venerdì 26 settembre 2025

La logica della giustizia divina

 28  settembre 2025

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

La logica della giustizia divina


Con questa parabola Gesù ci richiama l’irreparabile eternità delle pene dell’inferno.
 È un discorso duro, ma viene dalle labbra di Gesù. 
Il ricco Epulone, che durante la vita terrena non ha praticato la carità, soffre irrimediabilmente nell’oltrevita. 
Egli, come i suoi fratelli, conosceva la legge e le profezie che specificano i modi della giustizia divina: forse riteneva che per lui si sarebbe fatta un’eccezione, e invece tutto si compie alla lettera. 
Siamo avvertiti anche noi: non possiamo edulcorare la legge di Cristo, affidarci a una “misericordia” che non trovi corrispettivo nella nostra carità. 
Finché siamo quaggiù abbiamo tempo per compiere il bene, e in tal modo guadagnarci la felicità eterna: poi sarà troppo tardi. 
Gesù dà un senso anche alle sofferenze di Lazzaro: le ingiustizie terrene saranno largamente compensate nell’altra vita, l’unica che conta. Abbiamo il dovere di far conoscere a tutti, cominciando dalle persone che amiamo, la logica della giustizia divina: e questa è la forma più squisita della carità.


Intenzioni Sante Messe

SABATO  27         Ore 19.00:  Salmaso Virginio, Reffo Armida, Busato Serafino e Griggio Antonio; Cavinato Marco e Amabile; Cavinato Gino e Ida.

DOMENICA 28     XXVI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Livia; Morosinotto Luigi e Alice; Maschio Egidio, Lina e Fam. Def.; Salviato Valeria; Pro Populo.

Lunedì  29    Ore  8.00: .

MARTEDì  30  Ore  8.00:  .

MERCOLEDì  01 Ore  8.00:  .

GIOVEDì  02   Ore  8.00:  .

VENERDì  03 Ore  8.00:  .

SABATO  04 Ore 19.00:  Di Santo Angela; Agostini Francesca, Innocente, Genoveffa edef. Fam. Zaramella Giuseppe; Virgis Elio e Pasquali Ada; Tonello Dante e Fam. Def..

DOMENICA 05 XXVII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Fabian Adriano; Scapin Samuele  e Arino; Zaramella Fabio; Pro Populo.

 

Incontri

Martedì  ore 21.00    Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

 

Avvisi

·  Termina il mese di settembre, mese in cui abbiamo pregato perché il Signore continui a mandare santi sacerdoti nella sua messe e perché il Seminario possa svolgere sempre meglio attraverso educatori preparati, il compito di formare santi e numerosi sacerdotiOggi avremmo dovuto raccogliere il nostro contributo per il seminario ma  siccome celebriamo la Giornata del Migrante e del Rifugiato, rimandiamo alla prossima domenica questa racolta. La prossima domenica quindi troverete tra i banchi la busta per la vostra offerta, vi chiedo  di essere generosi come sempre.

· Venerdì prossimo è il primo Venerdì del mese, nella mattinata i ministri straordinari porteranno la Comunione agli ammalati.

 

 

Questa è l’ultima mia celebrazione Eucaristica con tutti voi: vi ringrazio per tutto quello che mi avete trasmesso con la vostra simpatia la vostra pazienza e il vostro affetto; vi assicuro, anche se sarò a Villa del Bosco, un ricordo particolare nella messa di ogni mercoledì nella quale recito il Canone Romano  e quindi anche voi entrerete tutti nel ricordo dei vivi  per i quali si prega appunto in quel canone. 

Un caro saluto a tutti,  don Gianluigi

 

DALL'INDIFFERENZA ALLA CONDIVISIONE


Il profeta Amos, ai ricchi del suo tempo che vivono nel benessere e nel lusso, rivolge uno sferzante richiamo («Guai agli spensierati di Sion!») e annuncia loro la fine imminente («andranno in esilio»). L'accusa del profeta diventa una condanna del loro disinteresse verso chi è povero e bisognoso, e del loro disimpegno nel prendersi a cuore la situazione del popolo (chiamato qui "Giuseppe"), minacciato dagli eserciti invasori: «Della rovina di Giuseppe non si preoccupano» (I Lettura). Lazzaro, il nome del povero della parabola evangelica, significa "Dio è il mio aiuto". Di fronte all'indifferenza dell'uomo ricco verso la fame e i bisogni del povero Lazzaro, e alla sua totale assenza di umanità, Dio manifesta il suo aiuto collocando, al momento della morte, Lazzaro «accanto ad Abramo» (il nostro "paradiso") e il ricco «negli inferi fra i tormenti» (il nostro "inferno"). La parabola ci invita a convertirci dall'indifferenza e dall'egoismo all'accoglienza e alla condivisione. Non ci aiuteranno segni straordinari (come la risurrezione di un morto), ma il nostro quotidiano ascolto della Parola del Signore, indicata qui come "Mosè e i Profeti" (Vangelo).

don Primo Gironi, ssp, biblista


La contrapposizione tra il ricco epulone e Lazzaro evidenzia la necessità di usare le ricchezze come strumento di relazione con Dio e di cura attenta dei fratelli. 
Oggi ricorre la 11ª Giornata del migrante e del rifugiato.
 Si celebra oggi il Giubileo dei Catechisti.
  

