sabato 26 agosto 2023

“Voi chi dite che io sia?”

 27 agosto 2023

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

“Voi chi dite che io sia?” 

Quando Gesù chiese ai suoi discepoli: “La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”, le loro risposte rispecchiarono le diverse teorie e speculazioni riguardo Gesù diffuse nella loro cultura.
Se la stessa domanda fosse posta da Gesù oggi, le risposte sembrerebbero forse più colte, ma sarebbero molto simili. 
Invece di evocare Elia, Giovanni Battista o Geremia, si evocherebbero forse le speculazioni dell’ultimo convegno sulla cristologia, oppure ancora i risultati di un recente sondaggio. 
Possiamo immaginare che Gesù ascolterebbe gentilmente, forse sorridendo. Poi però giunge la vera e propria domanda: “Voi chi dite che io sia?”. 
Non possiamo più rifugiarci dietro ad opinioni di altri, siano essi teologi o conduttori di dibattiti televisivi. Gesù vuole la nostra risposta personale. Dobbiamo prendere posizione personalmente nei suoi confronti.
È quello che succede con l’atto di fede. 
Gesù lancia una sfida a ogni uomo e a ogni donna direttamente e personalmente: “Tu, chi dici che io sia?”.
La nostra risposta possa essere quella di Pietro: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente”.
 La nostra risposta possa essere quella della Chiesa, che fu fondata da Cristo su Pietro come su una pietra, affinché il “credo” diventasse un “crediamo”: Crediamo in Dio, Padre onnipotente..., in un solo Signore Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio..., per opera dello Spirito Santo... incarnato nel seno della Vergine Maria.
 

Intenzioni Sante Messe

SABATO  26         Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Caon Pierina, Pedron Sergio e Veneranda; Rizzato Fernando e Fam. Def. e Beghin Guerriero; Cavinato Rino; De Pieri Mirella; Beghin Celeste, Irma, Dante e Livia

DOMENICA 27 XXI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e  Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Fabian Adriano; Bertapelle Marcello; Ciscato Luigi, Fernando e Romilda; Badan Bruno e Agostini Ugo.

Lunedì  28       Ore 8.00:  .

MARTEDì  29    Ore  18.00:  Bragagnolo Renato e Palma.

MERCOLEDì 30 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  31    Ore 18.00:  .

VENERDì  01.09 Ore 8.00:  .

SABATO  02 Ore 19.00 Cavinato Emilio; Virgis Elio; Pasquali Ada.

DOMENICA 03 XXII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Latova Ester e Mario. Ore 11.00: Pro Populo.

 

Avvisi.

· Dalla prossima domenica, riprendiamo con due celebrazioni nella mattinata della domenica, una alle ore 9.30 e l’altra alle ore 11.00; una delle due messe, quella celebrata dal parroco, sarà applicata per il Popolo, cioè secondo l’intenzione di tutti i fedeli...

· Venerdì prossimo è il primo venerdì del mese, nella mattinata coi ministri straordinari porteremo la comunione agli ammalati.

· Domenica 3 settembre, Il Circolo NOI Cavino partecipa col gruppo ’NOI di Cavino’ alla 22^ edizione della Pedalata “Bici in festa” organizzata dagli ‘Amici per la bici’; la pedalata è diventata nel tempo un classico per finire l’estate e iniziare un nuovo anno sociale anche per Centro parrocchiale. Anche NOI quindi aderiamo all’iniziativa, propongo per coloro che desiderano partecipare con la propria famiglia alla pedalata di animare la messa di sabato 2 settembre alle ore 19.00. Buona pedalata a tutti.

 

Cosa vedete di me?

