sabato 26 ottobre 2024

"Va’, la tua fede ti ha salvato" - 27 ottobre '24

 27  ottobre 2024

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

"Va’, la tua fede ti ha salvato"
L’evangelista Marco che ascoltiamo quest’anno ci presenta le azioni e le parole di Gesù durante il  
suo viaggio a Gerusalemme.
 Viaggio sicuramente topografico, ma anche e soprattutto simbolico. Questa strada che Gesù percorre con entusiasmo - “Gesù li precedeva” - e dove i discepoli lo seguono con diffidenza o inquietudine - “essi erano spaventati, e coloro che seguivano erano anche timorosi” (Mc 10,32) - qui arriva al termine.
 Ecco il contesto della lettura sulla quale meditiamo oggi.
Al termine del cammino, oggi incontriamo un cieco.
 Un cieco, che, in più, è un mendicante. In lui c’è oscurità, tenebre, e assenza. 
E attorno a lui c’è soltanto il rigetto: “Molti lo sgridavano per farlo tacere”.
 Gesù chiama il cieco, ascolta la sua preghiera, e la esaudisce. 
Anche oggi, qui, tra coloro che il Signore ha riunito, “ci sono il cieco e lo zoppo” (prima lettura) - quello che noi siamo -; ed è per questo che le azioni di Gesù, che ci vengono raccontate, devono renderci più pieni di speranza.
È nel momento in cui termina il viaggio di Gesù a Gerusalemme (e dove termina il ciclo liturgico), che un mendicante cieco celebra Gesù e lo riconosce come “Figlio di Davide”, o Messia; e questo mendicante riacquista la vista e “segue Gesù per la strada”. 
È un simbolo, un invito. Chiediamo al Signore che ci accordi la luce della fede e ci dia vigore, affinché lo seguiamo come il cieco di Gerico, fino a che non avremo raggiunto la Gerusalemme definitiva.


Intenzioni Sante Messe

SABATO  26         Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Libralon Mario, Maria, Carla e Nevina; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Cavinato Alida, Libralon Ottorino e Zampieri Giancarlo; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia e Suor Luisa; Cavinato Gino, Ida e Agostini Tarcisio; Libralon Olindo e figli; Salviato Valeria.

DOMENICA  27 XXX Domenica del T.O.  Ore 9.30: Gorgi Marcello; Nicoletti Gino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Cavinato Dino; Mazzon Sante, Irene, Tiziano e Rosalia. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  28     Ore  8.00:  Gallato Antonio e Virgilio Umberto; Perusin Andrea.

MARTEDì  29     Ore  15.00:  .

MERCOLEDì  30 Ore  8.00:  Zilio Giovanni.

GIOVEDì  31   Ore  18.30: .

VENERDì  01.11 Solennità di Tuti i Santi. Ore  9.30:  Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Morosinott Luigi, Franco e Alice; Def. Fam. Bevilaqua e Stefan Ilario; Ore 11.00:  Sato Armando e Bruna; Bertapelle Marcello; Agostini Francesca, Innocente e Genoveffa..

SABATO 02 Commemorazione di Tutti i fedeli defunti. Ore 9.30; Secondo l’intenzione del Papa; Ore 15.00 (in cimitero): Per tutti i defunti della parrocchia; Ore 18.30: Rossetto Amalia e Fincato Maria; Virgis Elio e Pasquali Ada; Def. Fam. Paparone Pierino e Fam. Zagolin..

DOMENICA  03 XXXI Domenica del T.O. Ore 9.30.  Fabian Adriano, Badan Bruno (anniv.); Tosato Sante e genitori; Spanesi Ferdinando e Fam. Def.. Ore 11.00:  Pro Populo.


 Avvisi

· Nella notte, si torna all’ora solare, dovremo tirare indietro di un’ora l’orologio.

· Oggi, alle ore 14.00, in sala Borsi, le volontarie del NOI Donne organizzano la Tombola per i nonni della terza età.

· Venerdì celebriamo la solennità di tutti i Santi, le messe saranno a orario festivo. Nel pomeriggio, alle ore 15.00, pregheremo in chiesa col Vespro dei Defunti, poi, recitando il rosario, ci recheremo in Cimitero dove ci sarà la preghiera di Fede nella risurrezione con la Benedizione delle tombe.

· Sabato 2 novembre è la Commemorazione dei fedeli defunti, saranno celebrate tre sante messe nella giornata, alle 9.00, alle 15.00 (in cimitero, tempo permettendo) e alle ore 18.30 in chiesa questa santa messa è la messa della domenica.

