lunedì 28 febbraio 2011

Carissimi


Carissimi,
marzo è già qui senza tanti clamori; quest’anno il carnevale è stato molto lungo e a noi sembrava che il tempo si fosse fermato per un po’ ma non è così, l’otto marzo sarà il martedì grasso e il nove con la celebrazione delle Ceneri daremo inizio alla quaresima, e così ci prepareremo a celebrare la Pasqua. Quest’anno la nostra Diocesi ci propone proprio durante la quaresima un nuovo itinerario catechistico, nuovo in tutti i sensi perché vede coinvolti genitori e ragazzi insieme e nuovo perché vuole valorizzare il tempo di Quaresima tempo che dall’inizio della storia cristiana è stato caratterizzato dalla catechesi dell’Iniziazione Cristiana soprattutto per i Catecumeni che poi venivano inseriti pienamente nella comunità cristiana con la celebrazione della Veglia Pasquale nella quale ricevevano i sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Eucaristia, sacramenti che proprio per questo sono detti dell’Iniziazione Cristiana.
Anche noi allora vogliamo sperimentare il progetto che l’ufficio catechistico diocesano propone alle diverse parrocchie della diocesi per iniziare a rinnovare la catechesi nelle nostre comunità cristiane. So che molti genitori si sentono inadeguati a questo compito così importante ma se guardiamo bene la fede è la cosa più bella che come cristiani vogliamo per i nostri figli e non dobbiamo pensare che la fede sia solo una serie di nozioni scientifiche o teoriche su Dio, per questa parte della catechesi bastano i catechisti! Ai genitori è chiesto di mostrare, di raccontare con fermezza la loro fede ai figli così che essi possano capire che la Fede trova concretizzazione nella vita dei loro genitori, le persone più care e che col battesimo essi, hanno scelto per loro la stessa fede.
Con la catechesi ci vengono proposti due elementi importanti per la preparazione alla Pasqua quest’anno e sono l’Ascolto della Parola e la Carità, che si concretizza nella Colletta per i poveri durante l’eucaristia domenicale che quest’anno avrà un rilievo tutto particolare, a presto quindi!
Un caro saluto, don Gianluigi

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