venerdì 7 gennaio 2011

Gennaio 2011 - Don Gianluigi alla comunità


Carissimi,
è già iniziato il nuovo anno e abbiamo quindi ricominciato a contare i giorni uno dopo l’altro. Viviamo così di corsa che il tempo sembra volare via senza che possiamo mai gustare le cose belle che ci accadono quotidianamente. Gennaio è il mese della Pace, un mese che inizia con la solennità di Maria Santissima Madre di Dio e madre della Pace e continua con le Feste della Pace delle diverse associazioni.

Quest’anno è iniziato sotto il segno della persecuzione e della morte per i cristiani dell’Egitto… come certo sapete ad Alessandria, in Egitto, al termine della celebrazione del primo dell’anno un attentato ha provocato la morte di ventuno innocenti.

La nostra volontà di Pace va oltre questi episodi e ci spinge al perdono che è l’unico atteggiamento che estingue gli odi e le contese; con il Papa anche noi vogliamo affermare che “la libertà religiosa è la via della Pace”, e tutti devono poter esprimere liberamente la loro lode a Dio, perché ci sia vera Pace.
È iniziato un nuovo anno con i suoi i giorni tutti uguali: siamo noi a dare ad ognuno un significato, nell’anno, nel mese nella settimana. Certo un posto importante lo occupa la Domenica, il giorno del Signore… del Signore! Non lo dobbiamo mai dimenticare.

Non so da quale parte ho letto che non sono stati gli ebrei a salvare il Sabato ma è il Sabato che ha salvato gli ebrei, nel senso che la fedeltà e l’osservanza del Sabato (il giorno di festa per gli Ebrei), ha mantenuto intatta l’identità di questo popolo anche in mezzo a tante persecuzioni.

La stessa cosa vale per noi cristiani: la fedeltà e l’osservanza della domenica come giorno del Signore, giorno a Lui dedicato, Lui che incontriamo negli altri, nelle relazioni con coloro che abbiamo più vicini, è questo che salva la nostra identità di credenti e di uomini.

È triste vedere come nelle feste e nelle domeniche delle vacanze la nostra chiesa si svuoti della presenza dei piccoli ma anche dei loro genitori! é vero tutti vogliono divertirsi, ma è proprio vero che così ci si diverte? E questo ci basta? Pensiamoci

Un caro saluto,

d. Gianluigi.

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