sabato 19 febbraio 2022

 20 febbraio 2022

CHIAMATI AD ESSERE 
 MISERICORDIOSI


Il Vangelo ci propone oggi la rinuncia alla vendetta e alla violenza. Al loro posto, Gesù impone ai suoi discepoli il
principio della non resistenza al male e il comandamento dell’amore dei propri nemici.
È come se ci dicesse: non si trionfa sul male con il male; non si trionfa sulla violenza con la violenza. Il male e la violenza sono vinti quando li si lascia dissolvere, senza rilanciarli con una risposta analoga. L’odio non può essere distrutto che dall’amore che lo subisce gratuitamente.
Non è vero che noi non possiamo evitare, a queste parole, un movimento di rifiuto? Non hanno l’apparenza della follia, abituati come siamo a vedere trionfare il potere e l’aggressività dei forti, mentre il male si accanisce sui deboli e i disarmati? Questi ordini non sarebbero il frutto delle divagazioni di un sognatore che non ha l’esperienza della crudeltà spietata del nostro mondo?
Di Gesù si può dire qualsiasi cosa, tranne che non abbia conosciuto la cattiveria.
Egli ha conosciuto bene che cosa voleva dire essere detestato, spogliato, percosso e ucciso. In realtà, è il solo uomo che può dire quello che noi abbiamo appena ascoltato senza la più piccola leggerezza, perché in lui, e in lui solo, queste parole furono verità.
 Egli ha amato coloro che lo odiavano, ha dato più di quanto non gli fosse stato tolto, egli ha benedetto coloro che lo maledicevano.
Solo così questa condotta viene giustificata. Non è il prodotto di una saggezza profana, che implicherebbe una irresponsabilità criminale. Non è qui un politico o sociologo di questo mondo che parla. Colui che parla ha superato il male attraverso la sofferenza. Ed è per questo che la sola giustificazione possibile di questi comandamenti di Gesù è la sua croce. Solo colui che dice “sì” alla croce di Cristo può obbedire a tali precetti e trovare nell’obbedienza il compimento della promessa contenuta in essi: il bene trionfa sul male attraverso l’amore.
 
 

Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  20      VII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00Gallo Pericle (anniversario), Scapin Angela, Tonello Giorgio e Angelo. Ore 11.00: Pro Populo.

LUNEDì  21            Ore 8.00:  .

MARTEDì  22         Ore 15.00:  Mazzon Tiziano.

MERCOLEDì  23 Ore  8.00:  .

GIOVEDì  24 Ore 15.00:  Bragagnolo Renato, Suor Giulia e Def. Fam. Beghin.

VENERDì  25 Ore  8.00:  Pezzin Marilena; Nicoletti Renzo e Fam. Def.

SABATO  26 Ore 18.30: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Rizzato Dina.

DOMENICA  27 VIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00:  Nicoletti Lino, Zanon Pasquale , Carraro Maria e Marchetto Bruno; Bertapelle Luca; Bovo Bruno. Ore 11.00: Pro Populo.

 

Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della  Corale parrocchiale.

Avvisi

· Oggi, terza domenica del mese, raccogliamo il nostro dono per i poveri, un grazie sincero a tutti coloro che fanno il loro dono.

· Vista la difficile situazione che si sta vivendo ai confini tra Ucraina e Russia, accogliamo la proposta di una preghiera guidata e prolungata davanti al SS.mo  Sacramento per chiedere la Pace. Oggi nel pomeriggio in Chiesa dalle ore 16.00, ci diamo appuntamento e invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la pace tra gli uomini e tra le nazioni.

· Martedì 22 febbraio, alle ore 20.45, in sala Borsi ci sarà l’incontro per i genitori del ragazzi del Primo Discepolato 1 tappa (sono i ragazzi di terza elementare).

· Mercoledì 23 febbraio, alle ore 21.00, in sala Borsi, incontro aperto a tutti per preparare la quaresima.

· Domenica 27 febbraio, dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari della Comunione porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 27 febbraio, alle ore 15.00, in sala Borsi ci sarà un incontro per i genitori dei ragazzi dell'Ultima Quaresima, (sono i ragazzi di prima media).



Alla luce del gesto di Davide che, pur avendo fra le mani il re Saul, suo avversario, rinuncia alla vendetta (I Lettura), oggi ascoltiamo nel “discorso della pianura” (Vangelo) l’invito di Gesù Maestro a perdonare i nemici, ad essere misericordiosi, perfetti, santi, sull’esempio del Padre misericordioso. Gesù ci rivela il Padre suo e nostro che è amore gratuito e incondizionato. 
Beneficiari della misericordia del Padre, siamo chiamati a imitarlo, diventando a nostra volta misericordiosi con i nostri fratelli, volendo il bene dei nemici, vincendo il male con il bene, rinunciando a giudicare e a condannare.
 Solo così saremo veri figli del Padre misericordioso.
Il salmista ci invita alla gratitudine verso il Padre celeste peri suoi gesti di tenerezza, compassione e misericordia nei nostri confronti, soprattutto per il perdono dei peccati. Non dimentichiamo tutti i suoi benefici! Gesù Cristo, nuovo Adamo, infonde in noi il suo santo Spirito, datore di vita, per renderci conformi a lui, volto della misericordia del Padre (II Lettura).
Camminiamo in novità di vita da figli e da fratelli in Cristo nostro Signore, che ci nutre con il suo Corpo e il suo Sangue in questo convito di salvezza.
don Francesco Dell’Orco



Le parole di Gesù infrangono ogni nostro schema mentale, frequentemente caratterizzato da ristrettezza, partigianeria ed egoismo. Gesù è il vero Maestro e non teme di essere esigente con noi, perché ci ama. 

Per questo ci chiede tutto, fino al miracolo dell’amore e del perdono senza misura.

Prima lettura    1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23

Il Signore ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano.
 
Dal primo libro di Samuèle
 
In quei giorni, Saul si mosse e scese nel deserto di Zif, conducendo con sé tremila uomini scelti d’Israele, per ricercare Davide nel deserto di Zif.
Davide e Abisài scesero tra quella gente di notte ed ecco, Saul dormiva profondamente tra i carriaggi e la sua lancia era infissa a terra presso il suo capo, mentre Abner con la truppa dormiva all’intorno. Abisài disse a Davide: «Oggi Dio ti ha messo nelle mani il tuo nemico. Lascia dunque che io l’inchiodi a terra con la lancia in un sol colpo e non aggiungerò il secondo». Ma Davide disse ad Abisài: «Non ucciderlo! Chi mai ha messo la mano sul consacrato del Signore ed è rimasto impunito?».
Davide portò via la lancia e la brocca dell’acqua che era presso il capo di Saul e tutti e due se ne andarono; nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò: tutti dormivano, perché era venuto su di loro un torpore mandato dal Signore.
Davide passò dall’altro lato e si fermò lontano sulla cima del monte; vi era una grande distanza tra loro. Davide gridò: «Ecco la lancia del re: passi qui uno dei servitori e la prenda! Il Signore renderà a ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà, dal momento che oggi il Signore ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano sul consacrato del Signore».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 102
 
Il Signore è buono e grande nell’amore.
 
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
 
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.
 
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
 
Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.
 
 
Seconda lettura     1Cor 15,45-49
Come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.
 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.
Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale.
Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti.
E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Gv 13,34) 
 
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
 
Vangelo     Lc 6,27-38
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
 
+ Dal Vangelo secondo Luca
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Parola del Signore



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