sabato 30 aprile 2022

 1° maggio 2022

L'ALBA DEL PERDONO


La terza volta che Gesù si manifesta ai suoi, dopo la risurrezione, è densa di avvenimenti
e di insegnamenti.
Egli si ferma sulla riva del lago a cuocere il pesce per loro, e a presentarsi ancora come uno che serve, perché il Risorto è tutto Amore, Spirito vivificante. 
Ed è sull’amore che interroga Pietro. 
Non è un esame, ma solo una triplice affettuosa richiesta, all’uomo che per tre volte l’aveva rinnegato e che ciò nonostante doveva essere la prima pietra della sua Chiesa.
Di fronte alla debolezza di Pietro, soggetto ad alti e bassi, come un po’ tutti noi poveri mortali, si erge maestosa e commovente la fedeltà adamantina di Gesù all’uomo che aveva scelto.
Ma a tutti noi quel dialogo umano fra Gesù e Pietro dice anche qualcosa di estremamente consolante. 
Ci dice cioè che, se erriamo, Gesù, una volta ravveduti, non ricorda il nostro sbaglio e vede in noi solo quello splendido disegno per il quale Dio ci ha creato. 
Questa è la misericordia di Dio! Pietro, forgiato dalle umiliazioni della tristissima prova fallita, si abbandona totalmente a Gesù. 
Come lui, anche noi esaminiamo il nostro cuore, per potergli dire e ripetere spesso: “Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo” (Gv 21,16).
 

Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  01.05  III Domenica di Pasqua  Bertapelle Armando; Stefan Arduino e Moreno; Cavarzan Angela, Tiziano, Assunta, Iolanda e Rita; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina. Ore 11.00: Pro Populo.

LUNEDì  02 Ore  8.00:  Bedin Tecla.

MARTEDì  03 Ore 15.00:  Varosi Marcella e Rossetto Giuliano.

MERCOLEDì  04 Ore 8. 00 :  Secondo l’intenzione dell’offerente.  

GIOVEDì  05 Ore 15.00:  .

VENERDì  06 Ore  8.00:  .

SABATO  07 Ore 19.00: Tonello Dante; Dalle Fratte Genesio; Rizzato Vittorio, Agnese, Bruno e Libralon Olinda; Mozzo Antonietta (anniversario); Virgis Elio e Pasquali Ada; Dalle Fratte Raffaele, Gino e Demo Elena

DOMENICA 08 IV Domenica  di Pasqua. Ore 9.00:  Scapin Samuele e Arino; Fabian Adriano; Agostini Sereno e Dorina; Tosato Alice (anniversario); Def. Fam. Tosato Attilio; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Cavinato Carlo e Ballan Anna; Scapin Nives, Baldin Milena e Luciano; Bovo Bruno. Ore 11.00: Pro Populo.


Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della  Corale parrocchiale.


Avvisi

· Oggi celebriamo la Giornata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, abbiamo pregato per questa istituzione che tiene vivo il dialogo tra fede e cultura, uscendo troverete alle porte i cesti per la vostra offerta.

· Venerdì 6 maggio è il Primo venerdì del mese, nella mattinata coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 8 maggio celebriamo la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni preghiamo in modo particolare per le Vocazioni di speciale consacrazione, chiediamo al Signore che ci doni ancora numerosi e santi sacerdoti e che i chiamati sappiano rispondere con generosità alla sua voce.

· Domenica 8 maggio, accoglieremo nella nostra Comunità Parrocchiale col Battesimo:  Gabriele Sato di Alessandro ed Elisa Broccato a questo bambino e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene.

· Domenica 8 maggio, alle ore 15.00, in Centro Parrocchiale ci sarà l’incontro per i genitori e i ragazzi del Primo Discepolato 2^ tappa (ragazzi di 4^ elementare).

 

Inizia con questa domenica il mese di maggio, che è il mese nel quale, per tradizione, recitiamo il Rosario nei diversi capitelli della nostra frazione; visto che è terminata la fase di emergenza dettata dalla pandemia di Covid19 vi invito a riprendere l’abitudine della recita del Rosario fatta insieme nel capitello che vi è più vicino o più comodo.

