giovedì 30 maggio 2024

 2 giugno 2024

   SANTISSIMO CORPO e SANGUE DI CRISTO   

Gesù ci ha promesso di stare con noi fino alla fine
 

G
esù ci ha promesso di stare con noi fino alla fine del mondo (Mt 28,20).
 Egli ha mantenuto la sua parola in molti modi.
 Egli è con noi nella sua parola, che è sempre una parola viva e santa, che conduce al Padre chi ad essa si affida. 
Egli è presente, ancora di più, nel sacramento del suo corpo e del suo sangue. E ciò merita certo una festa. Questo sacramento ci colma, innanzi tutto perché fa arrivare fino a noi l’“incarnazione” del Verbo divino: Dio continua a venire per restare. Non ci abbandonerà più. 
In secondo luogo, questo sacramento ci nutre: alimenta in noi quella vita divina che è la nostra vera vita, poiché è eterna.
 Questo sacramento, infine, ci fa vedere, sotto forma di pane e di vino, colui che gli apostoli hanno visto, ma, proprio come Gesù di Nazaret non era visto da tutti come il Messia, il sacramento del suo corpo e del suo sangue non convince tutti. Per chi si ferma alle apparenze, tale sacramento non costituisce una prova, poiché ciò che si vede non basta. Infatti si vede solo ciò che si lascia vedere. 
Per il credente invece, cioè per chi si lascia raggiungere dall’amore di Dio, questo sacramento è il più grande fra i segni, il segno che mette in comunione con Gesù stesso. 
Il credente è da esso trasfigurato, il suo peccato è purificato, grazie ad esso pregusta il banchetto promesso: quello delle nozze del Figlio.
 
 

Intenzioni Sante Messe

SABATO  01.06           Ore 19.00: Dalle Fratte Genesio; Tonello Dante; Virgis Elio e Pasquali Ada.

DOMENICA  02        SS. Corpo e Sangue di Cristo. Ore 9.30:  Fabian Adriano; Cavinato Dante e Peruzzo Virginia; Lella Erasmo e Margherita; Scapin Bruno. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  03      Ore 8.00:  Peruzzo Ivano.

MARTEDì  04   Ore  15.00: Suor Elena.

MERCOLEDì   05     Ore  8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

GIOVEDì  06    Ore  15.00: Rosso Lino.

VENERDì  07   Sacro Cuore di Gesù.  Ore 20.30:  Secondo l’intenzione                                               dell’offerente.

SABATO  08    Ore 19.00:  Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta .

DOMENICA 09         X Domenica del T.O.  Ore 9.30:  Scapin Samuele e Arino; Agostini Sereno e Dorina; Bedin Luigi, Assunta, Tecla Santa e Ferdinando; Baldin Luciano, Milena e Scapin Nives; Cavinato Antonio e Stocco Norina. Ore 11.00:  Pro Populo.
 
Incontri
Martedì ore 21.00      Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.
 
Avvisi
· Per quanto riguarda le manifestazioni che accompagnano la sagra, da mercoledì 5 giugno saranno presenti nel sagrato delle tre chiese del nostro comune gli scultori su legno che si impegnano a ’far uscire’ da dei semplici tronchi delle vere opere d’arte, il tema di quest’ano mi sembra davvero interessante: “E’ tempo dell’inquietudine, dello smarrimento, della paura. Il futuro è alle spalle” li accogliamo con gioia e li seguiamo con interesse. 

· Venerdì 7 giugno, celebriamo la festa del Sacro Cuore di Gesù, al quale è intitolata la nostra parrocchia, non ci sarà la messa al mattino ma alla sera, alle ore 20.30. Invito davvero tutti a partecipare a questa celebrazione che vogliamo solennizzare soprattutto con la nostra presenza.

· Venerdì 7 giugno è anche il primo venerdì del mese, nella mattinata, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Sabato 8 giugno inizia la Sagra di Cavino, come vi ho scritto anche nel Risveglio, è una bella occasione per incontrarci, stare insieme, godere dell’amicizia gustando del buon cibo e ascoltando della buona musica, come da tradizione, nella sagra, c’è spazio anche per il divertimento dei ragazzi e di giovani.

