sabato 24 giugno 2023

25  giugno 2023

 Non temere nessuno se non Dio
 
Tutto quello che Gesù ha detto all’orecchio, di nascosto e privatamente, sarà predicato pubblicamente sui tetti dei paesi
e delle città del mondo intero. Dopo la discesa dello Spirito Santo, gli apostoli hanno cominciato ad annunciare il Vangelo, chiaramente e coraggiosamente, quando hanno aperto le porte del cenacolo e sono andati verso i quattro punti cardinali dell’universo. Nonostante l’opposizione incontrata, il Vangelo è stato fatto conoscere sempre di più e sempre meglio e, quando la fine del mondo sarà ormai prossima, l’umanità tutta ne sarà a conoscenza. 
Gesù dice anche: “Non preoccuparti troppo della sorte del Vangelo, e non avere paura della gente. Non temere nessuno se non Dio. Non è la morte la più grande sventura, ma la dannazione”. 
Noi dobbiamo superare la paura della morte, così come le persecuzioni e le difficoltà di ogni giorno, mediante la fede nella divina Provvidenza, che protegge anche il più insignificante fra gli uccelli: il passero. La cosa più bella che l’uomo possa fare sulla terra, in mezzo a persecuzioni e sofferenze, è di essere testimone di Gesù. 
Anche se il martirio non è il destino di tutti i suoi discepoli, ognuno deve sempre e dovunque riconoscere la sua appartenenza a Cristo, con le parole e le azioni, la vita e il comportamento.
 E noi lo facciamo in special modo durante la messa, nella quale, in comunione con l’intera Chiesa, annunciamo le grandi opere di Dio.


Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  25      XII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Fabian Adriano; Bedin Corrado, Amelia e Figli; Badan Bruno; Fassina Giuseppe. Ore 11.00. Cavinato Leonunzio; Secondo l’intenzione degli appartenenti alla classe del 1963.

Lunedì  26   Ore 18.00:  Rizzato Dina.

MARTEDì  27 Messa delle vacanze. Ore  9.00: Pezzin Marilena; Zerbato Angela Lia in Nicoletti; Per le Anime del Purgatorio.

MERCOLEDì   28 Ore 18.00:  .

GIOVEDì  29 Ore 18.00:  Dalle Fratte Genesio; Bertapelle Marcello.

VENERDì  30 Ore 18.00:  .

SABATO  01.07 Ore 19.00: Virgis Elio e Pasquali Ada; Cavinato Emilio; CavinatoGino e Ida; Rizzato Dina.

DOMENICA 02 XIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Latova Ester e Mario; Ore 11.00: Zanon Mario e Gallo Bertilla.

 

Avvisi

· Oggi celebriamo la Giornata Mondiale per la Carità del Papa, trovate tra i banchi le buste per la vostra offerta; questa offerta che resta nelle mani del Papa si chiama anche Obolo di San Pietro, un’offerta che gli permette di rispondere alle tante richieste che gli arrivano da tutto il mondo. Nel 2022 si sono finanziati 157 progetti in 67 Paesi; vi chiedo, come sempre, di essere generosi.

· Oggi, dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· La prossima settimana inizia il Grest Parrocchiale; si sono iscritti più di centoventi ragazzi che saranno accompagnati da un folto gruppo di giovanissimi animatori… a questi ragazzi e ai giovani che hanno deciso di animarli va tutta la nostra simpatia e il nostro incoraggiamento a fare bene.

· La prossima settimana, proprio per avere la possibilità di stare coi ragazzi del Grest fin dall’inizio della giornata, l’orario della messa quotidiana  viene spostato  e sarà ogni giorno alle ore 18.00,  eccetto il martedì in cui propongo per tutti i ragazzi la messa delle vacanze alle ore 9.00; invito davvero tutti a partecipare.

· Giovedì 29 giugno, alle ore 21.00, in sala Borsi, ci sarà il Consiglio Pastorale Parrocchiale.

