sabato 11 novembre 2023

“Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. 12 nov. 2013

 12 novembre 2023
   XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

“Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.

Ai tempi di Gesù la sposa aspettava nella casa dei genitori l’arrivo dello sposo. Dopo il tramonto del sole, lo sposo arrivava con un corteo nuziale per portarla nella sua casa. Alcune damigelle seguivano la sposa. Diverse ragioni potevano causare il ritardo dello sposo come, per esempio, lunghi discorsi con i genitori della sposa sui doni e sulla dote. Il tirare in lungo le trattative era di buon auspicio. Ma non è lo stesso per le spose di cui si parla nel Vangelo di oggi. Qui si tratta infatti del ritorno di Cristo e tutto è riassunto nelle ultime parole: “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”, cioè: “Siate pronte per l’arrivo di Cristo”. Così la parabola delle vergini poteva cominciare con questa frase: “Per il regno dei cieli accadrà come per le dieci vergini che uscirono, con le loro lampade, incontro allo sposo”. Agli occhi di Gesù, è saggio chi veglia, cioè chi pensa sempre, nel suo animo, al giorno del ritorno del Signore e all’ora della propria morte, chi vive ogni giorno nell’amicizia di Dio, nella grazia santificante, e chi si rialza subito se, per debolezza, cade. Allora “Vegliate”, perché nessuno, all’infuori di Dio, conosce il giorno e l’ora.
 

Intenzioni Sante Messe

SABATO  11         Ore 18.30: Agostini Sereno e Dorina; Caon Pierina, Pedron Sergio e  Veneranda; Agostini Tarcisio; Scapin Nives, Milena e Luciano; Nicoletti Arturo (anniversario) e Spinello Irma; Bertapelle Marcello; Lucchini Valter.

DOMENICA  12 XXXII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Bragagnolo Antonio e Caterina; Fabian Adriano; Scapin Arino e Samuele; Guerriero, Cornelio e Amelia; Nalesso Dino, Adelina e Luigi; Def. Fam. Bedin Corrado, Amelia e Figli; Dalle Fratte Ivo; Peruzzo Agnese, Mario, Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Fassina Giuseppe e Fam. Def.; Betto Augusto, Gianfranco e Fam. Def.; De marchi Franca e Cavinato Teresina. Ore 11.00: Pro Populo.

Lunedì  13     Ore 8.00:  Don Liberio.

MARTEDì  14 Ore  15.00:  Padre Daniele.

MERCOLEDì   15 Ore 8.00:  Padre Ennio; Menegatti Afra (settimo).

GIOVEDì  16 Ore 15.00:  Scapin Rino e Adelina; Tonello Giuseppe e fratelli; Tonello Silvano.

VENERDì  17 Ore 8.00:  Scapin Giancarlo e Lidia.

SABATO  18 Ore 18.30: Def. Fam. Bedin Fulvio; Libralon Mario e Cavinato Maria; Mazzon Tiziano e Gazzola Rosalia; Bedin Marcello; Bedin Giuseppe e genitori; Bragagnolo Renato e Beghin Palma.

DOMENICA 19 XXXIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Gallo Pericle; Lella Erasmo; Zanon Egidio, Dino e Olindo; De Marchi Franca e Cavinato Teresina. Ore 11.00: Pro Populo.


Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

Avvisi.

· Oggi 72^ Giornata del Ringraziamento ci uniamo alla preghiera di ringraziamento che sale al cielo dalle comunità cristiane di tutta l'Italia; anche noi vogliamo dire al Signore il nostro grazie per tutti i doni che ci elargisce continuamente, e lo preghiamo per tutti coloro che a causa della guerra o delle calamità naturali non riescono a godere dei suoi doni. Preghiamo e vogliamo adoperarci perché ci sia la Pace nelle famiglie, nel nostro quartiere, nel nostro paese tra le nazioni, in modo particolare in Ucraina e in Israele…

· Mercoledì 15 novembre, alle ore 21.00, in sala Borsi ci sarà un incontro per i Catechisti parrocchiali.

· Domenica 19 novembre, è la terza domenica del mese, secondo l’impegno di carità che ci siamo dati raccoglieremo gli alimenti per i poveri che fanno riferimento alla nostra parrocchia; troverete quindi alla porta della chiesa i cesti per il vostro dono per i poveri.

· Domenica 19 novembre, alle ore 15.00, in Centro Parrocchiale ci sarà il secondo incontro  per i genitori dei ragazzi del Primo Discepolato 2^ e 3^ tappa (ragazzi di 3^ e 4^ elementare).

