sabato 25 settembre 2021

IMITIAMO LA GENEROSITÀ DI DIO CHE DONA TUTTO - 26 sett

 26 settembre 2021


IMITIAMO LA GENEROSITÀ DI DIO CHE DONA TUTTO

L’itinerario di Gesù verso Gerusalemme è un susseguirsi di insegnamenti e raccomandazioni; una specie di manuale catechetico, che serve da continuo confronto per la fede, ancora solo incipiente, dei discepoli.
L’interrogativo posto da uno di loro: “Abbiamo visto uno che scacciava i demoni... ma non era dei nostri” descrive bene il rigido schematismo dentro cui, loro come noi, vorremmo imprigionare la libertà dello Spirito, che soffia sempre dove e come vuole.
Non siamo noi cristiani i padroni della salvezza, donataci da Cristo.
 Sia pure avendo responsabilità e modalità diverse in seno alla Chiesa, noi cristiani abbiamo solo il compito di far incontrare, tra di noi e agli altri, con la nostra testimonianza, la nostra parola e le nostre opere, la persona di Cristo.
La consapevolezza della gratuità del dono di Cristo ci obbliga a valorizzare tutto ciò che, nel mondo, fa presagire e manifesta la sua presenza redentrice, perché Cristo, unico ad avere una risposta esauriente all’inquietudine presente nel cuore dell’uomo, può inviare lo Spirito Santo a illuminare il cuore di ogni persona.
Il nostro desiderio più profondo dovrebbe essere quello di Mosè, quando ha esclamato: “Fossero tutti profeti nel popolo di Dio e volesse il Signore dare loro il suo spirito!”.



Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  26       XXVI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Nicoletti Lino e Fam. Def.; Badan Bruno; Favaro Agnese; Def. Fam. Gorgi e Caon; Fabian Adriano; Scapin Bruno , Anna e Mario; Rosso Maria e genitori; Nalesso Luigi, Adelina e Dino. Ore 11.00: Pro Populo.


LUNEDì  27    Ore  8.00:  Lucia e Fam. Def.; Morandina e intenzione dell’offerente.

MARTEDì  28    Ore 15.00: Lina ed Egidio Maschio.

MERCOLEDì  29 Ore 8.00:  Lucia e Fam. Def.; Morandina e intenzione dell’offerente.

GIOVEDì  30   Ore 15.00: Bragagnolo Renato.

VENERDì  01.10 Ore  8.00: Lucia e Fam. Def.; Morandina e intenzione dell’offerente.

SABATO  02 Ore 19.00. Pedron Sergio (anniversario); Tonello Arturo, Alfeo e Santina; Virgis Elio e Pasquali Ada; Gallato Antonio (trigesimo).

DOMENICA 03 XXVII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Favaro Agnese; Morosinotto Igino, Ester, Franco, Luigi, MiozzoAurelio, Gemma, Renato e Giovannina; Fabian Adriano; Mazzon Bruno; Rizzato Dina; Rosso Maria e genitori. Ore 11.00: Pro Populo.

 

Avvisi

· Oggi dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari  porteremo la Comunione agli ammalati.

· Oggi, nel pomeriggio alle ore 15.00, ci sarà l’incontro per i genitori  dei ragazzi che vivono l’ultima tappa del discepolato con l’Ultima Quaresima (i ragazzi di 1^ media); Il titolo dell’incontro sarà ‘Un di più’, che  vuole aiutarci a scoprire e a vivere la vita come Sacramento; invito i genitori alla presenza e alla puntualità.

· Lunedì 27 settembre, a Campodarsego, ci sarà  il primo incontro di formazione per i ‘Facilitatori’ dei Gruppi sinodali; li accompagniamo con la nostra preghiera e con tutta la nostra simpatia. Da parte nostra possiamo collaborare con loro per la buona riuscita del Sinodo facendo parte dei gruppi che loro guideranno, invito quindi ad essere disponibili.

· Martedì 28 settembre, alle ore 20.45, in sala Borsi, ci sarà l’incontro per i genitori dei ragazzi del Primo Discepolato 1^ tappa (sono i ragazzi di 3^ elementare); titolo dell’incontro: ‘Quando tuo figlio ti domanderà’ sulla responsabilità dei genitori nell’educare il proprio figlio alla fede; invito alla presenza e alla puntualità.

