sabato 26 giugno 2021

27 giugno 2021 - NON TEMERE, SOLTANTO ABBI FEDE!

 NON TEMERE, SOLTANTO ABBI FEDE!»



Ecco due miracoli di Gesù legati uno all’altro. 
Il loro messaggio è complementare.
 Si tratta di due donne: una all’inizio della sua vita, l’altra al termine di lunghe sofferenze che la sfiniscono. Né l’una né l’altra possono più essere salvate dagli uomini (vv. 23 e 26). 
Ma sia l’una che l’altra saranno salvate dall’azione congiunta della forza che emana da Gesù e dalla fede: per la donna la propria fede, per la bambina la fede di suo padre (vv. 34 e 36). 
Bisogna notare soprattutto che la bambina ha dodici anni (v. 42) e che la donna soffre da dodici anni (v. 25). 
Questo numero non è dato a caso. C’è un grande valore simbolico poiché esso è legato a qualcosa che si compie. 
Ci ricordiamo che Gesù fa la sua prima profezia a dodici anni (Lc 2,42 e 49). 
Gesù sceglie dodici apostoli, poiché è giunto il tempo. Significano la stessa cosa le dodici ceste di pane con le quali Gesù sfama i suoi discepoli (Mc 6,43). 
E la fine dei tempi è simboleggiata dalle dodici porte della Gerusalemme celeste (Ap 21,12-21).
 Così come la donna dell’Apocalisse (immagine di Maria, della Chiesa) è coronata da dodici stelle (Ap 12,1).
 Senza parlare dell’albero della vita originale che si trova, in un parco, al centro della città e dà dodici raccolti. 
E quando sappiamo che il giorno per Gesù conta dodici ore (Gv 11,9) capiamo che i nostri due miracoli non sono semplici gesti di misericordia, ma che nascondono una rivelazione: essendo giunto il tempo, l’umanità peccatrice (Gen 3,12) è liberata dai suoi mali. 
Gli uomini non possono fare nulla per lei, e lo riconoscono (v. 35), ma per Dio nulla è impossibile (Lc 1,37). 
Gesù non chiede che due cose: “Non temere, continua solo ad aver fede” (v. 36).
 


Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  27         XIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Badan Bruno; Caon Zita; Bertapelle Marcello; Favaro Agnese; Pezzin Marilena; Fabian Adriano.  Ore 11.00: Pro Populo. .

LUNEDÌ  28           Ore  8.00:  .

MARTEDÌ  29 Ore 18.00: Secondo l’intenzione dell’offerente.

MERCOLEDÌ  30 Ore 8.00:  Cavinato Leonunzio.

GIOVEDÌ  01.07 Ore 18.00:  Bragagnolo Renato; Secondo l’intenzione dell’offerente.

VENERDÌ  02 Ore 8.00:.

SABATO  03 Ore 19.00:  Pedron Sergio, Filippo e Fam. Def.; Tonello Dante; Cavinato Gino e Ida; Virgis Elio e Pasquali Ada; Gallo Luigi e Zin Rina.

DOMENICA  04 XIV Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Bertapelle Armando; Bertapelle Luca; Caon Giuseppe; Favaro Agnese; Fabian Adriano.  Ore 11.00: Pro Populo.


Avvisi

· Oggi celebriamo la Giornata per  la Carità del Papa. Voi sapete che il Papa nei suoi viaggi lascia nelle comunità visitate un segno del suo passaggio, oppure sovviene alle necessità di gruppi o persone che a suo giudizio ne hanno bisogno, la nostra offerta serve proprio a questo: dare al Santo Padre la possibilità di farsi vicino alle necessità di coloro che si rivolgono a lui. Trovate quindi tra i banchi le buste che potrete depositare nei cesti uscendo.

· Oggi e domani, alcuni volontari del Gruppo missionario vi propongono l’iniziativa: ‘Abbiamo riso per una cosa seria’. Lo slogan ci propone di acquistare una o più confezioni di riso il cui ricavato viene devoluto per sostenere le missioni, trovate i volontari davanti alle porte della chiesa vi invito ad essere generosi come sempre.

· La prossima settimana la messa pomeridiana sarà spostata dalle ore 15.00 alle ore 18.00, quindi martedì e giovedì la messa sarà celebrata alle ore 18.00.

