“Vide e credette”. Bastava un sepolcro vuoto perché tutto si risolvesse?
Intenzioni Sante Messe
SABATO 30 Veglia Pasquale. Ore 21.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Maggiolo Luigino (settimo).
DOMENICA 31 Domenica di Pasqua. Ore 9.30: Libralon Annamaria; Caon Zita; Salviato Valeria; Bertapelle Marcello; Cavinato Carlo e Damian Rosa; Sato Armando e Bruna; Morosinotto Franco, Igino Ester, Luigi e Alice. Ore 11.00: Pro Populo.
Lunedì 01.04 Lunedì dell’Angelo. Ore 9.30: Nalesso Dino, Adelina, Luigi e Bruno; Betto Gianfranco e Fam. Def..
MARTEDì 02 Ore 15.00: Braghetto Odino; Suor Luigina Scapin.
MERCOLEDì 03 Ore 8.00: .
GIOVEDì 04 Ore 15.00: Scapin Palmira e Igino .
VENERDì 05 Ore 8.00:.
SABATO 06 Ore 19.00: Agostini Francesca, Innocente e Genoveffa; Dalle Fratte Genesio e Def. Fam. Ruffato; Latova Ester (anniv. ) e Bazzato Mario; Cavinato Gino, Ida e Agostini Tarcisio (anniv.); Virgis Elio e Pasquali Ada; Tosato Giuseppe e Pellizzon Iolanda; Cavinato Emilio.
DOMENICA 07 II Domenica di Pasqua., in Albis o della Misericordia. Ore 9.30: Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Fabian Adriano; Sato Armando e Bruna; Bedin Ferdinando, Tecla e Santa.
Incontri
Martedì ore 21.00 Incontro-prove per il gruppo della Corale parrocchiale.
Avvisi.
· Nella notte è cambiato l’orario, abbiamo mandato avanti le lancette dell’orologio di un’ora. Sapete che per noi cambia solo l’orario della messa festiva del sabato che sarà non più alle ore 18.30 ma alle 19.00.
· Domani, giorno di Pasquetta ci sarà una sola santa Messa alle ore 9.30.
· La festa che celebriamo è così grande e solenne che per otto giorni è come se fossimo sempre dentro la Pasqua, abbiamo otto giorni utili per farci gli auguri e per dirci l’un l’altro: ’Cristo è Risorto, ha vinto la morte’ questo vuol dire ’Buona Pasqua’!.
· Domenica prossima è la Domenica in Albis (deponendis), domenica in cui coloro che avevano celebrato i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana nella Veglia Pasquale deponevano le vesti bianche (Albae) indossate in quell’occasione. Anche i nostri dieci ragazzi/e che hanno ricevuto la Cresima e l’Eucaristia nella Veglia deporranno, la prossima domenica, al termine della celebrazione, la loro veste bianca. Altri sette loro compagni la prossima domenica riceveranno i sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia nella stessa celebrazione, li accompagniamo tutti con la nostra preghiera.
· Domenica prossima proprio per questo ci sarà una sola santa messa alle ore 9.30.
A tutti soprattutto a chi non potrà partecipare alle liturgie, Buona Pasqua!
Alleluia! Cristo è risorto e trionfa
don Donato Allegrett
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
Parola di Dio
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Cercate le cose di lassù, dove è Cristo
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Parola di Dio
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
Alleluia, alleluia.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
facciamo festa nel Signore.
Egli doveva risuscitare dai morti.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
Parola del Signore
La finalità del consigliare e il metodo del discernimento comunitario
Dal momento che la Chiesa «inserita nel tempo che scorre dalla Pentecoste alla Parusia e, attenta ai “segni dei tempi”, deve annunciare e offrire il Vangelo della salvezza agli uomini del proprio tempo» (Antonio Mattiazzo, Il Consiglio pastorale, p. 23), il CPP si presenta come il primo e principale luogo dove la parrocchia attua il discernimento comunitario al fine di dare forma cristiana alla vita quotidiana.
