Anche oggi si sentono le voci e i giudizi più contrastanti su Gesù: c’è chi lo ritiene un saggio, un generoso moralista, un protagonista della storia, e c’è anche chi lo calunnia, chi lo odia.
Intenzioni Sante Messe
SABATO 14 Ore 19.00: Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Def. Fam. Libralon Olindo.
DOMENICA 15 XXIII Domenica del T.O. Ore 9.30: Caon Luciano; Badan Bruno e Diego; Latova Ester e Bazzato Mario; Sato Armando e Bruna; Dalle Fratte Ivo e Giuseppe; Gallo Pericle. Ore 11.00: Pro Populo.
Lunedì 16 Ore 8.00: Spanesi Ugo.
MARTEDì 17 Ore 18.00: Def. Fam. Pierretti e Tiozzo.
MERCOLEDì 18 Ore 8.00: .
GIOVEDì 19 Ore 18.00: Secondo l’intenzione dell’offerente.
VENERDì 20 Ore 8.00: .
SABATO 21 Ore 19.00: Def. Fam. Bedin Fulvio; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Def. Fa. Bevilaqua e Stefan Ilario; Libralon Renato e Fernanda; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Per i nati nel 1964.
DOMENICA 22 XXIV Domenica del T.O. Ore 9.30. Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Cherubin Livia. Ore 11.00: Pro Populo.
Avvisi
· Oggi è la terza domenica del mese, secondo l’impegno di Carità che ci siamo dati raccogliamo gli alimenti per i poveri; alle porte della chiesa trovate i cesti per il vostro dono ai poveri .
· Oggi, dopo la messa delle 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.
· Venerdì 20settembre, alle ore 20.30, al cinema Aurora di Campodarsego, ci sarà l’incontro coi rappresentanti degli uffici pastorali della diocesi per l’attuazione delle proposte del Sinodo Diocesano. A questo appuntamento partecipa il parroco con alcuni rappresentanti del Consiglio Pastorale Parrocchiale.
· Sabato 21 settembre, alle ore 15.00, presso l’Opera della Provvidenza a Sarmeola, si terrà l’Assemblea Missionaria. Il tema della giornata Missionaria Mondiale che ‘cade’ il 20 ottobre è “Andate e invitate al banchetto tutti”, e l’assemblea di questo anno partirà proprio dalla riflessione sul tema del banchetto accogliendo i partecipanti e facendoli sedere a vari tavoli, secondo uno stile sinodale, partecipativo e di ascolto.
· Oggi celebriamo la Giornata Nazionale delle Offerte per i sacerdoti. In Italia ci sono circa 32.000 sacerdoti che si dedicano a tutti nelle parrocchie; i sacerdoti fanno molto per le comunità! Anche noi possiamo fare qualcosa per loro. Promuovere e raccogliere le offerte dei donatori a sostegno di tutti i sacerdoti delle diocesi italiane, inclusi gli anziani e malati e quelli in missione all’estero, è molto importante, perché, dal 1990 il loro sostentamento non è più a carico dello Stato, ma è affidato alle persone, come te.
«Ma voi, chi dite che io sia?»
«La gente, chi dice che io sia? Ma voi, chi dite che io sia?» (Vangelo). Gesù pone un duplice quesito: uno su che cosa pensano di lui le folle; un altro su che cosa pensano di lui i discepoli, coloro, cioè, che gli sono più vicini. Sono domande che dobbiamo sentire fatte anche a noi, e solo se sapremo dare ad esse una risposta potrà stabilirsi tra noi e il Cristo un’autentica relazione di vita. Le domande di Gesù esigono una risposta integrale dell’uomo, come a ogni dono di Dio deve corrispondere il dono totale della persona. La comunione con Dio in Cristo Gesù non può, infatti, riferirsi ora a questo, ora a quest’altro aspetto particolare, ma deve riguardare tutto l’uomo, nella totalità del suo atteggiamento esteriore (opere) e nella disposizione interiore in cui vive e opera lo Spirito Santo (fede). La comunione con Dio e il prossimo, per la grazia del battesimo, è un’esistenza nuova, interamente connotata dalla fede, dalla speranza e dalla carità, mediante la quale «il Signore di tutti» guida ogni uomo a lasciarsi coinvolgere dalla sua presenza (II Lettura). Dio, in Cristo, non è solo “essere”, ma è “esserci” che si dona senza condizione, passando attraverso la quotidianità del «qui e ora».
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?
SALMO RESPONSORIALE (Sal 114)
Rit: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.
Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.
Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».
Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.
Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella
fede può forse salvarlo?
Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo
quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e
saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così
anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua
fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede».
Alleluia, alleluia.
Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.
VANGELO (Mc 8,27-35)
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell'uomo deve molto soffrire.
+ Dal Vangelo
secondo Marco
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a
Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La
gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista;
altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu
sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed
essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire
ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a
rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò
Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma
secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol
venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché
chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita
per causa mia e del Vangelo, la salverà».
PERCHE' CREDERE? La trama della fede
Se i tuoi figli non vanno più a messa?
Settembre 2024 | Mese del Seminario
un mese di riflessione e di preghiera
sulla propria vocazione
e sulla comunità del Seminario,
segno della cura della Diocesi
per le vocazioni dei giovani
Il donarsi di Gesù “a vantaggio di tutti”
Il titolo del Mese del Seminario è un’espressione che si trova nella seconda lettura della liturgia del prossimo 6 ottobre, Giornata diocesana del Seminario. La Lettera agli Ebrei è una ricca omelia della primissima Chiesa, un grande annuncio che Gesù Cristo ci ha salvati in modo unico e definitivo: Gesù ha sofferto e ha provato la morte “a vantaggio di tutti” (Eb 2,9). Il suo donarsi ha raggiunto tutti per renderci figli e figlie di Dio, ha aperto il cammino perché tutti possiamo accorgerci dell’amore del Padre e ha inaugurato il modo per vivere, fino alla fine, l’amare di Dio.