 

Annunciare senza timore la salvezza


L’esistenza umana è da sempre minacciata e ciò suscita quel sentimento così indebolente da far bloccare ogni entusiasmo: la paura! Con essa aumentano l’instabilità e l’incertezza dell’esistenza, mettendo in questione il senso stesso della vita. Anche i personaggi della Bibbia sono spesso presi dalla paura, ma sempre la voce di Dio li chiama a rinsaldare il proprio spirito confidando nella forza della sua grazia. Gesù addirittura invita i suoi discepoli a non aver paura nemmeno di quelli che possono uccidere il corpo, ma che non hanno potere sull’anima, e rassicura quanti confidano in lui che la Provvidenza di Dio è sempre all’opera nella loro vita. Sicuri della forza di Dio, è possibile annunciare la buona notizia del Vangelo nonostante l’incomprensione del mondo. È la missione della Chiesa: annunciare “dai tetti”, senza temere ostilità e persecuzioni, la salvezza di Dio. Dalle piccole “risurrezioni” quotidiane, dagli affanni della vita alla risurrezione eterna per la comunione definitiva con Dio.
don Tiberio Cantaboni


Non dobbiamo temere chi può uccidere il corpo, ma colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo. 
Anzi dobbiamo esultare, perché il Signore è con noi! 
Chiunque riconosce il Signore davanti agli uomini si trova nel luogo più sicuro dell’universo, perché è custodito nelle mani di Dio.

Oggi ricorre la Giornata per la carità del Papa (colletta obbligatoria).

 
Prima lettura     Ger 20,10-13
Ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.
 
Dal libro del profeta Geremìa
 
Sentivo la calunnia di molti:
«Terrore all’intorno!
Denunciatelo! Sì, lo denunceremo».
Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta:
«Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta».
Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori vacilleranno
e non potranno prevalere;
arrossiranno perché non avranno successo,
sarà una vergogna eterna e incancellabile.
Signore degli eserciti, che provi il giusto,
che vedi il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa!
Cantate inni al Signore,
lodate il Signore,
perché ha liberato la vita del povero
dalle mani dei malfattori.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 68
 
Nella tua grande bontà rispondimi, o Dio.
 
Per te io sopporto l’insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.
Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.
 
Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza.
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
nella fedeltà della tua salvezza.
Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.
 
Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
non disprezza i suoi che sono prigionieri.
A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brùlica in essi.
 
 
Seconda lettura   Rm 5,12-15
Il dono di grazia non è come la caduta.
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
 
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Gv 15,26.27)
 
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
 

Vangelo    Mt 10,26-33
Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Parola del Signore


VIDEO   

Per i  bambini










È




●  Sostenere la missione del Santo Padre che si estende al mondo intero dall’annuncio del Vangelo alla promozione dello sviluppo umano integrale, dell’educazione, della pace, della fratellanza tra i popoli; grazie anche alle tante attività di servizio svolte dai dicasteri, enti e organismi della Santa Sede che lo assistono ogni giorno.
●  Sostenere le numerose opere caritative in favore delle persone e famiglie in difficoltà, popolazioni colpite da calamità naturali, da guerre o che necessitano di assistenza umanitaria o sostegno allo sviluppo.
















Calendario liturgico: 26 Giugno - 2 Luglio 2023

26 L Beato il popolo che Dio ha scelto come sua eredità. Le parole di Gesù sulla pagliuzza e la trave vogliono liberarci dai giudizi di condanna che inquinano i nostri rapporti. Ss. Giovanni e Paolo; S. Vigilio; S. Josemaría Escrivá. Gen 12,1-9; Sal 32; Mt 7,1-5.


27 M Signore, chi sarà ospite nella tua tenda? La porta stretta richiede sacrificio e rinuncia, ma è il passaggio obbligato della vita cristiana. S. Cirillo di Alessandria (mf); S. Arialdo. Gen 13,2.5-18; Sal 14; Mt 7,6.12-14.

28 M S. Ireneo (m, rosso). Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. Come un albero buono si riconosce dai suoi frutti, così avviene anche per i messaggeri di Dio. S. Vincenza Gerosa; S. Paolo I. Gen 15,1-12.17-18; Sal 104; Mt 7,15-20.

29 G Santi Pietro e Paolo, apostoli (s, rosso). Il Signore mi ha liberato da ogni paura. Pietro, il primo a confessare in Gesù il Messia, e Paolo, l’apostolo delle genti, sono chiamati dal Signore a edificare la sua Chiesa. S. Siro; B. Raimondo Lullo. At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19.

30 V Benedetto l’uomo che teme il Signore. Gesù accoglie sempre la preghiera fiduciosa e umile, come quella del lebbroso, e risana e purifica. Ss. Primi Martiri Chiesa romana (mf); S. Adolfo; S. Marziale. Gen 17,1.9-10.15-22; Sal 127; Mt 8,1-4.

