sabato 30 marzo 2024

Pasqua di risurrezione : “Vide e credette”.

 31 marzo 2024   

              PASQUA di RISUREZIONE

“Vide e credette”.


Che cos’è che fa correre l’apostolo Giovanni al sepolcro? Egli ha vissuto per intero il dramma della Pasqua, essendo molto vicino al suo maestro. Ci sembra perciò inammissibile un’affermazione del genere: “Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura”. Eppure era proprio così: non meravigliamoci allora di constatare l’ignoranza attuale, per molti versi simile. Il mondo di Dio, i progetti di Dio sono così diversi che ancor oggi succede che anche chi è più vicino a Dio non capisca e si stupisca degli avvenimenti.
“Vide e credette”. Bastava un sepolcro vuoto perché tutto si risolvesse? 
Credo che non fu così facile. 
Anche nel momento delle sofferenze più dure, Giovanni rimane vicino al suo maestro. 
La ragione non comprende, ma l’amore aiuta il cuore ad aprirsi e a vedere. È l’intuizione dell’amore che permette a Giovanni di vedere e di credere prima di tutti gli altri. 
La gioia di Pasqua matura solo sul terreno di un amore fedele. Un’amicizia che niente e nessuno potrebbe spezzare. È possibile? Io credo che la vita ci abbia insegnato che soltanto Dio può procurarci ciò.
 È la testimonianza che ci danno tutti i gulag dell’Europa dell’Est e che riecheggia nella gioia pasquale alla fine del nostro millennio.
 

Intenzioni Sante Messe

SABATO  30         Veglia Pasquale.    Ore 21.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Maggiolo Luigino (settimo).

DOMENICA  31      Domenica di Pasqua. Ore 9.30: Libralon Annamaria; Caon Zita; Salviato Valeria; Bertapelle Marcello; Cavinato Carlo e Damian Rosa; Sato Armando e Bruna; Morosinotto Franco, Igino Ester, Luigi e Alice. Ore 11.00: Pro Populo.

Lunedì  01.04 Lunedì dell’Angelo. Ore 9.30:  Nalesso Dino, Adelina, Luigi e Bruno; Betto Gianfranco e Fam. Def..

MARTEDì  02        Ore  15.00:  Braghetto Odino; Suor Luigina Scapin.

MERCOLEDì   03  Ore  8.00:  .

GIOVEDì  04        Ore 15.00: Scapin Palmira e Igino .

VENERDì  05     Ore 8.00:.

SABATO  06 Ore 19.00:  Agostini Francesca, Innocente e Genoveffa; Dalle Fratte Genesio e Def. Fam. Ruffato; Latova Ester (anniv. ) e Bazzato Mario; Cavinato Gino, Ida e Agostini Tarcisio (anniv.); Virgis Elio e Pasquali Ada; Tosato Giuseppe e Pellizzon Iolanda; Cavinato Emilio.

DOMENICA 07 II Domenica di Pasqua., in Albis o della Misericordia.   Ore 9.30:  Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Fabian Adriano; Sato Armando e Bruna; Bedin Ferdinando, Tecla e Santa.


Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

Avvisi.

· Nella notte è cambiato l’orario, abbiamo mandato avanti le lancette dell’orologio di un’ora. Sapete che per noi cambia solo l’orario della messa festiva del sabato che sarà non più alle ore 18.30 ma  alle 19.00.

· Domani, giorno di Pasquetta ci sarà una sola santa Messa alle ore 9.30.

· La festa che celebriamo  è così grande e solenne che per otto giorni è come se fossimo sempre dentro la Pasqua, abbiamo otto giorni utili per farci gli auguri e per dirci l’un l’altro: ’Cristo è Risorto, ha vinto la morte’ questo vuol dire ’Buona Pasqua’!.

