Vogliamo vedere Gesù!
Il brano del Vangelo odierno segue immediatamente la narrazione dell’ingresso trionfale del Signore a Gerusalemme.
Questo è il contesto in cui Giovanni comincia il racconto della Passione.
Tutti coloro che vogliono seguire Cristo, che accettano questa nuova via, scelgono di porsi al servizio di Cristo e di camminare al suo fianco.
SABATO 16 Ore 18.30: Def. Fam. Bedin Fulvio; Cavinato Lucia (anniversario); Facco Lucia e Rizzato Giorgio; Zilio Bruna (anniversario).
DOMENICA 17 V Domenica di Quaresima.
Lunedì 18 Ore 8.00: Per le anime del purgatorio.
MERCOLEDì 20 Ore 8.00:
GIOVEDì 21 Ore 15.00: Scapin Rino.
VENERDì 22 Ore 8.00: .
DOMENICA 24 Domenica delle Palme.
· Domenica prossima, raccogliamo il frutto del nostro digiuno quaresimale con la colletta: Un Pane per amor di Dio, Troverete le buste tra i banchi...
· Il vescovo Claudio a conclusione del Sinodo chiede alle comunità parrocchiali della diocesi, di rinnovare gli organismi di comunione (Consigli Pastorali Parrocchiali (CPP) e i Consigli parrocchiali di Gestione Economica (CPGE); trovate quindi vicino all’espositore della buona stampa i fogliettini nei quali scrivere fino a tre nomi di persone che a vostro parere possono essere Consiglieri…
Concluderò un’alleanza nuova e non ricorderò più il peccato.
Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: «Conoscete il Signore», perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato.
Parola di Dio
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza eterna.
Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 12,26)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Se uno mi vuole servire, mi segua, dice il Signore,
e dove sono io, là sarà anche il mio servitore.
Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto.
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
Parola del Signore
Gustare la quiete del cuore
Incontro il Dio dell'alleanza abitando il silenzio.UNA VOCE DALLA THAILANDIA
Il silenzio è qualcosa di molto sentito dal mondo orientale proprio perché via privilegiata per l’incontro con Dio o con una realtà altra da se stessi. Mi rendo conto, dopo alcuni anni di missione, come questa terra thailandese ricca di tanti doni, tra cui questo della meditazione e della ricerca interiore, stia smarrendo la via del silenzio a causa della frenesia di un mondo in veloce cambiamento e il desiderio da parte dei giovani di uniformarsi al mondo occidentale. Il silenzio a volte ci diventa ostico, un luogo da cui fuggire e da coprire con “rumori” che sono al di fuori di noi stessi. Occorre riscoprire il valore del tempo, non come uno spazio da riempire ma come opportunità in cui metterci in ascolto profondo della volontà del Signore sulla nostra vita. C’è bisogno di ritrovare il gusto del silenzio in cui entrare in intimità con lui e custodire la sua legge scritta nel nostro cuore. In questa terra in cui come cristiani siamo una piccola minoranza, siamo chiamati ad annunciare con gioia il desiderio del Signore di creare un’alleanza con questo popolo, perché popolo amato. Solo la testimonianza arricchita dall’ascolto della Parola, dal dialogo sincero, dalla carità quotidiana apre le porte alla manifestazione dell’amore misericordioso di Dio.
Don Bruno Rossi, Fidei donum
ENTRO NEL TESTO
Geremia 31,31-34
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova. Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore. Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: «Conoscete il Signore», perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato.
SO-STARE SU...
…quando mi sono lasciato prendere per mano…
…un momento in cui qualcuno o qualcosa ha segnato in modo profondo il mio cuore…
...quando ho gustato un’esperienza di autentica intimità con Dio…
MI METTO IN ASCOLTO
È la promessa ultima e definitiva, dove i difetti dell’uomo, che tradisce la bontà e disponibilità di Dio, spariscono e inizia un tempo nuovo. La storia di un legame che l’uomo rompe continuamente e Dio riallaccia testardamente non è più sufficiente; Dio interviene perché il suo desiderio di comunione, amore pieno e totale diventi realtà stabile. È il cuore che allontana e avvicina, unisce e separa; non è solo il luogo dei sentimenti, ma degli affetti, del pensiero, dei ragionamenti e criteri che conducono alle scelte concrete, e lì Dio agisce. È in tale luogo che avviene l’incontro decisivo con il Signore, che non ci può essere tolto. Si tratta dell’esperienza del cuore, che, pur non essendo intimistica, in quanto ha un riverbero nel nostro modo di essere e stare nel mondo, nelle scelte grandi e piccole che facciamo, ha il suo nucleo e radice nel nostro interno, dove facciamo esperienza del volto e del perdono di Dio. In un tempo e luogo rumoroso e affannato, è necessario pertanto fare spazio al silenzio come condizione di possibilità perché tale incontro avvenga e porti frutto. Gesù è il volto dell’uomo che sa fare silenzio e assaporare l’incontro profondo col Padre, imparando a desiderare e volere ciò che Lui vuole e desidera, perché lì scopre e riconosce la via della vera felicità, per sé e per tutti.
DIAMOCI UN SENSO
Per un palato curioso, ogni boccone diventa un viaggio sensoriale, l’opportunità di apprezzare la diversità e la complessità delle creazioni culinarie. Ma il gusto va oltre la semplice soddisfazione del palato; è un portale per la consapevolezza e la gratitudine. Quando assaporiamo il cibo con attenzione, nel silenzio, ci immergiamo nel presente, abbracciando con riconoscenza ogni sfumatura di ciò che è dentro e fuori la nostra bocca. Assaporare è onorare i doni di Dio. Il senso del gusto, poi, ci insegna che non bastiamo a noi stessi. Il sapore non ce lo diamo da noi e nemmeno il nutrimento, vengono dal cibo e vengono dagli altri. Ci è facile riconoscere come ogni pasto condiviso sia opportunità per nutrire non solo il corpo ma anche l’anima. L’Eucaristia è la nostra mensa per eccellenza e all’apice del suo svolgersi, nel darci da mangiare il corpo di nostro Signore, ci esorta: «Gustate e vedete come è buono il Signore!» (Sal 34,9).
Un'esperienza che trasforma
La prima cosa che penso, tutte le mattine, appena mi sveglio, è che sono felice. Anche oggi sono vivo. Anche oggi ho da lavorare. Anche se sono in grado di usare solo le mani e la testa, mi ritrovo colmo di entusiasmo come fossi uno scolaretto al mattino pronto a partire per una gita.
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