sabato 16 aprile 2022

PASQUA DI RISURREZIONE

 17 aprile 2022

PASQUA DI RISURREZIONE


Che cos’è che fa correre l’apostolo Giovanni al sepolcro? 
Egli ha vissuto per intero il dramma della Pasqua, essendo molto vicino al suo maestro. 
Ci sembra perciò inammissibile un’affermazione del genere: “Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura”. 
Eppure era proprio così: non meravigliamoci allora di constatare l’ignoranza attuale, per molti versi simile. Il mondo di Dio, i progetti di Dio sono così diversi che ancor oggi succede che anche chi è più vicino a Dio non capisca e si stupisca degli avvenimenti.
“Vide e credette”. 
Bastava un sepolcro vuoto perché tutto si risolvesse? 
Credo che non fu così facile. 
Anche nel momento delle sofferenze più dure, Giovanni rimane vicino al suo maestro. La ragione non comprende, ma l’amore aiuta il cuore ad aprirsi e a vedere.
 È l’intuizione dell’amore che permette a Giovanni di vedere e di credere prima di tutti gli altri. 
La gioia di Pasqua matura solo sul terreno di un amore fedele. Un’amicizia che niente e nessuno potrebbe spezzare. 
È possibile? Io credo che la vita ci abbia insegnato che soltanto Dio può procurarci ciò. 
È la testimonianza che ci danno tutti i gulag dell’Europa dell’Est e che riecheggia nella gioia pasquale alla fine del nostro millennio.
 
 
Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  17      Domenica  di  Pasqua
Ore 9.00: Annamaria Libralon e Fam. Def.; Caon Zita e Fam. Def. ; Pezzin Marilena; Dalle Fratte Ivo; Gallo Pericle; Morosinotto Luigi, Franco e Alice; Martori Emilia e Rina; Def. Tosato Linetto, Lori e Urmo; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Nalesso Giorgio, Anna e Bruno 
Ore 11.00: Pro Populo.

 LUNEDì  18            Lunedì dell’Angelo

                       Ore  10.00:    Breda Gemma e famiglia

MARTEDì  19         Ore 15.00:  .

MERCOLEDì  20    Ore 8. 00 :   .  

GIOVEDì  21          Ore 15.00:  Calabresi Nello e Def. Fam. Scapin Antonio.

VENERDì  22         Ore  8.00:  .


SABATO  23 Ore 19.00: Cavinato Alida e Libralon Ottorino; Fasolato Ernesta e Righetto Gino; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta, Gazzola Luigi.

DOMENICA 24 Domenica in Albis. 
Ore 9.00:  Bertapelle Luca; Scapin Sante Marianna e Regina; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina; Cavinato Leonunzio, Tarcisio, Marco e Amabile. 
Ore 11.00: Pro Populo.


Incontri
Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della  Corale parrocchiale.


Avvisi

· Domenica 24 aprile è detta anche Domenica in Albis perché fin dai primi secoli della storia della chiesa era la domenica in cui coloro che erano diventati Cristiani a Pasqua (coi sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Eucaristia) deponevano le ‘Albae’ la veste candida indossata nel Battesimo. Durante la Celebrazione i ragazzi che hanno celebrato i sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia nella Veglia Pasquale deporranno la loro veste bianca. 

· Domenica  24 aprile, accoglieremo nella nostra Comunità Parrocchiale col Battesimo, Andrea Rambaldo di Matteo e Anna Cecchetto

lunedì 25 aprile poi accoglieremo sempre nella nostra Comunità Parrocchiale Enea Cavinato di Giorgio e Betty Giagio a questi bambini e ai loro genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene.

· Domenica 24 aprile, alle ore 15.00, in sala Borsi ci sarà la Tombola per i nonni della terza età organizzata dalle volontarie del Cif.
  