Volendo sondare la fede dei suoi discepoli, a Cesarea di Filippo Gesù chiede loro che cosa “vedono” di lui. Pietro a nome di tutti proclama la fede nel «Cristo, Figlio del Dio vivente».
 A questa professione di fede Gesù lo proclama roccia della Chiesa cambiandogli il nome per indicare che, nonostante le debolezze o le lotte che avrebbe incontrato, egli deve conservare alla Chiesa la solidità della roccia.
 A lui affida anche le chiavi, segno di dignità e potere per aprire a tutti le porte belle di Dio.
 Se la Chiesa è il dono di Dio, in un tempo come il nostro in cui tutto è messo in discussione, il cristiano continua a sentirsi “pietra viva” per edificare la Chiesa con una fede viva e cooperante con gli altri fratelli. Cristo non è ciò che dico di lui ma ciò che vivo di lui con gli altri.
 Non lasciamoci impressionare da nulla e da nessuno, né dai difetti degli uomini di Chiesa. 
Nella Chiesa ognuno può trovare quello che serve per la salvezza. Occorre pensare non alla Chiesa che immaginiamo, ma a quella voluta da Cristo, con tutto il popolo di Dio e i suoi pastori, obbedire ai quali è obbedire a Cristo stesso: «Chi ascolta voi, ascolta me».
don Donato Allegretti


“Tu sei il Cristo  il Figlio di Dio Vivente” sono le parole con cui Pietro riconosce l’identità del Cristo che lo sceglie  quale pietra  su cui edificare la sua Chiesa.
 Pietro è chiamato con i suoi successori ad esercitare il potere di giudizio e di perdono  nella comunità cristiana .
 Il sigillo della sua vita di fede sarà il martirio.

Prima lettura     Is 22,19-23
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide.
 
Dal libro del profeta Isaìa
 
Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo:
«Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa;
lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre».
Parola di Dio
 

Salmo responsoriale    Sal 137
 
Signore, il tuo amore è per sempre.
 
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
 
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
 
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.
 
 
Seconda lettura    Rm 11,33-36
Da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose.
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
 
O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Infatti,
chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
O chi gli ha dato qualcosa per primo
tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Mt 16,18)
 
Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
 
 
Vangelo    Mt 16,13-20
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.
  
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Parola del Signore

VIDEO   

Per i bambini   






EVENTI


Domenica 3 settembre 2023, l’A.S.D. “Gli amici per la Bici” con la collaborazione ed il contributo del Comune di San Giorgio delle Pertiche, organizza la 22 edizione della manifestazione sportiva amatoriale denominata “Bici in festa 2023”.

Il ritrovo dei partecipanti alla pedalata ecologica amatoriale è fissato per le ore 8:30 nel piazzale antistante la chiesa di Cavino, con partenza alle 9:00, il percorso si snoderà per 14 km circa e attraverserà i comuni di San Giorgio delle Pertiche e Vigodarzere.

La partecipazione è libera con una quota di adesione.

Per info “Gli Amici per la Bici” telefono 349 74 11 583 

Il Rosario è «preghiera della Chiesa»

La veggente di Fatima, suor Lucia, espresse il suo desiderio che il Rosario venisse un giorno dichiarato «preghiera liturgica». Quello che possiamo affermare con certezza è che il Rosario, nel suo sviluppo secolare, ha ormai assunto il carattere pubblico di preghiera della Chiesa. All’inizio del secolo scorso, papa Leone XIII notava che «tra le molteplici forme di pietà verso Maria, la più stimata e praticata è quella così eccellente del santo Rosario», riconoscendo in esso un modo esemplare di professare «il nostro credo» e dando definitivamente a questa preghiera un ruolo pubblico nel culto della Chiesa. Sulla stessa linea, Pio XII affermerà che il Rosario non è una delle tante devozioni, ma «la devozione » della pietà popolare che «compendia tutto il Vangelo». Il periodo postconciliare vide numerosi tentativi di ridimensionamento del ruolo di Maria nella vita della Chiesa. A queste derive teologiche rispose il magistero dei papi. Così si pronunciò san Paolo VI: «Il Rosario è ormai una devozione della Chiesa». Nell’Esortazione apostolica Marialis cultus (1974), il Papa si contrappose al «gelo mariano » che si era instaurato a causa di una esposizione falsata della dottrina conciliare, e promosse un genuino culto verso la Madre di Dio. È noto a tutti che il magistero di san Giovanni Paolo II sia stato indiscutibilmente cristologico, ma con una decisa impronta mariana. Il suo contributo allo sviluppo della comprensione del Rosario è condensato nell’Enciclica Redemptoris Mater (1987), ma soprattutto nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae (2002). In un Angelus, all’inizio del suo pontificato (29 ottobre 1978), il papa descrisse il Rosario come «un commento-preghiera dell’ultimo capitolo della Costituzione Lumen gentium del Vaticano II». 
Ai detrattori della preghiera del Rosario, papa Benedetto XVI chiariva che essa non si oppone alla liturgia, facendo intendere che, essendo una preghiera contemplativa accessibile a tutti, le è complementare. Recitare il Rosario significa «porre, come Maria, Gesù nel proprio cuore». Secondo papa Francesco, nel Rosario, «la preghiera dei semplici e dei santi», riceviamo lo stesso sguardo di fede e di amore di Maria nel contemplare i misteri di Cristo. In questa lode della Chiesa, celebriamo la misericordia di Dio che si attualizza di generazione in generazione sul modello del Magnificat «che anche noi siamo invitati a cantare come promessa di pienezza».