· Domenica 3 novembre, dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 3 novembre,  alle ore 11.45, dopo la messa, parteciperemo con l’amministrazione Comunale e le Autorità militari, alla deposizione della Corona alla quale seguirà la benedizione al Monumento dei caduti nelle guerre.

 

Il coraggio di gridare la vita

Dopo la distruzione di Gerusalemme (587 a.C.), durante l’esilio, il profeta Geremia intonava le prime note di una melodia colma di speranza, invitando il “resto d’Israele” (il cieco, lo zoppo…) a cantare sin da allora la gioia della salvezza promessa dal Signore (I Lettura). C’è ancora chi, nel buio, sa “gridare” la propria speranza? Quante grida restano sepolte sotto la coltre del dolore!
 O quante altre si disperdono in suoni afoni di sterili lamentele!
 Ma il grido di quest’uomo cieco, di nome Bartimeo, infrange la barriera del suono con una limpidezza interiore disarmante (Vangelo). Bartimeo introduce la strategia più geniale che la sua creatività gli lascia intuire: lui grida, non ha altro. 
Non grida qualcosa, ma grida a Qualcuno. 
Questo grido ha la fede di chi, nel dolore, rimane tenacemente a contatto col proprio desiderio di vita e lo riversa in una relazione: il suo grido di fede è la “preghiera del cuore” che si lancia nel cuore di Gesù. Come “sacerdote compassionevole” (II Lettura) Gesù se ne fa carico, al punto da portarlo al Padre, con la voce della sua stessa umanità, sull’altare della croce. 
Oggi è qui, in questa Eucaristia, per portargli anche il nostro.
Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)






PRIMA LETTURA (Ger 31,7-9)
Riporterò tra le consolazioni il cieco e lo zoppo.


Dal libro del profeta Geremìa

Così dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
“Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d’Israele”.
Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 125)

Rit: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.


SECONDA LETTURA (Eb 5,1-6)
Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek.

Dalla lettera agli Ebrei

Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.
Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo:
«Tu sei sacerdote per sempre,
secondo l’ordine di Melchìsedek».
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Cf 2Tm 1,10)

Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.


VANGELO (Mc 10,46-52)
Rabbunì, che io veda di nuovo!

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore

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ALTRO







Calendario liturgico: (28 ottobre-3 novembre 2024)

28 L
Ss. Simone e Giuda ap. (f, rosso). Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. Dopo una notte di orazione col Padre, Gesù sceglie i dodici apostoli, coloro che dovranno continuare la sua missione. S. Ferruccio. Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-19.


29 M Beato chi teme il Signore. Il vigore contenuto nel granello di senape e nel lievito è simbolo del vigore insito nel regno di Dio, la cui potente forza è data dalla Parola. S. Onorato di Vercelli; S. Zenobio; S. Gaetano Errico. Ef 5,21-33; Sal 127; Lc 13,18-21.

30 M Fedele è il Signore in tutte le sue parole. La porta è stretta ma ancora aperta, perché chi vuole possa passare e salvarsi. S. Marciano di Siracusa; S. Germano di Capua. Ef 6,1-9; Sal 144; Lc 13,22-30.

31 G Benedetto il Signore, mia roccia. L’invito sensato dei farisei a cambiare strada per sfuggire a Erode è una tentazione. Gesù sceglie di procedere verso Gerusalemme. S. Quintino; S. Volfango; B. Tommaso da Firenze Bellacci. Ef 6,10-20; Sal 143; Lc 13,31-35.

1 V TUTTI I SANTI (s, bianco). Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. Un cuore puro, uno spirito povero, una vita spesa per la pace e la giustizia, il coraggio di testimoniare Dio fino alla morte: ecco la carta d’identità dei santi. S. Cesario; S. Licinio. Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12a.

2 S COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (viola). Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Chi crede nel Figlio avrà la vita eterna. La fede solleva lo sguardo oltre il dolore e la morte in una certezza di eternità. S. Giusto. Gb 19,1.23-27a; Sal 26; Rm 5,5-11; Gv 6,37-40.

3 D XXXI Domenica del T.O. / B. XXXI sett. del T.O. - III sett. del Salterio. S. Martino de Porres; S. Berardo; S. Silvia. Dt 6,2-6; Sal 17; Eb 7,23-28; Mc 12,28b-34. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».
Lucia Giallorenzo



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