A tutti,  soprattutto a coloro 
che non potranno partecipare
alle celebrazioni, i miei più sinceri
Auguri di Buona Pasqua



RISORTI CON CRISTO SIAMO NUOVE CREATURE

IL brano del Vangelo che nell’assemblea santa e festosa oggi viene proclamato, descrive la corsa di Pietro e Giovanni al sepolcro. Vogliamo rimanere come spettatori non interessati, estranei, che osservano la corsa ansimante dei due discepoli, in particolare quella di Pietro, o dobbiamo unirci a loro per raggiungere il sepolcro? In questi giorni santi abbiamo percorso il cammino di Gesù che si è fatto obbediente fino alla morte in croce. 
Ora al terzo giorno vogliamo vedere con gli occhi di Pietro e credere con il cuore di Giovanni per rinnovare con gioia la nostra fede. 
Cristo Gesù ha sconfitto la morte: il sepolcro è vuoto!
 Nella I lettura l’Apostolo Pietro annuncia e testimonia che Dio ha resuscitato Gesù.
Questo evento cambia la nostra vita. Dobbiamo vivere da risorti. Siamo chiamati a distruggere i semi di morte, il peccato che distrugge la bellezza della vita, quella vita nuova che Cristo, sconfiggendo la morte, ha guadagnato per tutti noi.                 Mons. Domenico D’Ambrosio


Il significato della Pasqua è tracciato in sintesi dal gioioso prefazio di questa Messa: è il canto dell’umanità all’«Agnello che ha tolto i peccati del mondo» e che «morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato la vita».



Prima lettura    At 10,34.37-43
Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
 
Dagli Atti degli Apostoli
 
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. 
A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 117

Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
 
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
 
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
 
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
 
 
Seconda lettura   Col 3,1-4
Cercate le cose di lassù, dove è Cristo
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
 
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Parola di Dio.
 
 
 
Sequenza
 
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
 
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

 
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
 
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

 
Canto al Vangelo (1Cor 5,7-8)
 
Alleluia, alleluia.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
facciamo festa nel Signore.
 
 
Vangelo      Gv 20,1-9
Egli doveva risuscitare dai morti.
 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
 
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
Parola del Signore

VIDEO  


 Per i bambini




Per gli adulti

Quanto vorrei vivere in te la mia Pasqua!

È giunto il giorno di Pasqua! Giorno fatto dal Signore. Giorno in cui risplende la vittoria dell’Amore divino su tutte le forze del peccato e della morte. Christus vincit, Christus regnat,Christus imperat! Oggi, il Risorto sta alla porta del nostro cuore e ci chiede di accogliere la sua vittoria. Come se dicesse a ciascuno: «Mi permetti di vivere in te la mia Pasqua?»

Come si è presentato vivo a Maria di Màgdala, alle donne sbigottite, ai discepoli smarriti, agli apostoli impauriti – e, in primis, alla Madre, secondo un’antica tradizione – lo stesso Gesù con le piaghe splendenti di luce si presenta a noi oggi, per chiedere l’ospitalità della nostra fede. Per far risplendere in noi etra noi la gioia incomparabile della sua Pasqua. Ora sappiamo che il male non ha avuto e non avrà mai l’ultima parola. Dio in Gesù non ha tollerato il male: l’ha assunto, ne ha preso su di sé tutto l’orrore. La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?

E ci chiede: «Mi permetti di vivere in te la mia vittoria?». Il nostro mondo è malato di ingiustizie stridenti e di corruzione. La Chiesa stessa è ferita dal tumore degli abusi e delle divisioni che oltraggiano lo Spirito Santo... eppure il Signore continua instancabilmente a offrirci la sua Pasqua. Ma è necessario il nostro “sì” perché la vittoria pasquale penetri il mondo, risani la Chiesa, e dia un nuovo respiro alla nostra famiglia umana provata duramente dalla pandemia del Covid, dalla pandemia della paura, dalla pandemia del rifiuto di Dio. «Mi permetti di vivere in tela mia Pasqua? ...
Mi permettete di vivere travoi la mia Pasqua?».

Rinunciamo alle nostre tri-stezze e alle nostre paure... e insieme, in un “sì” corale, permettiamo alla Pasqua di Gesù diimpossessarsi delle nostre vite. E la sua Pasqua illuminerà il mondo.


fr. Antoine-Emmanuel,Frat. Monast. di Gerus., Firenze



 











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