Calendario liturgico: (28 agosto - 28 agosto 2023)

28 L S. Agostino (m, bianco). Il Signore ama il suo popolo. Gesù ci mette in allerta da una religiosità che ha a che fare con le “cose di Dio”, ma non con Dio stesso. S. Fiorentina; S. Vicinio.
1Ts 1,1-5.8b-10; Sal 149; Mt 23,13-22.

29 M Martirio di S. Giovanni Battista (m, rosso). La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza. Giovanni Battista è il testimone di Gesù: ne accoglie in pienezza la Parola, e come lui paga con la vita il coraggioso servizio alla Verità. S. Adelfo.
Ger 1,17-19; Sal 70; Mc 6,17-29.

30M Signore, tu mi scruti e mi conosci. Gesù chiama ipocriti scribi e farisei. Essi sono come “sepolcri imbiancati”; simulano una vita devota, mentre in realtà distolgono l’attenzione da ciò che veramente conta: la parola di Dio. S. Margherita Ward; B. Ildefonso Schuster
1Ts 2,9-13; Sal 138; Mt 23,27-32.

31 G Saziaci, Signore, con il tuo amore. Vegliare significa vivere come figli di Dio nella carità operosa e pieni di misericordia verso i fratelli. S. Aristide; S. Raimondo Nonnato.
1Ts 3,7-13; Sal 89; Mt 24,42-51.

1 V Gioite, giusti, nel Signore. La parabola delle dieci vergini
è un invito a meditare sul tempo dell’attesa. A nessuno, nel giorno del Signore, manchi l’olio dell’amore. S. Egidio abate; B. Giuliana da Collalto.
1Ts 4,1-8; Sal 96; Mt 25,1-13.

2 S Il Signore viene a giudicare i popoli con rettitudine.
Siamo responsabili dei talenti ricevuti e dobbiamo farli fruttificare perché sono un grande dono di Dio. S. Elpidio; Ss. Alberto e Vito; S. Zenone.
1Ts 4,9-11; Sal 97; Mt 25,14-30.

3 D XXII Domenica del T.O. / A. XXII sett. del T.O. - II sett. del Salterio. S. Gregorio Magno; S. Febe. Ger 20,7-9; Sal 62; Rm 12,1-2; Mt 16,21-27.
Lucia Giallorenzo





sabato 19 agosto 2023

L' amore di Dio è senza confini - 20 agosto 2023

 20 agosto 2023 


XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Dio viene a noi, ma noi non sempre gli andiamo incontro.
 Si manifesta in molti modi diversi, ma non sempre viene riconosciuto e accolto dal suo popolo. 
A volte, tuttavia, viene accolto in luoghi e modi sorprendenti.
 Nel Vangelo di oggi, vediamo Gesù partire verso un luogo inatteso: la regione fra Tiro e Sidone, abitata da pagani. Il suo arrivo non passa inosservato: gli va incontro una donna cananea, qualcuno, dunque, che non apparteneva ad Israele.
La donna è spinta verso Gesù dai suoi bisogni, non dalla fede. 
Quali siano i suoi bisogni e quali quelli della figlia è chiaro, tanto più che la donna li esprime a gran voce, con una violenta insistenza: implora la pietà di Gesù, grida perché egli la aiuti e, soprattutto, non desiste.
 La donna, tuttavia, non esprime solo e soprattutto i propri bisogni: riconosce, infatti, Gesù come Signore, come figlio di Davide. 
Il suo grido di disperazione si purifica così diventando preghiera. 
Del resto, quando a Messa diciamo o cantiamo: “Signore, abbi pietà”, non ripetiamo, in un certo senso, le parole e la venerazione della donna cananea?