 

OFFERTE

II Domenica di Pasqua 24.04: € 224,13; Candele votive: €  83,51; Dai genitori in occasione del Battesimo: € 80.00.

 


Testimone coraggioso del Risorto 

È l’alba quando il Risorto si manifesta ai discepoli, impegnati nella pesca sul mare di Tiberìade. 
Sono in sette: cinque di essi ci sono noti, altri due sono sconosciuti. Sono delusi, la loro fatica è stata vana. Com’è possibile? Hanno lavorato tutta la notte, sono pescatori esperti, non certo degli sprovveduti, eppure non hanno pescato nulla! Essi sono tornati alla loro antica attività; i giorni trascorsi con Gesù sono un ricordo. 
Il Maestro li aveva istituiti «pescatori di uomini» e li aveva chiamati proprio nel luogo del loro lavoro, all’inizio del suo ministero. 
Ora sono tristi e delusi, soprattutto Pietro che «ha pianto amaramente» per aver tradito il Signore. 
Ma ecco il Risorto che irrompe, lì, nello stesso luogo del primo amore. 
Accade sempre così: l’incontro con il Signore avviene lì dove viviamo e lavoriamo. 
Egli assume le nostre vite, le apprezza, non disdegna la nostra fatica e il nostro sudore, ama in-trattenersi con noi, ama perdonare! 
Nella triplice domanda che rivolge a Pietro c’è un abisso di amore che restaura tralui e l’apostolo un legame più forte di sempre. 
Pietro, “perdonato” potrà, di lì a poco, essere testimone coraggioso del Risorto davanti al sinedrio.
don Michele G. D’Agostino,ssp


La fede della Chiesa nella Risurrezione si fonda sulle ripetute apparizioni del Signore; in esse si rivela l’infinito desiderio di Dio di offrire a tutti il suo perdono e la pace. 
Il primo a farne esperienza è Pietro. 

Oggi ricorre la 98a Giornata per l’Università Cattolica.


Prima lettura    At 5,27-32.40-41    
Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo.
 
Dagli Atti degli Apostoli
 
In quei giorni, il sommo sacerdote interrogò gli apostoli dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo».
Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».
Fecero flagellare [gli apostoli] e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal Sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
Parola di Dio

 
 
Salmo responsoriale    Sal 29
 
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
 
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
 
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.
 
Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
 
 
Seconda lettura      Ap 5,11-14
L’Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza.
 
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
 
Io, Giovanni, vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce:
«L’Agnello, che è stato immolato,
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione».
Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri che vi si trovavano, udii che dicevano:
«A Colui che siede sul trono e all’Agnello
lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli».
E i quattro esseri viventi dicevano: «Amen». E gli anziani si prostrarono in adorazione.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo,
e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.

 
 
Vangelo       Gv 21,1-19
Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce.
 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

 
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. 
E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 
Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». 
Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». 
La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 
Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». 
Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». 
Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». 
Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». 
Gli disse: «Pascola le mie pecore». 
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». 
Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. 
E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Parola del Signore.
 

sabato 23 aprile 2022

SIGNORE MIO E DIO MIO 24 aprile

  24  APRILE 2022 



II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia
    SIGNORE MIO  E DIO MIO 

Partecipando al sacrificio della Messa, noi ascoltiamo ogni volta le parole di Cristo che si rivolge agli apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”. Inoltre, imploriamo il Signore di concederci “unità e pace secondo la sua volontà” e di donare “la pace ai nostri giorni”.