· Venerdì 1 ottobre è il primo venerdì del mese, nella mattinata coi Ministri straordinari, porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 3 ottobre, alla messa delle ore 11.00, conferiremo solennemente il Mandato ai catechisti della nostra parrocchia. Invitiamo tutti i ragazzi della catechesi con i loro genitori, a questa celebrazione; i ragazzi coi loro genitori sono invitati dalle ore10.00 a fare colazione in Centro Parrocchiale, ai ragazzi la colazione viene offerta dalla parrocchia.

 

 


A volte anche gli uomini di Dio cedono alla meschinità e alla gelosia, come Giosuè e poi i discepoli di Gesù, che vorrebbero impedire che i doni di Dio giungano anche ai lontani
. Ma Dio è libero nel concedere i suoi doni a chi vuole.

Oggi ricorre la 107^ Giornata del migrante e del rifugiato.

Prima lettura         Num 11,25-29
Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo!
 
Dal libro dei Numeri
 
In quei giorni, il Signore scese nella nube e parlò a Mosè: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito.
Ma erano rimasti due uomini nell’accampamento, uno chiamato Eldad e l’altro Medad. E lo spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento.
Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell’accampamento». Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: «Mosè, mio signore, impediscili!». Ma Mosè gli disse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!».
 Parola di Dio
 
 
 
Salmo responsoriale        Sal 18
 
I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
 
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
 
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
 
Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.
Le inavvertenze, chi le discerne?
Assolvimi dai peccati nascosti.
 
Anche dall’orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro da grave peccato.
 
 
Seconda lettura     Giac 5,1-6
Le vostre ricchezze sono marce.
 
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
 
Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage.
Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.
Parola di Dio
 
 
Canto al Vangelo (Gv 17,17)

Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità.
Alleluia.
 
 
Vangelo      Mc 9,38-43.45.47-48
Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
 Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna.
 E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
Parola del Signore




26 settembre:
 107a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato
 

«Verso un “noi” sempre più grande»

I l tema scelto quest’anno da papa Francesco per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato riecheggia quel senso di appartenenza all’unica famiglia umana nella quale non regnano la distinzione e la divisione, ma l’unità profonda e consapevole, «alla fine non ci siano più “gli altri”, ma solo un “noi”» (Fratelli tutti, 35). 
Tendere al “noi” nelle azioni fa vivere in pieno il comandamento dell’Amore che ci fa guardare al prossimo senza sceglierlo. 
Accogliere come dono e impegno chi il Signore ci mette accanto significa camminare alla riscoperta del valore della gratuità. 
La presenza di uomini e donne di paesi, culture e fedi differenti non deve mai essere un intralcio all’espressione di carità autentica, ma uno stimolo costruttivo per migliorare e migliorarsi alla luce della grazia. Al cristiano viene chiesto di compiere un salto di qualità interiore passando dalla prossimità umana a quella evangelica. 
Dio non fa preferenze di persona, il suo amore è per tutti. Siamo figli dell’unico Padre, capaci di amore e di compassione nella misura in cui guardiamo a Gesù che per farsi prossimo è diventato uno di noi.
 La prossimità evangelica dipende dalla nostra disponibilità a cambiare prospettiva, passando dalla logica dell’io e del gruppo ristretto e preferenziale a una visione più ampia della fratellanza universale. La Chiesa al suo interno è chiamata, con l’aiuto dello Spirito, a rendere concreta la comunione nella diversità. 
Un’attenzione particolare richiede la cura della famiglia comune e della casa comune, entrambi aspetti non trascurabili di un “noi” possibile da realizzare con l’impegno di tutti. 
Alla cultura del sospetto va sostituita una nuova cultura antropologica incentrata sulla dignità della persona umana, sullo sviluppo integrale e sui principi di solidarietà e sussidiarietà contenuti nella Dottrina sociale della Chiesa.
 Lucia Giallorenzo


Verso un noi sempre più grande – 107a giornata mondiale del migrante e del rifugiato (26 settembre 2021)