 

Un traguardo splendido

Che bella notizia! Apprendiamo oggi dalla Parola che, se è vero che noi ricerchiamo la sapienza di Dio, in verità è essa che ci cerca per prima. 
La divina sapienza va in cerca di quanti sono degni di lei. 
Vuole raggiungerci ed illuminare la nostra vita. 
Oggi ci viene incontro per indicarci l’orizzonte della nostra esistenza.
 La Parola di Dio ci rivela che il traguardo, offerto a tutti noi, è splendido: «Quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui». Saremo sempre con il Signore! Davvero «Quale gioia, quando mi dissero: “Andremo alla casa del Signore”». 
Ma questo orizzonte richiede una preparazione. Il Vangelo ci fa chiaramente capire che non si può pensare di poter comprare all’ultimo momento l’olio necessario per entrare nella sala delle nozze. Va “comprato” oggi! È oggi che bisogna orientare la nostra vita verso l’eternità.
 È oggi che bisogna fare delle scelte che ci portino alla vita eterna. La nostra conversione all’Amore non può aspettare! La sapienza delle vergini “sagge” è di ordinare la vita quotidiana in vista del Cielo; di pensarla e viverla impegnandosi perché tutti siano salvati!
fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze

La salvezza è presentata da Gesù come l’essere invitati e accolti  ad un banchetto di nozze.  
Alcuni rifiutano l’invito: sono coloro che per primi l’hanno ricevuto, ma non avvertono più il bisogno di conversione.
 Altri vengono invitati al loro posto ma a tutti è richiesto di presentarsi con  la veste nunziale, simbolo della rinuncia al peccato.

Ricorre oggi la 73^  Giornata del ringraziamento


Prima lettura    Sap 6,12-16
La sapienza si lascia trovare da quelli che la cercano.
 
Dal libro della Sapienza
 
La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovare da quelli che la cercano.
Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano.
Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà,
la troverà seduta alla sua porta.
Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta,
chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni;
poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei,
appare loro benevola per le strade
e in ogni progetto va loro incontro.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale     Sal 62
 
Ha sete di te, Signore, l’anima mia.
 
O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.
 
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
 
Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
 
Quando nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
 
Seconda lettura    1Ts 4,13-18
Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
 
Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
Parola di Dio.
 
 
Canto al Vangelo (Mt 24,42.44)
 
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
 
Vangelo     Mt 25,1-13
Ecco lo sposo! Andategli incontro!
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore



Abbiamo bisogno di ministri santi
La Parola di Dio ci offre oggi l’esempio luminoso di Paolo e dei suoi compagni nell’apostolato, così affezionati ai fedeli che avrebbero desiderato dare loro non solo il vangelo di Dio, ma la loro stessa vita. 
Allo stesso tempo ci mette in guardia contro i ministri infedeli, sia quelli che allontanandosi dalla retta via sono di scandalo per molti, sia quelli che dicono e non fanno. 
Ci viene così ricordato quanto abbiamo bisogno di ministri santi. 
Questa santità, però, non dipende solo da loro, ma da noi tutti: «Non chiamate nessuno “padre” sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo», ci dice Gesù oggi. 
Si tratta di trovare il modo giusto di rapportarci con i nostri pastori. 
Di riconoscerli come nostri fratelli, guardandoci bene dal metterli su un piedestallo che li farà cadere; in una parola, di amarli, riconoscendo il dono stupendo che Dio ha deposto per noi nella loro umanità, benché povera come la nostra. E cosa, più di tutto, convertirà i pastori? La testimonianza di santità dei fedeli. 
fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze


Non deve stupire la durezza del linguaggio usato da Gesù verso i farisei.  Con la loro ipocrisia non solo mentono  a se stessi, ma - e questo  è ancora più grave, mettendosi sulla cattedra di Mosè, ingannano  pure gli altri.  I loro insegnamenti, infatti, non  portano a Dio.

Prima lettura      Ml 1,14- 2,2.8-10
Avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento.
 
Dal libro del profeta Malachìa
 
Io sono un re grande – dice il Signore degli eserciti – e il mio nome è terribile fra le nazioni.
Ora a voi questo monito, o sacerdoti. Se non mi ascolterete e non vi darete premura di dare gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su voi la maledizione.
Voi invece avete deviato dalla retta via
e siete stati d’inciampo a molti
con il vostro insegnamento;
avete distrutto l’alleanza di Levi,
dice il Signore degli eserciti.
Perciò anche io vi ho reso spregevoli
e abietti davanti a tutto il popolo,
perché non avete seguito le mie vie
e avete usato parzialità nel vostro insegnamento.
Non abbiamo forse tutti noi un solo padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia l’uno contro l’altro, profanando l’alleanza dei nostri padri?
Parola di Dio
 

Salmo responsoriale    Sal 130
 
Custodiscimi, Signore, nella pace.
 
Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.
 
Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l’anima mia.
 
Israele attenda il Signore,
da ora e per sempre.
 
 
Seconda lettura       1Ts 2,7-9.13
Avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita.
  
