sabato 30 settembre 2023

FAMMI CONOSCERE LA TUA VOLONTA' - 1° ottobre 2023

 1° ottobre 2023

 XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

 FAMMI  CONOSCERE LA TUA VOLONTA'

C’è una frase conclusiva, comune alle due parabole della XXVI e XXVII domenica, che svela il segreto intendimento del discorso complessivo di Gesù: “Perciò vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare” (Mt 21,41).
La domanda posta da Gesù è la seguente: “Chi è allora il vero destinatario della promessa, il vero credente?”. Anche la parabola dei due figli deve essere letta in questa prospettiva.
Molte volte, infatti, può verificarsi una forma di sintonia solo apparente, perché ultimamente interessata, tra la nostra volontà e quella del Padre. Siamo capaci di dirgli dei “sì” speciosi e superficiali, non maturati al sole di quella vera obbedienza interiore, che può solamente essere il frutto di una profonda conversione a Dio. Una forma di obbedienza disobbediente perché non tocca le radici del nostro cuore e non cambia la nostra esistenza.
In questa ipotesi è vero che, pur immersi in una vita ancora disordinata, coloro che hanno deciso di seguire Cristo, senza reticenze e senza cercare in ultima analisi il loro interesse, si riscatteranno e avranno la precedenza nel regno dei cieli.
La parabola ci fa capire quanto sia anche per noi reale il pericolo di partecipare, con apparente docilità, durante tutta la nostra vita, alle celebrazioni liturgiche e alle attività della Chiesa, senza mai diventare veri cristiani.
 
Intenzioni Sante Messe

SABATO  30         Ore 19.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Pedron Sergio (anniversario); Rizzato Fernando, Fam. Def. e Beghin Guerriero; Cavinato Marco e Amabile; Cavinato Gino e Ida.

DOMENICA 01.10 XXVI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Latova Ester e Mario; Balanica Adrian Cristian; Bedin Giovanni Battista e Fam. Def.; Ciscato Fernando.  Ore 11.00: Pro Populo.

Lunedì  02     Ore 8.00:  .

MARTEDì  03      Ore  15.00:  Braghetto  Odino.

MERCOLEDì   04 Ore 8.00:  Spanesi Elio.

GIOVEDì  05    Ore 15.00:  .

VENERDì  06    Ore 8.00:  .

SABATO  07 Ore 19.00:  Bertapelle Armando (anniversario); Cavinato Emilio; Cavinato Dino; Virgis Elio e Pasquali Ada; Def. Fam. Stefani Francesco; Def. Fam. Libralon Olindo.

DOMENICA 08 XXVII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Fabian Adriano; Agostini Sereno e Dorina; Scapin Arino e Samuele; Cavinato Carlo e Ballan Anna. Ore 11.00: Pro Populo.


Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.


Avvisi.

· Oggi, al termine del mese di settembre, mese del seminario, raccogliamo il nostro aiuto per il Seminario diocesano, trovate tra i banchi le buste, che potrete depositare nella cesta uscendo dalla chiesa, vi chiedo di essere generosi come sempre.

· Questa settimana cambia l’orario della messa quotidiana del pomeriggio, il martedì e il giovedì quindi la messa non sarà più alle ore 18.00 ma alle ore 15.00. Dopo la messa del giovedì riprende l’Adorazione Eucaristica fino alle ore 16.00.

· Martedì 3 ottobre, alle ore 20.45, in sala Borsi , ci sarà il primo incontro per i genitori dei ragazzi dell’Ultima Quaresima (ragazzi di 5^ elementare).

· Giovedì 5 ottobre, alle ore 21.00, in sala Borsi, ci sarà il Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP).

· Venerdì 6 ottobre è il Primo venerdì del mese, nella mattinata coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

 

Il mese di settembre è il mese dedicato alla preghiera e al sostegno alle missioni, ho già scritto anche nel Risveglio che all’inizio del mese verrà in visita a Cavino, come ogni anno, P. Giovanni dal Togo. Lo inviterò perché sia in mezzo a noi una domenica per dirci qualcosa della sua missione e in quell’occasione faremo una raccolta speciale per i bisogni dei suoi ragazzi e delle sue famiglie in Togo.


 Chi è colui che compie le volontà del padre?

