; Bertapelle Armando, Maria e Luca; Agostini Sereno e Dorina; Latova Ester e Bazzato Mario; Tosato Alice (Anniv.); Barbieri Silvano, Libralato Angelina e Pellizzon Bruna; Dalle Fratte Ivo e Giuseppe; Pezzin Marilena. Ore 11.00:  Pro Populo.


Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

Avvisi.

· Mercoledì 8 maggio, alle ore 21.00, invito tutti coloro che sono stati ’nominati’ qui in chiesa, per una riunione nella quale potranno dare o meno il proprio consenso ad essere votati come consiglieri dei Consigli della parrocchia. Chiedo a tutti la puntualità.

· Sabato 11 maggio, alle ore 16.00, in chiesa, ci sarà la consegna del Padre nostro per i ragazzi del Primo Discepolato 3^ tappa. Accompagniamo questi ragazzi con la nostra preghiera questa settimana…

· Domenica 12 maggio è la festa dell’Ascensione, dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 12 maggio, i ragazzi del Primo Discepolato 1^tappa, vivranno il loro ultimo incontro con la visita guidata al Battistero di Padova, accompagnati dai genitori; dopo la visita al Battistero, ci porteremo nella Chiesa dei Servi e li ci sarà per loro la Consegna del Credo. Anche questi ragazzi vogliamo accompagnare questa settimana con la nostra preghiera...

 

Siamo creati per amare

La liturgia della Parola di questa domenica mette l’accento sul grande comandamento evangelico dell’amore. «Dio è amore». Tutta la Bibbia esalta questa meravigliosa qualità divina. Si tratta di un amore preveniente che deve estendersi a tutti perché «Dio non fa preferenze di persone» (I Lettura) e vuole donare la sua salvezza a tutti coloro che vivono onestamente secondo Dio. È un amore che è giunto a noi fattivamente attraverso Gesù e tutto quello che lui ha compiuto per noi (II Lettura). Un amore che accetta qualsiasi sacrificio, che ama tutti i fratelli, anche i nemici. Da noi, che siamo “i suoi amici”, Gesù si aspetta risposte d’amore: “rimanere in lui”, con l’ascolto della sua Parola e con l’osservanza dei suoi comandamenti; cercare solo ciò che a lui piace perché chi ama veramente non ha altra preoccupazione che di piacere all’amato e di prevenirlo in ciò che desidera; riversare sugli altri questo grande amore ricevuto perché non possiamo pretendere di amare Dio se non facciamo rifluire sui fratelli l’amore che Dio ha avuto per noi. Da questi due segni (o risposte) riconosceremo che il nostro amore per Dio è di oro puro e non di vile piombo falsamente dorato.

don Donato Allegretti



Prima lettura  At 10,25-27.34-35.44-48
Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo.
 
Dagli Atti degli Apostoli
 
Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio], questi gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!».
Poi prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».
Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio.
Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Quindi lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 97
 
Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.
 
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
 
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
 
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
 
 
Seconda lettura     1Gv 4,7-10
Dio è amore.
 
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
 
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Gv 14,23)

Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

 
 
Vangelo    Gv 15,9-17
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore



 



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INIZIATIVE   IN PARROCCHIA 

 



 

Il giorno 8 maggio, ci sarà una riunione in cui coloro che sono stati ’nominati’ potranno dare il proprio consenso ad essere votati.  

Domenica 19 maggio le votazioni per l’elezione...




NEL TERRITORIO 
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Custodiscimi. Proteggimi da ogni male
  
  In ventotto anni abbiamo percorso strade irte e scoscese; terreni inquinati dal “sistematico male” che attraverso l’abuso sui bambini è stato perpetrato, lacerandone l’innocente vita, coi suoi sogni e attese.
    Dentro questo abisso “infernale”, la presenza dei “diaconi dell’infanzia” (chi custodisce e si occupa delle ferite degli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili) non solo ha fatto la differenza, ma ha manifestato la possibilità della guarigione e della speranza. Dobbiamo continuare a fare di più e insieme.
    Questo operare insieme è una vera e propria sfida per l’oggi, che ci proietta a un domani maggiormente caratterizzato dalla tutela e dalla protezione dei bambini. L’abuso è un trauma permanente; è una ferita invisibile con la quale si sopravvive, ma spesso anche visibile a causa delle autodifese che ogni persona mette in atto.

