sabato 26 marzo 2022

 

27 marzo 2022

  4^ DOMENICA di QUARESIMA

LA DOMENICA DELL’ABBRACCIO DEL PADRE MISERICORDIOSO

I

l padre non impedisce al suo secondogenito di allontanarsi da lui. Egli rispetta la sua libertà, che il figlio impiegherà per vivere una vita grigia e degradata. Ma mai si stanca di aspettare, fino al momento in cui potrà riabbracciarlo di nuovo, a casa.

Di fronte all’amore del padre, il peccato del figlio risalta maggiormente. La sofferenza e le privazioni sopportate dal figlio minore sono la conseguenza del suo desiderio di indipendenza e di autonomia, e di abbandono del padre. La nostalgia di una comunione perduta risveglia in lui un altro desiderio: riprendere il cammino del focolare familiare.
Questo desiderio del cuore, suscitato dalla grazia, è l’inizio della conversione che noi chiediamo di continuo a Dio. Siamo sempre sicuri dell’accoglienza del padre.
La figura del fratello maggiore ci ricorda che non ci comportiamo veramente da figli e figlie se non proviamo gli stessi sentimenti del padre. Il perdono passa per il riconoscimento del bisogno di essere costantemente accolti dal Padre. Solo così la Pasqua diventa per il cristiano una festa del perdono ricevuto e di vera fratellanza.

 

Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  27      IV Domenica di Quaresima. Ore 9.00:  Bertapelle Luca; Maggiolo Fabio e nonni; Mazzon Rita, Vittorio e Fam. Def. . Ore 11.00: Pro Populo.

LUNEDÌ  28            Ore 8.00:  .

MARTEDÌ  29         Ore 15.00:  .

MERCOLEDÌ  30    Ore  8.00:  .

GIOVEDÌ  31 Ore 15.00:  .

VENERDÌ  01.04 Ore  8.00:  .

SABATO  02 Ore 18.30: Dalle Fratte Genesio; Agostini Tarcisio (Anniv.); Cavinato Gino e Ida; Bertapelle Mario e Agnese; Virgis Elio e Pasquali Ada; Betto Gianfranco.

DOMENICA 03 V Domenica di Quaresima. Ore 9.00:  Bertapelle Armando; Scapin Sante, Marianna e Regina; Cavinato Carla e Ballan Anna. Ore 11.00: Pro Populo.

 

Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della  Corale parrocchiale.


Avvisi

· Nel pomeriggio, alle ore 15.00, in Centro parrocchialeci sarà l’incontro per i genitori e i ragazzi dell’Ultima Quaresima (ragazzi di 1^ media) .

· Venerdì 1 aprile, è il primo venerdì del mese, nella mattinata  coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Venerdì 1 aprile, alle ore 15.00, in chiesa, ci sarà la Via Crucis alla quale invito in modo particolare i ragazzi dei diversi gruppi della catechesi.

· Domenica 3 aprile, alle ore 11.00, per i ragazzi dell’Ultima Quaresima ci sarà la terza Grande Intercessione invito tutti, anche coloro che non sono direttamente interessati, a partecipare.

· Domenica 3 aprile, alle ore 17.00, in Chiesa, si terrà una preghiera quaresimale aperta a tutti animata dalla Corale Parrocchiale.

 

Per aiuti Emergenza Ucraina trovate info nell’Espositore della buona stampa


 Lasciarci riconciliare con Dio

In questa domenica della gioia siamo invitati dalla liturgia ad esultare perché amati da Dio che si prende cura di noi con tenerezza. L’autore del libro di Giosuè (I Lettura) ci ha presentato l’azione di Dio che ha liberato Israele dalla schiavitù d’Egitto e loha condotto nella terra di Canaan.
 Il popolo di Dio celebra nella libertà la festa di Pasqua, segno del suo abbraccio con Dio salvatore. L’apostolo Paolo (II Lettura) si presenta come ministro di riconciliazione. 
Accogliamo l’invito a lasciarci riconciliare con Dio per mezzo di Cristo nella potenza dello Spirito Santo attraverso il ministero della Chiesa. 
Nel Vangelo ascoltiamo la parabola del padre misericordioso, narrata da Gesù in risposta ai farisei – rappresentati dal figlio maggiore della parabola – che mormoravano per il suo comportamento misericordioso verso i pubblicani e i peccatori, rappresentati dal figlio minore. 
Come i pubblicani, anche noi ci avviciniamo a Gesù misericordioso per ascoltarlo e lasciarci guarire dalla sua grazia sanante.
Egli è il Medico divino che non è venuto a chiamare i “giusti”, ma i peccatori a conversione, donandoci l’abbraccio benedicente del Padre celeste.
don Francesco Dell’Orco




