giovedì 10 agosto 2023

13 e 15 agosto 2023

 13 e 15  agosto 2023

Possiamo lasciarci paralizzare dalla paura che ci impedisce di vedere  Cristo



La paura e la mancanza di coraggio rappresentano un notevole ostacolo ad una vita di fede e d’amore.
Anche noi, proprio come gli apostoli sulla barca, possiamo lasciarci paralizzare dalla paura, che ci impedisce di vedere quanto Cristo ci sia vicino.
Egli è l’Emmanuele, il Dio-con-noi, ed è anche il Dio della natura, che comanda alle tempeste e a tutte le forze distruttrici: “Egli annunzia la pace... La sua salvezza è vicina a chi lo teme” (Sal 85,9-10); anche quando ci sembra di essere su una barca a “qualche miglio da terra e... agitata dalle onde, a causa del vento contrario”, egli non è mai lontano da ognuno di noi.
Come san Pietro, dobbiamo essere pronti a rischiare la nostra sicurezza e l’eccessiva preoccupazione per noi stessi, se vogliamo che la nostra fede si rafforzi.
 Cristo dice ad ognuno di noi: “Vieni”. Per rispondere e per andare a lui, a volte, dobbiamo attraversare le acque della sofferenza.
Che cosa succede, allora, quando, sentendo la forza del vento, cominciamo ad avere paura e ad affondare? Per superare la paura si deve seguire l’esempio di Gesù: “Salì sul monte, solo, a pregare”. 
La fede si rafforza solo con una pratica regolare della preghiera.


   

Intenzioni Sante Messe

SABATO  12          Ore 19.00: Bragagnolo Antonio e Caterina; Agostini Sereno e Dorina; De Pieri Mirella; Cavinato Dino (settimo).

DOMENICA 13      XIX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Fabian Adriano; Scapin Arino e Samuele; Pezzin Marilena.

Lunedì  14 Ore 8.00:  .

MARTEDì  15 Assunzione della Beata Vergine Maria . Ore  9.30:  Libralon Annamaria e Fam. Def.; Caon Zita e Fam. Def.;  Gallo Pericle; Morosinotto Franco Luigi e Alice; Alice e Def. Fam. Tosato; Bruno e Def. Fam. Torresin; Zanon Egidio  (trigesimo); Tonello Silvano; Sato Armando e Libralon Bruna.

MERCOLEDì   16 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  17 Ore 18.00:  .

VENERDì  18 Ore 8.00:  .

SABATO  19 Ore 19.00 Def. Fam. Bedin Fulvio; Bertinato Ivana  (trigesimo); De Pieri Mirella.

DOMENICA 20 XX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30.  Genitori Spanesi, Elio, Sante e Giordana; Borsato Dorina e Bedin Mario.

Lunedì  21 Ore 8.00:  .

MARTEDì  22 Ore  18.00:  Bragagnolo Renato e Palma.

MERCOLEDì   23 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  24 Ore 18.00:  .

VENERDì  25 Ore 8.00:  .

SABATO  26 Ore 19.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Caon Pierina, Pedron Sergio e Veneranda; Rizzato Fernando e Fam. Def. e Beghin Guerriero; Cavinato Rino; De pieri Mirella.

DOMENICA 27 XXI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e  Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Fabian Adriano; Bertapelle Marcello; Ciscato Luigi, Fernando e Romilda; Badan Bruno e Agostini Ugo.

 

 

Avvisi.

· Nelle domeniche di agosto  ci sarà una sola santa messa nella mattinata alle ore 9.30.  Propongo una sola Santa messa in considerazione del fatto che, siamo in tempo di ferie, alla messa delle ore 11.00 ci sono sempre meno persone e non sempre si riesce ad avere la disponibilità di qualcuno  che animi la liturgia col canto e col servizio dei lettori.

· Coi ministri straordinari abbiamo pensato di portare la comunione agli ammalati nella festa dell’Assunta il 15 agosto dopo la messa delle ore 9.30


Dalla paura alla fede


Nella Bibbia il mare è simbolo delle forze minacciose del male, luogo dove l’uomo si confronta con il dubbio e la paura che lo abitano. Il problema dei discepoli, in realtà, non sono le onde e il “vento contrario”, perché la vera battaglia non è all’esterno, ma si gioca all’interno del nostro cuore. Non fu un caso che Gesù «costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva»: era venuto per loro il momento del grande passaggio, dalla paura all’altra riva della fede. La vita altro non è che questa lunga traversata, dove impariamo a riconoscere la presenza di Dio nell’ascoltare il “sussurro” leggero della sua voce. La sua Parola è “voce sottile di silenzio” più forte di vento, terremoto e fuoco, più potente delle voci di grandi acque. Il Signore non apre il mare come nei prodigi dell’Esodo, ma dona a noi, come a Pietro, la capacità di camminare sulle acque, di sottometterle senza esserne sommersi. Si tratta di fidarci della sua voce che continuamente ci chiama: «Vieni!», per giungere all’altra riva, dove il grido di paura si cambia in professione di fede: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)



Prima lettura   1Re 19,9.11-13
Fermati sul monte alla presenza del Signore.
 