· Questa  domenica e la prossima domenica continuano le iscrizioni al Grest presso il Centro parrocchiale; come avete visto nei manifesti il Grest si terrà dall’8 al 26 luglio prossimi. Invito i genitori ad iscrivere quanto prima i propri figli in modo che ci sia la possibilità, per gli organizzatori, di procurare tutto ciò che serve per le attività in tempo utile.

· Domenica 9 giugno alla messa delle ore 9.30, ci sarà la presentazione dei componenti dei consigli della parrocchia

 

L’EUCARISTIA È IL CUORE DELLA VITA DELLA CHIESA

«CORPUS DOMINI»
, con questa espressione latina che significa “Il Corpo del Signore”, si indica la festa eucaristica celebrata attualmente dopo la domenica successiva a quella della SS.maTrinità. L’origine di questa festa, nata in Occidente, è legata alla devozione all’ostia santa, anche in risposta agli errori del teologo francese del sec. XI, Berengario di Tours, che negava la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, affermando solo la presenza spirituale. La festa fu estesa a tutta la Chiesa da Urbano IV (1264). Dopo la riforma del concilio Vaticano II, la festa viene denominata “Solennità del Corpo e del Sangue di Cristo”.




Prima lettura 
    Es 24,3-8
Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.
 
Dal libro dell’Èsodo
 
In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale   Sal 115
 
Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.
 
Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.
 
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
 
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.
 
 
Seconda lettura   Eb 9,11-15
Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.
 
Dalla lettera agli Ebrei
 
Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.
Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?
Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.
Parola di Dio
 
Sequenza 
[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
 
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
 
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
 
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
 
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
 
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
 
È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.
 
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.
 
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
 
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
 
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
 
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
 
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
 
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
 
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
 
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
 
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
 
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
 
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.
 
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]
 
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
 
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
 
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
 
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
 
Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

 
 
Vangelo      Mc 14,12-16.22-26
Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
Parola del Signore

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INIZIATIVE   IN PARROCCHIA 




 




NEL TERRITORIO 

IL RISVEGLIO    di  giugno   

domenica 26 maggio 2024

 26 maggio  2024

Siamo immagine della Trinità


Il Nuovo Testamento fonda l’universalità della missione nello speciale rapporto che Gesù risorto ha con ogni uomo.
Il Vangelo dev’essere annunciato a ogni uomo, perché Gesù è la verità dell’uomo, ha ricevuto dal Padre ogni potere in cielo e in terra, perché ha fatto la volontà del Padre fino alla morte aprendo così per ogni uomo la via verso la pienezza della vita. 
Di qui le caratteristiche della missione:
- la forza che l’anima è lo Spirito Santo che da Gesù risorto viene promesso e trasmesso ai discepoli, come principio della vita nuova, che deve essere annunciata e comunicata a ogni uomo;
- il contenuto della missione è la sequela di Cristo, l’obbedienza al Vangelo, l’osservanza dei comandi di Gesù, l’adesione battesimale alla vita del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, il distacco dalla vita incredula, implorando e accogliendo la remissione dei peccati;
- la speranza che sostiene i missionari nelle fatiche e nelle difficoltà è la certezza che Gesù è sempre con loro sino alla fine del mondo
(da Partenza da Emmaus, in “Rivista Diocesana Milanese”, sett. 1983, 814-815).
 

Intenzioni Sante Messe

SABATO  25         Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Scapin Emilio Redento (trigesimo);  Scapin Emilio Redento (trigesimo)..

DOMENICA  26      Pentecoste. Ore 9.30:  Caon Luciano; Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina, Zanon Pasquale e Carraro Maria, Marchetto Buno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Bedin Ferdinando, Tecla e Santa; Badan Marcello; Salviato Giorgio e Valeria; Gazzola Luigi Giuseppe. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  27 Ore 8.00:  Michelazzo Gianni.

MARTEDì  28 Ore  15.00: Roncato Gianni. Ore 20.00: S. Messa al Capitello di Via Rimembranza.

MERCOLEDì   29 Ore  8.00:  Simionato Matilde e Narciso.

GIOVEDì  30

VENERDì  31 Visitazione della Beata Vergine Maria. Ore 20.30:  Per le anime del Purgatorio; Rosso Lino. 