1 S Il Signore si è ricordato della sua misericordia. La nostra fede, come quella del centurione, si esprime nell’obbedienza fiduciosa al Signore e alla sua parola. B. Ignazio Falzon; B. Antonio Rosmini. Gen 18,1-15; Cant. Lc 1,46-55; Mt 8,5-17.

2 D XIII Domenica del T.O. / A. XIII sett. del T.O. - I sett. del Salterio. S. Bernardino Realino; S. Lidano. 2Re 4,8-11.14-16a; Sal 88; Rm 6,3-4.8-11; Mt 10,37-42. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica»

Lucia Giallorenzo

sabato 17 giugno 2023

La messe è molta, gli operai pochi!

   18  giugno 2023 

La messe è molta, 

 gli operai  pochi!



C
risto comincia la sua azione apostolica raccogliendo attorno a sé dei discepoli, che diventeranno i diffusori del suo insegnamento. Gesù, davanti all’enormità del compito e l’esiguo numero di coloro che sono chiamati a svolgerlo, si impietosisce delle folle che sono “come pecore senza pastore” e dona poteri ai suoi apostoli e li manda per il mondo.
Il motivo principale della riunione e della successiva dispersione degli apostoli è il grande amore di Dio per l’uomo. Lo scopo del ministero apostolico è il regno di Dio: “Predicate che il regno dei cieli è vicino”.
Al momento dell’Ascensione, Cristo dirà agli apostoli: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni” (Mt 28,19). Tutti i popoli devono essere ammaestrati per poter accedere al regno di Dio, che è il bene più grande. È così che Cristo propone la redenzione universale. Ognuno di noi, sacerdote, religioso, religiosa o laico, è chiamato e mandato da Dio. Può dunque essere apostolo e far conoscere nel mondo d’oggi, per mezzo della sua vita, la verità di Cristo.
Lavorare per Cristo e con Cristo è un grande privilegio e, insieme, un dovere. “Cristiano, non dimenticare la grande dignità di cui sei stato rivestito!”, diceva san Leone Magno. Prendendo coscienza di questa verità, ci uniremo ai dodici apostoli per annunciare: “È vicino a voi il regno di Dio” (Lc 10,9).
 
 

Intenzioni Sante Messe

DOMENICA 18      XI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Maggiolo Fabio, Ruggero e Argio (anniv.); Gallo Pericle; Scapin Sante, Marianna e Regina; Dalle Fratte Ivo. Ore 11.00: Filippi Carlo e Calabresi Teresa.

Lunedì  19 Ore 8.00:  Pezzin Marilena. Ore 20.30: Saggion Giovanni (settimo).

MARTEDì  20 Ore 18.00:  Aristo Albino.

MERCOLEDì   21 Ore  8.00:  Rosso Lino e Fam. Def..

GIOVEDì  22 Ore 18.00:  Scapin Igino e Palmira.

VENERDì  23 Ore 8.00: .

SABATO  24 Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Cavinato Gino e Rosso Dante; Cavinato Gino e Ida; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia e Suor Luisa.

DOMENICA 25 XII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Fabian Adriano; Bedin Corrado, Amelia e Figli; Badan Bruno; Fassina Giuseppe. Ore 11.00. Cavinato Leonunzio; Secondo l’intenzione degli appartenenti alla classe del 1963.

Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

Avvisi

· Oggi, terza domenica del mese, raccogliamo gli alimenti per i poveri che fanno riferimento alla nostra parrocchia. Ringrazio tutti coloro che portano il loro dono per i poveri, ringrazio anche coloro che lasciano il loro dono nella cesta che si trova vicino alla cassa del supermercato vicino alla chiesa.

· Oggi celebriamo la Giornata di Sostegno per le Attività pastorali della Diocesi, al termine delle messe, prima di uscire, troverete i cesti per la vostra offerta.

· La prossima sarà una settimana intensa per i giovanissimi che stanno preparando il Grest Parrocchiale, a questi giovani va tutta la nostra simpatia e il nostro incoraggiamento a fare bene.

· La prossima settimana l’orario della messa quotidiana di martedì e giovedì, viene spostato dalle ore 15.00 alle ore 18.00, per evitare di celebrare nelle ore più calde del giorno.

· Domenica 25 giugno, dalle ore 15.30 alle ore 18.30 la chiesa resterà aperta secondo l’iniziativa ’chiese aperte’ per una preghiera di sostegno per tutti coloro che sono coinvolti in prima persona nella terza sessione del Sinodo Diocesano. Domenica 25 ci sarà la votazione di ogni proposta con i relativi emendamenti

· Domenica  25 giugno celebriamo la Giornata Mondiale per la Carità del Papa, troverete quindi tra i banchi le buste per la vostra offerta; vi chiedo, come sempre, di essere generosi.

