venerdì 8 novembre 2024

Dio non giudica dall’apparenza, ma guarda il cuore . - - 10 nov. 2024

10 novembre 2024
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Dio non giudica dall’apparenza,
 ma guarda il cuore 
 
Gesù contrappone qui due tipi di comportamento religioso.
 Il primo è quello degli scribi pretenziosi che si pavoneggiano ed usano la religione per farsi valere. Gesù riprende questo atteggiamento e lo condanna senza alcuna pietà. 
Il secondo comportamento è invece quello della vedova povera che, agli occhi degli uomini, compie un gesto irrisorio, ma, per lei, carico di conseguenze, in quanto si priva di ciò di cui ha assolutamente bisogno. 
Gesù loda questo atteggiamento e lo indica come esempio ai suoi discepoli per la sua impressionante autenticità. Non è quanto gli uomini notano che ha valore agli occhi di Dio, perché Dio non giudica dall’apparenza, ma guarda il cuore (1Sam 16,7). Gesù vuole che guardiamo in noi stessi. La salvezza non è una questione di successo, e ancor meno di parvenze. La salvezza esige che l’uomo conformi le azioni alle sue convinzioni. In tutto ciò che fa, specialmente nella sua vita religiosa, l’uomo dovrebbe sempre stare attento a non prendersi gioco di Dio. Scrive san Paolo: “Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato” (Gal 6,7).
Il Signore chiede che si abbia un cuore puro, una fede autentica, una fiducia totale. Questa donna non ha nulla. È vedova, e dunque senza appoggio e senza risorse. È povera, senza entrate e senza garanzie. Eppure dà quello che le sarebbe necessario per vivere, affidandosi a Dio per non morire. Quando la fede arriva a tal punto, il cuore di Cristo si commuove, poiché sa che Dio è amato, e amato per se stesso. L’avvenire della Chiesa, il nostro avvenire, per i quali le apparenze contano tanto, è nelle mani di questi veri credenti.


Intenzioni Sante Messe

SABATO  9          Ore 18.30:  Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Scapin Nives, Baldin Luciano e Milena; Agostini Tarcisio; Tonello Dante e Fam. Def.; Def. Fam. Rosso Lino; Libralon Lina, Rizzato Vittorio, Bruno e Agnese; Gallo Luigi  e Zin Rina.

DOMENICA  10 XXXII Domenica del T.O. Ore 9.30: Bertapelle Armando, Maria e Luca; Agostini Sereno e Dorina; Latova Ester e Bazzato Mario; Scapin Arino e Samuele; Pauro Assunta, Basso Ester e Didonè Achille; Badan Ivano; Peruzzo Agnese, Bertapelle Pietro, Mario,Agnese, Delfina e Gemma. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  11     Ore  8.00:  .

MARTEDì  12 Ore  15.00:  .

MERCOLEDì  13 Ore  8.00:  Cunsolo Rosetta.

GIOVEDì  14   Ore  15.00: .

VENERDì  15   Ore  8.00:  .

SABATO 16 Ore 18.30:  Def. Fam. Bedin Fulvio; Spanesi Ugo; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Bedin Marcello e genitori; Bragagnolo Renato, Beghin Palma e Suor Giulia.

DOMENICA  17 XXXIII Domenica del T.O. Ore 9.30.  Badan Bruno e Diego; Dalle Fratte Ivo e Giuseppe; Gallo Pericle; Lella Erasmo; Nalesso Dino, Adelina, Luigi e Bruno. Ore 11.00:  Pro Populo.

 

Avvisi

· Oggi, celebriamo la festa del Ringraziamento. Vogliamo dire grazie per tutto quello che il Signore ci dona come segno della sua benevolenza, grazie prima di tutto per la vita, che ci permette di godere poi di tutti gli altri beni: la famiglia, i genitori, i figli, un tenore di vita  dignitoso, la salute, l’istruzione, il cibo quotidiano e via via tutto ciò che ognuno vuole aggiungere… il nostro grande ringraziamento sale a Dio il primo grande datore di ogni bene: GRAZIE!

· Giovedì 14 novembre, alle ore 21.00, in sala Borsi, ci sarà il Consiglio Pastorale Parrocchiale..

· Sabato 16 novembre, alle ore 14.30, in sala Borsi, l’incontro per i ragazzi dell’Ultima quaresima (ragazzzi di 5^ elementare).

· Domenica prossima, il 17 novembre è terza domenica del mese, secondo l’impegno di carità che ci siamo dati raccoglieremo gli alimenti per i poveri.

· Domenica 17 novembre, dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 17 novembre, alle ore 14.00, in sala Borsi, le volontarie del NOI Donne organizzano la Tombola per i nonni della terza età.


Ha dato più di tutti gli altri

Due povere vedove sono oggi le protagoniste della liturgia della Parola. La vedova di Sarepta, scegliendo di dare da mangiare al profeta, dimostra una grande fede (I Lettura). Preparando prima la focaccia per l’uomo di Dio e poi per sé stessa e per il figlio, mette Dio al primo posto. La sua fede viene premiata perché «la farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì». La vedova del Vangelo, sebbene doni una somma di denaro molto inferiore a tutti gli altri, non si priva del superfluo ma di tutto quello che ha: confida semplicemente in Dio e attende da lui sostegno e salvezza. La donna è lodata da Gesù perché ella è certa che il vero tesoro, che tarma e ruggine non consumano (Mt 6,19), è la relazione con il Signore che si può realizzare solo facendo le sue stesse scelte di autodonazione. La nostra donazione è gradita al Signore se siamo disposti a “lasciare” qualcosa di importante, a rinunciare e a offrire la nostra rinuncia a Dio come ha fatto lui. Modello sublime di donazione è, infatti, il Signore Gesù che ha offerto sé stesso, immolandosi per noi quale vero agnello pasquale (II Lettura).

don Antonio Sozzo

PRIMA LETTURA (1Re 17,10-16)
La vedova fece con la sua farina una piccola focaccia e la portò a Elia.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni, il profeta Elia si alzò e andò a Sarèpta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere».
Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo».
Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”».
Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 145)


Rit: Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.