SABATO  01.06 Ore 19.00:   Dalle Fratte Genesio; Tonello Dante; Virgis Elio e Pasquali Ada.

DOMENICA 02 SS. Corpo e Sangue di Cristo. Ore 9.30:  Fabian Adriano; Cavinato Dante e Peruzzo Virginia; Lella Erasmo e Margherita. Ore 11.00:  Pro Populo.

Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

Avvisi

·  Oggi, dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari, porteremo la Comunione agli ammalati.

· Lunedì 27 maggio, alle ore 21.00, in sala Borsi, incontro Consiglio pastorale uscente, e nuovi eletti, per le consegne...

· Martedì 28 maggio, alle ore 20.00, celebreremo la S. Messa al capitello di Via della Rimembranza C/o la Fam. Massarotto Ernesto, dove si è riunito nel mese che sta per terminare, un gruppo che recita il Rosario.

· Giovedì 30 maggio, non ci sarà la celebrazione della S. Messa perché i sacerdoti del vicariato partecipano alla gita-pellegrinaggio al Santuario di  Castelmonte

· Venerdì 31 maggio, non ci sarà la messa al mattino ma alla sera, alle ore 20.30, concludiamo in questo modo il mese di maggio dedicato a Maria e alla recita comunitaria del rosario davanti alle immagini della madonna.

· Domenica 2 giugno, celebriamo la solennità del Corpo e Sangue  di Cristo, invito tutti a partecipare alla festa che celebra il dono che Gesù fa del suo corpo e del suo sangue per la salvezza di tutti gli uomini.

 

Deuteronomio, come è chiamato il libro da cui è tratta la prima lettura, significa “seconda (dèuteros) Legge (nomos)”. La Legge è la Parola di Dio. Il Signore esortava il re d’Israele a tenere sempre presso di sé una copia della Legge (o “seconda Legge”) per guidare con giustizia il popolo e per mantenere viva la fede nel Dio della creazione, della liberazione dall’Egitto e del dono della terra (I Lettura). È il Dio che Gesù ci rivela come Padre, Figlio e Spirito Santo, mostrandoci la sua opera nella storia della salvezza. La creazione è opera delle mani amorose del Padre, mentre la liberazione dalla schiavitù del peccato e la dignità di figli di Dio sono l’opera del Figlio e dello Spirito Santo (II Lettura). Questa opera è visibile nel battesimo ricevuto nel nome della Santissima Trinità. Tutto l’arco della vita è racchiuso nel segno dell’acqua del battesimo, che fa nascere alla vita trinitaria, e nel segno dell’acqua dell’ultima benedizione, che consegnerà alla fine il corpo nelle mani del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, di cui siamo l’immagine. Così sperimentiamo la verità delle parole di Gesù: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Vangelo).

don Primo Gironi, ssp, biblista



Prima lettura     Dt 4,32-34.39-40
Il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n’è altro.
 
Dal libro del Deuteronòmio
 
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra e da un’estremità all’altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo?
O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un’altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi?
Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n’è altro.
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».
Parola di Dio
 

Salmo responsoriale
    Sal 32
 
Beato il popolo scelto dal Signore.
 
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.
 
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.
 
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
 
L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
 
 
Seconda lettura     Rm 8,14-17
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
 
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Ap 1,8)
 
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.
 

Vangelo     Mt 28,16-20
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Parola del Signore