· Domenica 25 giugno, dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

 

La Messe è molta, 

ma gli operai sono pochi


Forse un po’ troppo abituati a ricevere questa informazio- ne, ai nostri orecchi suona scontato che Dio non è muto, ma parla; non comanda, ma promette; non chiede, ma vuole donarsi; non impone, ma invita. Eppure sono le caratteristiche fondamentali del suo agire, mai ovvie, e che richiedono all’uomo di porsi in ascolto, di rispondere al suo appello, coinvolgendo la propria libertà e responsabilità. Così è stato per Mosè, chiamato ad annunciare la prosperità per il suo popolo nella sequela di Dio (I Lettura), così per i dodici primi discepoli, invitati da Gesù ad annunciare il Regno con la stessa umiltà e potenza del Signore (Vangelo). L’invito di Dio è gratuito, è l’espressione della sua volontà di comunione con l’uomo per renderlo collaboratore nell’opera di salvezza; chiede a chi lo accoglie la medesima gratuità per la quale ogni offerta non è una imposizione, ma dono libero e liberante. Solo così è possibile giungere all’estrema offerta di sé, a immagine di quella di Cristo che, quando eravamo ancora peccatori, ha donato la sua vita per noi (II Lettura).

don Tiberio Cantaboni



Rendiamo grazie al Padre che ha fatto di noi un regno di sacerdoti e una nazione santa.
Invochiamo la sua misericordia perché continui a donare alla sua Chiesa pastori che, con dedizione e compassione, consumino la loro vita per il gregge del Signore


Prima lettura      Es 19,2-6
Sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa.
 
Dal libro dell’Èsodo
 
In quei giorni, gli Israeliti, levate le tende da Refidìm, giunsero al deserto del Sinai, dove si accamparono; Israele si accampò davanti al monte.
Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: «Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti: “Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all’Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me. Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa”».
Parola di Dio

 
Salmo responsoriale     Sal 99
 
Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.
 
Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.
 
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
 
Buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.
 
 
Seconda lettura     Rm 5,6-11
Se siamo stati riconciliati per mezzo della morte del Figlio, molto più saremo salvati mediante la sua vita.
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
 
Fratelli, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.
Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
Parola di Dio

 
Canto al Vangelo (Mc 1,15)
 
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino:
convertitevi e credete nel Vangelo.
 
 
Vangelo     Mt 9,36-10,8
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, li mandò.
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Parola del Signore





  San Gregorio Barbarigo 

Gregorio conosce presto la sofferenza quando a soli due anni perde la madre a causa della peste. Il padre, senatore della Repubblica di Venezia – dove il futuro Santo era nato nel 1625 – lo manda nel 1643 assieme all’ambasciatore veneziano Alvise Contarini a Münster in Germania, dove si preparava la pace di Westfalia che doveva porre fine alla sanguinosa Guerra dei Trent’anni. Qui avviene un incontro decisivo per la vita del giovane Gregorio: quello con il cardinale Fabio Chigi, futuro Papa Alessandro VII. Terminati gli studi a Padova, Gregorio a 30 anni diviene sacerdote. Alessandro VII lo fa venire a Roma e allo scoppio della peste gli affida il coordinamento del soccorso ai malati, che Gregorio Barbarigo porta avanti con molto amore e dedizione.

Vescovo e pastore come San Carlo Borromeo

La fiducia di Alessandro VII si rinnova poi nel metterlo alla guida della diocesi di Bergamo nel 1657. Anni dopo, nel 1664, gli verrà affidata quella di Padova. Il suo “stile” sarà in entrambi i casi quello ispirato a San Carlo Borromeo, modello per Gregorio che, prima di tutto, vende tutti i suoi averi per darli ai poveri. Visita in lungo e in largo le parrocchie delle diocesi a lui affidate, assiste i moribondi, fa diffondere tra il popolo la stampa cattolica, alloggia nelle case della poveri. Di giorno insegna catechismo ai bambini e di notte prega. Nel suo cuore centrale è anche la formazione dei sacerdoti per la quale si impegna a fondo nel Seminario di Padova, che arriva a essere considerato uno dei migliori d’Europa.