· Venerdì 2 luglio è il primo venerdì del mese, nella mattinata coi Ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Venerdì 2 luglio i volontari del Circolo NOI propongono di ricominciare ad incontrarci con tre serate di musica, buon cibo e  un torneo di pallavolo intitolato a ‘Beppo’ (Filippo Pedron). Invito davvero tutti a partecipare a tornare a godere dello stare insieme in buona compagnia.

· Domenica 4 luglio accoglieremo nella nostra comunità parrocchiale col Battesimo, Nora Zoe Ghiotto di Enrico e Alessia Bedin; a questo bambina e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene.


OFFERTE

Domenica 20.06: € 145,81; Per le anime: € 16,20; Candele votive € 61,50; Dai genitori in occasione del Battesimo € 50,00; Colletta per gli uffici Diocesani: € 151.02.






Oggi il Vangelo ci presenta due miracoli di “rinascita”: la risuscitazione della figlia di Giàiro e la guarigione della donna inferma. 
Nel Vangelo la vera rinascita, la guarigione dalla morte e dalla malattia, è sempre l’esito di un cammino di fede nel quale si riconosce la potenza salvifica del Cristo.

Prima lettura         Sap 1,13-15; 2,23-24
Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo.
 
Dal libro della Sapienza
 
Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
La giustizia infatti è immortale.
Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.
Parola di Dio
 
Salmo responsoriale      Sal 29
 
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
 
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
 
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.
 
Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
 
Seconda lettura    2Cor 8,7.9.13-15
La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei fratelli poveri.
 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: «Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno».
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Cf 2Tm 1,10)
 
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
 
Vangelo     Mc 5,21-43
Fanciulla, io ti dico: Àlzati!
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. 
E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». 
Andò con lui. 
Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. 
Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata».
 E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». 
I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». 
Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 
E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
 Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!».
 E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte.
 Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
 E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 
Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!».
 E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. 
Essi furono presi da grande stupore. 
E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
Parola del Signore.




Del Papa:  Preghiamo affinché, nelle situazioni sociali, economiche e politiche conflittuali, siamo coraggiosi e appassionati artefici del dialogo e dell’amicizia. 

Dei Vescovi: Perché le ferie estive attraverso un tempo più disteso favoriscano relazioni nel segno della gratuità e della riconciliazione.

Mariana: Insieme con Maria per arrivare felici alla santa montagna, Cristo Gesù!

VIDEO 

 



 VERSO IL SINODO 




     



IN  PARROCCHIA 








Poco o molto, donare è una gioia! 36 40 Oggi ricorre la Giornata per la carità del Papa. È l’annuale raccolta delle offerte che avviene, di norma, nelle sante Messe della domenica più prossima alla solennità dei santi Pietro e Paolo.
Tutte le donazioni vanno a costituire il cosiddetto “Obolo di San Pietro”, destinato a sostenere l’azione del Papa, il quale vi attinge per attivare interventi di solidarietà verso chi ne ha più bisogno, come malati, poveri o vittime di guerre e calamità naturali.
L’Obolo ha una storia lunga che inizia nella comunità apostolica, quando i primi cristiani mettevano in comune i loro beni per venire incontro alle necessità della Chiesa.
 Furono poi gli anglosassoni che nel VII secolo inventarono il Denarius Sancti Petri, come contributo di riconoscenza e attenzione al Papa.
Un senso di unità e di corresponsabilità ecclesiale che verrà conservato dai popoli europei che avrebbero aderito successivamente al cristianesimo.
Più tardi, il beato Pio IX in un momento di difficoltà della Chiesa conseguente alla fine dello Stato Pontificio, normerà questo istituto con l’enciclica Saepe venerabilis (1871).
Sarà, infine, il Concilio Vaticano II a chiarire il significato e il ruolo dei beni materiali per la Chiesa: «Le cose terrene e quelle che, nella condizione umana, superano questo mondo, sono strettamente unite, e la Chiesa stessa si serve di strumenti temporali nella misura che la propria missione richiede» (Gaudium et Spes 76).
Ognuno è chiamato a contribuire all’Obolo di San Pietro, con un’offerta la cui entità può essere piccola o grande, ma sempre con un respiro e uno sguardo ampio.
 E ricordiamo: «Dio ama chi dona con gioia» (2Cor 9,7).
don Pietro Roberto Minali, ssp