    Di qui la necessità di comprenderle, di accoglierle, di condividerle per permettere a quanti siano stati feriti di uscire e di rivedere la luce della vita. Perché la vita, ogni vita, non merita alcuna violenza, in alcun modo e in alcun caso. Non esiste una violenza sui bambini, fin dal concepimento, che possa essere giustificata.
    Non è possibile sostenere, anche ideologicamente, l’ipersessualizzazione e l’erotizzazione dei bambini per fini assolutamente inaccettabili, quali il relativismo del corpo e la sua commercializzazione, anche attraverso il digitale.
    Quanto grido di dolore è stato ascoltato, accolto, accompagnato, sostenuto! Quante volte, insieme alle vittime, abbiamo alzato le mani verso il Cielo e «alzando gli occhi verso i monti» abbiamo supplicato ed elevato un grido: da dove mi verrà l’aiuto? (cf. Salmo 121)
 Quanta sofferenza è stata lenita con il balsamo della consolazione e con le “attrezzature” della guarigione!

La pedofilia online rappresenta una gamma di delitti, fra i più efferati, che si inquadrano nell’ambito della criminalità transnazionale e che non deve essere, come ancora accade, minimizzata e sottostimata. La Giornata dei Bambini Vittime, ideata dall’Associazione Meter, è pertanto un appuntamento che offre, a quanti stanno dalla parte dei minori, l’occasione per richiamare a un impegno imprescindibile e non delegabile. Insieme.
don Fortunato Di Noto,



Calendario liturgico: (6-12 maggio 2024)

6 L Il Signore ama il suo popolo. Nella prova, lo Spirito Santo conforta il cristiano e gli ricorda le parole del Maestro. S. Venerio; S. Pietro Nolasco; B. Anna Rosa Gattorno. At 16,11-15; Sal 149; Gv 15,26–16,4a.

7 M La tua destra mi salva, Signore. Ai discepoli tristi per la sua partenza, Gesù promette lo Spirito Consolatore. S. Domitilla; S. Rosa Venerini; S. Agostino Roscelli. At 16,22-34; Sal 137; Gv 16,5-11.

8 M I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Tante cose Gesù avrebbe ancora da dire ai suoi, ma non è il momento. Promette loro, però, lo Spirito, che li guiderà alla verità tutta intera. B.V. Maria di Pompei; S. Vittore il Moro; S. Bonifacio IV. At 17,15.22–18,1; Sal 148; Gv 16,12-15.

9 G Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia. Quando i discepoli soffriranno il mondo si rallegrerà. Ma la promessa di Gesù è questa: la loro tristezza verrà mutata in gioia. S. Pacomio; B. Forte Gabrielli. At 18,1-8; Sal 97; Gv 16,16-20.

10 V Dio è re di tutta la terra. Non importa il dolore che ora si prova. L’incontro definitivo con il Signore rallegrerà il cuore del discepolo con una gioia incontenibile. S. Giovanni d’Avila; S. Gordiano; S. Cataldo. At 18,9-18; Sal 46; Gv 16,20-23a.

11 S Dio è re di tutta la terra. Non esiste che un’unica preghiera: quella di Cristo al Padre. Dobbiamo farla nostra. S. Ignazio da Làconi; B. Gregorio Celli. At 18,23-28; Sal 46; Gv 16,23b-28.

12 D Ascensione del Signore / B (s, bianco). VII sett. di Pasqua - III sett. del Salterio. Ss. Nèreo e Achìlleo; S. Pancrazio. At 1,1-11; Sal 46; Ef 4,1-13; Mc 16,15-20.