A Roma la missione per le Chiese orientali

Un altro momento clou dell’impegno di San Gregorio Barbarigo è quello per a riunificazione con le Chiesa orientali. Dopo essere stato vescovo di Bergamo e prima di svolgere il ministero a Padova, trascorre un altro periodo a Roma. Nel 1658 Alessandro VII lo crea cardinale. Sono gli anni in cui partecipa a diversi Conclavi. Innocenzo XI lo sceglie come suo consigliere e Gregorio lavora per la riunificazione con le Chiese orientali. Stimato dai Papi e amato dal popolo, Barbarigo muore a Padova nel 1697 e viene beatificato nel 1761. A proclamarlo Santo sarà, nel 1960, Giovanni XXIII, originario della zona di Bergamo e uno tra i firmatari, anni prima, degli appelli per la sua Canonizzazione.

 

Cavino e San Gregorio Barbarigo

 Fino ai primi del Novecento Cavino faceva parte della parrocchia di Arsego.
 La sua prima chiesa altro non era che l’oratorio dell’Addolorata, sostituito da una piccola chiesa nel 1894. Nel 1915 Cavino, che raggiungeva ormai i cinquecento abitanti, divenne curazia sussidiaria di Arsego con sacerdote fisso. 
Dopo pochi anni, nel 1919, fu costruito un tempio più grande inaugurato nel 1921 e intitolato al Sacro Cuore di Gesù. 
Negli anni seguenti si ultimarono campanile e fonte battesimale e nel 1925 Cavino divenne curazia autonoma. Già nel 1939 la chiesa non bastava più e si acquistò il terreno per un nuovo edificio. Il campanile fu terminato nel 1940, mentre per la chiesa, elevata a parrocchiale nel 1941, si dovette attendere il 1953. 
Durante le fasi critiche del conflitto, nel 1944, le urne dei beati Gregorio Barbarigo e Giordano Forzatè dalla cattedrale di Padova vennero portate al sicuro proprio nella parrocchiale di Cavino, dove rimasero fino al 1946. E a san Gregorio, per sciogliere un voto fatto durante la guerra, nel 1961 è stato dedicato un altare della nuova chiesa. 
Dopo la ristrutturazione del presbiterio, la chiesa è stata consacrata nel 2005. 
Nel 2000 era stata ampliata la scuola materna.
Completamento dell'ampliamento  allo stato di oggi 2012

Calendario liturgico: 19-25 Giugno 2023

19 L Il Signore ha rivelato la sua giustizia. Perdono, non vendetta. Porgere l’altra guancia è il modo più alto per imitare il Cristo crocifisso. S. Romualdo (mf); Ss. Gervasio e Protasio; S. Giuliana Falconieri. 2Cor 6,1-10; Sal 97; Mt 5,38-42.

20 M Loda il Signore, anima mia. Gesù ci chiede di essere perfetti nell’amore come il Padre che ama tutti senza riserve. S. Gobano; S. Giovanni da Matera; B. Margherita Ebner. 2Cor 8,1-9; Sal 145; Mt 5,43-48.

21 M S. Luigi Gonzaga (m, bianco). Beato l’uomo che teme il Signore. Nel raccoglimento il cuore si pone in ascolto del Signore, presenza trasformante nell’amore. S. Rodolfo; B. Tommaso di Orvieto. 2Cor 9,6-11; Sal 111; Mt 6,1-6.16-18.

22 G Le opere delle tue mani sono verità e diritto. Gesù insegna a pregare con la libertà dei figli dando priorità al regno di Dio e solo dopo ai bisogni quotidiani. S. Paolino di Nola (mf); Ss. Giovanni Fisher e Tommaso Moro (mf). 2Cor 11,1-11; Sal 110; Mt 6,7-15.

23 V Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce. Sono i tesori del cielo quelli che hanno valore: è stolto chi accumula solo beni terreni. S. Giuseppe Cafasso; S. Lanfranco; B. Maria R. Cimatti. 2Cor 11,18.21b-30; Sal 33; Mt 6,19-23.

24 S Natività di san Giovanni Battista (s, bianco). Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. Elisabetta, donna anziana e sterile, ha partorito Giovanni che, per la misericordia di Dio, sarà dono per l’umanità. S. Teodolfo. Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80.

25 D XII Domenica del T.O. / A. XII sett. del T.O. - IV sett. del Salterio. S. Massimo; S. Guglielmo di Montevergine. Ger 20,10-13; Sal 68; Rm 5,12-15; Mt 10,26-33.

Lucia Giallorenzo