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
 
Fratelli, siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.
Voi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.
Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.
Parola di Dio

 
Canto al Vangelo (Mt 23,9.10)
 
Alleluia, alleluia.
Uno solo è il Padre vostro, quello celeste
e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
 
 
Vangelo        Mt 23,1-12
Dicono e non fanno.
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore
 







Grati per i doni della terra lavoriamo al servizio dell’uomo

Oggi, più che mai, la produzione alimentare è sotto attaccoL’agricoltural’allevamento e la pesca sono colpiti da costi sempre più alti, da leggi sempre più severe e da presunte innovazioni quali le manipolazioni genetiche sempre più spinte, l’uso di insetti a scopo alimentare e l’invadenza delle multinazionali che, spesso, con fare spietato, cancellano i piccoli produttori. Infine, c’è il clima, frequentemente avverso per chi lavora nel settore primario. Sembra che non vi sia scampo.

Eppure, esiste una soluzione che viene direttamente dalla Dottrina Sociale della Chiesa. Dall’esperienza benedettina dell’ora et labora e dalle encicliche Rerum Novarum e Quadragesimo Anno, alcuni pensatori quali Gilbert K. Chesterton, padre Vincent McNabb e Hilaire Belloc hanno sviluppato una filosofia economica nota come Distributismo. Centrato sulla famiglia, sul possesso dei beni di produzione e di sostentamento, prima fra tutti la casa, da parte dei lavoratori, nel Distributismo il lavoratore torna protagonista. Utopia? No,  esistono numerose esperienze, tra cui quella della Mondragon Corporation, cooperativa spagnola, fondata nel 1956, che oggi conta decine di migliaia di lavoratori, tutti proprietari, e fattura miliardi di euro, nata ad opera di padre José María Arizmendiarrieta sulle ceneri di una guerra civile. Il sistema cooperativo dell’Emilia-Romagna, il programma “Terra dell’Agricoltore” di Taiwan, i piani per la compartecipazione azionaria dei dipendenti (ESOP) sono altri esempi.

In questa 73a Giornata del ringraziamento, ancora una volta leviamo la nostra preghiera a Dio per ringraziarlo di tutti i doni dell’agricoltura, dell’allevamento, della pesca e di tutte le professionalità e le scoperte scientifiche e tecnologiche che consentono di lavorare meglio. E preghiamo che Dio susciti uomini e donne capaci di rinnovare questa economia malata che sta strangolando un settore vitale, spesso a vantaggio di pochi profittatori.

Chiediamo uomini e donne in grado di applicare saggiamente la Dottrina Sociale della Chiesa, affinché, anche attraverso il Distributismo, il lavoro nel settore primario (e non solo quello) ritorni al servizio dell’uomo e non della speculazione.











INIZIATIVE   IN PARROCCHIA
 












Calendario liturgico: (13-19 novembre 2023)

13 L Guidami, Signore, per una via di eternità. Gesù ci invita ad essere testimoni credibili per non scandalizzare i più deboli nella fede. S. Imerio; S. Agostina L. Pietrantoni; S. Omobono. Sap 1,1-7; Sal 138; Lc 17,1-6.

14 M Benedirò il Signore in ogni tempo. «Siamo servi inutili»: tutto, anche le nostre persone, dobbiamo orientare a Dio, il solo necessario. S. Rufo; S. Teòdoto; B. Maria Luisa Merkert. Sap 2,23–3,9; Sal 33; Lc 17,7-10.

15 M Àlzati, o Dio, a giudicare la terra. Tanti ricevono la grazia della guarigione, ma non tutti la sanno riconoscere con gratitudine. S. Alberto Magno (mf); S. Leopoldo il Pio; S. Sidonio. Sap 6,1-11; Sal 81; Lc 17,11-19.

16 G La tua parola, Signore, è stabile per sempre. L’attesa del giorno del Signore deve avvenire nella pace della preghiera, attenti ai veri segni di Dio. S. Margherita di Scozia (mf); S. Geltrude di Helfta (mf). Sap 7,22–8,1; Sal 118; Lc 17,20-25.

17 V S.Elisabetta di Ungheria (m, bianco). I cieli narrano la gloria di Dio. Gesù ci invita a fare le nostre scelte con un chiaro obiettivo: l’incontro con il Signore. S. Aniano; S. Ilda. Sap 13,1-9; Sal 18; Lc 17,26-37.

18 S Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore. Camminando sulle acque, Gesù mostra il suo dominio sulle forze del male e della morte, rappresentate dal mare. Dedic. Basiliche dei Ss. Pietro e Paolo ap. (mf). At 28,11-16.30-31; Sal 97; Mt 14,22-33.

19 D XXXIII Domenica del T.O. / A. XXXIII sett. del T.O. / A - I sett. delSalterio. S. Barlaam; S. Simone eremita. Pr 31,10-13.19-20.30-31; Sal 127; 1Ts 5,1-6; Mt 25,14-30.


Elide Siviero

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