Elide Siviero

 

sabato 27 aprile 2024

RIMANIAMO UNITI A CRISTO VERA VITE

  28  aprile 2024 

 V DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)

RIMANIAMO UNITI A CRISTO VERA VITE


Nei discorsi di addio del Vangelo secondo san Giovanni (capitoli 13-17) l’evangelista prende spunto dalle parole di Gesù per riflettere, con il carisma che gli è proprio, sulla vita dei credenti dal tempo dell’Ascensione al ritorno del Signore. Egli si riconosce talmente legato al Signore attraverso lo Spirito di Dio che parla ai suoi ascoltatori e ai suoi lettori usando l’“io” di Cristo. Per mezzo della sua voce, il Signore rivela a coloro che credono in lui qual è la loro situazione, ordinando loro di agire in modo giusto.

È durante la festa liturgica delle domeniche che vanno da Pasqua alla Pentecoste che la Chiesa propone alla lettura questi discorsi, per mostrare ai credenti cos’è infine importante per la loro vita. Attraverso un paragone, il Signore ci rivela oggi che tutti quelli che gli sono legati mediante la fede vivono in vera simbiosi. Come i tralci della vite, che sono generati e nutriti dalla vite stessa, noi cristiani siamo legati in modo vitale a Gesù Cristo nella comunità della Chiesa. Vi sono molte condizioni perché la forza vitale e la grazia di Cristo possano portare i loro frutti nella nostra vita: ogni tralcio deve essere liberato dai germogli superflui, deve essere sano e reagire in simbiosi fertile con la vite.
Per mezzo del battesimo, Cristo ci ha accolti nella sua comunità. E noi siamo stati liberati dai nostri peccati dalla parola sacramentale di Cristo. La grazia di Cristo non può agire in noi che nella misura in cui noi la lasciamo agire. La Provvidenza divina veglierà su di noi e si prenderà cura di noi se saremo pronti. Ma noi non daremo molti frutti se non restando attaccati alla vite per tutta la vita. Cioè: se viviamo coscienziosamente la nostra vita come membri della Chiesa di Cristo. Poiché, agli occhi di Dio, ha valore duraturo solo ciò che è compiuto in seno alla comunità, con Gesù Cristo e nel suo Spirito: “Senza di me non potete far nulla”. Chi l’ha riconosciuto, può pregare Dio di aiutarlo affinché la sua vita sia veramente fertile nella fede e nell’amore.
 

Intenzioni Sante Messe

SABATO  27         Ore 19.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia; Bedin Renato e Sonia; Calabresi Edi (settimo); Calabresi Nello; Trover Angelo

DOMENICA  28      V Domenica di Pasqua.. 
Ore 9.30: Bertapelle Pietro, Agnese, Mario, Agnese, Gemma e Delfina; Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina, Zanon Pasquale e Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Nalesso Dino, Adelina, Luigi e Bruno; Bragagnolo Angelo e Franceschin Concetta (anniv.); Bragagnolo Walter e Fam. Def. .
Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  29 Ore 15.00:  Esequie di Scapin Emilio Redento.

MARTEDì  30 Ore  15.00: Bertapelle Luca (anniv.); Bertapelle Armando e Maria; Ore 19.00: Bertapelle Luca (ord. amici della corsa)..

MERCOLEDì   01.05 San Giuseppe  lavoratore.
Ore  9.30:  Scapin Rino e Adelina.

GIOVEDì  02 Ore 15.00: Scapin Giancarlo e Lidia.

VENERDì  03 Ore 8.00: Suor Luigina Scapin.

SABATO  04 Ore 19.00:  Virgis Elio e Pasquali Ada; Agostini Francesca, Innocente e Genoveffa; Dalle Fratte Genesio; Tosato Giovanni, Danilo, Pietro e Adriano; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa).

DOMENICA 05 VI Domenica di Pasqua.
Ore 9.30:  Bertapelle Gemma, Pietro, Agnese, Mario, Agnese e Delfina; Fabian Adriano; Sato Armando e Bruna; Miozzo Antonietta (anniv.) e Cavinato Ottorino; Cavinato Carlo e Ballan Anna; Bedin Tecla Ferdinando e Santa.
Ore 11.00:  Pro Populo.


Incontri
Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.


Avvisi.

· Dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati
.
· Mercoledì inizia il mese di maggio, mese tradizionalmente dedicato alla recita del rosario davanti alle immagini dei capitelli e comunque in gruppo. Vi invito a tenere viva questa tradizione che ci aiuta a crescere come comunità.

