sabato 10 agosto 2024

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. 11 agosto

 11 agosto 2024

XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Io sono il pane vivo disceso dal cielo



Siamo noi a cercare Dio o e lui a cercare noi? Ancora prima che noi cominciamo a cercarlo consapevolmente, egli ci attira a sé, come un innamorato, tramite Cristo. 
La reazione giusta da parte nostra è di essere pienamente disposti ad ascoltare e ad imparare: “Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me”. Ciò significa seguire Cristo, poiché “solo colui che viene da Dio ha visto il Padre” e quindi solo lui può conoscere perfettamente la volontà del Padre e rivelarla. 
La vita eterna che noi tutti desideriamo dipende dalla fede in Cristo, da una fiducia e da un impegno costanti, che faranno cominciare la vita-risurrezione qui ed ora, garantendo la risurrezione dei corpi alla vita immortale. In attesa, i fedeli si nutrono del suo Corpo e del suo Sangue nella santa Eucaristia, costituendo a poco a poco in loro stessi una “riserva” di vita immortale. 
Se Elia o gli Ebrei dell’Esodo mangiarono del pane prezioso, noi mangiamo qualcosa di molto più prezioso: “Il pane che io darò è la mia carne”.
 


Intenzioni Sante Messe

SABATO  10         Ore 19.00:  Bedin Giorgio; Zanta Giuseppe e Marcella; Tonello Silvano; Tonello Irma, Celeste e Franca.

DOMENICA 11      XIX Domenica del T.O. Ore 9.30: Agostini Sereno e Dorina; Bedin Angelo; Scapin Arino e Samuele. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  12    Ore  8.00: Secondo l’intenzione dell’offerente .

MARTEDì  13 Ore  18.00:  Pezzin Marilena.

MERCOLEDì  14 Ore  19.00:  Penello Assunta  e  Giacomazzi Severio.

GIOVEDì  15 Assunzione  della Beata Vergine Maria. Ore  9.30:    Morosinotto Franco, Luigi e Alice; Def. Fam. Bedin Luigi; Favero Assunta, Bedin Tecla, Santa e Fernando; Spanesi Ugo (trigesimo); 11.00: Libralon Annamaria; Caon Zita.

VENERDì  16   Ore  8.00:  Agnese.

SABATO  17   Ore 19.00:  Def. Fam. Bedin Fulvio.

DOMENICA 18 XX Domenica del T.O.  Ore 9.30:  Badan Bruno e Diego; Dalle Fratte Ivo e Giuseppe. Ore 11.00:  Pro Populo.


Avvisi

· Giovedì 15 agosto celebriamo la Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria; avremo le messe a orario festivo, quindi mercoledì 14 la messa prefestiva alle ore 19.00 e poi giovedì le messe alle 9.30 e alle 11.00.

· Giovedì 15 agosto, alla messa delle ore 11.00 accoglieremo nella nostra comunità parrocchiale col Battesimo Ferdinando Zanetti di Stefano e Istrate Rodica Gabriela, a questo bambino e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene

· Domenica 18 agosto è la terza domenica del mese, secondo l’impegno di Carità che ci siamo dati raccoglieremo gli alimenti per i poveri, troverete quindi alle porte della chiesa i cesti per il vostro dono per i poveri.

 


Una fede nutrita di Eucaristia









 

«Io sono il pane vivo disceso dal cielo» è la rivelazione stupefacente che Cristo offre alla Chiesa e al mondo. Contemporaneamente ci dice che chi si nutre di lui vivrà per sempre. I “segni” che indicano la presenza di Dio accanto al popolo d’Israele in cammino nel deserto sono due: il pane venuto dal cielo e l’acqua scaturita dalla roccia. Nella liturgia odierna questi stessi “segni” vengono dati da Dio al suo profeta (I Lettura).
 Rifocillato da questo nutrimento, Elia riprende il suo cammino, superando il momentaneo avvilimento, e giunge alla montagna di Dio. L’amore totalmente gratuito di Dio, che si è preso cura di noi fin dal giorno in cui siamo diventati suoi figli con il Battesimo, ci obbliga a bandire dalla nostra vita tutto ciò che può violare la carità, come l’ira, l’odio, l’egoismo, la sopraffazione (II Lettura). 
Cristo stesso ci ha indicato la via: come lui si è donato per il nostro riscatto, così anche noi ci dobbiamo rendere disponibili al prossimo per aiutarlo a riscattarsi dalle tante ingiustizie. 
Di fronte a un uditorio incredulo e ostile, Gesù afferma di essere “il pane della vita” (Vangelo). E insiste per convincerci a mangiare questo pane di vita eterna.
don D.B.
   