Intenzioni Sante Messe

SABATO  19          Ore 19.00:  Def. Fam. Bedin Fulvio; Bertinato Ivana  (trigesimo); De Pieri Mirella.

DOMENICA 20      XX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30.  Genitori Spanesi, Elio, Sante e Giordana; Borsato Dorina e Bedin Mario.

Lunedì  21 Ore 8.00:  .

MARTEDì  22 Ore  18.00:  Bragagnolo Renato e Palma.

MERCOLEDì   23 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  24 Ore 18.00:  .

VENERDì  25 Ore 8.00:  .

SABATO  26 Ore 19.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Caon Pierina, Pedron Sergio e Veneranda; Rizzato Fernando e Fam. Def. e Beghin Guerriero; Cavinato Rino; De Pieri Mirella.

DOMENICA 27 XXI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e  Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Fabian Adriano; Bertapelle Marcello; Ciscato Luigi, Fernando e Romilda; Badan Bruno e Agostini Ugo.

 

Avvisi.

· Nelle domeniche di agosto, quindi anche la prossima domenica, ci sarà una sola santa messa nella mattinata alle ore 9.30. Propongo una sola Santa messa in considerazione del fatto che, siamo in tempo di ferie, alla messa delle ore 11.00 ci sono sempre meno persone e non sempre si riesce ad avere la disponibilità di qualcuno che animi la liturgia col canto e col servizio dei lettori.

· Coi ministri straordinari porteremo la comunione agli ammalati la prossima domenica dopo la messa delle ore 9.30.

 

Buon rientro a tutti.

 L' amore di Dio è senza confini

Dio vuole la salvezza di tutti, non importa a quale tempo, popolo o nazione si appartenga. Tutti siamo creature uscite dalle sue mani. Di tutti Dio è Padre e, per ciascuno di noi, ha mandato suo Figlio come Redentore. Il Signore stesso dichiara che riserverà a tutti la stessa accoglienza fatta al popolo eletto: «La mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli» (I Lettura). Anche Paolo nutre la speranza nella misericordia e nella fedeltà divina che tutti abbraccia e vuole tutti salvi (II Lettura). La donna straniera cananea, che implora la guarigione della figlia (Vangelo), è il segno concreto compiuto da Gesù per dire che agli occhi di Dio il valore di una persona non dipende dalla sua appartenenza a un gruppo privilegiato, ma dalla qualità della sua fede e dalle lacrime che bagnano i volti segnati dalla sofferenza. La richiesta anche di poche briciole cercate dalla donna commuove Gesù. Anche il nostro amore per gli altri deve essere un amore senza confini, senza privilegi, senza preferenze, senza riserve, perché da noi cristiani il mondo attende briciole di comunione, di condivisione e di fraternità.
don Donato Allegretti



Prima lettura  Is 56,1.6-7
Condurrò gli stranieri sul mio monte santo.
 
 Dal libro del profeta Isaìa
 
Così dice il Signore:
«Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per rivelarsi.
Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 66  
 
Popoli tutti, lodate il Signore.
 
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
 
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
 
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
 
Seconda lettura      Rm 11,13-15.29-32
I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili per Israele.
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
 
Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?
Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia.
Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Mt 4,23)
 
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
 
 
Vangelo     Mt 15,21-28
Donna, grande è la tua fede!
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
Parola del Signore