· Domenica prossima è la  Domenica in Albis (deponendis), domenica in cui coloro che avevano celebrato i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana nella Veglia Pasquale deponevano le vesti bianche (Albae) indossate in quell’occasione. Anche i nostri dieci ragazzi/e che hanno ricevuto la Cresima e l’Eucaristia nella Veglia deporranno, la prossima domenica, al termine della celebrazione, la loro veste bianca. Altri sette loro compagni la prossima domenica riceveranno i sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia nella stessa celebrazione, li accompagniamo tutti con la nostra preghiera.

· Domenica prossima proprio per questo ci sarà una sola santa messa alle ore 9.30.

A tutti soprattutto a chi non potrà partecipare alle liturgie, Buona Pasqua!

 

Alleluia! Cristo è risorto e trionfa

«Cristo è risorto! Alleluia»: è l’Evangelo, cioè la bella e grande notizia, che la Chiesa annuncia ogni anno; è l’inizio dell’era nuova inaugurata da Cristo, e che continua attraverso la Chiesa. Pasqua è la vittoria di Cristo che trionfa sul peccato e sulla morte. Pasqua è la letizia del cielo che si riversa sulla terra. Pasqua è la luce della speranza che rischiara e dissipa le nostre tenebre. Pasqua è la vita nuova che sboccia nel cuore dell’uomo che vuole fiorire alla vita buona in Dio. La nostra vita testimonia la fede nel Risorto? La nostra fede fa di noi dei viventi nella grazia? L’invito di Paolo è un appello pressante: «Se siete risorti con Cristo cercate le cose di lassù, non quelle della terra. La vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio» (Col 3,1-3). Pasqua è segno di vittoria, di pace, di trasformazione interiore. Sono doni che Dio elargisce a chi si apre a lui con tutto il cuore. Lasciamo esplodere oggi la nostra gioia e splenda in noi la luce e la gloria del Signore risorto.
don Donato Allegrett



Prima lettura    At 10,34a.37-43
 
Dagli Atti degli Apostoli
 
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 117
 Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
 
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
 
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
 
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
 
 
Seconda lettura 
  Col 3,1-4
Cercate le cose di lassù, dove è Cristo
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
 
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Parola di Dio
 
 
Sequenza
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
 
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
 
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
 
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.


 Canto al Vangelo (1Cor 5,7-8)

Alleluia, alleluia.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
facciamo festa nel Signore.

 
 Vangelo     Gv 20,1-9
Egli doveva risuscitare dai morti.
 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
 
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
Parola del Signore











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INIZIATIVE   IN PARROCCHIA 



 

 

 

La  finalità del consigliare e il metodo del discernimento comunitario

           Dal momento che la Chiesa «inserita nel tempo che scorre dalla Pentecoste alla Parusia e, attenta ai “segni dei tempi”, deve annunciare e offrire il Vangelo della salvezza agli uomini del proprio tempo» (Antonio Mattiazzo, Il Consiglio pastorale, p. 23), il CPP si presenta come il primo e principale luogo dove la parrocchia attua il discernimento comunitario al fine di dare forma cristiana alla vita quotidiana.

  Nel prendere consapevolezza che la finalità del consigliare è praticare il metodo del discernimento comunitario, sul quale la Diocesi, nello scorso mandato 2018- 2023, si è sperimentata sia attraverso il Sinodo dei Giovani che il Sinodo diocesano, il CPP svolge il suo compito di consigliare la parrocchia e il parroco che la presiede.

Il CPP richiede cura nella scelta dei membri che compongono gli Organismi, nell’assunzione del metodo di lavoro, nel confrontarsi su alcuni temi che interpellano la parrocchia e nel prendere decisioni per la loro attuazione concreta.




Nel TERRITORIO 




Siamo creati per risorgere!