La riconciliazione con Dio è un passaggio dalla morte alla vita, dalle tenebre alla luce. 
Come il cammino pasquale dell’Esodo significa allontanarsi dalla schiavitù per vivere nella libertà dei figli di Dio. 
Chi veramente ama non può non gioire nel vedere il fratello riconciliato con il Padre.


Prima lettura     Gs 5,9-12
Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la Pasqua.
 
Dal libro di Giosuè
 
In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l’infamia dell’Egitto».
Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico.
Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, àzzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno.
E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell’anno mangiarono i frutti della terra di Canaan.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale   Sal 33
 
Gustate e vedete com’è buono il Signore.
 
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
 
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
 
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
 
 
Seconda lettura      2Cor 5,17-21
Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo.
 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Lc 15,18)
 
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò:
Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te.

 
Vangelo     Lc 15,1-3.11-32
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
 
+ Dal Vangelo secondo Luca
 
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
Parola del Signore





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sabato 19 marzo 2022

 20  marzo 2022
 3^ Domenica di Quaresima

LA  PAZIENZA DELL'AMORE DI DIO



L’uomo non è stato creato per rovinarsi la vita.
Non si può neanche immaginare che, fornito di ragione, egli lo desideri. E tuttavia tutto sembra svolgersi in modo che ciò avvenga, a tale punto che si arriva a dubitare dei propri desideri di pienezza e perfino a negare la loro possibilità.
Un fatto nuovo è accaduto nella storia, che “molti profeti e re hanno voluto vedere e non hanno visto, e udire e non hanno udito”.
 Una Presenza inevitabile, provocatoria, di un’autorità fino ad allora sconosciuta, che ha il potere di risvegliare nel cuore dell’uomo i suoi desideri più veri; un Uomo che si riconosce facilmente come la Via, la Verità e la Vita per raggiungere la propria completezza.
Il momento è quindi decisivo, grave. Quest’uomo chiama tutti quelli che sono con lui a definire la propria vita davanti a lui. Ma c’è un’ultima e misteriosa resistenza dell’uomo proprio davanti a colui di cui ha più bisogno.
Bisogna quindi ingaggiare una battaglia definitiva perché l’uomo ritrovi il gusto della libertà.
E Cristo lotterà fino alla morte, per dare “una dolce speranza e per concedere dopo i peccati la possibilità di pentirsi” (cf. Sap 12,19).
Ma non tentiamo di ingannarci. Ci troviamo nelle ultime ore decisive. Cristo può, in un ultimo momento di pazienza, prolungare il termine, come fa per il fico della parabola, ma non lo prolungherà in eterno!
 
 

Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  20      III Domenica di Quaresima. Ore 9.00:  Scapin Vittorio e Fam. Def.; Mazzon Tiziano e Gazzola Rosalia; Gallo Pericle; Fassina Giuseppe. Ore 11.00: Pro Populo.


LUNEDì  21            Ore 8.00:  .

MARTEDì  22         Ore 15.00:  Baldin Luciano e Nives.

MERCOLEDì  23 Ore  8.00:  .

GIOVEDì  24 Ore 15.00:  .

VENERDì  25 Ore  8.00:  .

SABATO  26 Ore 18.30: Nicoletti Lino, Massarotto Gino e Settimo Lidia; Stefan Arduino e Moreno; Rizzato Dina; Beghin Celeste; Bertapelle Mario e Agnese.

DOMENICA 27 IV Domenica di Quaresima. Ore 9.00:  Bertapelle Luca; Maggiolo Fabio e nonni; Mazzon Rita, Vittorio e Fam. Def. Ore 11.00: Pro Populo.

 

Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della  Corale parrocchiale.


Avvisi

· Oggi è la terza domenica del mese, secondo l’impegno di Carità che ci siamo dati raccogliamo gli alimenti per i poveri. Ringrazio fin d’ora tutti coloro che portano il  loro dono, ringrazio anche quelli che lasciano il loro dono nella cesta che si trova vicino alla cassa del supermercato vicino alla chiesa.