 
C’è sempre un delicato rapporto fra l’intenzione e l’azione. Tutti siamo coscienti che spesso facciamo tanti “propositi belli”, ma “poco di più”; oppure che le nostre azioni e le nostre parole non sono frutto di retta intenzione del cuore, ma, pur nella loro giustizia e verità esterna, sono dettate da orgoglio e desiderio di affermazione personale. La Parola che la liturgia odierna ci propone aiuta tutti noi a riflettere su questo intricato, ma ineludibile rapporto, fra intenzione e azione appunto. I due figli, a cui il padre chiede di andare a lavorare nella vigna (Vangelo), si pongono come esempio di due modalità differenti di reazione di fronte a uno stimolo. Il primo manifesta immediatamente ciò che ha nel cuore: dice di non averne voglia; il secondo, invece, manifesta l’impulsività delle nostre reazioni: dice prontamente che darà seguito all’invito del padre, ma poi la sua azione è del tutto contraria. Il primo compie la volontà del padre non tanto perché poi va nella vigna, ma perché si pente: il pentimento è anzitutto quel dono del discernimento del cuore che permette di compiere la cosa giusta ed è il dono che vogliamo chiedere alla grazia di Dio.
don Tiberio Cantaboni

Due figli sono invitati dal padre a lavorare nella vigna: uno acconsente, ma poi non ci va. L’altro rifiuta, ma poi vi si reca.
 Questa parabola è un richiamo per tutti  sulla necessità della conversione.
 Chi dal proprio peccato e chi da un peccato più grande: quello di sentirsi a posto nei confronti di Dio. 
La grazia di Dio Padre è per chi  accoglie la sua chiamata.

Prima lettura    Ez 18,25-28

Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.
 

Dal libro del profeta Ezechièle
 
Così dice il Signore:
«Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale               Sal 24
 
Ricordati, Signore, della tua misericordia.
 
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.
 
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
 
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
 
 
Seconda lettura     Fil 2,1-11
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.
 
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
 
Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.
 
 
Canto al Vangelo   (Gv 10,27)
 
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
 
 
Vangelo         Mt 21,28-32
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
Parola del Signore




Calendario liturgico: (2-8 ottobre 2023)

2 L Ss. Angeli custodi (m, bianco). Darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie.
La parola ánghelos in greco significa “messaggero”, colui che ci porta i messaggi di Dio. S. Eleuterio; B. Antonio Chevrier.
Es 23,20-23a; Sal 90; Mt 18,1-5.10.

3 M Il Signore è con noi. La logica di Cristo è amare i nemici, è vincere il male con il bene. S. Gerardo di Brogne; S. Candida.
Zc 8,20-23; Sal 86; Lc 9,51-56.

4 M S. FRANCESCO D’ASSISI patrono d’Italia (f, bianco). Tu sei, Signore, mia parte di eredità. Gesù benedice i piccoli, coloro che, non credendosi autosufficienti, lasciano a Dio l’ultima parola. S. Petronio; S. Aurea.
Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30.

5 G I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore. Prima di ogni impegno Gesù chiede la preghiera. Con essa affidiamo a Dio ogni nostra attività. S. Faustina Kowalska (mf); B. Bartolo Longo; B. Alberto Marvelli.
Ne 8,1-4a.5-6.7b-12; Sal 18; Lc 10,1-12.

6 V Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome. I “guai” di Gesù sono lamenti, non minacce: mirano più a sollecitare una risposta che a invocare una punizione. S. Bruno (mf); S. Fede; S. Magno.
Bar 1,15-22; Sal 78; Lc 10,13-16.

7 S B.V. Maria del Rosario (m, bianco). Il Signore ascolta i miseri. Dobbiamo rallegrarci di essere nell’anagrafe di Dio: i nostri nomi sono scritti in cielo. S. Giustina; S. Augusto.
Bar 4,5-12.27-29; Sal 68; Lc 10,17-24.

8 D XXVII Domenica del T.O. / A. XXVII sett. del T.O. - III sett. del Salterio. S. Pelagia; S. Felice di Como.
Is 5,1-7; Sal 79; Fil 4,6-9; Mt 21,33-43.

Elide Siviero

sabato 23 settembre 2023

I PRIMI E GLI ULTIMI 24 settembre

 24 settembre 2013

 XXV   DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

I PRIMI E GLI ULTIMI 



Gesù ci svela quanto la sua logica sia diversa dalla nostra e la superi.
Nella sua vigna c’è spazio per tutti e ogni ora può essere quella giusta. 
Così come ogni nostra situazione di vita deve essere la vigna che ci è affidata per curarla e metterla in grado di portare molto frutto e questo non per rinchiuderci egoisticamente in un ambito ristretto ma per riconoscerci, a partire dal concreto dell’esistenza, “lanciati sulle frontiere della storia”, per essere cioè veri evangelizzatori e missionari.
Siamo tutti pronti a riconoscerci tra gli operai che hanno accettato l’invito della prima ora, ma quale potrà essere la chiamata che il Signore ci riserva per l’ultima ora, per la sera della nostra vita?
Riconoscersi tra i chiamati alla salvezza deve significare renderci disponibili ad accogliere ogni chiamata, anche la meno gratificante, la più difficile e dolorosa.
 



