2 maggio 2021
IO SONO LA VITE, VOI I TRALCI»
È durante la festa liturgica delle domeniche che vanno da Pasqua alla Pentecoste che la Chiesa propone alla lettura questi discorsi, per mostrare ai credenti cos’è infine importante per la loro vita.
Attraverso un paragone, il Signore ci rivela oggi che tutti quelli che gli sono legati mediante la fede vivono in vera simbiosi.
Vi sono molte condizioni perché la forza vitale e la grazia di Cristo possano portare i loro frutti nella nostra vita: ogni tralcio deve essere liberato dai germogli superflui, deve essere sano e reagire in simbiosi fertile con la vite.
Per mezzo del battesimo, Cristo ci ha accolti nella sua comunità.
E noi siamo stati liberati dai nostri peccati dalla parola sacramentale di Cristo. La grazia di Cristo non può agire in noi che nella misura in cui noi la lasciamo agire.
Cioè: se viviamo coscienziosamente la nostra vita come membri della Chiesa di Cristo. Poiché, agli occhi di Dio, ha valore duraturo solo ciò che è compiuto in seno alla comunità, con Gesù Cristo e nel suo Spirito: “Senza di me non potete far nulla”.
Chi l’ha riconosciuto, può pregare Dio di aiutarlo affinché la sua vita sia
Intenzioni Sante Messe
DOMENICA 02 V Domenica di Pasqua. Ore 9.00. Pezzin Marilena; Favaro Agnese; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Caon Zita; Bedin Giovanni Battista e Fam. Def.; Bedin Tecla; Secondo l’intenzione dell’offerente; Bovo Bruno; Tonello Dante; Fabian Adriano. Ore 11.00: Pro Populo.
LUNEDì 03 Ore 8.00: Secondo l’intenzione dell’offerente.
MARTEDì 04 Ore 15.00: Braghetto Odino.
MERCOLEDì 05 Ore 8.00: .
GIOVEDì 06 Ore 15.00: Varosi Marcella e Rossetto Giuliano.
VENERDì 07 Ore 8.00: .
SABATO 08 Ore 19.00: Mozzo Antonietta in Cavinato (anniv.); Bedin Giuseppe e Didonè Lucia; Tonello Dante , Rosina ed Eugenio; Libralon Ivo e Fam. Def..
DOMENICA 09 VI Domenica di Pasqua. Ore 9.00: Bertapelle Armando; Agostini Sereno e Dorina; Tosato Alice (Anniv.); Baldin Sante Luciano e Milena; Favaro Agnese; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Def. Caon Giuseppe; Costa Emma; Cavinato Carlo e Anna; Fabian Adriano. Ore 11.00: Pro Populo.
Avvisi
· Oggi celebriamo la Giornata per il sostegno economico della chiesa; e in modo particolare vogliamo sensibilizzarci su ciò che chiamiamo 8xmille. Non è una tassa in più, ma semplicemente una libera scelta di destinare una percentuale della quota totale IRPEF a confessioni religiose per scopi religiosi e caritativi. Non ci costa niente, ma è un piccolo gesto che può fare la differenza e, nel nostro caso, va a sostenere le molteplici attività della Chiesa cattolica.
· Venerdì 7 maggio è il primo venerdì del mese, nella mattinata coi ministri straordinari della Comunione porteremo la Comunione agli ammalati.
· L’amministrazione Comunale promuove un nuovo bando per la solidarietà alimentare - Buoni spesa, nella bussola in entrata il volantino con regolamento…
· Il mese di Maggio è iniziato un po’ in sordina, in giorno di sabato, ma lo sappiamo bene è il mese in cui solitamente ci incontriamo nei capitelli per la recita del Rosario. Come ho già scritto anche nel Risveglio che riceverete presto invito davvero tutti a riscoprire questa devozione a Maria e a riscoprire la recita del rosario insieme nei capitelli, naturalmente osservando quelle che sono le elementari norme anticovid: l’uso della mascherina (anche se si è all’aperto) e la distanza di almeno un metro gli uni dagli altri.
A tutti auguro di vivere l’esperienza e la gioia dell’incontro e della preghiera fatta insieme.
Bàrnaba raccontò agli apostoli come durante il viaggio Paolo aveva visto il Signore.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo.
Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.
La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.
A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».
Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo.
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.
Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Parola di Dio
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.
Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore
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