sabato 4 gennaio 2025

"La luce splende nelle tenebre..." - 5 e 6 gennaio 2025

 5 e 6 gennaio 2025

II DOMENICA DOPO NATALE

"La luce splende nelle tenebre..."


L’evento dell’incarnazione del Verbo è la rivelazione perfetta e insuperabile del mistero di Dio.
 È nella “storia del Verbo” (san Bernardo) che l’uomo può vedere la gloria di Dio e così la vita eterna è già donata all’uomo, mentre ancora vive nel tempo.
Il disegno misterioso di Dio sull’umanità ora è pienamente svelato: a chi accoglie il Verbo fatto carne viene donato il potere di diventare figlio di Dio. 
L’uomo è chiamato a divenire partecipe della stessa filiazione divina del Verbo: ad essere nel Verbo Incarnato figlio del Padre. E il Padre genera nel Verbo Incarnato anche ogni uomo e in lui vede e ama ogni persona umana.
 È la suprema rivelazione della dignità di ogni persona umana, della singolare preziosità di ogni uomo

Intenzioni Sante Messe

SABATO  04         Ore 18.30: Testa Carolina, Tosato Graziano e Giovanni; Virgis Elio e Pasquali Ada; Agostini Francesca, Frasson Ermida e Zaramella Giuseppe.

DOMENICA  05       II Domenica dopo Natale. Ore 9.30. Fabian Adriano; Salviato Valeria; Salviato Ottorino ..Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  06 Epifania del Signore. Ore  9.30:  Bertapelle Armando, Maria e Luca. Ore 11.00: .

MARTEDì  07      Ore  15.00:  Pezzin Marilena.

MERCOLEDì  08 Ore  8.00: .

GIOVEDì  09       Ore  15.00:  .

VENERDì  10      Ore  8.00:  .

SABATO  11 Ore 18.30:  Favaro Luigi e Fam. Def.; Sato Paolo.

DOMENICA  12 Battesimo del Signore. Ore 9.30.  Agostini Sereno e Dorina; Morosinotto Franco; Dalle Fratte Raffaele, Gino, Cesira e Fam. Def.. Ore 11.00:  Pro Populo.

Incontri

Martedì  ore 21.00    Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

Avvisi

·  Domani celebriamo la solennità dell’Epifania: Gesù si manifesta come re e Figlio di Dio ai Magi che vengono dall’oriente e, attraverso di loro, a tutto il mondo. Questa giornata è stata scelta dalla Chiesa come giornata in cui preghiamo e raccogliamo il nostro aiuto concreto per i bambini delle missioni, troverete quindi tra i banchi le buste che potrete depositare nell’apposita cesta uscendo dalla chiesa.

· Dopo l’Epifania , la solennità che conclude le feste natalizie, riprendono tutte le attività dei gruppi  parrocchiali e in modo particolare della catechesi.

· Domenica 12 gennaio celebriamo la solennità del Battesimo di Gesù che segna anche l’inizio del tempo ordinario.

· Domenica 12 gennaio, dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Come vedete dai manifesti che sono stati affissi, domenica 26 gennaio avremo nel nostro territorio  la Marcia Diocesana della Pace con la presenza del Vescovo Claudio. Si partirà da  Arsego per giungere fino a Santa Giustina in Colle. Vi invito fin da ora ad organizzarvi per partecipare a questo evento diocesano che ci interessa, sia perché si svolge nelle parrocchie vicine alla nostra ma soprattutto perché la Pace è qualcosa che ci interessa e che vorremmo per tutti a cominciare dal nostro piccolo… dalle nostre famiglie, dai nostri gruppi, dalla nostra parrocchia … per arrivare fino ai confini del mondo.