Ogni volta che apparve agli apostoli Cristo, dopo aver vinto la morte, augurò la pace, sapendo quanto tutti loro la desiderassero.
 Nel conferire agli apostoli il potere di rimettere i peccati, Cristo ha portato la pace nell’anima inquieta dell’uomo. 
L’anima creata da Dio ha nostalgia di Dio. 
La pace con Dio è il fondamento della pace tra gli uomini. 
Liberato dalla schiavitù del peccato, l’uomo è in pace, ha l’anima in festa, in pace. La pace regna sui cuori puri. È partendo dalla pace interiore, quella del cuore, appoggiandosi ad essa, che si può stabilire la pace esteriore: in famiglia, fra vicini, in seno alla Chiesa, tra i popoli. 
Dio chiama tutti gli uomini ad unirsi al suo popolo unico. Il suo desiderio, che è di riunire tutti gli uomini in seno ad un’unica comunità per salvarli, è già espresso nell’Antico Testamento.
Gli Ebrei capirono di essere un popolo unico nella lontana notte di Pasqua in cui Dio li separò dagli Egiziani ed indicò loro la Terra promessa.
La Pasqua viene per ricordare questo avvenimento alle generazioni successive: in questo giorno ogni ebreo ha il sentimento di essere di nuovo condotto fuori dall’Egitto per essere salvato. 
Allo stesso modo, il nuovo popolo di Dio è nato il giorno di Pasqua, quando la concordia eterna fu rinnovata e suggellata dal sangue del Figlio di Dio. 
Questo popolo creato da Cristo è precisamente la Chiesa.
Gli uomini assomigliano a piccoli universi, chiusi e segreti. Dio li ha creati così. Ciò nonostante, il Creatore ha dato agli uomini anche il gusto di riunirsi in gruppi, di vivere, di lavorare, di creare in comune. Dio ha voluto allo stesso tempo assicurare loro la salvezza in quanto comunità, la salvezza del suo popolo. 
Accettare la salvezza promessa da Dio significa nello stesso tempo integrarsi al nuovo popolo riunito da Cristo, in seno al quale tutti usano i medesimi strumenti della grazia, cioè i sacramenti, scaturiti dalla Passione di Cristo.
In diversi momenti, il Nuovo Testamento designa Cristo come il volto visibile di Dio, l’immagine del Padre, il suo segno (Col 1,15; Gv 1,18). Cristo è come un sacramento che significa e trasmette l’amore del Padre. È un segno carico di significato e di forza di salvezza; in lui si trovano riuniti il perdono del Padre e la filiazione. 
In questo senso, Cristo appare come il primo sacramento nato dall’amore di Dio, la fonte di tutti i sacramenti. 
I sacramenti possono esistere solamente perché in loro Cristo stesso è presente ed agisce.
Come una madre premurosa, la Chiesa si sforza di spiritualizzare tutta la vita dei suoi figli e delle sue figlie. 
Vivere la spiritualità, provare la pace dell’anima è tentare di dare un carattere divino al quotidiano attraverso il flusso di grazie, di sapienza, di sentimenti, di consolazione che viene da Dio. 
Per ottenere la salvezza, egli ci fa pervenire, in un modo o nell’altro, a raggiungere Cristo. 
Ci fa camminare la mano nella mano con i figli del popolo di Dio, ci dirige verso un destino comune sotto l’egida di Cristo che si occupa di noi, ci perdona, ci santifica e ci concede la pace.
 

Intenzioni Sante Messe


DOMENICA  24      II Domenica di Pasqua  o ‘in Albis’ o della divina Misericordia. Ore 9.00:  Bertapelle Luca; Scapin Sante Marianna e Regina; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Cavinato Leonunzio, Tarcisio, Marco e Amabile. Ore 11.00: Pro Populo.

LUNEDì  25 San Marco Evangelista: Ore  10.00:  Scapin Samuele e Arino.

MARTEDì  26Ore 15.00:  .

MERCOLEDì 27 Ore 8. 00 :   .  

GIOVEDì  28 Ore 15.00:  .

VENERDì  29Ore  8.00:  .

SABATO  30 Ore 19.00: Nicoletti Lino e Marchetto Bruno; Salmaso Virginio e Reffo Armida; Bertapelle Luca (anniv.); Rizzato Dina; Gazzola Luigi; Bertapelle Luca (amici della corsa); Pedron Sergio, Filippo, Veneranda e Fam. Def.; Secondo l’intenzione dell’offerente; Zoccarato Davide e Def. Fam. Badan.

