sabato 31 agosto 2024

 1° settembre 2024

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 
Mi onorate con le labbra,
ma il  vostro  cuore è lontano da me!


“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”. Nella discussione tra Gesù e i farisei si percepiscono forti tensioni. Oggetto del dibattito è la “religione pura” (Gc 1,27).
 Gesù pone al centro di essa il cuore dell’uomo e la sua liberazione dal male, mentre i farisei difendono il rituale esteriore della religione venuta da Dio.“Il suo cuore è lontano da me”. 
Tutti dobbiamo ammettere questa verità, che noi non controlliamo il nostro cuore. Quanti vorrebbero smettere di bere troppo e non lo possono fare? 
Prendiamo anche il noto esempio del grande santo della Chiesa dei primi secoli, il cui cuore fu così diviso, per molti anni, da spingerlo a pregare così: “Signore rendimi casto, ma non subito!” (Sant’Agostino).
Quanti vorrebbero disfarsi dell’invidia e dell’orgoglio e, invece, si sorprendono a fare il contrario?
“Non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto” (Rm 7,15).
Spesso ci rendiamo conto di questo per la prima volta quando cominciamo a prendere più seriamente la nostra fede e a seguire più da vicino un modo di vita cristiano. 
Ci stupiamo della nostra tendenza a ripetere gli stessi errori e a ricadere nello stesso peccato. 
Cominciamo a capire il grido di san Paolo: “Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?” (Rm 7,24).

Intenzioni Sante Messe

SABATO  31 Ore 19.00:    Salmaso Virginio, Reffo Armida, Busato Serafino e Griggio Antonio.

DOMENICA 01.09   XXII Domenica del T.O. Ore 9.30: Fabian Adriano; Bragagnolo Livia; Scapin Bruno; Tosato Sante e genitori; Spanesi Ferdinando, Regina e figli. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  02     Ore  8.00:  Marisa.

MARTEDì  03  Ore  18.00:  .

MERCOLEDì  04 Ore  8.00: Sato Armando.

GIOVEDì  05   Ore  18.00:  Gallato Antonio e Virgilio Umberto, Perusin Andrea.

VENERDì  06  Ore  8.00:  .

SABATO  07 Ore 19.00:  Tonello Irma, Celeste e Franca; Cavinato Dino e Dalla Bona Ruggero; Bedin Renato e Sonia;  Virgis Elio e Pasquali Ada; Def. Fam. Stefani Francesco; Barbieri Silvano, Bruno e Irene; Bedin Marino.

DOMENICA 08 XXIII Domenica del T.O.  Ore 9.30.  Bertapelle Armando, Maria e Luca; Agostini Sereno e Dorina; Scapin Arino e Samuele; Def. Fam. Bedin Corrado, Amelia, Sergio, Fernando, Dante, Bertilla e Marino; Bedin Rino (anniversario); Giorgi Carla in Rovere. Ore 11.00:  Pro Populo.


Avvisi

· Oggi celebriamo la 9^ Giornata del Creato, il tema di questa nona giornata è: ”Spera e agisci con il Creato”, è vero che negli ultimi anni si sono compiuti progressi tecnologici impressionanti e sorprendentie talvolta un così grande potere posto nelle meni dell’uomo genera mostri e si ritorce contro noi stessi… è quello che sperimentiamo ogni giorno, papa Francesco ci ricorda che ‘la terra è affidata all’uomo, ma resta di Dio’ dobbiamo saperla guardare e utilizzare con rispetto convinti che non è la scienza che redime l’uomo ma solo l’amore di Cristo lo redime...

· Mercoledì 4 settembre la nostra scuola materna ricomincia la sua attività, con l’accoglienza dei bambini della primavera e dei bambini piccoli, poi da lunedì 9 iniziano a frequentare anche gli altri bambini quelli un po' più grandi.

· Mercoledì 4 settembre, alle ore 21.00, in sala Borsi, ci sarà l’incontro per i catechisti parrocchiali.

· Venerdì 6 settembre è il primo venerdì del mese, nella mattinata coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Con questa domenica inizia il mese di settembre che per la nostra diocesi è il mese del Seminario diocesano. Ogni domenica avremo delle preghiere in tema vocazionale  e al termine di ogni messa pregheremo per le vocazioni sacerdotali e religiose. Il tema della giornata e del mese Missionario è: “A vantaggio di tutti”; la vita del Sacerdote nelle comunità parrocchiali è una vita donata e spesa a servizio di tutti. Nell’espositore della buona stampa trovate dei fogliettini con la preghiera del Mese del seminario: prendetela!

 


Onorare Dio con le labbra e con il cuore
Nella nostra vita di fede gli atti esteriori, le preghiere, i riti sacramentali devono avere un corrispettivo nelle disposizioni interiori della persona, nei sentimenti profondi con i quali vanno accompagnati e vissuti. 
Senza tali disposizioni questi atti sarebbero menzogneri e ipocriti. 
Non resta allora altro da fare che esaminarci con serietà e lealtà e, se occorre, rimettere in questione l’espressione della nostra vita cristiana. La convinta e convincente osservanza dei comandamenti è la sola risposta che Dio si attende da Israele, popolo dell’Alleanza e dei divini favori: una risposta personale, ispirata dall’amore, che dà valore all’osservanza esteriore della Legge, che pur ci vuole (I Lettura). 
San Giacomo (II Lettura) insiste nel dire che la parola di Dio dev’essere non solo ascoltata, ma anche fatta fruttificare attraverso l’amore per Dio e la carità verso il prossimo bisognoso di soccorso. 
La sola pratica esteriore della religione, infatti, non può piacere a Dio (Vangelo). Occorre far proprio un atteggiamento interiore sincero e disinteressato, che si esprime nell’adorazione dell’unico Dio e nella disponibilità per i fratelli. È, dunque, solo la sua autenticità a conferire valore alla pratica religiosa.
don D.B.