Il titolo del messaggio di papa Francesco per la 107a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato  Verso un noi sempre più grande si inserisce a pieno nei temi dell’enciclica Fratelli tutti. La fraternità e l’amicizia sociale, infatti, sono temi che stanno particolarmente a cuore al papa specialmente in questo momento in cui la pandemia ci ha messi di fronte all’evidenza che siamo tutti interconnessi e che ci si può salvare soltanto insieme, tutti, senza escludere nessuno. Questo “tutti” se inteso come “noi” ha la forza di creare una famiglia umana così come il creatore l’ha pensata: inclusiva e solidale, capace di arricchirsi reciprocamente facendo leva sulle comunanze ma anche facendo tesoro delle differenze e delle peculiarità di ciascuno.

Il papa, a partire da questi pensieri, lancia un duplice appello: il primo rivolto alla Chiesa, e il secondo a tutta la società civile mondiale. Quello rivolto alla Chiesa è particolarmente sfidante per le nostre parrocchie. Il papa pone la questione della capacità di una parrocchia di essere accogliente e missionaria nei confronti di chi vive nel suo territorio e proviene da altre culture. C’è in gioco la vita della Chiesa stessa, “verso un noi sempre più grande”. C’è in gioco una responsabilità: la cura pastorale e l’annuncio del vangelo; e un dono: la possibilità di vivere concretamente la cattolicità, l’universalità, proprio incontrando e facendo “comunione” con chi rappresenta la Chiesa presente nei cinque continenti. Dice il papa nel suo messaggio: lo «Spirito ci rende capaci di abbracciare tutti per fare comunione nella diversità, armonizzando le differenze senza mai imporre una uniformità che spersonalizza. Nell’incontro con la diversità degli stranieri, dei migranti, dei rifugiati, e nel dialogo interculturale che ne può scaturire ci è data l’opportunità di crescere come Chiesa, di arricchirci mutuamente».

Se dovessimo far diventare prassi pastorale questa apertura e la capacità di ascolto attento di chi proviene da altre culture probabilmente dovremmo interrogarci sul nostro modo di essere Chiesa con la disponibilità a operare quei cambiamenti che lo Spirito ci suggerirà; potrebbero incrociare quelli che il papa auspicava nella Evangelii Gaudium (2013) e che ha ripetuto alla Chiesa Italiana convenuta a Firenze, correva l’anno 2015! Siamo in ritardo ma ancora in tempo a cambiare

Lorenzo Rampon, direttore Caritas Padova

sabato 18 settembre 2021

UMILI SERVITORI DEL VANGELO 19 sett

 19 settembre 2021

UMILI SERVITORI DEL VANGELO


I
l santo battesimo ci ha inseriti nella morte del Signore, ci ha resi conformi al suo sacrificio. 
Questa è la radice della nostra esistenza cristiana, la sua sorgente profonda: il frutto deve essere l’umiltà, l’esistenza che ne sgorga deve essere un’esistenza donata nel servizio.
 È questo un punto centrale della vita cristiana.
 In essa, e dunque nella Chiesa, la logica delle “precedenze” è completamente rovesciata: il primo è colui che si fa il servo di tutti, come Gesù, il cui primato è stato posto dalla sua obbedienza ed immolazione sulla croce. 
La vera dignità è nella possibilità offerta all’uomo di imitare l’umiltà del Verbo Incarnato. 
Una conseguenza sconvolgente: il piccolo è il “sacramento” di Gesù e quindi in lui accogliamo il Padre.
  


Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  19       XXV Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Scapin Samuele e Arino; Bertapelle Armando, Gallo Pericle; Maggiolo Fabio e nonni; Busato Serafino; Bertapelle Luca; Favaro Agnese; Fabian Adriano. Ore 11.00: Pro Populo.

LUNEDì  20   Ore  8.00:  .

MARTEDì  21 Ore 15.00: .Rosso Maria (settimo).

MERCOLEDì  22 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  23   Ore 15.00: Bragagnolo Renato.

VENERDì  24 Ore  8.00: .