sabato 19 giugno 2021

MAESTRO SALVACI 20 giugno '21

20 giugno 2021  

   MAESTRO SALVACI 

 XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

In questo brano tutto è volto a descrivere la situazione dell’umanità nella sua lenta storia e tutto mira ad annunciare il piano divino che il Figlio di Dio vuole realizzare. 
È venuta la sera: la notte della paura e del dubbio; la fine del giorno e delle sue effimere certezze.
Gesù invita la sua Chiesa a prendere il largo e a “passare” all’altra riva. 
Si tratta di un invito alla Pasqua che è un “passaggio”: passaggio del mar Rosso per il popolo eletto, liberato dalla schiavitù e condotto alla libertà; passaggio dalla morte per il Figlio dell’uomo liberato dal peccato e condotto alla gloria.
 L’altra riva è la riva di Dio, la riva che non si vede e di cui Gesù rivela il cammino (Gv 14,4).
 La barca che attraversa il lago con i discepoli e Gesù è la Chiesa. Come l’arca di Noè, essa è stata costruita appositamente per “passare”.
 Ma scoppia una tempesta. Le forze del male si scatenano contro di essa. 
La barca si riempie d’acqua, qui simbolo di morte: l’acqua toglie il respiro all’uomo. 
Il male lotta contro lo Spirito. E Gesù dorme. L’assenza di Gesù pesa enormemente sul cuore dei fedeli: non vedendo Gesù, hanno paura e giungono persino a pensare che non sarebbero mai riusciti a compiere la traversata e che non avrebbero mai dovuto prendere il largo su quella barca. 
Ma la preghiera insistente dei fedeli, che lo chiamano, viene sentita da Gesù. Si sveglia.
 Egli è là, come ha promesso (Mt 28,20). Gesù salva la sua Chiesa da tutte le tempeste che minacciano di farla affondare.
 Gesù non rimprovera il fatto che non lo si sia svegliato subito, ma biasima invece la mancanza di fede.
 Bisogna pregarlo, e pregarlo con fede. 
La paura di morire, che è negativa, viene allora sostituita dal timore di Dio, che è l’obbedienza dei fedeli al loro Salvatore. 
Questa è la nostra situazione: la debolezza della nostra imbarcazione trae forza dalla presenza di Cristo: egli ci fa passare.
 
 

Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  20         XII IDomenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00:  Scapin Samuele e Arino; Bertapelle Armando; Gallo Pericle; Caon Giuseppe e Fam. Def.; Maggiolo Fabio e nonni; Favaro Agnese; Spanesi Ferdinando e Fam. Def.; Filippi Carlo e Calabresi Teresa.  Ore 11.00: Pro Populo. .

LUNEDì  21 Ore  8.00:  .

MARTEDì  22 Ore 15.00:  .  Ore 20.30, C/o Capitello di Via Rossignolo in occasione del 10° anniversario del Capitello: Def. Fam. Tonin e Tonello.

MERCOLEDì  23 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  24 Ore 15.00:  Bragagnolo Renato.

VENERDì  25 Ore 8.00:.

SABATO  26 Ore 19.00:  Def. Fam. Bedin Fulvio; Salmaso Virginio e Reffo Armida; Beghin Guerriero; Badan Marcello; Dalle Fratte Genesio (anniversario); Baldin Sante Luciano e Milena; Rizzato Dina.

DOMENICA  27 XIII IDomenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Badan Bruno; Caon Zita; Bertapelle Marcello; Favaro Agnese; Pezzin Marilena  Ore 11.00: Pro Populo.

Avvisi

· Oggi celebriamo la Giornata di sostegno alle Attività Pastorali della Diocesi, abbiamo pregato per coloro che lavorano per sostenere le attività delle parrocchie della nostra vasta Diocesi. Al termine della messa uscendo troverete alle porte della chiesa i cesti per la vostra offerta.

 Oggi terza domenica del mese, raccogliamo gli alimenti per i poveri, ringrazio tutti coloro che portano il loro dono per i poveri, ringrazio anche coloro che lasciano il loro dono nella cesta che si trova vicino alla cassa nel supermercato Eurospesa vicino alla chiesa.

· Martedì 22 giugno, alle ore 20.30, sarà celebrata una S. Messa al Capitello di Via Rossignolo in occasione del 10° anniversario della sua dedicazione.

· Sabato e domenica 26 e 27 giugno, alcuni volontari del Gruppo missionario vi propongono l’iniziativa: ‘Abbiamo riso per una cosa seria’. Lo slogan ci propone di acquistare una o più confezioni di riso il cui ricavato viene devoluto per sostenere le missioni.

