sabato 29 marzo 2025

Essere costantemente accolti dal Padre. - 30 marzo 2025

 30 marzo 2025

IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE 

 Essere costantemente accolti dal Padre.
“O Padre, che per mezzo del tuo Figlio operi mirabilmente la nostra redenzione”: è con questa preghiera che apriamo la liturgia di questa domenica. Il Vangelo ci annuncia una misericordia che è già avvenuta e ci invita a riceverla in fretta: “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”, dice san Paolo (2Cor 5,20).
Il padre non impedisce al suo secondogenito di allontanarsi da lui. Egli rispetta la sua libertà, che il figlio impiegherà per vivere una vita grigia e degradata. Ma mai si stanca di aspettare, fino al momento in cui potrà riabbracciarlo di nuovo, a casa.
Di fronte all’amore del padre, il peccato del figlio risalta maggiormente. La sofferenza e le privazioni sopportate dal figlio minore sono la conseguenza del suo desiderio di indipendenza e di autonomia, e di abbandono del padre. La nostalgia di una comunione perduta risveglia in lui un altro desiderio: riprendere il cammino del focolare familiare.
Questo desiderio del cuore, suscitato dalla grazia, è l’inizio della conversione che noi chiediamo di continuo a Dio. Siamo sempre sicuri dell’accoglienza del padre.
La figura del fratello maggiore ci ricorda che non ci comportiamo veramente da figli e figlie se non proviamo gli stessi sentimenti del padre. Il perdono passa per il riconoscimento del bisogno di essere costantemente accolti dal Padre. Solo così la Pasqua diventa per il cristiano una festa del perdono ricevuto e di vera fratellanza.


Intenzioni Sante Messe

SABATO  29    Ore 18.30:  Salmaso Virginio, Reffo Armida e Salmaso Ludovico.

DOMENICA  30       IV Domenica di Quaresima. Ore 9.30. Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Livia; Betto Gianfranco; Latova Ester e Bazzato Mario. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  31     Ore  8.00:  .

MARTEDì  01.04 Ore  15.00:  .   

MERCOLEDì  02  Ore 8.00:  .

GIOVEDì  03    Ore  15.00:  .

VENERDì  04  Ore  8.00:  Terlizzi Francesco.

SABATO  05 Ore 18.30:  Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia, Suor Luisa e Maria; Agostini Tarcisio (anniv.); Maschio Egidio e Lina; Dalle Fratte Genesio e Def. Fam. Ruffato; Virgis Elio e Pasquali Ada; Pedron Sergio e Fam. Def; Favaro Agostino e Fam. Def..

DOMENICA  06 V Domenica di Quaresima. Ore 9.30.  Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Fabian Adriano;  Def. Fam. Bevilaqua e Stefan Ilario; Cavinato Leonunzio e Fam. Def.; Cavinato Carlo e Ballan Anna. Ore 11.00:  Pro Populo.

 

Incontri

Martedì  ore 21.00    Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

 

Avvisi

· Stanotte si torna all’orario legale dovremo spostare in avanti di un’ora le lancette dei nostri orologi...

· Venerdì 4 aprile è il primo venerdì del mese, nella mattinata coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Sabato 5 aprile, alle ore 14.30, in sala Borsi,  ci sarà l’incontro per i ragazzi dell’Ultima Quaresima.

· Domenica 6 aprile, 5^ Domenica di Quaresima, durante la messa delle ore 9.30, la catecumena Ruth vivrà il rito del terzo Scrutinio. Gli altri ragazzi dell’Ultima Quaresima invece vivranno la Preghiera della Terza Grande Intercessione che tutta la comunità esprimerà per loro nella stessa messa domenicale. Invito tutti ad accompagnare questi nostri ragazzi con la propria preghiera e simpatia.

· Domenica 13 aprile, è la domenica delle Palme, domenica nella quale ricordiamo Gesù che entra in Gerusalemme acclamato dalla folla Re e figlio di Davide; il vangelo ci ricorda che i bambini lo accolsero agitando palme e rami di ulivo. Invito coloro che in questo periodo potano l’ulivo del loro giardino a scegliere dei rametti e a portarli accanto al campanile, in modo che tutti possano prendere un rametto d’ulivo per la celebrazione delle Palme e, dopo la celebrazione,  portarlo e tenerlo in casa come segno di pace.


