Domenica 15 novembre 2020
DOVREMO RENDERE CONTO
La parabola dei talenti parla della venuta di Gesù per il giudizio universale. Quando ritornerà, egli esigerà di sapere da noi come abbiamo usato il nostro tempo, cosa abbiamo fatto della nostra vita e dei talenti che abbiamo ricevuto, cioè delle nostre capacità. Il premio per il buon uso sarà la partecipazione alla gioia del Signore, cioè al banchetto eterno. La parabola racchiude un insegnamento fondamentale: Dio non misurerà né conterà i nostri acquisti, le nostre realizzazioni.
Non ci chiederà se abbiamo compiuto delle prodezze ammirate dal mondo, perché ciò non dipende da noi, ma è in parte condizionato dai talenti che abbiamo ricevuto. Vengono tenute in conto soltanto la fedeltà, l’assiduità e la carità con le quali noi avremo fatto fronte ai nostri doveri, anche se i più umili e i più ordinari. Il terzo servitore, “malvagio e infingardo” ha una falsa immagine del padrone (di Dio). Il peggio è che non lo ama. La paura nei confronti del padrone l’ha paralizzato ed ha agito in modo maldestro, senza assumersi nessun rischio.
Così ha sotterrato il suo talento. Dio si aspetta da noi una risposta gioiosa, un impegno che proviene dall’amore e dalla nostra prontezza ad assumere rischi e ad affrontare difficoltà. I talenti possono significare le capacità naturali, i doni e i carismi ricevuti dallo Spirito Santo, ma anche il Vangelo, la rivelazione, e la salvezza che Cristo ha trasmesso alla Chiesa.
Tutti i credenti hanno il dovere di ritrasmettere questi doni, a parole e a fatti.
Intenzioni Sante Messe
DOMENICA 15 XXXIII Domenica del Tempo Ordinario.
Ore 9.00: Bertapelle Armando; Scapin Arino e Samuele; Def. Fam. Bevilaqua; Dalle Fratte Ivo; Gallo Pericle, Pinton Nevio e Michelazzo Giuseppe; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Favaro Agnese. Ore 11.00: Pro Populo.
LUNEDì 16 Ore. 8.00: .
MARTEDì 17 Ore 15.00: Antonio; Mandolaro Rinaldo, Riccardo, Severina e Ginevra; Lella Erasmo (anniversario).
MERCOLEDì 18 Ore 8.00: .
GIOVEDì 19 Ore 15.00: Tonello Silvano; Dalle Fratte Attilio, Bernardina, Umberto e Pasqua.
VENERDì 20 Ore 8.00: Marchetto Bruno.
SABATO 21 Ore 18.30: Def. Fam. Bedin Fulvio; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Caon Zita.
DOMENICA 22 XXXIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Peruzzo Romeo; Giordana e Def. Fam. Spanesi; Bedin Tecla, Luigi e Assunta; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Favaro Agnese; Bovo Bruno. Ore 11.00: Pro Populo.
Avvisi
· Oggi secondo l’impegno di Carità che ci siamo dati raccogliamo gli alimenti per i poveri; la terza domenica è stata scelta da Papa Francesco come la Giornata per i poveri, quella di questo anno è la quarta; una giornata che ci ricorda che per celebrare un culto che sia gradito al Signore è necessario riconoscere che ogni persona, anche la più indigente e disprezzata, porta impressa in sé l’immagine di Dio; lo slogan ‘Tendi la tua mano al povero’ diventa un invito a farsi carico dei pesi dei più deboli, come una condizione di autenticità della nostra fede.
· Giovedì 19 novembre, alle ore 20.30, in sala Borsi , ci sarà il Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP).
· Ogni sabato dalle ore 16.00, sono in chiesa a disposizione per le confessioni.
· Sabato 21 novembre celebriamo la memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria, una festa che conosciamo meglio col titolo Madonna della Salute, sono molte le chiese della nostra diocesi dedicate a questo titolo della Beata Vergine Maria, noi ospiteremo alla nostra celebrazione una rappresentanza dei Carabinieri della nostra provincia per la loro ricorrenza della ‘Virgo Fidelis’, siamo lieti di averli ospiti nella nostra comunità e di pregare con loro.
· Domenica 22 novembre celebriamo la festa di Cristo Re dell’Universo, è anche l’ultima domenica del Tempo Ordinario; è l’ultima domenica in cui useremo l’attuale Messale, libro che norma tutte le formule della preghiera liturgica, che usa per lo più il sacerdote per le diverse liturgie ma che nella nuova traduzione (la terza) ha delle novità anche per i fedeli… prossimamente le novità...
Prima lettura Pr 31,10-13.19-20.30-31
La donna perfetta lavora volentieri con le sue mani.
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.
Parola di Dio
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
Non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Parola di Dio
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
Parola del Signore.
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