23 luglio 2023
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura.
Noi non vediamo più il nemico, è molto tempo che è scomparso. Ciò che vediamo sono delle comunità.
Vedo anche i miei colleghi: come mai quello lì è laggiù? È incredibile, si trova dove c’è un sacco di grano. Nel campo tutto ha il diritto di crescere, tutti hanno una possibilità.
Poi vediamo, dalla nostra collina, i lavoratori. T
Ed ecco il contadino. Noi lo indoviniamo, più che vederlo veramente.
SABATO 22 Ore 19.00: Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Def. Fam. Bevilaqua; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia e Suor Luisa; Cavarzan Angela; Ivana Bertinato (settimo).
DOMENICA 23 XVI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Betto Gianfranco (anniversario); Maggiolo Fabio, Ruggero e nonni; Nalesso Dino, Adelina, Luigi e Bruno; Zanon Egidio (settimo);
MERCOLEDì 26 Ore 8.00: .
GIOVEDì 27 Ore 18.00: .
VENERDì 28 Ore 8.00:
SABATO 29 Ore 19.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Caon Pierina, Pedron Sergio e Veneranda, Tonello Dante; Cavinato Gino (anniversario); Rizzato Fernando, Fam. Def. e Beghin Guerriero; Secondo l’intenzione dell’offerente.
DOMENICA 30 XVII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Nicoletti Lino e Fam. Def, Zanon Regina, Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Morosinotto Luigi (anniversario); Cavinato Leonunzio; Bertapelle Marcello; Badan Bruno; Nalesso Dino, Adelina, Luigi e Bruno;
· Domenica 30 luglio, dopo la messa delle ore 9.30 coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.
La pazienza misericordiosa di Dio ci chiama a conversione
Gesù rende lode al Padre per avere riservato i segreti della grazia e della gioia del Vangelo ai piccoli, cioè a coloro che si accontentano di essere guardati e giudicati dagli occhi di Dio, negandola invece ai presuntuosi, che, chiusi nella loro superbia, si considerano sapienti e dotti.
Dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono.
Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
Parola di Dio
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà.
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.
Parola di Dio
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura.
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
«Nella vecchiaia daranno ancora frutti» (Sal 92,15)
La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, istituita da papa Francesco nel 2021, ricorre ogni anno nella quarta domenica di luglio, in prossimità della memoria dei santi Gioacchino e Anna, i “nonni” di Gesù”. È occasione per tutti noi di unirci nella preghiera per dire «grazie!» al Signore per il dono dei nostri nonni e anziani, e per presentargli le loro aspirazioni di serenità e di pace.
O Dio, Padre buono, ti lodiamo e ti benediciamo perché la nostra lunga vita è una tua benedizione, un segno vivente della tua benevolenza che elargisce la vita in abbondanza. Dona intelligenza e creatività alla società, perché sia capace di offrirci non tanto piani di assistenza, quanto progetti di esistenza, valorizzandoci per quello che siamo.
Circondaci di fratelli e sorelle che, visitandoci con tenerezza, diventino nostri amici. Concedici di condurre una vecchiaia attiva anche dal punto di vista spirituale, dedicandoci alla lettura della tua Parola e alla preghiera, partecipando alla liturgia.
Rendici “corale” permanente di un grande santuario spirituale, dove la preghiera di supplica e il canto di lode sostengono la comunità che lavora e lotta nel campo della vita.
E, insieme alla relazione con te, facci coltivare le relazioni con la famiglia, con le persone povere e sofferenti, custodendo nel cuore il mondo.
Nel nostro tempo segnato dalla guerra, che ferisce la pace e lo sviluppo su scala mondiale, tu ci chiami ad insegnare a tutti a guardare al prossimo con lo stesso sguardo comprensivo e tenero che rivolgiamo ai nostri nipoti, diventando maestri di un modo di vivere pacifico e attento ai più deboli.
Tu vuoi che testimoniamo che non ci si salva da soli e che vivere insieme non solo è possibile, ma necessario.
O Maria SS.ma, Madre della Tenerezza, fa di noi degli artefici della rivoluzione della tenerezza, per liberare insieme il mondo dall’ombra della solitudine e dal demone della guerra.
Amen
24 L Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria. Crediamo alla presenza di Gesù nella nostra vita o, come alcuni scribi e farisei, chiediamo ancora dei segni? S. Charbel Makhluf (mf); S. Cristina di Bolsena; S. Eufrasia. Es 14,5-18; Cant. Es 15,1-6; Mt 12,38-42.
25 M San Giacomo ap. (f, rosso). Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. Ciò che la madre dei figli di Zebedèo chiede a Gesù è distante dal pensiero di Dio. Il vero discepolo non cerca i primi posti.
S. Cristoforo; B. Antonio Lucci. 2Cor 4,7-15; Sal 125; Mt 20,20-28.
26 M Ss. Gioacchino e Anna (m, bianco). Diede loro frumento dal cielo. Il nostro cuore dev’essere terreno fertile per accogliere la Parola. Il tempo della semina lo decide Dio. S. Tito Brandsma. Es 16,1-5.9-15; Sal 77; Mt 13,1-9.
27 G A te la lode e la gloria nei secoli. Gesù parla alla folla in parabole, ma ai discepoli è dato di conoscere i misteri del Regno. S. Pantaleone; S. Celestino I; B. Raimondo Palmerio.
Es 19,1-2.9-11.16-20b; Cant. Dn 3,52-56; Mt 13,10-17.
28 V Signore, tu hai parole di vita eterna. La buona riuscita del raccolto dipende dal terreno. La Parola è un seme prezioso, togliamo dal cuore ogni ostacolo per la sua crescita. Ss. Nazario e Celso; S. Pietro Poveda Castroverde. Es 20,1-17; Sal18; Mt 13,18-23.
29 S Ss. Marta, Maria e Lazzaro (m, bianco). Gustate e vedete com’è buono il Signore. Provati dalla sofferenza e dal mistero del dolore e della morte anche noi come Marta andiamo incontro a Gesù per confessargli la nostra fede. S. Olaf. | 1Gv 4,7-16; Sal 33; Gv 11,19-27 opp. Lc 10,38-42.
30 D XVII Domenica del T.O. / A. XVII sett. del T.O. - I sett. del Salterio. S. Pietro Crisologo; S. Orso. 1Re 3,5.7-12; Sal 118; Rm 8,28-30; Mt 13,44-52.
Lucia Giallorenzo
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