PRIMA LETTURA (Dt 4,1-2.6-8)
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando … osserverete i comandi del Signore.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo.
Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”.
Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?».
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 14)

Rit: Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

SECONDA LETTURA (Giac 1,17-18.21-22.27)
Siate di quelli che mettono in pratica la Parola.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi.
Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Gc 1,18)

Alleluia, alleluia.
Per sua volontà il Padre ci ha generati
per mezzo della parola di verità,
per essere una primizia delle sue creature.


VANGELO (Mc 7,1-8.14-15.21-23)
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
Parola del Signore
















Ecologia dell’uomo e tutela del creato

Molto tempo fa, Dio scrisse la bella sinfonia della creazione; i fiori, gli animali e gli altri prodotti erano soggetti all’uomo; le passioni erano guidate dalla ragione e l’uomo amava l’Amore che è Dio. Così Fulton Sheen descriveva l’armonia primigenia, dove ciò che il Padre crea è bello e buono, intriso di ordine, sapienza e amore.

In Genesi, per ognuno dei sei atti creativi viene ripetuto: «Dio vide che era cosa buona», per concludere, nel settimo atto, la creazione dell’uomo: «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona». L’essere umano è creato a immagine e somiglianza di Dio (Gen 1,3-31). Qui stanno il fondamento e la ragione della sacralità della vita umana contro ogni tentazione di valutare la persona secondo criteri utilitaristici e di potere. Il peccato originale spezza l’armonia tra uomo e Dio, e tra uomo e natura, manifestando due errori diametralmente opposti: divinizzazione del creato e suo indiscriminato sfruttamento.
La rivelazione cristiana ci insegna che la natura non è Dio, ma la via per condurci a lui, e che la terra è ordinata in modo intelligente da Dio e affidata alla responsabilità dell’uomo, vertice della creazione («Voi valete più di molti passeri», Mt 10,24). L’uomo è chiamato a custodire con responsabilità la creazione, la cui bellezza, riflesso dell’infinita bellezza del Creatore, deve ispirare a tutti noi il rispetto e la sottomissione dell’intelligenza e della volontà. Dio ha disposto la diversità, la bontà intrinseca, l’interdipendenza, l’ordine delle sue creature e le ha destinate al bene del genere umano; e l’uomo – e attraverso lui l’intera creazione – alla gloria di Dio.
Rispettare le leggi inscritte da Dio nella creazione è principio di saggezza e fondamento della morale (cf. CCC 341,353,354): per questo la Chiesa considera le questioni legate all’ambiente e alla sua salvaguardia intimamente connesse con il tema dello sviluppo umano integrale. La Chiesa deve far valere la sua responsabilità per il creato anche in pubblico (cf. Benedetto XVI), difendendo non solo terra, acqua e aria come doni della creazione appartenenti a tutti, ma soprattutto l’uomo, contro la distruzione di sé stesso.

È necessaria un’ecologia dell’uomo, intesa come efficace antidoto al degrado della natura; una cultura nella quale la convivenza umana sia modellata nel rispetto della legge divina. Quando l’ecologia umana è rispettata nella società, ne trae beneficio anche l’ecologia ambientale. Il “sistema ecologico” può reggersi solo sul rispetto di un progetto che riguarda sia la sana convivenza nella società umana sia il buon rapporto con la natura (cf. Caritas in veritate, 51).
Maria Pamela Barsotti



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INIZIATIVE   IN PARROCCHIA 

ALTRO


Calendario liturgico: (2-8 settembre 2024)

2 L Quanto amo la tua legge, Signore! Gesù compie le promesse antiche. Egli è colui di cui parlavano i profeti. S. Zenone; S. Elpidio; Ss. Alberto e Vito. 1Cor 2,1-5; Sal 118; Lc 4,16-30.


3 M S. Gregorio Magno (m, bianco). Giusto è il Signore in tutte le sue vie. Il demonio strepita per disturbare la Parola di Dio, ma Cristo con autorità e stupore dei presenti gli ordina di tacere. S. Febe; B. Guala. 1Cor 2,10b-16; Sal 144; Lc 4,31-37.

4 M Beato il popolo scelto dal Signore. Luca ci presenta Gesù sempre in movimento, mosso dall’urgenza di annunciare il regno di Dio. S. Rosalia; B. Caterina Mattei. 1Cor 3,1-9; Sal 32; Lc 4,38-44.

5 G Del Signore è la terra e quanto contiene. Sulla tua parola getterò le reti. Non dove o quando voglio io, ma perché tu Gesù lo chiedi. S. Quinto; S. Teresa di Calcutta. 1Cor 3,18-23; Sal 23; Lc 5,1-11.

6 V La salvezza dei giusti viene dal Signore. Gesù è lo sposo che inaugura un nuovo tempo di gioia, libero dai vecchi schemi legalistici che soffocano l’uomo. S. Onesìforo; S. Magno. 1Cor 4,1-5; Sal 36; Lc 5,33-39.

7 S Il Signore è vicino a chiunque lo invoca. Gesù non disprezza la Legge di Mosè, ma rivela che lui ne è l’approdo, cioè la ragione profonda per cui è stata donata al popolo liberato. S. Regina; S. Grato di Aosta; B. Giovanni B. Mazzucconi. 1Cor 4,6b-15; Sal 144; Lc 6,1-5.

8 D XXIII Domenica del T.O. / B. XXIII sett. del T.O. - III sett. del Salterio. Natività B.V. Maria; S. Sergio I. Is 35,4-7a; Sal 145; Gc 2,1-5; Mc 7,31-37.

Elide Siviero

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