DOMENICA 01.05 IIIDomenica  di Pasqua. Ore 9.00:  Bertapelle Armando; Stefan Arduino e Moreno; Cavarzan Angela, Tiziano, Assunta, Iolanda e Rita; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina. Ore 11.00: Pro Populo.

Incontri

Martedì ore 21.00 ioncontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale. 

Avvisi

·Oggi, nel pomeriggio, alle ore 15.00, in sala Borsi ci sarà la Tombola per i nonni della terza età organizzata dalle volontarie del Cif. 

·Lunedì 25 aprile accoglieremo nella nostra Comunità Parrocchiale col Battesimo:Enea Cavinato di Giorgio e Betty Giagio a questo bambino e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene. 

·Martedì 26 maggio, alle ore 20.45, in sala Borsi ci sarà l’incontro per i genitori dei ragazzi del  1° Discepolato 1^tappa (ragazzi di 3^ elementare).

·Giovedì 28 aprile, alle ore 21.00, in sala Borsi, ci sarà il Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP). 

·Sabato 30 aprile, alle ore 17.00, in chiesa, il gruppo dei ragazzi del 1° Discepolato 1^ tappa, (ragazzi di 3^ elementare) celebreranno il  Rito della Consegna del Credo o Simbolo della fede. Invito tutti alla partecipazione... 

·Domenica 1 maggio, accoglieremo nella nostra Comunità Parrocchiale col Battesimo:Matilde Beghin di Enrico e  Giorgia Vizzini a questa bambina e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene.  

OFFERTE

Domenica di Pasqua 17.04: € 561,45; Candele votive: €  117,01; Colletta del Giovedì Santo: Un Pane per amor di Dio: € 233,50; Colletta Venerdì Santo Per la Custodia della Terra Santa: € 137,98; Buste per i lavori Parrocchiali (n.4) € 80.00.

 

DALLA PASQUA NASCE UN POPOLO NUOVO

IN queste domeniche è la gioia e la pienezza della risurrezione che dà senso al nostro convenire per celebrare la Pasqua della settimana. Il Signore Risorto torna in mezzo a noi anche quando le nostre porte sono chiuse. Continua a visitarci col dono del suo Spirito, quasi a ravvivare e rafforzare la nostra fede, talvolta incerta e dubbiosa come quella del personaggio centrale del Vangelo: Tommaso, uno dei Dodici detto Didimo, cioè gemello. Gemello di chi? Nostro gemello. Tommaso vuole toccare. Come tanti di noi, vuole toccare per credere.
Incredibile! Alla Maddalena Gesù dice: Non mi toccare. A Tommaso: Metti qui il tuo dito. Beato lui! Non ha toccato. Si è fidato, ha creduto alla parola del suo Signore e il suo dubbio lo ha aperto alla grande professione di fede: Mio Signore e mio Dio!C’è quel possessivo che dice l’intensità e totalità di un rapporto con Gesù: tu sei il mio Signore, tu sei il mio Dio! E per noi e per quelli che credono senza toccare? Fortunati! Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto. In fondo siamo debitori a Tommaso

mons. Domenico D'Ambrosio


Ogni domenica facciamo memoria della Pasqua del Signore, che ci ha liberati dal peccato e ci ha donato lo Spirito Santo. 
Oggi viene ricordato l’incontro di Gesù con Tommaso che, dopo aver dubitato, diventa credente. 
Oggi si celebra la Domenica della Divina Misericordia

 
Prima lettura    At 5,12-16
Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne.
Dagli Atti degli ApostoliMolti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.Parola di Dio 
 
Salmo responsoriale   117   
 
Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
 
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».
 
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!
 
Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.
 
 
Seconda lettura        Ap 1,9-11.12-13.17-19
Ero morto, ma ora vivo per sempre.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostoloIo, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese».Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro. 
Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito».
Parola di Dio

Sequenza     [Facoltativa] 
 
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato 
noi peccatori col Padre.
 
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
 
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
 
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
 
Canto al Vangelo (Gv 20,29)

Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;beati quelli che non hanno visto e hanno creduto

!Vangelo    Gv 20,19-31
Otto giorni dopo venne Gesù.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Parola del Signore