· Nel pomeriggio, alle ore 15.00, in Centro parrocchiale, ci sarà l’incontro per i genitori e i ragazzi del Prima Evangelizzazione 1^ tappa (ragazzi di 1^ elem.).

· Nel pomeriggio, alle ore 17.00, in chiesa, ci sarà un appuntamento con la proposta di preghiera Quaresimale, guidato dalle volontarie del gruppo CIF.

· Mercoledì 23 marzo, alle ore 20.45, in sala Borsi, ci sarà l’incontro per i genitori dei ragazzi del Primo Discepolato 1^ tappa (genitori dei ragazzi  di 3^el.).

· Giovedì 24 marzo, alle ore 21.00, in chiesa, proponiamo la Via Crucis, col ricordo dei missionari martiri, preghiera che sarà animata dal Consiglio Pastorale.

· Venerdì 25 marzo, alle ore 15.00, in chiesa, ci sarà la Via Crucis alla quale invito in modo particolare i ragazzi dei diversi gruppi della catechesi.

· Sabato26 marzo, alle ore 16.00, in chiesa, ci sarà la prima Liturgia Penitenziale per i ragazzi del Primo Discepolato 3^ tappa (ragazzi di 5^ elementare).

· Domenica 27 marzo, dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 27 marzo, alle ore 11.00, per i ragazzi dell’Ultima Quaresima ci sarà la seconda Grande Intercessione invito tutti, anche coloro che non sono direttamente interessati, a partecipare.

· Domenica 27 marzo, alle ore 15.00, in Centro parrocchiale, ci sarà l’incontro per i genitori dei ragazzi dell’Ultima Quaresima, (ragazzi di 1^ Media).

 

Per aiuti Emergenza Ucraina trovate info nell’Espositore della buona stampa.





Serata elettiva dei gruppi di parrocchie

Gruppo di parrocchie: S. Giorgio delle Pertiche, Arsego, Cavino
martedì 22 marzo 

CONVERTIRSI? È PORTARE FRUTTI GRADITI A DIO


Il Vangelo ci presenta due fatti di cronaca con molti morti. 
Gesù, a differenza dei farisei, li legge non come un castigo per i presunti peccati delle vittime, ma come un ammonimento e un invito alla conversione per tutti. 
Convertirsi significa «portare frutti» buoni, oggi. Un albero nella vigna deve portare frutti, altrimenti viene tagliato. 
Non basta essere “piantati” nella vigna del Signore, non basta essere stati “battezzati”, non basta mangiare «lo stesso cibo spirituale» o bere «la stessa bevanda spirituale» per salvarsi. 
La storia degli Ebrei nel deserto è un duro esempio per noi.
 Essi con le loro mormorazioni e infedeltà non furono graditi a Dio (II Lettura).
La Quaresima è giunta ormai a metà del suo cammino. 
L’albero della tua vita sta portando frutti o è ancora sterile?
 Làsciati “zappare” e “fertilizzare” dalla Parola di Dio e dalla fede della Chiesa. 
Anche a te, come a Mosè (I Lettura), Dio può presentarsi nel modo più impensato e nel luogo più imprevedibile per affidarti la grande missione di liberare il tuo cuore dalla schiavitù del peccato. 
E così potrai aiutare anche il tuo prossimo in questo cammino di libertà.
 padre Giovanni Crisci,frate cappuccino


 Non ha senso angosciarci in preoccupazioni per il futuro.

 Non ci è dato di sapere quanto tempo ci resta. 

Una cosa possiamo fare: lasciarci convertire da Dio. 

Non perdiamo tempo e approfittiamo di ogni istante per essere graditi a lui, che è infinita bontà e giustizia.



Prima lettura        Es 3,1-8.13-15
Io-Sono mi ha mandato a voi.
 
Dal libro dell’Èsodo
 
In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb.
L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava.
Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele».
Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?».
Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale     Sal 102
 
Il Signore ha pietà del suo popolo.
 
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
 
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.
 
Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.
 
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.
 
 
 
Seconda lettura      1Cor 10,1-6.10-12
La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro ammonimento.
 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto.
Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono.
Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro, e caddero vittime dello sterminatore. Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Mt 4,17)
 
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Convertitevi, dice il Signore,
il regno dei cieli è vicino.
 
 
Vangelo,    Lc 13,1-9
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
 
+ Dal Vangelo secondo Luca
 
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici.
 Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore