sabato 4 marzo 2023

 5 marzo  2023


2^ DOMENICA DI QUARESIMA

Gesù è l’ultima manifestazione di Dio.

Nelle Scritture, la montagna è sempre il luogo della rivelazione. Sono gli uomini come Mosè (Es 19) e Elia (1Re 19) che Dio incontra. 
Si racconta anche che il volto di Mosè venne trasfigurato da quell’incontro: “Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con il Signore” (Es 34,29). 
La magnificenza della rivelazione divina si comunica anche a coloro che la ricevono e diventano i mediatori della parola di Dio.
Gesù si mette a brillare come il sole sotto gli occhi di tre discepoli: questo lo individua come colui che è l’ultimo a rivelare Dio, come colui che oltrepassa tutti i suoi predecessori. 
Ciò è sottolineato ancor più dal fatto che Mosè ed Elia appaiono e si intrattengono con lui.
Essi rappresentano la legge e i profeti, cioè la rivelazione divina prima di Gesù. Gesù è l’ultima manifestazione di Dio.
 È quello che dimostra la nube luminosa - luogo della presenza divina (come in Es 19) - da dove una voce designa Gesù come il servitore regale di Dio (combinazione del salmo 2, 7 e di Isaia 42, 1).
 A ciò si aggiunge, in riferimento a Deuteronomio 18, 15, l’esortazione ad ascoltare Gesù, ad ascoltare soprattutto il suo insegnamento morale.


Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  05      II Domenica di Quaresima.      Ore 9.30: Spanesi Elio e Fam. Def.; Bertapelle Pietro, Agnese, Delfina, Gemma, Mario e Favaro Agnese; Milani Mario e  Gherlenda Antonia.

Lunedì  06       Ore 8.00: 

MARTEDì  07    Ore 15.00:  Bertapelle Marcello; Scapin Rino e Adelina.

MERCOLEDì  08 Ore  8.00:  .

GIOVEDì  09 Ore 15.00:  Pezzin Marilena; Scapin Antonio, Vittorio, Alberto, Suor Giuditta e Mario.

VENERDì  10 Ore 8.00:  Per le vittime della guerra in Ucraina e per il dono della pace.

SABATO 11 Ore 18.30:   Agostini Sereno e Dorina; Tonello Dante (anniv.); Def. Fam. Stefani e Libralon; Pedron Sergio, Filippo e Veneranda..

DOMENICA  12 III Domenica di Quaresima. Ore 9.30: Bragagnolo Antonio e Caterina; Morosinotto Franco (anniv.); Scapin Samuele e Arino; Fabian Adriano; Bussolaro Talita e Fam. Def.; Favaro Ottorino e Bussolaro Maria; Caon Giuseppe e Mariarosa.

Incontri 

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

Avvisi

· Oggi, alle ore 15.00, in Centro  parrocchiale l’incontro per i genitori dei ragazzi del 1° Discepolato  Ultima Quaresima (ragazzi di 5^ elementare).

· Lunedì 6 marzo, alle ore 20.30, a Bronzola, si terrà il primo incontro del corso per accompagnatori dei genitori dell’Iniziazione Cristiana.

· Mercoledì 8 marzo, alle ore 18.00, in canonica, ci sarà l’incontro del Consiglio Parrocchiale  di Gestione Economica (CPGE).

· La CEI (Conferenza Episcopale Italiana) aderendo alla proposta delle Conferenze Episcopali d’Europa, propone di celebrare una messa per le vittime della guerra in Ucraina e per chiedere il dono della pace. Anche la nostra diocesi invita tutte la comunità a celebrare una messa venerdì 10 marzo; venerdì quindi celebriamo la messa quotidiana con questa intenzione. Nella città di Padova il Vescovo Claudio celebra una santa messa con la stessa intenzione nella chiesa di S. Francesco alle ore 19.00...

· Domenica 12 Marzo, terza domenica di Quaresima durante la Santa messa ci sarà la prima Grande Preghiera di Intercessione per i ragazzi dell’Ultima Quaresima che si preparano a celebrare i sacramenti della Cresima e dell’Eucarestia nella Veglia Pasquale; accompagniamo  questi ragazzi con la nostra preghiera.

· Domenica  12 marzo, dopo la Messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

 

LE TAPPE DEL SINODO

Marzo 2023: La presidenza, attraverso vari confronti, individua le proposte che verranno discusse in Assemblea sinodale. CONTINUIAMO A PREGARE PER IL SINODO


LA GLORIA DEL FIGLIO


Trasfigurazione.
Nel deserto Gesù vince il tentatore rimanendo figlio; ora la sua condizione filiale si manifesta nella luce di un corpo trasfigurato ed è confermata dal Padre: «Questi è il Figlio mio, l’amato». 
La sua gloria, però, non può essere bloccata sul monte, in tre capanne, come vorrebbe Pietro. Occorre rimettersi in cammino perché soltanto lungo la strada che sale a Gerusalemme potrà manifestarsi, ed essere riconosciuta, la gloria luminosa che trasfigura Gesù: è infatti la gloria di chi offre la vita nell’amore. Sapendosi amato dal Padre, Gesù ama, fino al dono della propria esistenza, tutti i suoi fratelli e sorelle. 
Anziché costruire capanne per fermarci, siamo invitati a seguirlo.
 Anche noi, come Abramo, dobbiamo uscire dalla terra dei nostri egoismi per incamminarci verso la terra che Dio ci mostra: quella di una vita che si realizza donandosi. Questa è la vocazione santa alla quale Dio ci chiama, come Paolo scrive a Timòteo. 
Colui che ha vinto la morte fa risplendere in noi la sua vita nuova. L’amore che trasfigura Gesù deve trasformare anche noi, rendendoci in lui nuove creature.
fr. Luca A. Fallica, Comunità Ss. Trinità di Dumenza



Per un istante Gesù mostra ai discepoli la sua gloria divina, che però essi comprenderanno pienamente solo dopo la passione e la risurrezione del loro Maestro.
 È la gloria che è promessa anche a noi nella Pasqua eterna e che ora ci è data in primizia nella Pasqua annuale verso cui camminiamo


Prima lettura    Gen 12,1-4
Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio.
 
Dal libro della Gènesi
 
In quei giorni, il Signore disse ad Abram:
«Vàttene dalla tua terra,
dalla tua parentela
e dalla casa di tuo padre,
verso la terra che io ti indicherò.
Farò di te una grande nazione
e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome
e possa tu essere una benedizione.
Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò,
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra».
Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 32
 
Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.
 
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.
 
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
 
L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
 
 
Seconda lettura    2Tm 1,8-10
Dio ci chiama e ci illumina.
 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
 
Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Mc 9,7)
 
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!».
Lode e onore a te, Signore Gesù!
 
 
Vangelo   Mt 17,1-9
Il suo volto brillò come il sole
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Parola del Signore


VIDEO   

Per i  bambini

 QUARESIMA 2023

2a domenica di Quaresima - 5 marzo 2023

Entro nel testo

Dal Vangelo di Matteo

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Mi lascio ispirare

Sorpresa - In cammino verso un "Oltre"

Che sorpresa per gli apostoli quando Gesù ha chiesto loro di andare con lui in disparte: premio o predica avranno pensato… E quante altre sorprese in questo brano: il volto che brilla come il sole, le vesti bianche, l’apparizione di Mosè ed Elia, la nuvola e la voce: alcune sorprese piacevoli, altre spaventose, fino ad arrivare al mistero della resurrezione. Dio ci sorprende sempre; Lui è più di quanto possiamo immaginare. A volte nella preghiera o attraverso qualche avvenimento della vita ci mostra la sua gloria, altre volte invece ci fa capire il suo mistero di salvezza.  Come agli apostoli si è mostrato un Dio luminoso, bello, solare, anche a noi ci dona di intuire i fili rossi dei suoi progetti. Come Pietro in quei momenti, anche noi vorremmo fermarci, rimanere, ma Lui è sempre “oltre”, ci mostra continuamente che è più di ciò che noi possiamo comprendere.  Non potremmo mai capirlo totalmente, possedere, o addirittura controllarlo: no, Lui è molto di più! Infatti viene la nube e la voce che traccia la strada: «questi è il figlio mio, l’amato. Ascoltatelo». E quando impauriti pensiamo di intuire che Lui sarà sempre “altro” e quasi ci rassegniamo a non capirlo, Lui ci dice: «Alzatevi e non temete» si mette in cammino con noi sempre verso un’altra sorpresa, verso un altro oltre: perché Lui è l’Oltre che possiamo semplicemente ricevere e accogliere.

Rifletto...

  • Quando Dio mi ha donato di intravvedere la sua gloria? In me, in chi ho accanto, nella mia vita?

  • Ho fatto esperienza di questo Dio che è sempre “oltre” ciò che posso comprendere? 

Image

Sorpresa e stupore come stile di vita

La sorpresa è un’emozione quasi dimenticata ma affascinante, che fa capolino dinanzi a qualcosa di nuovo, che non ci si aspetta. Arriva improvvisamente ed altrettanto in fretta se ne va, lasciando spazio ad un’altra emozione, coerente alla situazione che ci ha colto di sorpresa. Ad esempio, se veniamo sorpresi da un ladro proveremo paura e rabbia, se veniamo sorpresi da un amico, seguirà gioia e commozione. La sorpresa è prima di tutto il riflesso di una realtà fondamentale, che non sempre focalizziamo, ovvero che nel nostro futuro ci sono molti aspetti imprevedibili. Forse per la sua stessa natura di prologo, è l’emozione di più breve durata di tutte, ma non per questo è meno importante dal punto di vista evolutivo. Essa, di fatto, stimola i processi di attenzione e apprendimento, la tendenza all’esplorazione e alla curiosità dinanzi a situazioni sconosciute. Lo fa indirizzando i processi cognitivi sulla base della situazione che si presenta. È anche interessante notare che l’emozione della sorpresa si intensifica quando la situazione riveste per noi una certa importanza. È dunque legata all’orizzonte dei valori personali, coltivando i quali noi coltiviamo un atteggiamento di stupore come stile di vita, fino a poterci “sorprendere” dalla bellezza nascosta nelle piccole cose di ogni giorno.

Una voce dal Brasile

Donna Euralice è la “parteira” (levatrice) storica della Comunità di Santa Maria de Boiaçu, uno dei villaggi che sorgono lungo le sponde del Rio Branco. Nella casa di questa donna saggia e anziana, c’è un ‘quadernetto’ con i nomi di tutti i bambini di tre generazioni che ha aiutato a venire al mondo.  Ha più di 70 anni e ufficialmente ha lasciato da tempo il suo incarico ad un’altra donna più giovane. Lei si emoziona e si sorprende sempre per il miracolo della vita; al collo porta una medaglietta benedetta, segno che il suo servizio è una ‘missione’ affidatole da Dio. Il venire alla luce di una nuova vita e la sua capacità di aiutare in questo evento sacro provoca in lei un grande stupore che si può leggere nei suoi occhi vivi e lucidi, contornati da solchi di pelle rugosa segnata dal tempo e dalle esperienze vissute. Quando visito la sua umile casa, mi accoglie sempre con un’esclamazione di gioia e non esco senza aver prima chiesto la benedizione a questa grande “madre” della comunità. Questo è uno dei tanti ritratti che fanno parte dell’esperienza di incontro con il popolo e la terra di Amazzonia.

don Benedetto - Fidei donum

Nel momento dell’incontro, ci sarà una sorpresa, perché lui è il Signore delle sorprese. Anche lui non sta fermo: lui viene. Io sono in cammino per incontrarlo e lui è in cammino per incontrarmi, e quando ci incontriamo vediamo che la grande sorpresa è che lui mi sta cercando, prima che io incominci a cercarlo. È questa la grande sorpresa dell’incontro con il Signore. Lui ci ha cercato prima. […] Il nostro è il Dio delle sorprese, il Dio che ci sta cercando, ci sta aspettando, e soltanto chiede da noi il piccolo passo della buona volontà. (Papa Francesco)





Calendario liturgico: 6-12 Marzo 2023

6 L Signore, non trattarci secondo i nostri peccati. Amare e perdonare come Dio, significa attingere alla sua sorgente inesauribile di amore. S. Marciano; S. Vittorino; S. Coletta Boylet. Dn 9,4b-10; Sal 78; Lc 6,36-38


7 M A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio. C’è sempre il rischio di voler apparire devoti, solo per averne prestigio, e non per la gloria di Dio. Ss. Perpetua e Felicita; S. Gaudioso; S. Teresa M. Redi. Is 1,10.16-20; Sal 49; Mt 23,1-12

8 M Salvami, Signore, per la tua misericordia. Mentre Cristo annuncia la sua passione, i discepoli sono distratti dai loro piccoli calcoli. S. Giovanni di Dio; S. Ponzio; S. Provino. Ger 18,18-20; Sal 30; Mt 20,17-28

9 G Beato l’uomo che confida nel Signore. Il ricco della parabola non ha un nome: s’identifica con i suoi averi e non vede il bisogno del povero Lazzaro che gli sta accanto. S. Francesca Romana; S. Domenico Savio. Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31

10 V Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie. È Gesù l’erede inviato a riscuotere il frutto della vigna. Vigiliamo per non essere noi i contadini omicidi. Ss. Caio e Alessandro; S. Vittore; S. Simplicio. Gen 37,3-4.12-13a.17b-28; Sal 104; Mt 21,33-43.45-46

11 S Misericordioso e pietoso è il Signore. Gesù ci invita a passare dalla delusione per il peccato alla gioia di essere figli del Padre. S. Pionio; S. Sofronio; S. Eulogio. Mi 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32

12 D III Domenica di Quaresima / A. III sett. di Quaresima / A - III sett. del Salterio. S. Massimiliano; S. Innocenzo I. Es 17,3-7; Sal 94; Rm 5,1-2.5-8; Gv 4,5-42


ElideSiviero


 n. 505    Il Risveglio

Nessun commento:

Posta un commento