Dal primo libro dei Re
 
In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 84
 
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
 
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
 
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
 
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
 
 
Seconda lettura   Rm 9,1-5
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
 
Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Sal 129,5)
 
Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
 
 
Vangelo     Mt 14,22-33
Comandami di venire verso di te sulle acque.
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura.
 Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Parola del Signore
 
 
 
ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA 


Dopo l’annuncio, Maria è partita verso la montagna di Giudea per andare a trovare Elisabetta. Colma dello Spirito Santo, Elisabetta l’ha benedetta. L’ha proclamata “Madre del mio Signore”. Fonte di gioia. Beatitudine vivente della fede. Maria ha risposto con il cantico del Magnificat . Parole ispirate, che lasciano intravedere il suo cuore. Esse sono per noi il suo “testamento spirituale”. Identificandosi con Maria, la Chiesa di tutti i tempi continua a cantare tutti i giorni il Magnificat come suo proprio cantico.
Celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio. La beatitudine divina e umana della Salvezza. Il suo eterno Magnificat.



Prima lettura      Ap 11,19; 12,1-6.10
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.
 
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
 
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 44
 
Risplende la regina, Signore, alla tua destra.
 
Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
 
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.
 
Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
 
Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
 
 
Seconda lettura    1Cor 15,20-26
Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo
 
Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
 
 
Vangelo     Lc 1,39-56 
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente: ha innalzato gli umili.
 
+ Dal Vangelo secondo Luca
 
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore


VIDEO   

Per i bambini  e ragazzi  








INIZIATIVE 



Calendario liturgico: (13 agosto - 13 agosto 2023)

14 L S. Massimiliano M. Kolbe (m, rosso). Celebra il Signore, Gerusalemme. La vera tassa che Gesù deve pagare non è quella del tempio, ma il dono della sua vita che ci libera dalla schiavitù del peccato. S. Ursicino.
Dt 10,12-22; Sal 147; Mt 17,22-27.
 
15 M ASSUNZIONE B.V. MARIA (s, bianco). Risplende la regina, Signore, alla tua destra. In Maria, donna dell’ascolto e grembo accogliente della Parola, Dio rivela la potenza della sua azione. S. Tarcisio.
Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1Cor 15,20-27a; Lc 1,39-56.
 
16 M Sia benedetto Dio: è lui che ci mantiene tra i viventi. La correzione fraterna è un atteggiamento che rivela la cura che dobbiamo avere gli uni per gli altri. S. Stefano di Ungheria (mf); S. Rocco; S. Teodoro.
Dt 34,1-12; Sal 65; Mt 18,15-20.
 
17 G Trema, o terra, davanti al Signore. Più riusciremo a perdonare e più riceveremo il perdono da Dio. La Parola ci conduce alla comprensione. S. Chiara della Croce; S. Giovanna Delanoue; S. Mirone.
Gs 3,7-10.11.13-17; Sal 113A; Mt 18,21–19,1.
 
18 V Il suo amore è per sempre. Il matrimonio è un dono dell’amore come anche la castità per il Regno. Gesù invita ciascuno a scoprire la propria vocazione e a impegnarsi a realizzarla. S. Elena; S. Agapito; B. Paola Montaldi.
Gs 24,1-13; Sal 135; Mt 19,3-12.
 
19 S
Tu sei, Signore, mia parte di eredità. Il Signore renda docile e limpido il nostro cuore per poterci affidare a lui con la semplicità dei bambini. S. Giovanni Eudes (mf); S. Sisto III; B. Guerrico.
Gs 24,14-29; Sal 15; Mt 19,13-15.
 
20 D XX Domenica del T.O. / A. XX sett. del T.O. - IV sett. del Salterio. S. Bernardo; S. Filiberto. Is 56,1.6-7; Sal 66; Rm 11,13-15.29-32; Mt 15,21-28.

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