· Mercoledì celebriamo la festa di San Giuseppe lavoratore, la Santa messa sarà alle ore 9.30.

· Venerdì 3 maggio è il primo venerdì del mese, nella mattinata, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

 
Con la conclusione del Sinodo il Vescovo Claudio ha proposto alle parrocchie di rinnovare gli organismi di comunione (i consigli Pastorali parrocchiali (CPP) e i Consigli di Gestione Economica (CPGE). Invito tutti a leggere i nomi che sono nell’elenco esposto e a fare passaparola anche con quelle persone che non vengono sempre a messa a Cavino. Il giorno 8 maggio, ci sarà una riunione in cui coloro che sono stati ’nominati’ potranno dare il proprio consenso ad essere votati.  Domenica 19 maggio le votazioni per l’elezione...

 





Di questa vigna fai parte anche tu!

Com’è bella la vigna piantata sui colli del mondo di cui ci parla il Vangelo odierno! È la vigna di Dio, di cui il Padre stesso si prende cura perché porti molto frutto, perché offra al mondo il frutto d’amore e di gioia di cui ha più che mai bisogno. Di questa vigna fai parte anche tu! Il tralcio che sei è prezioso per portare il frutto della Pasqua di Gesù alle persone che incontri e incontrerai nel quotidiano. Per questa ragione, il Padre pota te, suo tralcio, perché la tua vita sia più feconda per il suo Regno d’amore. Ne fece l’esperienza Paolo che, fin dalla sua prima predicazione a Gerusalemme, fu provato in molti modi. E le prove lo portarono a diventare una cosa sola con Gesù, a rimanere in Gesù, come per amore Gesù rimaneva con lui e in lui. Tutto questo, però, Paolo non lo visse da solo! L’appartenenza alla vigna è piena e il frutto è il migliore quando ci amiamo gli uni gli altri. Amandoci a vicenda, saremo insieme la vigna del Signore che darà un frutto generoso. E così tanti scopriranno la consolazione e la gioia di Dio.

fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze
 
Gesù riprende dalla Bibbia l’immagine della vite e dei tralci, per esprimere il rapporto di Dio con il suo popolo Israele. 
Più volte viene sottolineata la parola "rimanere". 
Se "rimaniamo" in Cristo, portiamo frutto; staccati da lui, siamo come tralci vecchi, destinati solo al fuoco

Prima lettura    At 9,26-31
Bàrnaba raccontò agli apostoli come durante il viaggio Paolo aveva visto il Signore.
 
Dagli Atti degli Apostoli
 
In quei giorni, Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo.
Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.
La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale   Sal 21
 
A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.
 
Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!
 
Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.
 
A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.
 
Ma io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».
 
 
 
Seconda lettura    1Gv 3,18-24
Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo.
 
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
 
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)
 
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.
 
 
Vangelo    Gv 15,1-8
Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto.
 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore



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📌 IL VENERDÌ SERA, ORE 21
 
🟢 19 APRILE 
🟢 3 MAGGIO 
🟢 17 MAGGIO 

📍 DOVE: 

 SALA BEPPO - CENTRO PARROCCHIALE NOI CAVINO

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Abbiamo quindi raccolto i nomi di coloro che sono stati nominati e li abbiamo messi in un elenco.  Questo elenco, abbastanza nutrito, è esposto alle porte della chiesa, in centro parrocchiale e al Supermercato vicino alla chiesa. 

Invito tutti a leggere i nomi e a fare passaparola anche con quelle persone che non vengono sempre a messa a Cavino. 

Il giorno 8 maggio, ci sarà una riunione in cui coloro che sono stati ’nominati’ potranno dare il proprio consenso ad essere votati.  

Domenica 19 maggio le votazioni per l’elezione...




NEL TERRITORIO 
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Intelligenza artificiale e 
mondo del lavoro: luci ed ombre

Mai come oggi la festa del lavoro (san Giuseppe lavoratore per la Chiesa) viene commemorata in un momento cruciale della storia umana. È ormai sotto gli occhi di tutti come l’avvento dell’Intelligenza artificiale (AI) impatterà sul mondo del lavoro forse anche più della prima rivoluzione industriale.