 

Si stabilì tra noi colui che da sempre riempie l’universo

Il Siracide (I Lettura) fa parlare la Sapienza. Sapienza alta e antica, ben oltre il semplice vivere rettamente. L’autore sacro la contempla stupito: essa è effluvio divino, partecipe dell’intimità di Dio, dove tutto ha avuto inizio; dall’Eterno le è stata affidata la terra e la abita con premura. Il Prologo giovanneo (Vangelo) dà profondità alle parole del Siracide. Il mistero di Cristo, che contempliamo nella sua incarnazione, precede i tempi e sfida la storia. La Sapienza, nascosta nel seno del Padre, “si fa carne” in Gesù; dimora tra gli uomini e ne percorre le strade; li incontra, li attira a sé e li risana. In Gesù, Luce accolta o rifiutata, in perenne duello con le tenebre, cielo e terra si abbracciano. Siamo nel cuore del mistero del Natale. «Il Verbo di Dio, immateriale e privo di sostanza corruttibile», riflette sant’Atanasio, «si stabilì tra noi, anche se prima non ne era lontano. Nessuna regione dell’universo fu mai priva di lui, perché esistendo insieme col Padre suo, riempiva ogni realtà della sua presenza». L’ampio respiro contemplativo di san Paolo (II Lettura) ci immerge in questo sublime “disegno d’amore”, intriso di grazia e di speranza fin dall’origine.
don Giuliano Saredi, ssp


PRIMA LETTURA (Sir 24,1-4.12-16)
La sapienza di Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto.

Dal libro del Siràcide

La sapienza fa il proprio elogio,
in Dio trova il proprio vanto,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria,
in mezzo al suo popolo viene esaltata,
nella santa assemblea viene ammirata,
nella moltitudine degli eletti trova la sua lode
e tra i benedetti è benedetta, mentre dice:
«Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda
e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi eredità in Israele,
affonda le tue radici tra i miei eletti” .
Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato,
per tutta l’eternità non verrò meno.
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità,
nell’assemblea dei santi ho preso dimora».
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 147)

Rit: Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

SECONDA LETTURA (Ef 1,3-6.15-18)
Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
Perciò anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi.
Parola di Di
o

Canto al Vangelo (1 Tim 3,16)

Alleluia, alleluia.
Gloria a te, o Cristo, annunciato a tutte le genti;
gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo.



VANGELO (Gv 1,1-18)
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.


EPIFANIA DEL SIGNORE

"Dov’è colui che è nato? "

Una stella ha guidato i Magi fino a Betlemme perché là scoprissero “il re dei Giudei che è nato” e lo adorassero. 
Matteo aggiunge nel suo Vangelo: “Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono”.
Il viaggio dall’Oriente, la ricerca, la stella apparsa ai Magi, la vista del Salvatore e la sua adorazione costituiscono le tappe che i popoli e gli individui dovevano percorrere nel loro andare incontro al Salvatore del mondo. La luce e il suo richiamo non sono cose passate, poiché ad esse si richiama la storia della fede di ognuno di noi.
Perché potessero provare la gioia del vedere Cristo, dell’adorarlo e dell’offrirgli i loro doni, i Magi sono passati per situazioni in cui hanno dovuto sempre chiedere, sempre seguire il segno inviato loro da Dio.
La fermezza, la costanza, soprattutto nella fede, è impossibile senza sacrifici, ma è proprio da qui che nasce la gioia indicibile della contemplazione di Dio che si rivela a noi, così come la gioia di dare o di darsi a Dio. “Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia”.
Noi possiamo vedere la stella nella dottrina e nei sacramenti della Chiesa, nei segni dei tempi, nelle parole sagge e nei buoni consigli che, insieme, costituiscono la risposta alle nostre domande sulla salvezza e sul Salvatore.
Rallegriamoci, anche noi, per il fatto che Dio, vegliando sempre, nella sua misericordia, su chi cammina guidato da una stella ci rivela in tanti modi la vera luce, il Cristo, il Re Salvatore.