SECONDA LETTURA (Eb 9,24-28)
Cristo si è offerto una volta per tutte per togliere i peccati di molti.

Dalla lettera agli Ebrei

Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte.
Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 5,3)


Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.

VANGELO (Mc 12,38-44)
Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Parola del Signore.


Domenica 10 novembre 
la Giornata del Ringraziamento

"Nel disorientamento che proviamo mentre ci chiediamo dove siamo e quale direzione prendere, nella terra troviamo la speranza per il domani. Questo senso di fiducia nel futuro si amplifica, da un lato, nella gratitudine per il Creato ma, dall’altro, viene adombrato dalla preoccupazione crescente per uno sfruttamento che mette a rischio l’agricoltura e la vita delle persone". Così si legge nel messaggio della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) diffuso in occasione della 74° Giornata Nazionale del Ringraziamento.

"Solo salvaguardando il terreno e, insieme, le attività agricole e gli agricoltori, può essere perseguito un uso dinamico ma sostenibile che limiti il consumo e lo spreco di territorio e, allo stesso tempo, tuteli le produzioni alimentari e la biodiversità", scrivono i vescovi. "Il rinnovamento degli stili di vita è una via possibile e percorribile per supportare le politiche ambientali e ri-orientare l’economia nel segno della sostenibilità e della giustizia".

............................................................................



🚫🚫🚫🚫 
INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 









 e locali


ALTRO






           Le strutture che operano nel territorio comunale e convenzionate con il Comune di San Giorgio delle Pertiche, sono tre: una ubicata nella frazione di Cavino “San Giorgio Barbarigo”, una nella frazione di Arsego “San Giuseppe” e una nel capoluogo “San Giorgio” del Comune.
          Le tre scuole dell’Infanzia hanno organizzato per sabato 30 novembre 2024 una giornata scuole aperte per presentarsi alle famiglie.
Nel mese di gennaio 2025, infatti, sarà possibile presentare domanda di iscrizione dei bambini alle scuole dell’Infanzia – Primavera –
 





LETTERA ENCICLICA “DILEXIT NOS” 

DI PAPA  FRANCESCO SULL’AMORE UMANO E DIVINO DEL CUORE DI GESÙ CRISTO


https://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/20241024-enciclica-dilexit-nos.html

«“Dilexit nos”, la quarta Enciclica del Santo Padre Francesco, ripercorre tradizione e attualità del pensiero “sull’amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo”, invitando a rinnovare la sua autentica devozione per non dimenticare la tenerezza della fede, la gioia di mettersi al servizio e il fervore della missione: perché il Cuore di Gesù ci spinge ad amare e ci invia ai fratelli» (da Vatican news)





Calendario liturgico: (11-17 novembre 2024)

11 L - S. Martino di Tours (m, bianco)
Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. Perdonare il fratello è la condotta di chi, per primo, si sente perdonato da Dio.
S. Teodoro Studita; S. Marina di Omura.   Tt 1,1-9; Sal 23; Lc 17,1-6.

12 M - S. Giosafat (m, rosso)
La salvezza dei giusti viene dal Signore. Quando Dio premia un nostro lavoro, in realtà corona in noi la maestà del suo dono (S. Agostino).
S. Macario; S. Diego.  Tt 2,1-8.11-14; Sal 36; Lc 17,7-10.

13 M      Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Solo il lebbroso guarito che torna da Gesù riceve la guarigione completa: quella del corpo e quella dell’anima.       S. Imerio; S. Omobono; S. Agostina L. Pietrantoni.   Tt 3,1-7; Sal 22; Lc 17,11-19.

14 G    Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe. Non sta a noi conoscere il futuro. In realtà è già tra noi, è il regno di Dio che cresce.
S. Teòdoto; S. Rufo; B. Maria Luisa Merkert.  Fm 7-20; Sal 145; Lc 17,20-25.

15 V    Beato chi cammina nella legge del Signore. Il cristiano non può vivere senza la consapevolezza degli inviti del Signore a farsi trovare pronto per la sua venuta.     S. Alberto Magno (mf); S. Sidonio; S. Leopoldo il Pio.   2Gv 1a.3-9; Sal 118; Lc 17,26-37.

16 S     Beato l’uomo che teme il Signore. Dobbiamo essere come la vedova: tenace perché certa che solo da quel giudice può arrivare la salvezza.S. Margherita di Scozia (mf); S. Geltrude di Helfta (mf).
3Gv 5-8; Sal 111; Lc 18,1-8.

17 D - XXXIII Domenica del T.O. /   S. Elisabetta di Ungheria; S. Aniano.   Dn 12,1-3; Sal 15; Eb 10,11-14.18; Mc 13,24-32.

Elide Siviero

Nessun commento:

Posta un commento