16 FEBBRAIO 2020
Anche la legge più giusta può corrompersi e fare del male.
Gesù riporta i comandamenti di Dio al loro vero significato, e la giustizia dell’uomo al suo vero fondamento, che non è l’osservanza cieca della lettera, ma la conversione continua alla volontà di Dio.
Pieno compimento della legge è il cuore di chi ama
L’autore del libro del Siracide (I Lettura) sottolinea che la legge di Dio interpella la libertà umana. Poiché il Signore ci ha elargito la capacità di scegliere, siamo responsabili delle nostre azioni. L’adesione alla verità ci rende liberi di scegliere il bene.
Il salmista (Salmo 118) ci offre una meditazione sapienziale sulla legge divina, rivelandoci che nella volontà di Dio è la nostra pace.
Gesù (Vangelo), venuto a portare a compimento la legge e le profezie dell’Antico Testamento, è il nuovo Mosè che inaugura la nuova giustizia del regno dei cieli incentrata sull’amore, che non si adira, promuove la riconciliazione e la pace, non manca di rispetto, è fedele, è veritiero.
Chi fa la volontà di Dio Amore rimane in eterno e sarà considerato grande nel regno dei cieli. L’apostolo Paolo (II Lettura) ci parla della sapienza di Dio che non è di questo mondo.
Lo Spirito Santo ci dona la sapienza della Croce, il pensiero di Cristo, Signore della gloria.
Nutriti dal Crocifisso Risorto che ci rinnova e ci purifica al convito eucaristico, viviamo coerentemente con le esigenze del suo Vangelo, ricercando prima di tutto il suo Regno e la sua giustizia per avere la vita vera.
don Francesco Dell’Orco
don Francesco Dell’Orco
Intenzioni Sante Messe
DOMENICA 16 V I Domenica del Tempo Ordinario.
Ore 9.00: Gallo Pericle; Scapin Arino e Samuele; Caon Zita; Bertapelle Armando; Dalle Fratte Ivo; Spanesi Giordana; Madeddu Angelo; Favaro Agnese.
Ore 11.00: Pro Populo.
LUNEdì 17 ore 8.00: .
MARTEDì 18 ore 15.00: .
MERCOLEDì 19 ore 8.00: .
GIOVEDì 20 ore 15.00: .
VENERDì 21 ore 8.00: .
SABATO 22 ore 18.30: Bragagnolo Renato e Suor Giulia; Tonello Raffaele e Luigia; Libralon Olindo e Rita.
DOMENICA 23 VII Domenica del Tempo Ordinario.
Ore 9.00: Caon Zita; Nicoletti Lino e Fam. Def.; Baldin Sante Luciano; Pulliero Italo; Favaro Agnese; Bovo Bruno.
Ore 11.00: Pro Populo.
Incontri
Martedì ore 21.00 Incontro-prove per il gruppo Corale parrocchiale.
Giovedì ore 15.30 Adorazione comunitaria al SS. mo Sacramento.
Avvisi.
· I volontari del gruppo Missionario ringraziano e sono felici di comunicare che l’iniziativa ‘Miele della solidarietà’ ha permesso loro donare all’AIFO, (associazione che si occupa dei Malati di Lebbra) a nome della parrocchia, € 465,00. Grazie a tutti!
· Oggi terza domenica del mese, raccogliamo gli alimenti per i poveri del nostro territorio ringrazio chi ha portato il proprio dono…
· Lunedì 17 febbraio, alle ore 21.00, l’associazione Insieme a Cavino propone un incontro aperto a tutti per l’organizzazione della Sagra 2020. Invito a partecipare numerosi.
· Mercoledì 19 febbraio, alle ore 21.00, in sala Borsi, ci sarà l’incontro dei Catechisti Parrocchiali.
· Giovedì 20 febbraio, alle ore 20.45, in sala consiliare a San Giorgio delle Pertiche, degli esperti daranno informazioni su: ‘Opportunità di bandi europei per le associazioni del territorio’, invito tutti i referenti delle associazioni a partecipare.
· Il sabato dalle ore 15.00, sono a disposizione in chiesa per le confessioni.
· Domenica 23 febbraio, alle ore 15.00, in Centro parrocchiale, ci sarà l’incontro per i ragazzi e i genitori della Prima Evangelizzazione, genitori e ragazzi della prima elementare.
L’uomo, prima di tutto
«Se il computer è figlio dell’uomo e l’uomo è figlio di Dio, allora il computer è il nipotino di Dio: guai a chi glielo tocca».
Con questo celebre sillogismo, il gesuita Roberto Busa (1913-2011), padre dell’informatica umanistica, rispondeva sorridendo a chi lo interpellava sulla possibile espropriazione di facoltà dell’uomo da parte di macchine sempre più sofisticate e potenti. Un ottimismo che non è ingenuità, ma indica in una precisa genealogia il posto della stessa macchina nell’ordine della Creazione.
L’esempio ci ricorda che i problemi iniziano quando è l’uomo a collocare le sue “creature” tecnologiche al di fuori di un legame che è di diretta dipendenza.
La distorsione di questo rapporto si produce quando l’intelligenza artificiale, coltivata all’interno di sistemi informatici di crescente complessità e prestazioni, viene più o meno inconsapevolmente rivestita di un fascino miracolistico e di un potere taumaturgico; quando le vengono delegate troppe funzioni (non solo tecniche, ma emotive e persino esistenziali: si pensi agli assistenti vocali domestici) da farne non più l’erede docile del Creatore, ma una divinità dispotica che guida a piacimento la nostra vita.
L’esempio del navigatore, che espropria il nostro senso dell’orientamento, ci avverte del pericolo che, se ci pensiamo meno umani, finiamo per crederci appendici goffe di sistemi di per sé quasi perfetti.
Prigionieri di algoritmi che sembrano teleguidarci, possiamo finire per non vedere più il grande bene che ogni giorno dipende esclusivamente dalla nostra libera volontà.
L’intelligenza artificiale, dunque, serve il bene dell’uomo fin quando non rinunciamo a essere ciò che Dio ci ha indicato imprimendo nella nostra natura l’immensa dignità di figli.
Francesco Ogniben
Francesco Ogniben
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