10 GENNAIO 2016
Oggi, alla luce della solennità del Battesimo del Signore, facciamo memoria del nostro battesimo. Rivestiti della luce di Cristo, professiamo la fede e la testimoniamo con la vita.
UNA VOCE DAL CIELO: «TU SEI IL FIGLIO MIO, L’AMATO»
Dopo il battesimo di Gesù, il cielo si aprì e come colomba lo Spirito Santo si fermò su di lui, e la voce del Padre disse…
LA parola di Dio, in questa domenica del Battesimo del Signore, insiste sulla destinazione universale della rivelazione. Isaia (I Lettura) afferma: «Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno». La stessa prospettiva la ritroviamo in ciò che Paolo scrive a Tito (II Lettura): «È apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini». Questo disegno salvifico, che include tutti e non esclude nessuno, il Padre lo attua nel Figlio, che riceve il battesimo di penitenza e di conversione da Giovanni, come segno però di un altro battesimo, in Spirito Santo e fuoco, che egli è venuto a portare. Nel momento in cui riceve il battesimo «il cielo si aprì» (Vangelo). Il cielo torna ad aprirsi, dopo che il peccato dell’uomo lo aveva chiuso, perché ora in Gesù, vero Dio e vero uomo, il cielo di Dio torna ad abbracciare nella comunione la terra degli uomini. Gesù sceglie di ricevere il medesimo battesimo di penitenza dei suoi fratelli peccatori. Si fa solidale, uno con noi, di modo che il compiacimento che il Padre pone in lui possa estendersi a tutti noi.
Fr Luca Fallica, Comunità Ss. Trinità di Dumenza
Fr Luca Fallica, Comunità Ss. Trinità di Dumenza
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