La stessa ChatGPT (una chatbot, cioè un software che simula la conversazione umana) alla domanda su come l’AI influenzerà il mondo del lavoro così risponde: «Automatizzando compiti ripetitivi e noiosi, consentirebbe alle persone di concentrarsi su mansioni più creative e significative. Inoltre, potrebbe migliorare l’efficienza e la precisione nelle attività quotidiane, aumentando la produttività complessiva».

Quanto sopra ci riporta perciò alla domanda fondamentale: Cos’è il lavoro e come si definisce in relazione all’essere umano? È il lavoro che definisce l’uomo o viceversa? Nel primo caso è il lavoro a sovrastare l’uomo. In quest’ottica l’AI viene vista come l’occasione per migliorare qualità ed efficienza nel lavoro, sostituendo la componente umana, considerata imprevedibile e perciò difettosa ai fini produttivi.

Il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato con preoccupazione come l’introduzione dell’AI in vari settori comporterebbe una riduzione dei posti di lavoro che, nei paesi con economie più avanzate, potrebbe arrivare sino al 60% con crescita delle diseguaglianze sociali, riduzione degli stipendi e meno assunzioni tra i lavoratori più vulnerabili.

Invece, una concezione del lavoro in cui l’uomo venisse considerato il valore aggiunto per eccellenza, e quindi imprescindibile da qualunque riflessione, potrebbe consentire di riportare il discorso nel giusto solco. Permetterebbe di non disgiungere gli indubbi vantaggi offerti dall’AI dalle ricadute etiche che ogni innovazione porta con sé.

Un tema ben presente, ad esempio, nel discorso di Papa Francesco per la 57a Giornata per la pace, ma che speriamo di trovare anche in altri leaders mondiali, come è già avvenuto con il richiamo del primo ministro cinese Li Qiang sui rischi etici dell’AI. Un fatto inatteso su un rischio vero, oltre tutto pronunciato a Davos! Andrea Musso


Calendario liturgico: (29 aprile-5 maggio 2024)

29 L S. CATERINA DA SIENA patr. d’Italia e d’Europa (f, bianco). Benedici il Signore, anima mia. Solo ai piccoli sono rivelate le cose di Dio. Per essi, il giogo di Gesù è un dolce peso e non un ulteriore affanno. 1Gv 1,5–2,2; Sal 102; Mt 11,25-30.

30 M I tuoi amici, Signore, proclamino la gloria del tuo regno. Il mondo ci offre una pace illusoria; solo Cristo può darci pienezza di vita e gioia. S. Pio V (mf); S. Sofia; S. Giuseppe B. Cottolengo. At 14,19-28; Sal 144; Gv 14,27-31a.

1 M S. Giuseppe lavoratore (m, bianco). Andremo con gioia alla casa del Signore. I conterranei di Gesù non sanno riconoscere, nel figlio di Giuseppe, il Messia atteso. S. Riccardo Pampuri. At 15,1-6; Sal 121; Mt 13,54-58.

2 G S. Atanasio (m, bianco). Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore. Dobbiamo osservare i comandamenti di Gesù per restare nel suo amore, affinché la sua gioia sia anche la nostra gioia. S. Antonino di Firenze; B. Guglielmo Tirry. At 15,7-21; Sal 95; Gv 15,9-11.

3 V Ss. Filippo e Giacomo ap. (f, rosso). Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. Gesù è l’unica via per incontrare il Padre, l’unica verità che lo rivela, l’unica vita che lo dona. S. Giovenale. 1Cor 15,1-8a; Sal 18; Gv 14,6-14.

4 S Acclamate il Signore, voi tutti della terra. Se il mondo non ci odia è perché abbiamo assunto i suoi valori e non quelli di Cristo. S. Antonina; S. Floriano; Ss. Silvano di Gaza e c. At 16,1-10; Sal 99; Gv 15,18-21.

5 D VI Domenica di Pasqua / B. VI sett. di Pasqua - II sett. del Salterio. S. Gottardo; S. Nunzio Sulprizio. At 10,25-26.34-35.44-48; Sal 97; 1Gv 4,7-10; Gv 15,9-17. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».

Elide Siviero