O miei Tre, mio tutto, mia beatitudine…

«O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi completamente, per fissarmi in Te, immobile e tranquilla, come se la mia anima fosse già nell’eternità. Nulla possa turbare la mia pace né farmi uscire da Te, o mio Immutabile, ma che ogni istante m’immerga sempre più nella profondità del tuo Mistero. Pacifica la mia anima, rendila tuo cielo, tua dimora prediletta, luogo del tuo riposo. Che non ti ci lasci mai solo, ma che sia là tutta, interamente desta nella mia fede, tutta in adorazione, pienamente abbandonata alla tua azione creatrice.
    O mio Cristo amato, crocifisso per amore, vorrei essere una sposa per il tuo Cuore, vorrei coprirti di gloria, vorrei amarti fino a morirne. Ma sento la mia impotenza, e ti chiedo di “rivestirmi di Te”, d’identificare la mia anima a tutti i movimenti della tua anima, di sommergermi, d’invadermi, di sostituirti a me, affinché la mia vita non sia che un’irradiazione della tua vita. Vieni in me Adoratore, come Riparatore e come Salvatore. O Verbo eterno, Parola del mio Dio, voglio passare la mia vita ad ascoltarti, voglio rendermi perfettamente docile per imparare tutto da Te. Poi, attraverso tutte le notti, tutti i vuoti, tutte le impotenze, voglio sempre fissare Te e restare sotto la tua grande luce.
     O mio Astro amato, affascinami perché non possa più uscire dalla tua irradiazione. Fuoco consumante, Spirito d’amore, “discendi in me”, affinché si faccia nella mia anima come una incarnazione del Verbo e io gli sia una umanità aggiunta nella quale Egli rinnovi il suo Mistero. E tu, o Padre, chinati sulla tua povera piccola creatura, “coprila della tua ombra”, e non vedere in lei che “Il Diletto nel quale hai posto tutte le tue compiacenze”. O miei Tre, mio tutto, mia beatitudine, solitudine infinita, immensità in cui mi perdo, mi abbandono a Voi come una preda. Seppellitevi in me perché io mi seppellisca in Voi, in attesa di venire a contemplare nella vostra luce l’abisso delle vostre grandezze».     
   Questa orazione di santa Elisabetta della Trinità, “Elevazione alla Santissima Trinità” (del 21 novembre 1904), ci fa intuire la profondità spirituale dell’autrice. La monaca e mistica carmelitana fu beatificata da san Giovanni Paolo II (1984) e proclamata santa da papa Francesco (2016)


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Calendario liturgico: (27 maggio-2 giugno 2024)

27 L Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza. Chi non accoglie l’invito di Cristo se ne va triste. Solo chi decide di seguirlo potrà conosce la vera gioia. S. Agostino di Canterbury (mf); S. Restituto; S. Eutropio. 1Pt 1,3-9; Sal 110; Mc 10,17-27.

28 M Il Signore ha rivelato la sua giustizia. Non si rinuncia agli averi per liberarsi dei beni, ma per essere liberi di seguire il bene supremo. S. Germano; S. Ubaldesca; B. Maria B. Bagnesi. 1Pt 1,10-16; Sal 97; Mc 10,28-31.

29 M Celebra il Signore, Gerusalemme. Le logiche che muovono i credenti non sono quelle del mondo; la loro priorità non è il dominio, ma il servizio. S. Paolo VI (mf); S. Massimino; S. Orsola (Giulia) Ledóchowska. 1Pt 1,18-25; Sal 147; Mc 10,32-45.

30 G Presentatevi al Signore con esultanza. Il cieco chiama Gesù “Figlio di Davide”: è il Messia atteso che avrebbe dato la vista ai ciechi. S. Ferdinando III; S. Giovanna d’Arco; S. Giuseppe Marello. 1Pt 2,2-5.9-12; Sal 99; Mc 10,46-52.

31 V Visitazione B.V. Maria (f, bianco). Grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. La Visitazione è un evento gioioso. Elisabetta è piena dello Spirito Santo, il bambino le sussulta nel grembo, Maria esulta e magnifica il Signore. S. Petronilla; S. Silvio di Tolosa. Sof 3,14-17 opp. Rm 12,9-16b; Cant. Is 12,2-6; Lc 1,39-56.

1 S S. Giustino (m, rosso). Ha sete di te, Signore, l’anima mia. I capi religiosi vogliono sapere da Gesù con quale autorità agisce. Se veramente fossero alla ricerca della verità saprebbero darsi da loro la risposta. B. Giovanni B. Scalabrini; S. Annibale M. di Francia. Gd 17.20-25; Sal 62; Mc 11,27-33.

2 D SS. Corpo e Sangue di Cristo / B (s, bianco). IX sett. del Tempo Ordinario - I sett. del Salterio. Ss. Marcellino e Pietro. Es 24,3-8; Sal 115; Eb 9,11-15; Mc 14,12-16.22-26. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».
Elide Siviero