Prima lettura   1Re 19,4-8
Con la forza di quel cibo camminò fino al monte di Dio.

Dal primo libro dei Re
 
In quei giorni, Elia s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse: «Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri». Si coricò e si addormentò sotto la ginestra.
Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia!». Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia, cotta su pietre roventi, e un orcio d’acqua. Mangiò e bevve, quindi di nuovo si coricò.
Tornò per la seconda volta l’angelo del Signore, lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino». Si alzò, mangiò e bevve.
Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.
Parola di Dio
 

Salmo responsoriale    Sal 33

Gustate e vedete com’è buono il Signore.
 
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
 
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
 
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
 
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
 

Seconda lettura   Ef 4,30-5,2
Camminate nella carità come Cristo.
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
 
Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione.
Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.
Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
Parola di Dio
 
 
Canto al Vangelo    Gv 6,51
 
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
 
Vangelo    Gv 6,41-51
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
 
Dal Vangelo secondo Giovanni
 
In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».
Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Parola del Signore


15 agosto  2024  

 ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA 

Dopo l’annuncio, Maria è partita verso la montagna di Giudea per andare a trovare Elisabetta. Colma dello Spirito Santo, Elisabetta l’ha benedetta. L’ha proclamata “Madre del mio Signore”. Fonte di gioia. Beatitudine vivente della fede. Maria ha risposto con il cantico del Magnificat . Parole ispirate, che lasciano intravedere il suo cuore. Esse sono per noi il suo “testamento spirituale”. Identificandosi con Maria, la Chiesa di tutti i tempi continua a cantare tutti i giorni il Magnificat come suo proprio cantico.
Celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio. La beatitudine divina e umana della Salvezza. Il suo eterno Magnificat.


PRIMA LETTURA (Ap 11,19; 12,1-6.10)
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 44)

Rit: Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

SECONDA LETTURA (1Cor 15,20-26)
Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
Parola di Dio

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.


VANGELO (Lc 1,39-56)
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente: ha innalzato gli umili.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore 




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INIZIATIVE   IN PARROCCHIA 

ALTRO

Calendario liturgico: (12-18 agosto 2024)

12 L I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Gesù afferma la propria libertà, in quanto Figlio di Dio Padre, e la nostra libertà, perché facendosi nostro fratello ci rende a nostra volta figli del Padre. S. Giovanna F. de Chantal (mf); S. Lelia; S. Ercolano. Ez 1,2-5.24-28c; Sal 148; Mt 17,22-27.


13 M Quanto sono dolci al mio palato le tue promesse, Signore. Dobbiamo diventare come bambini, che tutto sanno attendere dal Padre, certi di essere importanti per lui. Ss. Ponziano e Ippolito (mf); S. Giovanni Berchmans. Ez 2,8–3,4; Sal 118; Mt 18,1-5.10.12-14.

14 M S. Massimiliano M. Kolbe (m, rosso). Più alta dei cieli è la gloria del Signore. Nella comunità cristiana devono prevalere perdono, accoglienza e concordia. Lì c’è Cristo e lì si manifesta la benevolenza del Padre. S. Ursicino. Ez 9,1-7; 10,18-22; Sal 112; Mt 18,15-20.

15 G ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA (s, bianco). Risplende la regina, Signore, alla tua destra. Imitiamo Maria nella fede e nell’umiltà, perché i prodigi che Dio ha compiuto in lei proseguano oggi nel corpo della Chiesa. S. Tarcisio. Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1Cor 15,20-27a; Lc 1,39-56.

16 V La tua collera, Signore, si è placata e tu mi hai consolato. Gesù apprezza sia il matrimonio sia il celibato: l’uno si fonda sulla fedeltà e sulla pazienza, l’altro apre alla trascendenza. S. Stefano di Ungheria (mf); S. Teodoro; S. Rocco. Ez 16,1-15.60.63 opp. 16,59-63; Cant. Is 12,2-6; Mt 19,3-12.

17 S Crea in me, o Dio, un cuore puro. Gesù ha compassione per tutti i piccoli della terra; fra questi i bambini che sono gli eredi del suo Regno. S. Mirone; S. Chiara della Croce; S. Giovanna Delanoue. Ez 18,1-10.13b.30-32; Sal 50; Mt 19,13-15.

18 D XX Domenica del T.O. / B. XX sett. del T.O. - IV sett. del Salterio. S. Agapito; S. Elena; B. Paola Montaldi. Pr 9,1-6; Sal 33; Ef 5,15-20; Gv 6,51-58. 

Elide Siviero

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