VIDEO   

Per i bambini   







L’attenzione dei papi per il Rosario

L’interesse dei papi per la preghiera del Rosario è stato costante.
 Già nel 1479 Sisto IV, con la bolla Ea quae, riprendendo l’immagine usata da Alano de la Roche (il Rosario è il nuovo Salterio della Vergine) presenta la pratica alla luce del salterio davidico, arricchendola di indulgenze e approvando il movimento sul Rosario nato a Colonia quattro anni prima.
 Dal 1480 ci fu una rapida espansione della preghiera in tutto l’Occidente. Innocenzo VIII concesse per tutti gli iscritti alle confraternite ulteriori indulgenze, poi confermate da papa Alessandro VI. 
Nel 1521, a Venezia, Alberto di Castello pubblicò l’opera Il Rosario della gloriosa Vergine Maria, in cui fece una storia della pratica, elencò le indulgenze concesse e ne espose i misteri, dando loro una sistemazione, in un percorso ideale che va dal «desiderio dei santi padri che domandavano l’incarnazione di Cristo» fino alla «contemplazione della gloria di tutti i santi». Il movimento sul Rosario prese maggior vigore per gli interventi dei successivi papi. San Pio V, con la bolla Consueverunt Romani Pontifices (1569), ufficializzò il Rosario, precisando che la meditazione dei misteri, e non la formale ripetitività, è il requisito per ottenere le indulgenze. 
L’esito della battaglia di Lepanto (1571) diede nuovo impulso alla pratica: in segno di gratitudine per la vittoria contro la flotta turca, san Pio V decise di introdurre il titolo Auxilium christianorum nelle Litanie lauretane, il formulario di invocazioni a Maria in forma di supplica, che si era andato formando a partire dal XII secolo. 
Lo stesso papa con la bolla Salvatoris Domini (1572) istituiva poi la festa in ricordo di santa Maria della vittoria, in seguito chiamata anche Madonna del Rosario. Gregorio XIII stabilirà la celebrazione della festa nelle chiese in cui sia presente un altare dedicato a Maria. I papi Alessandro VII, Innocenzo XI, Clemente XI, Benedetto XIII intervennero per salvaguardare la genuina forma del Rosario, preservandola da derive lesive della sua struttura tradizionale. I misteri del Rosario trovarono la loro sistemazione nel 1716 quando Clemente XI estese a tutta la Chiesa la festa della Madonna del Rosario, dopo le vittorie di Vienna (1683) e Petervaradino (1716), sempre contro le armate turche.

don Michele G. D’Agostino, ssp




Calendario liturgico: (20 agosto - 20 agosto 2023)

21 L S. Pio X (m, bianco). Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo. Al giovane ricco che gli domanda cosa possa fare di buono, Gesù indica la via: osservare i comandamenti e dare tutto per avere un tesoro in cielo.
S. Ciriaca; S. PrivatoGdc 2,11-19; Sal 105; Mt 19,16-22.

22 M B.V. Maria Regina (m, bianco). Il Signore annuncia la pace per il suo popolo. La vera ricchezza è nella bontà del cuore e nella capacità di condividere in fraternità ciò che si possiede. S. Filippo Benizi.
Gdc 6,11-24a; Sal 84; Mt 19,23-30.

23 M Signore, il re gioisce della tua potenza! Chi lavora nella vigna del Signore non deve fare confronti o essere invidioso. Ognuno sarà retribuito secondo la giustizia di Dio e non secondo le logiche umane. S. Rosa da Lima (mf); S. Flaviano. Gdc 9,6-15; Sal 20; Mt 20,1-16.

24 G S. Bartolomeo ap. (f, rosso). I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno. Natanaèle, Bartolomeo, è il simbolo di ogni credente che mediante la fede riconosce in Gesù il Salvatore.  
S. Giovanna Antida Thouret.    Ap 21,9b-14; Sal 144; Gv 1,45-51.


25 V Loda il Signore, anima mia. Amare Dio e amare il prossimo è il comandamento più grande, la buona notizia annunciata da Gesù. S. Luigi (Ludovico) IX (mf); S. Giuseppe Calasanzio (mf).
Rt 1,1.3-6.14b-16.22; Sal 145; Mt 22,34-40.

26 S Benedetto l’uomo che teme il Signore. Diversamente dalla logica dei farisei e degli scribi, nella comunità cristiana la grandezza consiste nell’essere piccoli e la gloria nel servire. S. Anastasio; S. Eleuterio.
Rt 2,1-3.8-11; 4,13-17; Sal 127;

Mt 23,1-12. 27 D XXI Domenica del T.O. / A.  S. Monica; S. Rufo; S. Narno.
Is 22,19-23; Sal 137; Rm 11,33-36; Mt 16,13-20.