NELL'ABBRACCIO DEL PADRE


Tutti, forse inconsapevolmente, conserviamo in un angolo remoto del cuore il dubbio che Dio in fondo non sia così buono: la ferita del peccato ha deformato in noi il suo volto di Padre. 
Ma è il Figlio, Gesù, a rivelarci nel Vangelo il volto autentico di colui che ci attende, ci vede da lontano, si commuove, ci corre incontro a braccia aperte e ci bacia; di questo Padre che fa festa per noi e ci fa indossare «il vestito più bello» (letteralmente: «il primo abito»), quello ricevuto nel Battesimo. I
l suo amore si è fatto per noi "abbraccio" nel sacramento della Riconciliazione. In questo cammino quaresimale riceviamo l'invito a tuffarci tra le sue braccia per essere "creatura nuova" (II Lettura), per gustare e vedere com'è buono il Signore (Salmo). Quella raccontata nel Vangelo è una storia vera, che accade ancora, ogni volta che un figlio o una figlia di Dio si lascia abbracciare dal Padre per far ritorno "a casa", per entrare nella "terra promessa" del suo amore gratuito, dopo averne sperimentato la potenza liberatrice (I Lettura). Ed è qui, in questa "terra promessa", che celebra nel Figlio la vera Pasqua dei risorti.
Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)

Questa domenica è chiamata "Laetare", cioè "della gioia", e ci sono motivi per rallegrarci. 
Celebriamo infatti il ritorno a casa dell'intero popolo d'Israele, ed è anche il giorno in cui tutti i figli sono invitati a tornare al Signore, sull'esempio del ritorno a casa del figlio prodigo. Anche noi siamo chiamati a tornare dal Padre buono. 
Si celebra oggi il Giubileo dei Missionari della Misericordia (28-30 marzo).

PRIMA LETTURA (Gs 5,9-12)
Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la Pasqua.


Dal libro di Giosuè

In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l’infamia dell’Egitto».
Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico.
Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, àzzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno.
E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell’anno mangiarono i frutti della terra di Canaan.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)

Rit: Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

SECONDA LETTURA (2Cor 5,17-21)
Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 15,18)

Lode e onore a te, Signore Gesù!
Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò:
Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te.
Lode e onore a te, Signore Gesù!


VANGELO (Lc 15,1-3.11-32)
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
Parola del Signore 

 e locali

 






Calendario liturgico: (31 marzo-6 aprile 2025)

31 L Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato. La guarigione a distanza di un bambino rivela Gesù come Parola di vita. S. Beniamino; S. Balbina; B. Bonaventura da Forlì. 

Is 65,17-21; Sal 29; Gv 4,43-54.


1 M Dio è per noi rifugio e fortezza. Gesù guarisce un corpo paralizzato, e mette in guardia dal pericolo di legami ben più gravi, quelli che ci paralizzano nel peccato. S. Maria Egiziaca; S. Ugo di Grenoble.

 Ez 47,1-9.12; Sal 45; Gv 5,1-16.


2 M Misericordioso e pietoso è il Signore. Chi onora Gesù onora il Padre: egli compie la volontà di colui che lo ha mandato. S. Francesco da Paola; S. Abbondio. Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30.


3 G Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo. Le sue stesse opere testimoniano che Gesù è mandato dal Padre, ma chi non crede nel Padre non crede neppure nel Figlio da lui inviato. S. Sisto I; S. Luigi Scrosoppi. 

Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47.


4 V Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato. Molti si interrogano sul mistero della persona di Gesù. Solo chi conosce il Padre può veramente comprenderlo. S. Isidoro; S. Francesco Marto. Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30.


5 S Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio. Anche oggi la domanda: «chi è Gesù?» interpella molti. Qual è la nostra risposta? S. Vincenzo Ferrer; S. Irene; S. Giuliana. 

Ger 11,18-20; Sal 7; Gv 7,40-53. í 5-6 aprile:

 Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità.


