8 novembre 2020 XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
ALIMENTIAMO L’ATTESA DEL SIGNORE
CON L’OLIO DELLA SUA PAROLA
Ai tempi di
Gesù la sposa aspettava nella casa dei genitori l’arrivo dello sposo.
Dopo il
tramonto del sole, lo sposo arrivava con un corteo nuziale per portarla nella
sua casa.
Alcune
damigelle seguivano la sposa. Diverse ragioni potevano causare il ritardo dello
sposo come, per esempio, lunghi discorsi con i genitori della sposa sui doni e
sulla dote. Il tirare in lungo le trattative era di buon auspicio. Ma non è lo
stesso per le spose di cui si parla nel Vangelo di oggi.
Qui si
tratta infatti del ritorno di Cristo e tutto è riassunto nelle ultime parole:
“Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”, cioè: “Siate
pronte per l’arrivo di Cristo”. Così la parabola delle vergini poteva
cominciare con questa frase: “Per il regno dei cieli accadrà come per le dieci
vergini che uscirono, con le loro lampade, incontro allo sposo”.
Agli occhi
di Gesù, è saggio chi veglia, cioè chi pensa sempre, nel suo animo, al giorno
del ritorno del Signore e all’ora della propria morte, chi vive ogni giorno
nell’amicizia di Dio, nella grazia santificante, e chi si rialza subito se, per
debolezza, cade.
Allora
“Vegliate”, perché nessuno, all’infuori di Dio, conosce il giorno e l’ora.
Oggi ricorre la 70^ Giornata del ringraziamento
Intenzioni Sante Messe
DOMENICA 08 XXXII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Agostini Sereno e Dorina; Scapin Velio; Badan Bruno; Sato Armando, Bruna e Paolo; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Favaro Agnese; Bellon Orfenio e Tonello Lina. Ore 11.00: Pro Populo.
LUNEDì 09 Ore. 8.00: Emilio e Mariangela.
MERCOLEDì 11 Ore 8.00: .
GIOVEDì 12 Ore 15.00: .
SABATO 14 Ore 18.30: Cavinato Ottorino; Stefan Arduino e Moreno; Libralon Mario e Maria; Dalle Fratte Genesio e Marino; Don Felice Caon; Cavinato Gino e Ida; Agostini Tarcisio; Pedron Sergio e Fam. Def.; Bedin Giuseppe (trigesimo); Bedin Marcello (anniversario); Agostini Serafino.
DOMENICA 15 XXXIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Bertapelle Armando; Scapin Rino e Samuele; Def. Fam. Bevilaqua; Dalle Fratte Ivo; Gallo Pericle, Pinton Nevio e Michelazzo Giuseppe; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Favaro Agnese. Ore 11.00: Pro Populo.
Avvisi
· Oggi celebriamo la Giornata del Ringraziamento, scrivevo già la scorsa domenica nel Foglietto che il nostro più grande ringraziamento oggi lo innalziamo a Dio Padre per il dono dei sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia ai ventidue ragazzi della nostra Parrocchia, ma desideriamo ringraziarlo anche per tutti gli altri doni per la salute, per il cibo, per la famiglia per tutte le persone che si adoperano per il bene comune anche in questo tempo di pandemia: tutto è grazia!
· Ogni sabato dalle ore 16.00, sono in chiesa a disposizione per le confessioni.
· Domenica 15 novembre è la terza domenica del mese, secondo l’impegno di Carità che ci siamo dati raccoglieremo gli alimenti per i poveri; la terza domenica di novembre è anche la Giornata per i poveri, una giornata voluta da Papa Francesco, una giornata che ci ricorda che per celebrare un culto che sia gradito al Signore è necessario riconoscere che ogni persona, anche la più indigente e disprezzata, porta impressa in sé l’immagine di Dio; lo slogan ‘Tendi la tua mano al povero’ diventa un invito a farsi carico dei pesi dei più deboli, come una condizione di autenticità della nostra fede.
· Domenica 15 novembre, dopo la messa delle ore 9.00, coi Ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.
Prima Lettura
La sapienza
si lascia trovare da quelli che la cercano.
