sabato 7 novembre 2020

8 nov. 2020: ALIMENTIAMO L’ATTESA DEL SIGNORE

8 novembre 2020                            XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

ALIMENTIAMO L’ATTESA DEL SIGNORE CON L’OLIO DELLA SUA PAROLA


A
i tempi di Gesù la sposa aspettava nella casa dei genitori l’arrivo dello sposo.
Dopo il tramonto del sole, lo sposo arrivava con un corteo nuziale per portarla nella sua casa.
Alcune damigelle seguivano la sposa. Diverse ragioni potevano causare il ritardo dello sposo come, per esempio, lunghi discorsi con i genitori della sposa sui doni e sulla dote. Il tirare in lungo le trattative era di buon auspicio. Ma non è lo stesso per le spose di cui si parla nel Vangelo di oggi.
Qui si tratta infatti del ritorno di Cristo e tutto è riassunto nelle ultime parole: “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”, cioè: “Siate pronte per l’arrivo di Cristo”. Così la parabola delle vergini poteva cominciare con questa frase: “Per il regno dei cieli accadrà come per le dieci vergini che uscirono, con le loro lampade, incontro allo sposo”.
Agli occhi di Gesù, è saggio chi veglia, cioè chi pensa sempre, nel suo animo, al giorno del ritorno del Signore e all’ora della propria morte, chi vive ogni giorno nell’amicizia di Dio, nella grazia santificante, e chi si rialza subito se, per debolezza, cade.
Allora “Vegliate”, perché nessuno, all’infuori di Dio, conosce il giorno e l’ora.
 

Oggi ricorre la 70^ Giornata del ringraziamento


 Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  08        XXXII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00:  Agostini Sereno e Dorina; Scapin Velio; Badan Bruno; Sato Armando, Bruna e Paolo; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Favaro Agnese; Bellon Orfenio e Tonello Lina. Ore 11.00: Pro Populo.

LUNEDì  09 Ore. 8.00:  Emilio e Mariangela.

MARTEDì  10 Ore 15.00:  Tonello Silvano.

MERCOLEDì  11 Ore 8.00: .

GIOVEDì  12 Ore 15.00:  .

VENERDì  13 Ore 8.00:  Marchetto Bruno.

SABATO 14 Ore 18.30: Cavinato Ottorino; Stefan Arduino e Moreno; Libralon Mario e Maria; Dalle Fratte Genesio e Marino; Don Felice Caon; Cavinato Gino e Ida; Agostini Tarcisio; Pedron Sergio e Fam. Def.; Bedin Giuseppe (trigesimo); Bedin Marcello (anniversario); Agostini Serafino.

DOMENICA 15 XXXIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Bertapelle Armando; Scapin Rino e Samuele; Def. Fam. Bevilaqua; Dalle Fratte Ivo; Gallo Pericle, Pinton Nevio e Michelazzo Giuseppe; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Favaro Agnese. Ore 11.00: Pro Populo.


Avvisi

· Stasera e domani ventidue ragazzi della nostra parrocchia ricevono i sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia, come comunità condividiamo la loro gioia per il dono dello Spirito e per il dono dell’Eucaristia vero Corpo e Sangue di Cristo che ricevono per la prima volta. Esprimiamo per loro i nostri più sinceri auguri di ogni bene, con l’augurio che diventino sempre più parte attiva della nostra comunità parrocchiale.

· Oggi celebriamo la Giornata del Ringraziamento, scrivevo già la scorsa domenica nel Foglietto che il nostro più grande ringraziamento oggi lo innalziamo a Dio Padre per il dono  dei sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia ai ventidue ragazzi della nostra Parrocchia, ma desideriamo ringraziarlo anche per tutti gli altri doni per la salute, per il cibo, per la famiglia per tutte le persone che si adoperano per il bene comune anche in questo tempo di pandemia: tutto è grazia!

· Ogni sabato dalle ore 16.00, sono in chiesa a disposizione per le confessioni.