· Domenica 27 Giugno accoglieremo nella nostra comunità parrocchiale col Battesimo, Gioele Pamio di Nicola e Lisa Beghin; a questo bambino e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene.

· Domenica 27 giugno, è la domenica in cui raccogliamo il nostro aiuto per  la Carità del Papa. Voi sapete che il Papa nei suoi viaggi lascia nelle comunità visitate un segno del suo passaggio, oppure sovviene alle necessità di gruppi o persone bisognose che a suo giudizio ne hanno bisogno, la nostra offerta serve proprio a questo scopo, troverete quindi tra i banchi le buste che potrete depositare nei cesti uscendo.

· Domenica 27 giugno, dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.






Gesù, con autorità, fa cessare il vento e calma il mare in tempesta. 
Ma richiama i discepoli, la cui paura è dovuta alla poca fede.
 Essi sono stupiti dall’autorità con cui comanda gli elementi e, presi da grande timore, iniziano a intuire nel Maestro il mistero della sua identità di Figlio di Dio.

               
Prima lettura   Gb 38,1.8-11
Qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde.
 
Dal libro di Giobbe
 
Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
«Chi ha chiuso tra due porte il mare,
quando usciva impetuoso dal seno materno,
quando io lo vestivo di nubi
e lo fasciavo di una nuvola oscura,
quando gli ho fissato un limite,
gli ho messo chiavistello e due porte
dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre
e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale     Sal 106
 
Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.
 
Coloro che scendevano in mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore
e le sue meraviglie nel mare profondo.
 
Egli parlò e scatenò un vento burrascoso,
che fece alzare le onde:
salivano fino al cielo, scendevano negli abissi;
si sentivano venir meno nel pericolo.
 
Nell’angustia gridarono al Signore,
ed egli li fece uscire dalle loro angosce.
La tempesta fu ridotta al silenzio,
tacquero le onde del mare.
 
Al vedere la bonaccia essi gioirono,
ed egli li condusse al porto sospirato.
Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini.
 
 
Seconda lettura    2Cor 5,14-17
Ecco, son nate cose nuove.
 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Lc 7, 16)
  Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.      Alleluia.
 
 
Vangelo       Mc 4,35-41
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore

Video  per commento Vangelo













APPUNTAMENTI  importanti  estivi 
di Cavino 




sabato 12 giugno 2021

QUALE LOGICA SCEGLIAMO? 13 giugno 2021

 13  giugno 2021

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

QUALE LOGICA SCEGLIAMO?


Una volta seminato nel cuore dell’uomo, il regno di Dio cresce da sé.
 È una meraviglia di Dio tanto grande e tanto bella
quanto grande e bella è la crescita delle piante, e tanto misteriosa quanto misteriosa è la trasformazione di un bambino che cresce e diventa uomo.
Così la crescita del regno di Dio non dipende dalle forze umane; essa supera le capacità umane poiché ha in sé un proprio dinamismo.
Questo messaggio è un messaggio di speranza, poiché, adottando una prospettiva umana, potremmo dubitare del trionfo del regno di Dio. 
Esso si scontra con tanti ostacoli.
 Esso è qui rifiutato, là respinto, o, in molti luoghi, sconosciuto del tutto.
Noi stessi costituiamo un ostacolo alla realizzazione del regno di Dio con la nostra cattiva volontà e con i nostri peccati. 
È bene dunque che sappiamo che, a poco a poco con una logica che non è quella umana, con un ritmo che a noi sembra troppo lento, il regno di Dio cresce.
San Paolo, che era ispirato, percepiva già i gemiti di tale crescita (Rm 8,19-22). Bisogna conservare la speranza (Eb 3,6b). 
Bisogna ripetere ogni giorno: “Venga il tuo regno!”.
 Bisogna coltivare la pazienza, quella del seminatore che non può affrettare l’ora della mietitura (Gc 5,7-8).
 Bisogna soprattutto non dubitare della realtà dell’azione di Dio nel mondo e nei nostri cuori. 
Gesù ci dice questo poiché sa che il pericolo più grande per noi è quello di perdere la pazienza, di scoraggiarci, di abbandonare la via e di fermarci.
Noi non conosciamo né il giorno né l’ora del nostro ingresso nel regno o del ritorno di Cristo.
La mietitura ci sembra ancora molto lontana, ma il tempo passa in fretta: la mietitura è forse per domani.

Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  13        XI Domenica del Tempo Ordinario
          Ore 9.00:  Nicoletti Lino, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Caon Zita; Morosinotto Franco; Dalle Fratte Ivo; Favaro Agnese; Sgarbossa Antonio; Bedin Olinda. 
              Ore 11.00: Pro Populo. 
          Ore 19.30 al capitello di S. Antonio in Via Lardona: Def. Fam. Cavinato; Perusin Andrea.

LUNEDì  14 Ore  8.00:  .

MARTEDì  15 Ore 15.00:  .

MERCOLEDì  16 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  17 Ore 15.00:  .

VENERDì  18 San Gregorio Barbarigo. Ore 20.30:  .

SABATO  19 Ore 19.00:  Pedron Sergio, Filippo e Fam. Def.; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia e Suor Luisa; Miozzo Antonietta, Elia, Luigi e Bison Agnese.

DOMENICA  20 XII IDomenica del Tempo Ordinario
           Ore 9.00:  Scapin Samuele e Arino; Bertapelle Armando; Gallo Pericle; Caon Giuseppe e Fam. Def.; Maggiolo Fabio e nonni; Favaro Agnese; Spanesi Ferdinando e Fam. Def.; Filippi Carlo e Calabresi Teresa.
              Ore 11.00: Pro Populo.


Avvisi

· Nella mattinata, dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Nel pomeriggio alle ore 19.30, ci sarà la celebrazione della Santa Messa in onore di S. Antonio al Capitello a lui dedicato in Via Lardona, ci diamo appuntamento li nel pomeriggio e ringraziamo la Famiglia Cavinato per la loro squisita ospitalità.

· Lunedì 14 giugno, alle ore 20.30, col vicepresidente del Consiglio Pastorale parrocchiale parteciperemo al Coordinamento Pastorale Vicariale che si terrà in centro parrocchiale ad Arsego.

· Giovedì 17 giugno, alle ore 21.00, in sala Borsi, ci sarà il Consiglio Pastorale Parrocchiale, raccomando ai consiglieri la presenza e la puntualità.

· Venerdì 18 giugno, celebriamo la  memoria liturgica di San Gregorio Barbarigo, la nostra Scuola Materna e una via della nostra parrocchia sono intitolate a questo santo. Propongo quindi venerdì 18 giugno alle ore 20.30, una celebrazione in onore di San Gregorio e vi invito a partecipare numerosi.

· Sabato 19 giugno, alle ore 10.30, accoglieremo nella nostra comunità parrocchiale col Battesimo: Diego Rudellin di Andrea e Lara Rosso; a questo bambino e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene.

· Domenica 20 Giugno celebriamo una Giornata di sostegno alle Attività Pastorali della Diocesi, pregheremo per tutti coloro che lavorano per sostenere le attività delle parrocchie della nostra vasta Diocesi e raccoglieremo il nostro contributo per questa finalità, al termine delle messe troverete, alle porte della chiesa i cesti per la vostra offerta.

· Domenica 20 giugno, terza domenica del mese, raccogliamo gli alimenti per i poveri, troverete alle porte della chiesa i cesti per il vostro dono...

 


 




Le parabole del seme e del granello di senape ci insegnano che, nonostante le difficoltà, il regno di Dio si realizzerà. Egli, infatti, non è assente dalla storia, ma la domina dal di dentro. 
E noi possiamo essere suoi collaboratori se ci mettiamo al servizio della forza irresistibile del Vangelo.

Prima lettura      Ez 17,22-24
Io innalzo l’albero basso.

Dal libro del profeta Ezechièle
 
Così dice il Signore Dio:
«Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro,
dalle punte dei suoi rami lo coglierò
e lo pianterò sopra un monte alto, imponente;
lo pianterò sul monte alto d’Israele.
Metterà rami e farà frutti
e diventerà un cedro magnifico.
Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno,
ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà.
Sapranno tutti gli alberi della foresta
che io sono il Signore,
che umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso,
faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco.
Io, il Signore, ho parlato e lo farò».
Parola di Dio

 
 
Salmo responsoriale     Sal 91
 
È bello rendere grazie al Signore.
 
È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte.
 
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.
 
Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.
 
 
Seconda lettura      2Cor 5,6-10
Sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere graditi al Signore.
 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo – camminiamo infatti nella fede e non nella visione –, siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore.
Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi.
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.
Parola di Dio

 
Canto al Vangelo (Mc 4,30)
 
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
 
 
 
Vangelo    Mc 4,26-34
È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto.
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Parola del Signore
 


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