SABATO  25 Ore 19.00. Def,. Fam. Bedin Fulvio; Salmaso Virginio e Reffo Armida; Beghin Guerriero; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Cavinato Leonunzio; Cavinato Leonunzio e Tarcisio; Cavinato Marco e Amabile; Cavinato Lucia; Cavinato Gino e Ida.

DOMENICA 26 XXVI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Nicoletti Lino e Fam. Def.; Badan Bruno; Favaro Agnese; Def. Fam. Gorgi e Caon; Fabian Adriano; Scapin Bruno , Anna e Mario; Rosso Maria e genitori. Ore 11.00: Pro Populo.

 

Avvisi

· Oggi raccogliamo gli alimenti per i poveri, trovate quindi alle porte della chiesa i cesti per il vostro dono. Ringrazio tutti coloro che puntualmente portano il loro dono per i poveri, ringrazio anche tutti coloro che lasciano il loro aiuto nel cesto che si trova vicino alla cassa nel supermercato Eurospesa.

· Lunedì 20 settembre, alle ore 20.45, in sala Borsi, ci sarà l’incontro per i catechisti e gli animatori di Iniziazione Cristiana parrocchiali.

· Martedì 21 settembre, alle ore 20.45, a S. Michele delle Badesse, ci sarà il Coordinamento Pastorale Vicariale, questo incontro al quale partecipa il parroco e il vicepresidente del Consiglio Pastorale serve a coordinare le parrocchie del Vicariato in questo anno in cui si prepara il Sinodo Diocesano.

· Giovedì 23 settembre, alle ore 21.00, in sala Borsi, si terrà l’incontro del Direttivo del Circolo Noi.

· Sabato 25 settembre, alle ore 10.30, Roberto Lazzarin e Valentina Bedin celebreranno il loro matrimonio nella nostra chiesa, a questa nuova famiglia i nostri più sinceri auguri di ogni bene.

· Domenica 26 settembre dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari  porteremo la Comunione agli ammalati.

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Giovedì scorso abbiamo avuto qui in chiesa l’Assemblea Parrocchiale, un’iniziativa voluta fortemente dal Consiglio Pastorale alla quale, in verità, non hanno partecipato molti. È stato il momento in cui abbiamo compreso che l’iniziativa lanciata a maggio ‘Rimettere in circolo la fiducia’ coincide con le finalità del Sinodo Diocesano. Abbiamo quindi presentato il Sinodo e i Facilitatori che sono coloro che condurranno i gruppi che evidenzieranno i germogli e i punti di rottura… invito a collaborare.

 



L’annuncio della passione deve essere ripetuto: le cose importanti infatti vanno dette più volte. Gesù Cristo mostra qual è il cammino del discepolo: chi lo vuole 
seguire deve mettersi all’ultimo posto. 
Allora sì, sarà primo, ma nell’amore. 

               
Prima lettura          Sap 2,12.17-20
Condanniamo il giusto a una morte infamante.
 
Dal libro della Sapienza
 
[Dissero gli empi:]
«Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo
e si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta.
Vediamo se le sue parole sono vere,
consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
Condanniamolo a una morte infamante,
perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale       Sal 53
 
Il Signore sostiene la mia vita.
 
Dio, per il tuo nome salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
 
Poiché stranieri contro di me sono insorti
e prepotenti insidiano la mia vita;
non pongono Dio davanti ai loro occhi.
 
Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
Ti offrirò un sacrificio spontaneo,
loderò il tuo nome, Signore, perché è buono.
 
Seconda lettura    Giac 3,16-4,3
Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
  
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
 
Fratelli miei, dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Cf 2Ts 2,14)
 
Alleluia, alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.
 
 
 
Vangelo       Mc 9,30-37
Il Figlio dell'uomo viene consegnato… Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 
Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà».
 Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao.
 Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?».
 Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. 
Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Parola del Signore



sabato 11 settembre 2021

 12 settembre 2021

“Tu sei il Cristo”.