· Domenica 15 novembre è la terza domenica del mese, secondo l’impegno di Carità che ci siamo dati raccoglieremo gli alimenti per i poveri; la terza domenica di novembre è anche la Giornata per i poveri, una giornata voluta da Papa Francesco, una giornata che ci ricorda che per celebrare un culto che sia gradito al Signore è necessario riconoscere che ogni persona, anche la  più indigente e disprezzata, porta impressa in sé l’immagine di Dio; lo slogan ‘Tendi la tua mano al povero’ diventa un invito a farsi carico dei pesi dei più deboli, come una condizione di autenticità della nostra fede.

· Domenica 15 novembre, dopo la messa delle ore 9.00, coi Ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

 




Prima Lettura
La sapienza si lascia trovare da quelli che la cercano.

Dal libro della Sapienza      Sap 6,12-16
 
La sapienza è radiosa e indefettibile,
facilmente è contemplata da chi l'ama e trovata da chiunque la ricerca.
Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano.
Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà, la troverà seduta alla sua porta.
Riflettere su di essa è perfezione di saggezza, chi veglia per lei sarà presto senza affanni.
Essa medesima va in cerca di quanti sono degni di lei, appare loro ben disposta per le strade, va loro incontro con ogni benevolenza.
Parola di Dio.


 
Salmo Responsoriale    Dal Sal 62 (63)

R. Ha sete di te, Signore, l'anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz'acqua. R.

Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode. R.

Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca. 
R.

Nel mio giaciglio di te mi ricordo,
penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali. R.
 
 
Seconda Lettura
Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi Ts 4,13-18
 
Fratelli, non vogliamo lasciarvi nell'ignoranza circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza.
 Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui.
Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti.
Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nubi, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
Parola di Dio
 
Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti, perché,
nell'ora che non immaginate,
viene il Figlio dell'uomo.


Vangelo
Ecco lo sposo! Andategli incontro!

Dal Vangelo secondo Matteo  Mt 25,1-13
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: "Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi.
Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: "Ecco lo sposo, andategli incontro!". Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
 E le stolte dissero alle sagge: "Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono".
Ma le sagge risposero: "No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene".
Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore, aprici!". Ma egli rispose: "In verità vi dico: non vi conosco".
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora".
Parola del Signore



70a Giornata del Ringraziamento
 Grazie per la terra:
 promessa, dono e benedizione

 La “Giornata di ringraziamento per i frutti della terra” ci offre una chiave di lettura che ci apre il mondo della preghiera dell’uomo della Bibbia. 
È una preghiera che si ispira alla lode a Dio per i doni da lui ricevuti: la benedizione, la promessa, l’alleanza. 
Ma è anche una preghiera profondamente radicata nel dono della terra. Per l’uomo della Bibbia la terra è tutto. 
A partire dal primo libro della Bibbia (Genesi), la storia d’Israele è la storia di questa sua terra, dei suoi raccolti, delle sue greggi, dei suoi pascoli, delle sue vigne. Sradicato da questa terra con la deportazione e l’esilio a Babilonia, Israele vedrà il crollo di ogni speranza, la fine di ogni benedizione e non si sentirà più “popolo”.
 Per questo, nella sua preghiera l’uomo della Bibbia chiede a Dio di essere custodito nella sua terra come il pastore si prende cura del suo gregge, come l’agricoltore pianta e coltiva la sua vigna, come il seminatore prepara il terreno che gli produrrà il raccolto per il pane e la gioia di vivere e rimanere nella sua terra. 
La “corposità” e la “materialità” di questa preghiera non devono scandalizzare il lettore della Bibbia (soprattutto di quel “libro di preghiere” che è il libro dei Salmi). Possono invece condurlo a comprendere il profondo significato religioso che la terra ha per l’uomo della Bibbia: è la terra della promessa e della benedizione, è la terra da cui ha origine il Messia. 
Tutto questo è motivo di lode e di ringraziamento. Gesù stesso ha ispirato a questo profondo significato della terra i gesti dello spezzare il pane, del bere il calice del vino e la domanda rivolta al Padre di darci “il pane quotidiano”.
 Sono i gesti del suo ringraziamento al Padre, che noi e la nostra comunità riviviamo ogni volta che partecipiamo all’Eucaristia (che significa “rendere grazie”).
 don Primo Gironi, ssp, biblista




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