Possiamo lasciarci paralizzare dalla paura che ci impedisce di vedere Cristo
La paura e la mancanza di coraggio rappresentano un notevole ostacolo ad una vita di fede e d’amore.
Anche noi, proprio come gli apostoli sulla barca, possiamo lasciarci paralizzare dalla paura, che ci impedisce di vedere quanto Cristo ci sia vicino.
Egli è l’Emmanuele, il Dio-con-noi, ed è anche il Dio della natura, che comanda alle tempeste e a tutte le forze distruttrici: “Egli annunzia la pace... La sua salvezza è vicina a chi lo teme” (Sal 85,9-10); anche quando ci sembra di essere su una barca a “qualche miglio da terra e... agitata dalle onde, a causa del vento contrario”, egli non è mai lontano da ognuno di noi.
Come san Pietro, dobbiamo essere pronti a rischiare la nostra sicurezza e l’eccessiva preoccupazione per noi stessi, se vogliamo che la nostra fede si rafforzi.
Che cosa succede, allora, quando, sentendo la forza del vento, cominciamo ad avere paura e ad affondare? Per superare la paura si deve seguire l’esempio di Gesù: “Salì sul monte, solo, a pregare”.
Intenzioni Sante Messe
SABATO 12 Ore 19.00: Bragagnolo Antonio e Caterina; Agostini Sereno e Dorina; De Pieri Mirella; Cavinato Dino (settimo).
DOMENICA 13 XIX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Fabian Adriano; Scapin Arino e Samuele; Pezzin Marilena.
Lunedì 14 Ore 8.00: .
MARTEDì 15 Assunzione della Beata Vergine Maria . Ore 9.30: Libralon Annamaria e Fam. Def.; Caon Zita e Fam. Def.; Gallo Pericle; Morosinotto Franco Luigi e Alice; Alice e Def. Fam. Tosato; Bruno e Def. Fam. Torresin; Zanon Egidio (trigesimo); Tonello Silvano; Sato Armando e Libralon Bruna.
MERCOLEDì 16 Ore 8.00: .
GIOVEDì 17 Ore 18.00: .
VENERDì 18 Ore 8.00: .
SABATO 19 Ore 19.00: Def. Fam. Bedin Fulvio; Bertinato Ivana (trigesimo); De Pieri Mirella.
DOMENICA 20 XX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Genitori Spanesi, Elio, Sante e Giordana; Borsato Dorina e Bedin Mario.
Lunedì 21 Ore 8.00: .
MARTEDì 22 Ore 18.00: Bragagnolo Renato e Palma.
MERCOLEDì 23 Ore 8.00: .
GIOVEDì 24 Ore 18.00: .
VENERDì 25 Ore 8.00: .
SABATO 26 Ore 19.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Caon Pierina, Pedron Sergio e Veneranda; Rizzato Fernando e Fam. Def. e Beghin Guerriero; Cavinato Rino; De pieri Mirella.
DOMENICA 27 XXI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Fabian Adriano; Bertapelle Marcello; Ciscato Luigi, Fernando e Romilda; Badan Bruno e Agostini Ugo.
Avvisi.
· Nelle domeniche di agosto ci sarà una sola santa messa nella mattinata alle ore 9.30. Propongo una sola Santa messa in considerazione del fatto che, siamo in tempo di ferie, alla messa delle ore 11.00 ci sono sempre meno persone e non sempre si riesce ad avere la disponibilità di qualcuno che animi la liturgia col canto e col servizio dei lettori.
· Coi ministri straordinari abbiamo pensato di portare la comunione agli ammalati nella festa dell’Assunta il 15 agosto dopo la messa delle ore 9.30
Dalla paura alla fede
Fermati sul monte alla presenza del Signore.
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Parola di Dio
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio
Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
Comandami di venire verso di te sulle acque.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura.
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Parola del Signore
Dopo l’annuncio, Maria è partita verso la montagna di Giudea per andare a trovare Elisabetta. Colma dello Spirito Santo, Elisabetta l’ha benedetta. L’ha proclamata “Madre del mio Signore”. Fonte di gioia. Beatitudine vivente della fede. Maria ha risposto con il cantico del Magnificat . Parole ispirate, che lasciano intravedere il suo cuore. Esse sono per noi il suo “testamento spirituale”. Identificandosi con Maria, la Chiesa di tutti i tempi continua a cantare tutti i giorni il Magnificat come suo proprio cantico.
Celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio. La beatitudine divina e umana della Salvezza. Il suo eterno Magnificat.
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
Parola di Dio
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
Parola di Dio
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente: ha innalzato gli umili.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore
14 L S. Massimiliano M. Kolbe (m, rosso). Celebra il Signore, Gerusalemme. La vera tassa che Gesù deve pagare non è quella del tempio, ma il dono della sua vita che ci libera dalla schiavitù del peccato. S. Ursicino.
Dt 10,12-22; Sal 147; Mt 17,22-27.
Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1Cor 15,20-27a; Lc 1,39-56.
Dt 34,1-12; Sal 65; Mt 18,15-20.
Gs 3,7-10.11.13-17; Sal 113A; Mt 18,21–19,1.
Gs 24,1-13; Sal 135; Mt 19,3-12.
Gs 24,14-29; Sal 15; Mt 19,13-15.
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