Anche oggi si sentono le voci e i giudizi più contrastanti su Gesù: c’è chi lo ritiene un saggio, un generoso moralista, un protagonista della storia, e c’è anche chi lo calunnia, chi lo odia. Ma la sola, la vera identità di Gesù è quella proclamata da Pietro: “Tu sei il Cristo”.
 Se riduciamo la fede cristiana al chiuso di un orizzonte umano, per quanto nobile, siamo in errore: Cristo è venuto a portare la salvezza eterna, la speranza soprannaturale, non una dottrina per rendere più tollerabile la convivenza umana, anche se è interessato alla redenzione di tutte le realtà terrene, sempre in funzione della felicità eterna. 
Non basta riconoscere Gesù come Figlio di Dio: bisogna imitarlo in ciò che egli ha di più specifico, cioè nell’amore alla croce che non è il fine, ma il mezzo necessario per compiere la redenzione. 
Se vogliamo essere corredentori non possiamo rifuggire la croce, perché solo attraverso di essa, perdendo la nostra vita, la ritroveremo nell’eternità, partecipando alla risurrezione di Cristo.



Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  12       XXIV Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Bragagnolo Antonio, papà e mamma; Dalle Fratte Ivo; Favaro Agnese; Morosinotto Franco; Fabian Adriano; Bovo Bruno.  Ore 11.00: Pro Populo.

LUNEDì  13 Ore  8.00:  .


MARTEDì  14 Ore 15.00: .

MERCOLEDì  15 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  16 Ore 15.00: Bragagnolo Renato.

VENERDì  17 Ore  8.00: .

SABATO  18 Ore 19.00. Cavinato Maria e Libralon Mario.

DOMENICA 19 XXV Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Scapin Samuele e Arino; Bertapelle Armando, Gallo Pericle; Maggiolo Fabio e nonni; Busato Serafino; Bertapelle Luca; Favaro Agnese; Fabian Adriano.  Ore 11.00: Pro Populo.

 

Avvisi

· Questa domenica dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari  porteremo la Comunione agli ammalati.

· Mercoledì 15 settembre, alle ore 20.45, ci sarà l’incontro per i genitori dei ragazzi del Primo Discepolato Ultima Quaresima, sono i genitori dei ragazzi che iniziano la Prima media, li invito alla presenza e alla puntualità.

· Giovedì 16 settembre, dopo la messa delle ore 15.00, riprendiamo la pratica dell’Adorazione Eucaristica; ricordo che con questa preghiera fatta davanti al SS.mo esposto desideriamo pregare per tutti i bisogni della nostra comunità parrocchiale e in modo particolare per le vocazioni sacerdotali perché il Signore mandi santi sacerdoti alla sua Chiesa.

· Giovedì 16 settembre, dalle ore 20.45 alle ore 22.00, in chiesa, si terrà l’Assemblea Parrocchiale, invito tutti a partecipare e ad esprimere la propria opinione per la crescita della nostra parrocchia.

· Domenica 19 settembre accoglieremo nella nostra comunità parrocchiale col Battesimo: Azzurra Sarti  di Simone e Federica Rizzato. A questa bambina e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene.

· Domenica 19 settembre è la terza domenica del mese, secondo l’impegno di carità che ci siamo dati, raccogliamo gli alimenti per i poveri, troverete quindi alle porte della chiesa i cesti per il vostro dono. Ringrazio tutti coloro che puntualmente portano il loro dono per i poveri, ringrazio anche tutti coloro che lasciano il loro aiuto nel cesto che si trova vicino alla cassa nel supermercato  Eurospesa vicino alla chiesa.

 
La profezia di Isaìa sul Servo sofferente del Signore si realizza in Gesù. 
Dopo l’annuncio della sua passione, Gesù viene ripreso da Pietro che non può accettare un Messia così. 
Dovrà, lui per primo, imparare a mettersi dietro al Signore per seguirlo sulla via della croce.

 
Prima lettura        Is 50,5-9
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori.
 
Dal libro del profeta Isaìa
 
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 114
 
Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.
 
Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.
 
Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».
 
Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.
 
Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.
 
 
Seconda lettura       Giac 2,14-18
La fede se non è seguita dalle opere in se stessa è morta.
 
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
 
A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo?
Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede».
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Gal 6,14)
 
Alleluia, alleluia.
Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.
 
 
Vangelo       Mc 8,27-35
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell'uomo deve molto soffrire.
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». 
Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». 
Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. 
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 
Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
Parola del Signore..