sabato 26 giugno 2021

27 giugno 2021 - NON TEMERE, SOLTANTO ABBI FEDE!

 NON TEMERE, SOLTANTO ABBI FEDE!»



Ecco due miracoli di Gesù legati uno all’altro. 
Il loro messaggio è complementare.
 Si tratta di due donne: una all’inizio della sua vita, l’altra al termine di lunghe sofferenze che la sfiniscono. Né l’una né l’altra possono più essere salvate dagli uomini (vv. 23 e 26). 
Ma sia l’una che l’altra saranno salvate dall’azione congiunta della forza che emana da Gesù e dalla fede: per la donna la propria fede, per la bambina la fede di suo padre (vv. 34 e 36). 
Bisogna notare soprattutto che la bambina ha dodici anni (v. 42) e che la donna soffre da dodici anni (v. 25). 
Questo numero non è dato a caso. C’è un grande valore simbolico poiché esso è legato a qualcosa che si compie. 
Ci ricordiamo che Gesù fa la sua prima profezia a dodici anni (Lc 2,42 e 49). 
Gesù sceglie dodici apostoli, poiché è giunto il tempo. Significano la stessa cosa le dodici ceste di pane con le quali Gesù sfama i suoi discepoli (Mc 6,43). 
E la fine dei tempi è simboleggiata dalle dodici porte della Gerusalemme celeste (Ap 21,12-21).
 Così come la donna dell’Apocalisse (immagine di Maria, della Chiesa) è coronata da dodici stelle (Ap 12,1).
 Senza parlare dell’albero della vita originale che si trova, in un parco, al centro della città e dà dodici raccolti. 
E quando sappiamo che il giorno per Gesù conta dodici ore (Gv 11,9) capiamo che i nostri due miracoli non sono semplici gesti di misericordia, ma che nascondono una rivelazione: essendo giunto il tempo, l’umanità peccatrice (Gen 3,12) è liberata dai suoi mali. 
Gli uomini non possono fare nulla per lei, e lo riconoscono (v. 35), ma per Dio nulla è impossibile (Lc 1,37). 
Gesù non chiede che due cose: “Non temere, continua solo ad aver fede” (v. 36).
 


Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  27         XIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Badan Bruno; Caon Zita; Bertapelle Marcello; Favaro Agnese; Pezzin Marilena; Fabian Adriano.  Ore 11.00: Pro Populo. .

LUNEDÌ  28           Ore  8.00:  .

MARTEDÌ  29 Ore 18.00: Secondo l’intenzione dell’offerente.

MERCOLEDÌ  30 Ore 8.00:  Cavinato Leonunzio.

GIOVEDÌ  01.07 Ore 18.00:  Bragagnolo Renato; Secondo l’intenzione dell’offerente.

VENERDÌ  02 Ore 8.00:.

SABATO  03 Ore 19.00:  Pedron Sergio, Filippo e Fam. Def.; Tonello Dante; Cavinato Gino e Ida; Virgis Elio e Pasquali Ada; Gallo Luigi e Zin Rina.

DOMENICA  04 XIV Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Bertapelle Armando; Bertapelle Luca; Caon Giuseppe; Favaro Agnese; Fabian Adriano.  Ore 11.00: Pro Populo.


Avvisi

· Oggi celebriamo la Giornata per  la Carità del Papa. Voi sapete che il Papa nei suoi viaggi lascia nelle comunità visitate un segno del suo passaggio, oppure sovviene alle necessità di gruppi o persone che a suo giudizio ne hanno bisogno, la nostra offerta serve proprio a questo: dare al Santo Padre la possibilità di farsi vicino alle necessità di coloro che si rivolgono a lui. Trovate quindi tra i banchi le buste che potrete depositare nei cesti uscendo.

· Oggi e domani, alcuni volontari del Gruppo missionario vi propongono l’iniziativa: ‘Abbiamo riso per una cosa seria’. Lo slogan ci propone di acquistare una o più confezioni di riso il cui ricavato viene devoluto per sostenere le missioni, trovate i volontari davanti alle porte della chiesa vi invito ad essere generosi come sempre.

· La prossima settimana la messa pomeridiana sarà spostata dalle ore 15.00 alle ore 18.00, quindi martedì e giovedì la messa sarà celebrata alle ore 18.00.