6 D V Domenica di Quaresima / C. V sett. di Quaresima - I sett. del Salterio. S. Pietro da Verona. 

Is 43,16-21; Sal 125; Fil 3,8-14; Gv 8,1-11.

sabato 22 marzo 2025

Il Signore ha misericordia del suo popolo

 23   marzo 2025

III DOMENICA DI QUARESIMA 



Il Signore ha misericordia del suo popolo

L’uomo non è stato creato per rovinarsi la vita. 
Non si può neanche immaginare che, fornito di ragione, egli lo desideri. 
E tuttavia tutto sembra svolgersi in modo che ciò avvenga, a tale punto che si arriva a dubitare dei propri desideri di pienezza e perfino a negare la loro possibilità. Un fatto nuovo è accaduto nella storia, che “molti profeti e re hanno voluto vedere e non hanno visto, e udire e non hanno udito”. 
Una Presenza inevitabile, provocatoria, di un’autorità fino ad allora sconosciuta, che ha il potere di risvegliare nel cuore dell’uomo i suoi desideri più veri; un Uomo che si riconosce facilmente come la Via, la Verità e la Vita per raggiungere la propria completezza. Il momento è quindi decisivo, grave. 
Quest’uomo chiama tutti quelli che sono con lui a definire la propria vita davanti a lui. Ma c’è un’ultima e misteriosa resistenza dell’uomo proprio davanti a colui di cui ha più bisogno.
Bisogna quindi ingaggiare una battaglia definitiva perché l’uomo ritrovi il gusto della libertà.
 E Cristo lotterà fino alla morte, per dare “una dolce speranza e per concedere dopo i peccati la possibilità di pentirsi” (cf. Sap 12,19).
Ma non tentiamo di ingannarci. 
Ci troviamo nelle ultime ore decisive. Cristo può, in un ultimo momento di pazienza, prolungare il termine, come fa per il fico della parabola, ma non lo prolungherà in eterno!

Intenzioni Sante Messe

SABATO  22         Ore 18.30:  Tosato Giovanni, Danilo, Pietro e Adriano; Bedin Giuseppe.

DOMENICA  23       III Domenica di Quaresima. Ore 9.30. Maggiolo Fabio e nonni e Dalla Bona Ruggero; Cavinato Palmira e Fam. Def.; Pedron Antonio; Betto Evelina (trigesimo); Betto Amelia (trigesimo). .Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  24     Ore  8.00:  Guiotto Enzo, Milvia e Maria.

MARTEDì  25 Ore  15.00:  Schievano Francesca; Per le anime del Purgatorio.   

MERCOLEDì  26 Ore 8.00:  Scapin Angela.

GIOVEDì  27 Ore  15.00:  Def. Fam. Rosso Lino.

VENERDì  28 Ore  8.00:  Per le anime del Purgatorio.

SABATO  29 Ore 18.30: Salmaso Virginio, Reffo Armida e Salmaso Ludovico.

DOMENICA  30 IV Domenica di Quaresima. Ore 9.30.  Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Livia; Betto Gianfranco; Latova Ester e Bazzzato Mario. Ore 11.00:  Pro Populo.

 

Incontri

Martedì  ore 21.00    Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

 

Avvisi

· Oggi, alle 10.45, in sala Borsi, ci sarà l’incontro di catechesi per genitori e ragazzi della Prima Evangelizzazione (genitori e ragazzi della 1^e 2^ elementare).

· Venerdì 28 marzo, alle ore 20.30, ci sarà la Via Crucis parrocchiale animata dai ragazzi della catechesi, i genitori sono già stati contattati dai catechisti e sono invitati a vivere questo pio esercizio quaresimale coi loro figli e con tutta la comunità parrocchiale.. Ci incontriamo davanti alla chiesa, la Via Crucis si svolgerà all'interno degli spazi parrocchiali.

· Sabato 29 marzo, alle ore 20.00, in Centro Parrocchiale ci sarà la ‘Cena  idi di marzo’ e subito dopo l’Assemblea ordinaria dei soci con l’approvazione del rendiconto finanziario del 2024.  Chi desidera partecipare si prenoti entro lunedì 24 marzo, al bar del Centro parrocchiale oppure al 3497545877 (Linda).

· Domenica 30 marzo, 4^ Domenica di Quaresima, durante la messa delle ore 9.30, la catecumena Ruth vivrà il rito del secondo Sc

rutinio. Gli altri ragazzi dell’Ultima Quaresima invece vivranno la Preghiera della Seconda Grande Intercessione che tutta la comunità esprimerà per loro nella stessa messa domenicale. Invito tutti ad accompagnare questi nostri ragazzi con la propria preghiera e simpatia.