Lucia Giallorenzo

giovedì 10 agosto 2023

13 e 15 agosto 2023

 13 e 15  agosto 2023

Possiamo lasciarci paralizzare dalla paura che ci impedisce di vedere  Cristo



La paura e la mancanza di coraggio rappresentano un notevole ostacolo ad una vita di fede e d’amore.
Anche noi, proprio come gli apostoli sulla barca, possiamo lasciarci paralizzare dalla paura, che ci impedisce di vedere quanto Cristo ci sia vicino.
Egli è l’Emmanuele, il Dio-con-noi, ed è anche il Dio della natura, che comanda alle tempeste e a tutte le forze distruttrici: “Egli annunzia la pace... La sua salvezza è vicina a chi lo teme” (Sal 85,9-10); anche quando ci sembra di essere su una barca a “qualche miglio da terra e... agitata dalle onde, a causa del vento contrario”, egli non è mai lontano da ognuno di noi.
Come san Pietro, dobbiamo essere pronti a rischiare la nostra sicurezza e l’eccessiva preoccupazione per noi stessi, se vogliamo che la nostra fede si rafforzi.
 Cristo dice ad ognuno di noi: “Vieni”. Per rispondere e per andare a lui, a volte, dobbiamo attraversare le acque della sofferenza.
Che cosa succede, allora, quando, sentendo la forza del vento, cominciamo ad avere paura e ad affondare? Per superare la paura si deve seguire l’esempio di Gesù: “Salì sul monte, solo, a pregare”. 
La fede si rafforza solo con una pratica regolare della preghiera.


   

Intenzioni Sante Messe

SABATO  12          Ore 19.00: Bragagnolo Antonio e Caterina; Agostini Sereno e Dorina; De Pieri Mirella; Cavinato Dino (settimo).

DOMENICA 13      XIX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Fabian Adriano; Scapin Arino e Samuele; Pezzin Marilena.

Lunedì  14 Ore 8.00:  .

MARTEDì  15 Assunzione della Beata Vergine Maria . Ore  9.30:  Libralon Annamaria e Fam. Def.; Caon Zita e Fam. Def.;  Gallo Pericle; Morosinotto Franco Luigi e Alice; Alice e Def. Fam. Tosato; Bruno e Def. Fam. Torresin; Zanon Egidio  (trigesimo); Tonello Silvano; Sato Armando e Libralon Bruna.

MERCOLEDì   16 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  17 Ore 18.00:  .

VENERDì  18 Ore 8.00:  .

SABATO  19 Ore 19.00 Def. Fam. Bedin Fulvio; Bertinato Ivana  (trigesimo); De Pieri Mirella.

DOMENICA 20 XX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30.  Genitori Spanesi, Elio, Sante e Giordana; Borsato Dorina e Bedin Mario.

Lunedì  21 Ore 8.00:  .

MARTEDì  22 Ore  18.00:  Bragagnolo Renato e Palma.

MERCOLEDì   23 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  24 Ore 18.00:  .

VENERDì  25 Ore 8.00:  .

SABATO  26 Ore 19.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Caon Pierina, Pedron Sergio e Veneranda; Rizzato Fernando e Fam. Def. e Beghin Guerriero; Cavinato Rino; De pieri Mirella.

DOMENICA 27 XXI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e  Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Fabian Adriano; Bertapelle Marcello; Ciscato Luigi, Fernando e Romilda; Badan Bruno e Agostini Ugo.

 

 

Avvisi.

· Nelle domeniche di agosto  ci sarà una sola santa messa nella mattinata alle ore 9.30.  Propongo una sola Santa messa in considerazione del fatto che, siamo in tempo di ferie, alla messa delle ore 11.00 ci sono sempre meno persone e non sempre si riesce ad avere la disponibilità di qualcuno  che animi la liturgia col canto e col servizio dei lettori.

· Coi ministri straordinari abbiamo pensato di portare la comunione agli ammalati nella festa dell’Assunta il 15 agosto dopo la messa delle ore 9.30


Dalla paura alla fede


Nella Bibbia il mare è simbolo delle forze minacciose del male, luogo dove l’uomo si confronta con il dubbio e la paura che lo abitano. Il problema dei discepoli, in realtà, non sono le onde e il “vento contrario”, perché la vera battaglia non è all’esterno, ma si gioca all’interno del nostro cuore. Non fu un caso che Gesù «costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva»: era venuto per loro il momento del grande passaggio, dalla paura all’altra riva della fede. La vita altro non è che questa lunga traversata, dove impariamo a riconoscere la presenza di Dio nell’ascoltare il “sussurro” leggero della sua voce. La sua Parola è “voce sottile di silenzio” più forte di vento, terremoto e fuoco, più potente delle voci di grandi acque. Il Signore non apre il mare come nei prodigi dell’Esodo, ma dona a noi, come a Pietro, la capacità di camminare sulle acque, di sottometterle senza esserne sommersi. Si tratta di fidarci della sua voce che continuamente ci chiama: «Vieni!», per giungere all’altra riva, dove il grido di paura si cambia in professione di fede: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)



Prima lettura   1Re 19,9.11-13
Fermati sul monte alla presenza del Signore.
 