· Venerdì 2 luglio è il primo venerdì del mese, nella mattinata coi Ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Venerdì 2 luglio i volontari del Circolo NOI propongono di ricominciare ad incontrarci con tre serate di musica, buon cibo e  un torneo di pallavolo intitolato a ‘Beppo’ (Filippo Pedron). Invito davvero tutti a partecipare a tornare a godere dello stare insieme in buona compagnia.

· Domenica 4 luglio accoglieremo nella nostra comunità parrocchiale col Battesimo, Nora Zoe Ghiotto di Enrico e Alessia Bedin; a questo bambina e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene.


OFFERTE

Domenica 20.06: € 145,81; Per le anime: € 16,20; Candele votive € 61,50; Dai genitori in occasione del Battesimo € 50,00; Colletta per gli uffici Diocesani: € 151.02.






Oggi il Vangelo ci presenta due miracoli di “rinascita”: la risuscitazione della figlia di Giàiro e la guarigione della donna inferma. 
Nel Vangelo la vera rinascita, la guarigione dalla morte e dalla malattia, è sempre l’esito di un cammino di fede nel quale si riconosce la potenza salvifica del Cristo.

Prima lettura         Sap 1,13-15; 2,23-24
Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo.
 
Dal libro della Sapienza
 
Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
La giustizia infatti è immortale.
Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.
Parola di Dio
 
Salmo responsoriale      Sal 29
 
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
 
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
 
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.
 
Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
 
Seconda lettura    2Cor 8,7.9.13-15
La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei fratelli poveri.
 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: «Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno».
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (Cf 2Tm 1,10)
 
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
 
Vangelo     Mc 5,21-43
Fanciulla, io ti dico: Àlzati!
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. 
E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». 
Andò con lui. 
Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. 
Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata».
 E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». 
I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». 
Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 
E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
 Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!».
 E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte.
 Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
 E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 
Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!».
 E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. 
Essi furono presi da grande stupore. 
E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
Parola del Signore.




Del Papa:  Preghiamo affinché, nelle situazioni sociali, economiche e politiche conflittuali, siamo coraggiosi e appassionati artefici del dialogo e dell’amicizia. 

Dei Vescovi: Perché le ferie estive attraverso un tempo più disteso favoriscano relazioni nel segno della gratuità e della riconciliazione.

Mariana: Insieme con Maria per arrivare felici alla santa montagna, Cristo Gesù!

VIDEO 

 



 VERSO IL SINODO 




     



IN  PARROCCHIA 








Poco o molto, donare è una gioia! 36 40 Oggi ricorre la Giornata per la carità del Papa. È l’annuale raccolta delle offerte che avviene, di norma, nelle sante Messe della domenica più prossima alla solennità dei santi Pietro e Paolo.
Tutte le donazioni vanno a costituire il cosiddetto “Obolo di San Pietro”, destinato a sostenere l’azione del Papa, il quale vi attinge per attivare interventi di solidarietà verso chi ne ha più bisogno, come malati, poveri o vittime di guerre e calamità naturali.
L’Obolo ha una storia lunga che inizia nella comunità apostolica, quando i primi cristiani mettevano in comune i loro beni per venire incontro alle necessità della Chiesa.
 Furono poi gli anglosassoni che nel VII secolo inventarono il Denarius Sancti Petri, come contributo di riconoscenza e attenzione al Papa.
Un senso di unità e di corresponsabilità ecclesiale che verrà conservato dai popoli europei che avrebbero aderito successivamente al cristianesimo.
Più tardi, il beato Pio IX in un momento di difficoltà della Chiesa conseguente alla fine dello Stato Pontificio, normerà questo istituto con l’enciclica Saepe venerabilis (1871).
Sarà, infine, il Concilio Vaticano II a chiarire il significato e il ruolo dei beni materiali per la Chiesa: «Le cose terrene e quelle che, nella condizione umana, superano questo mondo, sono strettamente unite, e la Chiesa stessa si serve di strumenti temporali nella misura che la propria missione richiede» (Gaudium et Spes 76).
Ognuno è chiamato a contribuire all’Obolo di San Pietro, con un’offerta la cui entità può essere piccola o grande, ma sempre con un respiro e uno sguardo ampio.
 E ricordiamo: «Dio ama chi dona con gioia» (2Cor 9,7).
don Pietro Roberto Minali, ssp



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