sabato 24 agosto 2024

 25 agosto 2024

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

 Tu hai parole di vita eterna.

Non è facile credere nel nostro mondo d’oggi.
La verità che ci è rivelata da Dio in Gesù Cristo, agli uomini e alle donne del nostro tempo appare spesso un “discorso insostenibile”, a cui non si può chiedere a nessuno dei nostri sapienti contemporanei di credere. Così è, per esempio, per la dottrina della presenza reale del corpo e del sangue del Signore nella santa Eucaristia. Essa sembra essere una sfida al buon senso, alla ragione, alla scienza. Noi diciamo: “Vedere per credere”, esattamente quello che disse san Tommaso: “Se non vedo... e non metto la mia mano, non crederò”. Gesù ci ricorda che il corpo di cui parla è il suo corpo risorto e salito al cielo, liberatosi, nella risurrezione, dai limiti dello spazio e del tempo, riempito e trasformato dallo Spirito Santo. Questo corpo non è meno reale del suo corpo in carne ed ossa, anzi lo è di più. Questo corpo risorto può essere toccato e afferrato personalmente da ogni uomo e donna di ogni tempo e luogo, perché lo Spirito si estende, potente, da un’estremità all’altra.
In Gesù Cristo e tramite Gesù Cristo, credere significa vedere e toccare: un modo di vedere più profondo, più vero e più sicuro di quello degli occhi; un modo di toccare più in profondità e un modo di afferrare con una stretta più salda di quanto si possa fare con le mani. Credere significa vedere la realtà al di là del visibile; significa toccare la verità eterna.
In questa fede e grazie ad essa, possiamo dire con Pietro; “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna
”.
Intenzioni Sante Messe

SABATO  24         Ore 19.00: Bedin Renato e Sonia .

DOMENICA 25      XXI Domenica del T.O
Ore 9.30: Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Cherubin Livia; Salviato Valeria; Ciscato Luigi, Fernando e Romilda. 
Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  26 Ore  8.00: 
.
MARTEDì  27 Ore  18.00: .

MERCOLEDì  28 Ore  8.00: 
.
GIOVEDì  29 Ore  18.00:  .

VENERDì  30 Ore  8.00:  .

SABATO  31 Ore 19.00:  Salmaso Virginio, Reffo Armida, Busato Serafino e Griggio Antonio.

DOMENICA 01.09 XXII Domenica del T.O. 
Ore 9.30. Fabian Adriano; Bragagnolo Livia; Scapin Bruno. 
Ore 11.00:  Pro Populo.

 

Avvisi

· Oggi dopo la messe delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.


Parola dura o parola di vita?
Il discorso di Gesù sul “pane della vita” è, per alcuni, duro da ascoltare, per altri, come Pietro, è invece parola di vita eterna (Vangelo).
 La parola dura di Gesù rivela la durezza dei cuori che non sanno ascoltare. Probabilmente anche Pietro non riesce a comprendere del tutto il discorso di Gesù, c’è però in lui un vincolo di amore che lo lega al suo Signore, conducendolo ad affidarsi anche a parole di cui non afferra pienamente il significato.
 Per lui, più che ciò che Gesù dice, vale ciò che Gesù è. 
Più volte nel suo discorso Gesù ha dichiarato «Io sono», Pietro adesso gli dice «tu sei».
 Pietro si fida di chi è Gesù e questo atteggiamento gli consente di fidarsi della sua parola, anche quando suona dura ai suoi orecchi. 
È lo stesso atteggiamento con il quale Israele risponde a Giosuè in Sichem (I Lettura), confermando di non volere abbandonare il Signore, poiché è capace di ricordare tutto ciò che Dio ha fatto per il suo popolo e soprattutto chi egli è stato. 
Ogni nostra decisione di rimanere fedeli, anche nel vincolo matrimoniale (II Lettura), non può avere altro fondamento che questa fiducia, la quale consente di affrontare con fedeltà anche tempi di prova e di crisi
Luca Fallica, Abate di Montecassino




PRIMA LETTURA (Gs 24,1-2.15-17.18)
Serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio.

Dal libro di Giosuè

In quei giorni, Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem e convocò gli anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio.
Giosuè disse a tutto il popolo: «Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrèi, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore».
Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)

Rit: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato.

Il male fa morire il malvagio
e chi odia il giusto sarà condannato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.


SECONDA LETTURA (Ef 5,21-32)
Questo mistero è grande: lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne.
Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Gv 6,63.68)

Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.


VANGELO (Gv 6,60-69)
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Parola del Signore 


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ALTRO

Calendario liturgico: (26 agosto-1 settembre 2024)

26 L Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore. Possiamo essere anche noi come gli ipocriti che Gesù addita quando non ci lasciamo pungolare dall’esigente verità del Vangelo. S. Anastasio; S. Eleuterio. 2Ts 1,1-5.11b-12; Sal 95; Mt 23,13-22.


27 M S. Monica (m, bianco). Vieni, Signore, a giudicare la terra. Si può avere una vita pura, sterilizzata, priva di compromissioni col male, ma anche lontana dall’amore. S. Rufo; S. Narno. 2Ts 2,1-3a.13-17; Sal 95; Mt 23,23-26.

28 M S. Agostino (m, bianco). Beato chi teme il Signore. Ciò che conta è ciò che si è davanti a Dio e non come si appare agli occhi ingannevoli degli uomini. S. Vicinio; S. Fiorentina. 2Ts 3,6-10.16-18; Sal 127; Mt 23,27-32.

29 G Martirio di S. Giovanni Battista (m, rosso). Benedirò il tuo nome per sempre, Signore. «Fu rinchiuso nell’oscurità del carcere colui che venne a rendere testimonianza alla luce» (Beda il Venerabile). S. Adelfo. 1Cor 1,1-9; Sal 144; Mc 6,17-29.

30 V Dell’amore del Signore è piena la terra. È importante vigilare, fare scorta di olio, cioè di amore e di speranza, nell’attesa dello Sposo, che potrebbe tardare. S. Margherita Ward; B. Ildefonso Schuster. 1Cor 1,17-25; Sal 32; Mt 25,1-13.

31 S Beato il popolo scelto dal Signore. Con liberalità, Dio a ognuno consegna i suoi doni. Non si devono fare confronti e recriminazioni: a ognuno sarà chiesto conto di come avrà usato e fatto fruttare i doni ricevuti. S. Aristide; S. Raimondo Nonnato. 1Cor 1,26-31; Sal 32; Mt 25,14-30.

1 D XXII Domenica del T.O. / B. XXII sett. del T.O. - II sett. del Salterio. S. Egidio abate; B. Giuliana da Collalto. Dt 4,1-2.6-8; Sal 14; Gc 1,17-18.21b-22.27; Mc 7,1-8.14-15.21-23. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica». Elide Siviero

Elide Siviero

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