Nel prendere consapevolezza che la finalità del consigliare è praticare il metodo del discernimento comunitario, sul quale la Diocesi, nello scorso mandato 2018- 2023, si è sperimentata sia attraverso il Sinodo dei Giovani che il Sinodo diocesano, il CPP svolge il suo compito di consigliare la parrocchia e il parroco che la presiede.
Il CPP richiede cura nella scelta dei membri che compongono gli Organismi, nell’assunzione del metodo di lavoro, nel confrontarsi su alcuni temi che interpellano la parrocchia e nel prendere decisioni per la loro attuazione concreta.
Siamo creati per risorgere!
L’eterna felicità di Gesù è essere il Generato dal Padre e saperlo. Ogni peccato che un uomo commette va contro la risurrezione di Gesù. Tutti gli errori e tutte le deficienze che si possono deplorare in teologia provengono, almeno in parte, dalla mancanza o scarsità di attenzione per la risurrezione di Gesù. Nel pensiero cristiano, come nella vita, rapportarsi alla risurrezione è fondamentale. L’uomo è stato definito un essere-per-la-morte. È anche un essere-per-la-risurrezione. Nel disegno creatore, è destinato a morire con quel Cristo che il Padre risuscita.
È così che l’uomo è immortale: non già indenne da morte, ma creato per risorgere, attraverso la morte. La risurrezione è l’ultima tappa: lo fu per Gesù, lo sarà per la Chiesa. La storia di Gesù e della Chiesa si compie nella risurrezione.
E tuttavia, è anche di lì che tutto comincia, sia per Gesù che per la Chiesa. La Chiesa parte dalla risurrezione di Cristo e muove verso la risurrezione di Cristo, progredendo nella partecipazione alla vita divina di lui fino ad esserne riempita. La Chiesa sarà «glorificata» con lo stesso atto che glorifica il Salvatore.
La Pasqua di Gesù è il mistero dell’incarnazione nel suo compimento totale. Il cristianesimo nasce nello stesso luogo dove ha il suo ultimo compimento. Quando Gesù risorge, rivive lui stesso e diventa moltitudine, come un chicco di grano che dà molto frutto (Gv 12,24).
La Chiesa nasce nella risurrezione di Gesù, perché anche il Cristo, di cui vive, nasce nella sua Pasqua.
Nella sua risurrezione, Gesù nasce Figlio di Dio nello Spirito Santo. Nel Cristo risuscitato la fede trova il Padre che per noi genera Cristo e ci dona lo Spirito Santo.
1 L Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. La tomba è vuota. Il Risorto si rivela alle donne e a tutti coloro che lo cercano. S. Maria Egiziaca; S. Ugo di Grenoble. At 2,14.22-33; Sal 15; Mt 28,8-15.
2 M Dell’amore del Signore è piena la terra. Il Risorto, incontrandola, chiama per nome Maria di Magdala e le affida la missione dell’annuncio. S. Francesco da Paola; S. Abbondio. At 2,36-41; Sal 32; Gv 20,11-18.
3 M Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Il volto, prima triste, dei discepoli di Emmaus torna alla gioia nel riconoscere Gesù allo spezzare il pane. S. Sisto I; S. Luigi Scrosoppi. At 3,1-10; Sal 104; Lc 24,13-35.
4 G O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Il Crocifisso non è morto ma è Vivente, gli apostoli lo incontrano, mangiano con lui e ne diventano testimoni. S. Isidoro; S. Francesco Marto. At 3,11-26; Sal 8; Lc 24,35-48.
5 V La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Nell’episodio della pesca miracolosa il gran numero di pesci non squarcia la rete, segno che la missione è universale. S. Vincenzo Ferrer; S. Irene; S. Giuliana. At 4,1-12; Sal 117; Gv 21,1-14.
6 S Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto. Gesù invia gli Undici, prima increduli, per annunciare a tutti il suo Vangelo. S. Pietro da Verona; B. Caterina da Pallanza. At 4,13-21; Sal 117; Mc 16,9-15.
7 D II domenica di Pasqua / B (o della divina Misericordia). II sett. di Pasqua - II sett. del Salterio. S. Giovanni B. de La Salle. At 4,32-35; Sal 117; 1Gv 5,1-6; Gv 20,19-31.