«Gesù è risorto!». Questo grido del primo giorno fu un’esplosione di gioia, ma anche una professione di fede. Il mistero pasquale è culmine di divina filiazione. L’azione risuscitante è dunque una reale generazione. Gesù diventò in pienezza ciò che era fin dalla sua origine: il Figlio nato da Dio nello Spirito Santo (Lc 1,35).
L’eterna felicità di Gesù è essere il Generato dal Padre e saperlo. Ogni peccato che un uomo commette va contro la risurrezione di Gesù. Tutti gli errori e tutte le deficienze che si possono deplorare in teologia provengono, almeno in parte, dalla mancanza o scarsità di attenzione per la risurrezione di Gesù. Nel pensiero cristiano, come nella vita, rapportarsi alla risurrezione è fondamentale. L’uomo è stato definito un essere-per-la-morte. È anche un essere-per-la-risurrezione. Nel disegno creatore, è destinato a morire con quel Cristo che il Padre risuscita.

È così che l’uomo è immortale: non già indenne da morte, ma creato per risorgere, attraverso la morte. La risurrezione è l’ultima tappa: lo fu per Gesù, lo sarà per la Chiesa. La storia di Gesù e della Chiesa si compie nella risurrezione.

 E tuttavia, è anche di lì che tutto comincia, sia per Gesù che per la Chiesa. La Chiesa parte dalla risurrezione di Cristo e muove verso la risurrezione di Cristo, progredendo nella partecipazione alla vita divina di lui fino ad esserne riempita. La Chiesa sarà «glorificata» con lo stesso atto che glorifica il Salvatore.
La Pasqua di Gesù è il mistero dell’incarnazione nel suo compimento totale. Il cristianesimo nasce nello stesso luogo dove ha il suo ultimo compimento. Quando Gesù risorge, rivive lui stesso e diventa moltitudine, come un chicco di grano che dà molto frutto (Gv 12,24).

La Chiesa nasce nella risurrezione di Gesù, perché anche il Cristo, di cui vive, nasce nella sua Pasqua.
Nella sua risurrezione, Gesù nasce Figlio di Dio nello Spirito Santo. Nel Cristo risuscitato la fede trova il Padre che per noi genera Cristo e ci dona lo Spirito Santo.

 François-Xavier Durrwell c.ss.r.


Calendario liturgico: (1-7 aprile 2024)

1 L Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. La tomba è vuota. Il Risorto si rivela alle donne e a tutti coloro che lo cercano. S. Maria Egiziaca; S. Ugo di Grenoble. At 2,14.22-33; Sal 15; Mt 28,8-15.


2 M Dell’amore del Signore è piena la terra. Il Risorto, incontrandola, chiama per nome Maria di Magdala e le affida la missione dell’annuncio. S. Francesco da Paola; S. Abbondio. At 2,36-41; Sal 32; Gv 20,11-18.

3 M Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Il volto, prima triste, dei discepoli di Emmaus torna alla gioia nel riconoscere Gesù allo spezzare il pane. S. Sisto I; S. Luigi Scrosoppi. At 3,1-10; Sal 104; Lc 24,13-35.

4 G O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Il Crocifisso non è morto ma è Vivente, gli apostoli lo incontrano, mangiano con lui e ne diventano testimoni. S. Isidoro; S. Francesco Marto. At 3,11-26; Sal 8; Lc 24,35-48.

5 V La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Nell’episodio della pesca miracolosa il gran numero di pesci non squarcia la rete, segno che la missione è universale. S. Vincenzo Ferrer; S. Irene; S. Giuliana. At 4,1-12; Sal 117; Gv 21,1-14.

6 S Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto. Gesù invia gli Undici, prima increduli, per annunciare a tutti il suo Vangelo. S. Pietro da Verona; B. Caterina da Pallanza. At 4,13-21; Sal 117; Mc 16,9-15.

7 D II domenica di Pasqua / B (o della divina Misericordia). II sett. di Pasqua - II sett. del Salterio. S. Giovanni B. de La Salle. At 4,32-35; Sal 117; 1Gv 5,1-6; Gv 20,19-31.

Lucia Giallorenzo

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