Dal primo libro dei Re
 
In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 84
 
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
 
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
 
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
 
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
 
 
Seconda lettura   Rm 9,1-5
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
 
Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Sal 129,5)
 
Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
 
 
Vangelo     Mt 14,22-33
Comandami di venire verso di te sulle acque.
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura.
 Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Parola del Signore
 
 
 
ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA 


Dopo l’annuncio, Maria è partita verso la montagna di Giudea per andare a trovare Elisabetta. Colma dello Spirito Santo, Elisabetta l’ha benedetta. L’ha proclamata “Madre del mio Signore”. Fonte di gioia. Beatitudine vivente della fede. Maria ha risposto con il cantico del Magnificat . Parole ispirate, che lasciano intravedere il suo cuore. Esse sono per noi il suo “testamento spirituale”. Identificandosi con Maria, la Chiesa di tutti i tempi continua a cantare tutti i giorni il Magnificat come suo proprio cantico.
Celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio. La beatitudine divina e umana della Salvezza. Il suo eterno Magnificat.



Prima lettura      Ap 11,19; 12,1-6.10
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.
 
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
 
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 44
 
Risplende la regina, Signore, alla tua destra.
 
Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
 
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.
 
Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
 
Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
 
 
Seconda lettura    1Cor 15,20-26
Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo
 
Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
 
 
Vangelo     Lc 1,39-56 
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente: ha innalzato gli umili.
 
+ Dal Vangelo secondo Luca
 
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore


VIDEO   

Per i bambini  e ragazzi  








INIZIATIVE 



Calendario liturgico: (13 agosto - 13 agosto 2023)

14 L S. Massimiliano M. Kolbe (m, rosso). Celebra il Signore, Gerusalemme. La vera tassa che Gesù deve pagare non è quella del tempio, ma il dono della sua vita che ci libera dalla schiavitù del peccato. S. Ursicino.
Dt 10,12-22; Sal 147; Mt 17,22-27.
 
15 M ASSUNZIONE B.V. MARIA (s, bianco). Risplende la regina, Signore, alla tua destra. In Maria, donna dell’ascolto e grembo accogliente della Parola, Dio rivela la potenza della sua azione. S. Tarcisio.
Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1Cor 15,20-27a; Lc 1,39-56.
 
16 M Sia benedetto Dio: è lui che ci mantiene tra i viventi. La correzione fraterna è un atteggiamento che rivela la cura che dobbiamo avere gli uni per gli altri. S. Stefano di Ungheria (mf); S. Rocco; S. Teodoro.
Dt 34,1-12; Sal 65; Mt 18,15-20.
 
17 G Trema, o terra, davanti al Signore. Più riusciremo a perdonare e più riceveremo il perdono da Dio. La Parola ci conduce alla comprensione. S. Chiara della Croce; S. Giovanna Delanoue; S. Mirone.
Gs 3,7-10.11.13-17; Sal 113A; Mt 18,21–19,1.
 
18 V Il suo amore è per sempre. Il matrimonio è un dono dell’amore come anche la castità per il Regno. Gesù invita ciascuno a scoprire la propria vocazione e a impegnarsi a realizzarla. S. Elena; S. Agapito; B. Paola Montaldi.
Gs 24,1-13; Sal 135; Mt 19,3-12.
 
19 S
Tu sei, Signore, mia parte di eredità. Il Signore renda docile e limpido il nostro cuore per poterci affidare a lui con la semplicità dei bambini. S. Giovanni Eudes (mf); S. Sisto III; B. Guerrico.
Gs 24,14-29; Sal 15; Mt 19,13-15.
 
20 D XX Domenica del T.O. / A. XX sett. del T.O. - IV sett. del Salterio. S. Bernardo; S. Filiberto. Is 56,1.6-7; Sal 66; Rm 11,13-15.29-32; Mt 15,21-28.