Intenzioni Sante Messe

SABATO  23         Ore 19.00: Bedin Giovanni e Ometto Regina.

DOMENICA  24      XXV Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria e Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Fabian Adriano; Morosinotto Luigi e Alice; Bertapelle Marcello; Badan Bruno; Costa Luigi; Nalesso Dino, Adelina, Luigi, Giorgio e Anna; Bedin Angelo. Ore 11.00: Pro Populo.

Lunedì  25       Ore 8.00:  .

MARTEDì  26    Ore  18.00: .

MERCOLEDì 27  Ore 8.00:  .

GIOVEDì  28     Ore 18.00:  .

VENERDì  29     Ore 8.00:  .

SABATO  30 Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Pedron Sergio (anniversario); Rizzato Fernando, Fam. Def. e Beghin Guerriero; Cavinato Marco e Amabile; Cavinato Gino e Ida.

DOMENICA 01.10 XXVI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Latova Ester e Mario; Balanica Adrian Cristian; Bedin Giovanni Battista e Fam. Def.. Ore 11.00: Pro Populo.


Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.


Avvisi.

· Oggi, celebriamo con tutte le comunità cristiane la Giornata Mondiale dei Migranti e dei Rifugiati, abbiamo pregato per tutti coloro che sono costretti a lasciare il loro paese per sfuggire alla guerra o alla persecuzione. Al termine dalla messa raccogliamo il nostro aiuto per i migranti. Uscendo troverete i cesti per la vostra offerta.

· Domenica 1 ottobre, alle ore 11.00, accoglieremo nella nostra comunità parrocchiale col Battesimo: Michele Rambaldo di Matteo e Anna Cecchetto e Arianna Zambon di Roberto e  Sabrina Rizzi; a questi bambini e ai loro genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene.

· Domenica 1 ottobre, al termine del mese del seminario, raccoglieremo il nostro aiuto per il Seminario diocesano, troverete tra i banchi le buste, che potrete mettere nella cesta uscendo dalla chiesa, vi chiedo, come sempre di essere generosi.

 


Le vostre vie non sono le mie vie

«
I miei pensieri non sono i vostri pensieri». Lo stile di Dio non è come il nostro. Egli è un contravventore delle leggi del buon senso e perfino di quelle della giustizia. I suoi piani vanno oltre i semplici calcoli della equità (I Lettura). Egli ci chiede di entrare nella sua orbita per vivere solo di lui: «Per me vivere è Cristo », ci ricorda Paolo (II Lettura). Se per noi vivere è autorealizzarsi o essere riconosciuti, la vera vita cristiana è vivere lo stile di Cristo che tutti vuole salvare. La parabola ascoltata oggi ci invita, infatti, ad acquisire lo sguardo di Dio che vede tutti con occhio di bontà, come amici e non come rivali (Vangelo), per gioire con i nostri fratelli dello stesso compenso che vuole dare a tutti, per vivere insieme e sentirci tutti più ricchi, senza pensare di essere defraudati di qualcosa. Comprendere l’agire illogico di Dio dipende dal posto che ci attribuiamo. Se ci crediamo gli operai della prima ora saremo sempre irritati dalla prodigalità di Dio. Se, invece, ci mettiamo tra quelli dell’ultima ora, tra i «servi inutili e senza pretese», allora non ci dispiacerà la bontà di Dio: saremo felici di avere un Dio così.
don Donato Allegretti
 
La generosità divina supera le regole della giustizia umana.  
Non si può essere discepoli di  Gesù se non abbandonando  le  logiche  umane del calcolo e dell’opportunità .. Dio è sempre generoso oltre ogni misura  con i suoi figli  e chi si lascia veramente amare  da lui non calcola, non misura, e non fa confronti, ma gode beato dei doni ricevuti.

Prima lettura     Is 55,6-9
I miei pensieri non sono i vostri pensieri.
 
Dal libro del profeta Isaìa
 
Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale     Sal 144
 
Il Signore è vicino a chi lo invoca.
 
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.
 
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
 
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
 
 
Seconda lettura      Fil 1,20-24.27
Per me vivere è Cristo.
  