CIRCONDATI DALLA PAZIENZA E DALL'AMORE DI DIO


 Sorgere dal sonno e trarre profitto dai giorni della penitenza e della salvezza è il continuo invito della Quaresima. E riconoscere che solo Dio può aiutare in questo, garantisce che stiamo andando all'essenziale. Convertirsi è credere in Dio, che non è come un padrone pronto a punire tutte le inadempienze, ma come un contadino paziente che si prende cura di quella parte di terra che è il nostro cuore. Egli ascolta il grido di ognuno e scende nelle nostre storie anche di cronaca nera per mostrare la sua tenerezza e il suo amore salvifico che non ha limiti. Scende perché prendiamo consapevolezza che non si può abusare della tregua che ci accorda.

Se Dio è buono, non dimentichiamo che la sua pazienza è quella di un amore esigente. È una follia rimandare sempre la conversione e chiudere l'orecchio ai suoi richiami. Se lui è infinitamente comprensivo quando c'è la buona volontà, non può che mostrarsi severo quando c'è la trascuratezza volontaria: "voi perirete". Non è questa, però, una minaccia di morte, ma l'invito di Cristo a vivere bene il tempo che ci è dato e a imprimere alle attività che svolgiamo un valore eterno, segnandole con il marchio dell'amore: l'amore verso Dio e l'amore ai fratelli nel servizio disinteressato.
don Donato Allegretti


Il cammino quaresimale ci invita a scoprire sempre più il volto di tenerezza e di misericordia che caratterizza il Dio di Gesù Cristo. 
Egli è un Dio che sa attendere, rispettando i nostri ritmi, ma che contemporaneamente esige molto dalla nostra vita, come la conversione, cioè il profondo e radicale capovolgimento del nostro vivere quotidiano. Convertiamo la nostra vita, senza attendere oltre.

PRIMA LETTURA (Es 3,1-8.13-15)
Io-Sono mi ha mandato a voi.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb.
L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava.
Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele».
Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?».
Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 102)

Rit: Il Signore ha pietà del suo popolo.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.

SECONDA LETTURA (1Cor 10,1-6.10-12)
La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro ammonimento.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto.
Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono.
Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro, e caddero vittime dello sterminatore. Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 4,17)

Lode e onore a te, Signore Gesù!
Convertitevi, dice il Signore,
il regno dei cieli è vicino.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO (Lc 13,1-9)
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore




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INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 




  


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Calendario liturgico: (24-30 marzo 2025)

24 L L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. Ogni pregiudizio è sempre di ostacolo all'accoglienza della rivelazione di Dio. S. Caterina di Svezia; B. Giovanni dal Bastone; B. Maria Karlowska. 
2Re 5,1-15a; Sal 41 e 42; Lc 4,24-30. 
Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri.

25 M ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE (s, bianco). Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà. Nulla è impossibile a Dio; in lui e con lui si aprono nuove strade. Questo è il tempo della fiducia nella potenza dell'Altissimo! S. Lucia Filippini. 
Is 7,10-14; 8,10c; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38.

26 M Celebra il Signore, Gerusalemme. Gesù ci chiede l'obbedienza alla sua Parola perché lui porta a compimento la Legge e i Profeti. Ss. Baronzio e Desiderio; B. Maddalena Caterina Morano.
 Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19.

27 G Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore. Gesù scaccia i demoni con il dito di Dio: c'è il suo intervento. Chi non raccoglie con Gesù, disperde. S. Ruperto; B. Pellegrino da Falerone; B. Francesco Faà di Bruno.
 Ger 7,23-28; Sal 94; Lc 11,14-23.

28 V Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce. Siamo mendicanti di amore e di pace che riceviamo gratuitamente quando accogliamo il vero amore che è Dio. S. Ilarione; S. Stefano Harding; B. Giovanna M. de Maillé. 
Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28b-34. í 24 Ore per il Signore (appuntamento giubilare) í 28-30 Marzo: 
Giubileo dei Missionari della Misericordia.

29 S Voglio l'amore e non il sacrificio. Il Signore ha pietà di chi, come il pubblicano, riconosce con umiltà di essere peccatore dinanzi a lui. S. Eustasio; S. Guglielmo Tempier; S. Ludolfo. 
Os 6,1-6; Sal 50; Lc 18,9-14.

30 D IV Domenica di Quaresima / C. IV sett. di Quaresima - IV sett. del Salterio. S. Secondo; S. Leonardo Murialdo.
 Gs 5,9a.10-12; Sal 33; 2Cor 5,17-21; Lc 15,1-3.11-32.