Dal libro della
Sapienza Sap 6,12-16
La sapienza è radiosa e indefettibile,
facilmente è contemplata da chi l'ama e trovata da chiunque la ricerca.
Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano.
Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà, la troverà seduta alla
sua porta.
Riflettere su di essa è perfezione di saggezza, chi veglia per lei sarà presto
senza affanni.
Essa medesima va in cerca di quanti sono degni di lei, appare loro ben
disposta per le strade, va loro incontro con ogni benevolenza.
Parola di Dio.
Salmo
Responsoriale Dal Sal 62 (63)
R. Ha sete
di te, Signore, l'anima mia.
O Dio, tu sei
il mio Dio,
all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz'acqua. R.
Così nel
santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode. R.
Così ti
benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca. R.
Nel mio
giaciglio di te mi ricordo,
penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali. R.
Seconda Lettura
Dio, per
mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Dalla prima
lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi Ts 4,13-18
Fratelli, non vogliamo lasciarvi nell'ignoranza circa quelli che sono morti,
perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza.
Noi crediamo infatti che Gesù è morto e
risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di
Gesù insieme con lui.
Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in
vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono
morti.
Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono
della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in
Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le
nubi, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il
Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
Parola di Dio
Acclamazione al
Vangelo
Alleluia,
alleluia.
Vegliate e
tenetevi pronti, perché,
nell'ora che non immaginate,
viene il Figlio dell'uomo.
Vangelo
Ecco lo
sposo! Andategli incontro!
Dal Vangelo
secondo Matteo Mt 25,1-13
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: "Il regno dei
cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro
allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le
lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero
anche dell'olio in piccoli vasi.
Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò
un grido: "Ecco lo sposo, andategli incontro!". Allora tutte quelle
vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
E le stolte dissero alle sagge: "Dateci
del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono".
Ma le sagge risposero: "No, che non abbia a mancare per noi e per voi;
andate piuttosto dai venditori e compratevene".
Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini
che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire:
"Signore, signore, aprici!". Ma egli rispose: "In verità vi
dico: non vi conosco".
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora".
Parola del
Signore
70a Giornata del Ringraziamento
Grazie per la terra:
promessa, dono e benedizione
La “Giornata di ringraziamento per i frutti della terra” ci offre una chiave di lettura che ci
apre il mondo della preghiera dell’uomo della
Bibbia.
È una preghiera che si ispira alla lode
a Dio per i doni da lui ricevuti: la benedizione,
la promessa, l’alleanza.
Ma è anche una preghiera profondamente radicata nel dono della
terra. Per l’uomo della Bibbia la terra è tutto.
A partire dal primo libro della Bibbia (Genesi), la storia d’Israele è la storia di questa sua
terra, dei suoi raccolti, delle sue greggi, dei
suoi pascoli, delle sue vigne. Sradicato da questa terra con la deportazione e l’esilio a Babilonia, Israele vedrà il crollo di ogni speranza, la fine di ogni benedizione e non si sentirà più “popolo”.
Per questo, nella sua preghiera l’uomo
della Bibbia chiede a Dio di essere custodito
nella sua terra come il pastore si prende cura
del suo gregge, come l’agricoltore pianta e coltiva la sua vigna, come il seminatore prepara il
terreno che gli produrrà il raccolto per il pane e
la gioia di vivere e rimanere nella sua terra.
La “corposità” e la “materialità” di questa preghiera non devono scandalizzare il lettore della Bibbia (soprattutto di quel “libro di preghiere” che è il libro dei Salmi). Possono invece
condurlo a comprendere il profondo significato
religioso che la terra ha per l’uomo della Bibbia: è la terra della promessa e della benedizione, è la terra da cui ha origine il Messia.
Tutto
questo è motivo di lode e di ringraziamento.
Gesù stesso ha ispirato a questo profondo
significato della terra i gesti dello spezzare il
pane, del bere il calice del vino e la domanda rivolta al Padre di darci “il pane quotidiano”.
Sono i gesti del suo ringraziamento al Padre, che
noi e la nostra comunità riviviamo ogni volta
che partecipiamo all’Eucaristia (che significa
“rendere grazie”).
don Primo Gironi, ssp, biblista
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