NON TEMERE, SOLTANTO ABBI FEDE!»
Intenzioni Sante Messe
DOMENICA 27 XIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Badan Bruno; Caon Zita; Bertapelle Marcello; Favaro Agnese; Pezzin Marilena; Fabian Adriano. Ore 11.00: Pro Populo. .
LUNEDÌ 28 Ore 8.00: .
MARTEDÌ 29 Ore 18.00: Secondo l’intenzione dell’offerente.
MERCOLEDÌ 30 Ore 8.00: Cavinato Leonunzio.
GIOVEDÌ 01.07 Ore 18.00: Bragagnolo Renato; Secondo l’intenzione dell’offerente.
VENERDÌ 02 Ore 8.00:.
SABATO 03 Ore 19.00: Pedron Sergio, Filippo e Fam. Def.; Tonello Dante; Cavinato Gino e Ida; Virgis Elio e Pasquali Ada; Gallo Luigi e Zin Rina.
DOMENICA 04 XIV Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Bertapelle Armando; Bertapelle Luca; Caon Giuseppe; Favaro Agnese; Fabian Adriano. Ore 11.00: Pro Populo.
Avvisi
· Oggi celebriamo la Giornata per la Carità del Papa. Voi sapete che il Papa nei suoi viaggi lascia nelle comunità visitate un segno del suo passaggio, oppure sovviene alle necessità di gruppi o persone che a suo giudizio ne hanno bisogno, la nostra offerta serve proprio a questo: dare al Santo Padre la possibilità di farsi vicino alle necessità di coloro che si rivolgono a lui. Trovate quindi tra i banchi le buste che potrete depositare nei cesti uscendo.
· Oggi e domani, alcuni volontari del Gruppo missionario vi propongono l’iniziativa: ‘Abbiamo riso per una cosa seria’. Lo slogan ci propone di acquistare una o più confezioni di riso il cui ricavato viene devoluto per sostenere le missioni, trovate i volontari davanti alle porte della chiesa vi invito ad essere generosi come sempre.
· La prossima settimana la messa pomeridiana sarà spostata dalle ore 15.00 alle ore 18.00, quindi martedì e giovedì la messa sarà celebrata alle ore 18.00.
· Venerdì 2 luglio è il primo venerdì del mese, nella mattinata coi Ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.
· Venerdì 2 luglio i volontari del Circolo NOI propongono di ricominciare ad incontrarci con tre serate di musica, buon cibo e un torneo di pallavolo intitolato a ‘Beppo’ (Filippo Pedron). Invito davvero tutti a partecipare a tornare a godere dello stare insieme in buona compagnia.
· Domenica 4 luglio accoglieremo nella nostra comunità parrocchiale col Battesimo, Nora Zoe Ghiotto di Enrico e Alessia Bedin; a questo bambina e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene.
OFFERTE
Domenica 20.06: € 145,81; Per le anime: € 16,20; Candele votive € 61,50; Dai genitori in occasione del Battesimo € 50,00; Colletta per gli uffici Diocesani: € 151.02.
Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo.
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
La giustizia infatti è immortale.
Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.
Parola di Dio
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei fratelli poveri.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: «Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno».
Parola di Dio
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
Fanciulla, io ti dico: Àlzati!
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!».
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte.
Parola del Signore.
Tutte le donazioni vanno a costituire il cosiddetto “Obolo di San Pietro”, destinato a sostenere l’azione del Papa, il quale vi attinge per attivare interventi di solidarietà verso chi ne ha più bisogno, come malati, poveri o vittime di guerre e calamità naturali.
L’Obolo ha una storia lunga che inizia nella comunità apostolica, quando i primi cristiani mettevano in comune i loro beni per venire incontro alle necessità della Chiesa.
Furono poi gli anglosassoni che nel VII secolo inventarono il Denarius Sancti Petri, come contributo di riconoscenza e attenzione al Papa.
Un senso di unità e di corresponsabilità ecclesiale che verrà conservato dai popoli europei che avrebbero aderito successivamente al cristianesimo.
Più tardi, il beato Pio IX in un momento di difficoltà della Chiesa conseguente alla fine dello Stato Pontificio, normerà questo istituto con l’enciclica Saepe venerabilis (1871).
Sarà, infine, il Concilio Vaticano II a chiarire il significato e il ruolo dei beni materiali per la Chiesa: «Le cose terrene e quelle che, nella condizione umana, superano questo mondo, sono strettamente unite, e la Chiesa stessa si serve di strumenti temporali nella misura che la propria missione richiede» (Gaudium et Spes 76).
Ognuno è chiamato a contribuire all’Obolo di San Pietro, con un’offerta la cui entità può essere piccola o grande, ma sempre con un respiro e uno sguardo ampio.
E ricordiamo: «Dio ama chi dona con gioia» (2Cor 9,7).
don Pietro Roberto Minali, ssp
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