PRIMA LETTURA (Am 6,1.4-7)
Ora cesserà l’orgia dei dissoluti.

Dal libro del profeta Amos

Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dell’arpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l’orgia dei dissoluti.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 145)

Rit: Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

SECONDA LETTURA (1Tm 6,11-16)
Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l’immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

VANGELO (Lc 16,19-31)
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
Parola del Signore

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INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 

 e locali

Mese del Seminario

Si stratta di un mese dedicato alla riflessione e alla preghiera sulla propria vocazione e sulla comunità del Seminario, segno della cura della Diocesi per le vocazioni dei giovani, che termina con la Giornata diocesana del Seminario, domenica 5 ottobre 2025.

 

Il tema che accompagna questo mese è Che io riponga la mia gioia, Signore, nel servirti sempre” (San Gregorio Barbarigo). Le parole di San Gregorio ci ricordano un ingrediente importante della vocazione e del servizio: la gioia. Una gioia specifica: quella che nasce dal servire Cristo nei fratelli e nelle sorelle a cui si è inviati. Il servire Cristo è la sorgente della gioia, il luogo dove si trova o ritrova la gioia. Ogni vocazione, ancor più quella al ministero ordinato, scopre nel dono di sé per Cristo, nel servire Gesù negli altri, una gioia profonda. I Seminaristi la intuiscono e a partire da essa iniziano il discernimento. Il Seminario è il luogo di animazione spirituale per innestare quella gioia personale nel servizio pastorale e trasformarla in gioia del Buon Pastore.


Nexus - Grest 2025 Remember
Gli ANIMATORI del GREST Cavino vi aspettano

📍 Sabato 27 Settembre dalle 16.30 Sala Beppo Cavino
🥂Con Aperitivo per i più grandi🥂
Possibilità di cenare assieme a fine serata

Vi aspettiamo




















29 settembre-5 ottobre 2025

29 L Ss. Michele, Gabriele e Raffaele arcangeli (f, bianco). Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria. Solleviamo gli occhi al cielo e onoriamo gli angeli che annunciano Cristo e conducono a lui. 
S. Ciriaco. 
Dn 7,9-10.13-14 opp. Ap 12,7-12a; Sal 137; Gv 1,47-51.

30 M S. Girolamo (m, bianco). Il Signore è con noi. Gesù affronta il rifiuto dei Samaritani e insegna ai discepoli la pazienza, l'amore e il rifiuto della vendetta. 
S. Francesco Borgia; B. Felicia Meda. 
Zc 8,20-23; Sal 86; Lc 9,51-56.

1 M S. Teresa di Gesù Bambino (m, bianco). Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo. La sequela di Gesù è esigente: è partecipare alla sua vita senza avere sicurezze umane; o sei di Cristo o non lo sei. 
B. Luigi Maria Monti. 
Ne 2,1-8; Sal 136; Lc 9,57-62.

2 G Ss. Angeli Custodi (m, bianco). I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore. Gesù parla dell'esistenza di un angelo per ogni uomo, che lo guida e lo protegge, dalla nascita fino alla morte. 
S. Eleuterio; B. Antonio Chevrier.
 Ne 8,1-4a.5-6.7b-12; Sal 18; Mt 18,1-5.10.

3 V Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome. Gesù pronuncia un lamento per le città che non hanno saputo convertirsi al suo annuncio. 
S. Candida; S. Gerardo di Brogne.
 Bar 1,15-22; Sal 78; Lc 10,13-16.

4 S S. FRANCESCO D'ASSISI patr. d'Italia (f, bianco). Tu sei, Signore, mia parte di eredità. Cristo non scredita chi si dedica allo studio, ma chi pretende di arrivare con le sole proprie forze al mistero di Dio.
S. Petronio; S. Aurea.
 Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30. í 4-5 ottobre:
 Giubileo dei Migranti e Giubileo del Mondo Missionario.

5 D XXVII Domenica del T.O.  . 
S. Faustina Kowalska; B. Bartolo Longo. 
Ab 1,2-3; 2,2-4; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10.


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