PRIMA LETTURA (Is 60,1-6)
La gloria del Signore brilla sopra di te.

Dal libro del profeta Isaìa

Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Màdian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 71)


Rit: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

SECONDA LETTURA (Ef 3,2-3.5-6)
Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 2,2)

Alleluia, alleluia.
Abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore.

VANGELO (Mt 2,1-12)
Siamo venuti dall'oriente per adorare il re.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore


ANNUNZIO DEL GIORNO DELLA PASQUA


Dopo la lettura del Vangelo, il diacono o un cantore può dare l’annunzio del giorno della Pasqua.


Fratelli carissimi,
 la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il  20 aprile
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
Le Ceneri, inizio della Quaresima, il  5 marzo
L’Ascensione del Signore, il  1° giugno
La Pentecoste, il 8 giugno 
La prima domenica di Avvento, il  30 novembre 
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.
A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli.
Amen.

VIDE


 



--------------------------------------------------------------

 Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi 2025


“Andate ed invitate Tutti alla Festa!”
 è lo slogan della prossima Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi  (GMMR) che ricorrerà il prossimo 6 gennaio 2025, ma che il Papa lascia celebrare alle singole parrocchie/diocesi nella data più consona alle proprie esigenze, data la concomitanza con la Solennità dell’Epifania.
“I bambini aiutano i bambini” questo il valore di fondo della Giornata di Preghiera e Solidarietà che i ragazzi in tutto il mondo, celebrano pensando ai loro coetanei degli altri continenti.



🚫🚫🚫🚫 
INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 

 e locali










Calendario liturgico: (6-12 gennaio 2025)

6 L EPIFANIA DEL SIGNORE (s, bianco). Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. I Magi insegnano che nella notte si può guardare con fede alla stella luminosa. Oggi è l’Epifania per ogni cuore che cerca
 Dio. S. Carlo da SezzeIs 60,1-6; Sal 71; Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12.

7 M Il Padre ha dato al Figlio il regno di tutti i popoli. Gesù è venuto per salvarci dal peccato e donarci il regno di Dio. La sua predicazione comincia con l’invito alla conversione. S. Raimondo da Penyafort (mf); S. Crispino; S. Ciro. 1Gv 3,22 - 4,6; Sal 2; Mt 4,12-17.23-25.

8 M Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. Attento ai bisogni della folla, Gesù moltiplica il cibo offerto da alcuni. La condivisione e la fiducia in Dio possono tutto. S. Severino del Norico; S. Lorenzo Giustiniani. 1Gv 4,7-10; Sal 71; Mc 6,34-44.

9 G Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. Gesù cammina sulle acque, non è un fantasma. La sua presenza rassicura i discepoli. La vera fede è sempre fonte di serenità. S. Marcellino; S. Adriano; S. Fillano. 1Gv 4,11-18; Sal 71; Mc 6,45-52.

10 V Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. Nella sinagoga viene consegnato a Gesù il rotolo di Isaia. Le parole che legge parlano di lui: inizia il tempo messianico, si compie la Scrittura. S. Milziade; S. Gregorio di Nissa; B. Gregorio X. 1Gv 4,19 – 5,4; Sal 71; Lc 4,14-22a.

11 S Celebra il Signore, Gerusalemme. Il lebbroso si affida a Gesù: «Se vuoi, puoi purificarmi». Nelle nostre sofferenze abbandoniamoci sempre alla sua divina volontà. S. Igino; S. Paolino di Aquileia; B. Bernardino Scamacca. 1Gv 5,5-13; Sal 147; Lc 5,12-16.

12 D Battesimo del Signore / C (f, bianco). Salterio: ufficio della festa. Termina il Tempo di Natale. S. Arcadio; S. Cesaria; S. Antonio M. Pucci. 
Is 40,1-5.9-11; Sal 103; Tt 2,11-14; 3,4-7; Lc 3,15-16.21-22.

Nessun commento:

Posta un commento