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
 
Fratelli, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia.
Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno.
Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo.
Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (At 16,14)
 
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
 

Vangelo   Mt 20,1-16
Sei invidioso perché io sono buono?
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
Parola del Signore







109a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 

Liberi di scegliere se migrare o restare

Il tema scelto quest’anno da papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato è il diritto a non dover emigrare e poter rimanere nella propria terra. La natura forzata di molti flussi migratori ci obbliga, nonostante alcuni episodi di cronaca, a una serena e attenta considerazione delle loro cause, evitando giudizi approssimativi. Dobbiamo impegnarci tutti, con la preghiera, certamente, ma anche premendo su chi ricopre ruoli di responsabilità, affinché a ognuno sia garantito il diritto a rimanere nella sua terra. È un diritto, questo, che precede ed è più ampio di quello a emigrare. Ognuno deve poter vivere con dignità e partecipare allo sviluppo del proprio Paese, garantendo un futuro per sé e per i propri cari. La garanzia di questi diritti richiede corresponsabilità da parte di tutti, comunità internazionale e Chiese. Già nel 2017, la Conferenza Episcopale Italiana si è impegnata in questo senso, con la campagna triennale “Liberi di partire, liberi di restare”. Questa Giornata ci invita a considerare con attenzione chi siano quei rifugiati e migranti che guardiamo a volte con fastidio o distrazione. Se i primi attraversano i confini del loro Paese di origine a motivo di persecuzioni, conflitti o violenze, i secondi lo fanno per cercare migliori opportunità di lavoro e di benessere, o per fuggire da disastri naturali, carestie o povertà estrema. Ai rifugiati vengono riconosciute dal diritto internazionale specifiche misure di protezione (il rifiuto della domanda di asilo potrebbe comportare un rischio mortale), ma è chiaro che anche i migranti meritino una certa protezione, visti i motivi a volte drammatici e impellenti dei loro spostamenti. Sono temi complessi e non possiamo far mancare il nostro sostegno a tanta umanità sradicata dalla sua terra. Si legge nella Lettera a Diogneto (II sec.), che «come è l’anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani». Siamo nel mondo, ma non siamo del mondo, nel quale viviamo come stranieri. Amiamo la nostra terra, perché è dono di Dio; accogliamo tra noi chi è senza terra, perché il suolo che calpestiamo è di Dio. Ma operiamo, prima di tutto, perché a ognuno sia garantito il diritto di restare nella sua terra.
fr. Roberto M. Di Michele



LIBERI DI SCEGLIERE SE MIGRARE O RESTARE

La Chiesa celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato dal 1914. È sempre stata un’occasione per dimostrare la preoccupazione per le diverse categorie di persone vulnerabili in movimento, per pregare per loro mentre affrontano molte sfide, e per aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalla migrazione.

Ogni anno la GMMR viene celebrata l’ultima domenica di settembre; nel 2023, sarà celebrata il 24 settembre. Il titolo scelto dal Santo Padre per il suo messaggio annuale è Liberi di scegliere se migrare o restare.





Calendario liturgico: (25 settembre - 1 ottobre 2023)

25 L Grandi cose ha fatto il Signore per noi. Il Signore vuole che la luce della sua rivelazione illumini tutti, perché tutti conoscano la salvezza. S. Sergio di Radonež; B. Marco Criado.
Esd 1,1-6; Sal 125; Lc 8,16-18.

26 M Andremo con gioia alla casa del Signore. Gesù non nega i vincoli familiari, ma allarga i confini della sua famiglia a chi lo segue. Ss. Cosma e Damiano (mf); S. Nilo.
Esd 6,7-8.12b.14-20; Sal 121; Lc 8,19-21.

27MS. Vincenzo de’ Paoli (m, bianco). Benedetto Dio che vive in eterno. La missione dei Dodici è presentata da Luca come il prolungamento del ministero stesso di Gesù. S. Bonfilio; S. Caio.
Esd 9,5-9; Cant. Tb 13,2-5; Lc 9,1-6.

28 G Il Signore ama il suo popolo. Erode non vuole incontrare Gesù, ma solo vederlo: non è la curiosità che può portare alla fede. S. Venceslao (mf); Ss. Lorenzo Ruiz e c. (mf); B. Luigi Monza.
Ag 1,1-8; Sal 149; Lc 9,7-9.

29 V Ss. Michele, Gabriele e Raffaele arcangeli (f, bianco). Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria. Grandi cose Gesù promette agli occhi di chi sa vedere con il cuore. S. Ciriaco.
Dn 7,9-10.13-14 opp. Ap 12,7-12a; Sal 137; Gv 1,47-51.

30 S S. Girolamo (m, bianco). Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge. L’annuncio della passione produce smarrimento: solo la fede può condurre alla comprensione di questo mistero. S. Francesco Borgia; B. Felicia MedaZc 2,5-9.14-15a; Cant. Ger 31,10-12b.13; Lc 9,43b-45.

1 D XXVI Domenica del T.O. / A. XXVI sett. del T.O. - II sett. del Salterio. S. Teresa di Gesù Bambino. Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32.

Elide Siviero