Il prete diocesano “a vantaggio di tutti”
L’espressione biblica ci provoca a rigustare la vocazione dei preti diocesani – vocazione curata e fatta crescere inizialmente in Seminario – come risposta “a vantaggio di tutti” di fronte alle sfide di oggi. “A vantaggio di tutti” è, infatti, il prete in comunità bisognose di riscoprire le relazioni fraterne, il dialogo, la condivisione della fede e la solidarietà.
La vocazione cristiana “a vantaggio di tutti”
C’è un passaggio necessario perché ogni vocazione sia “cristiana”, cioè venga da Cristo e si alimenti di Cristo: il passaggio da una vocazione “per me” a una vocazione “per gli altri”, da una vocazione “a mio vantaggio” a una “a vantaggio di tutti”, cioè missionaria. Ogni persona chiamata da Dio, dallo Spirito di Cristo Risorto, è un gesto di premura con il quale Dio si prende cura del suo popolo, in particolare degli ultimi. Di fronte a una necessità per la vita della Chiesa e del mondo, Dio coinvolge e manda qualcuno o qualcuna per rispondervi, per soccorrere, consolare, proteggere, salvare, provocare, far crescere, risvegliare, pregare, illuminare, amare.
Il Seminario diocesano “a vantaggio di tutti”
Al Seminario, cioè ai Seminaristi e ai preti educatori e professori che lo animano, siamo invitati a dedicare una Domenica di settembre, attraverso la riflessione sul ministero ordinato, la preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione e il sostegno economico del Seminario, in quanto luogo dove si formano giovani al dono di sé “a vantaggio di tutti”, animati dalla preghiera, provocati dalla Parola viva, nutriti dei Sacramenti e allenati allo studio e alle relazioni fraterne.
un mese di riflessione e di preghiera
sulla propria vocazione
e sulla comunità del Seminario,
segno della cura della Diocesi
per le vocazioni dei giovani
Il donarsi di Gesù “a vantaggio di tutti”
Il titolo del Mese del Seminario è un’espressione che si trova nella seconda lettura della liturgia del prossimo 6 ottobre, Giornata diocesana del Seminario. La Lettera agli Ebrei è una ricca omelia della primissima Chiesa, un grande annuncio che Gesù Cristo ci ha salvati in modo unico e definitivo: Gesù ha sofferto e ha provato la morte “a vantaggio di tutti” (Eb 2,9). Il suo donarsi ha raggiunto tutti per renderci figli e figlie di Dio, ha aperto il cammino perché tutti possiamo accorgerci dell’amore del Padre e ha inaugurato il modo per vivere, fino alla fine, l’amare di Dio.
Il prete diocesano “a vantaggio di tutti”
L’espressione biblica ci provoca a rigustare la vocazione dei preti diocesani – vocazione curata e fatta crescere inizialmente in Seminario – come risposta “a vantaggio di tutti” di fronte alle sfide di oggi. “A vantaggio di tutti” è, infatti, il prete in comunità bisognose di riscoprire le relazioni fraterne, il dialogo, la condivisione della fede e la solidarietà.
La vocazione cristiana “a vantaggio di tutti”
C’è un passaggio necessario perché ogni vocazione sia “cristiana”, cioè venga da Cristo e si alimenti di Cristo: il passaggio da una vocazione “per me” a una vocazione “per gli altri”, da una vocazione “a mio vantaggio” a una “a vantaggio di tutti”, cioè missionaria. Ogni persona chiamata da Dio, dallo Spirito di Cristo Risorto, è un gesto di premura con il quale Dio si prende cura del suo popolo, in particolare degli ultimi. Di fronte a una necessità per la vita della Chiesa e del mondo, Dio coinvolge e manda qualcuno o qualcuna per rispondervi, per soccorrere, consolare, proteggere, salvare, provocare, far crescere, risvegliare, pregare, illuminare, amare.
Il Seminario diocesano “a vantaggio di tutti”
Al Seminario, cioè ai Seminaristi e ai preti educatori e professori che lo animano, siamo invitati a dedicare una Domenica di settembre, attraverso la riflessione sul ministero ordinato, la preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione e il sostegno economico del Seminario, in quanto luogo dove si formano giovani al dono di sé “a vantaggio di tutti”, animati dalla preghiera, provocati dalla Parola viva, nutriti dei Sacramenti e allenati allo studio e alle relazioni fraterne.
Ottobre missionario: Un banchetto per tutte le genti
Calendario liturgico: (16-22 settembre 2024)
16 L Ss. Cornelio e Cipriano (m, rosso). Annunciate la morte del Signore, finché egli venga. Accostandoci all’altare, anche noi ripetiamo a Gesù le parole ricche di umiltà e di fede del centurione romano. S. Eufemia; S. Ludmilla. 1Cor 11,17-26.33; Sal 39; Lc 7,1-10.
17 M Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida. A Nain era morto l’unico figlio di una madre vedova. Gesù sente compassione e dice al ragazzo di alzarsi, ridonandogli la vita. S. Roberto Bellarmino (mf); S. Ildegarda di Bingen (mf). 1Cor 12,12-14.27-31a; Sal 99; Lc 7,11-17.
18 M Beato il popolo scelto dal Signore. Il severo giudizio di Gesù sul comportamento dei suoi contemporanei ci fa riflettere sulla pazienza dell’amore di Dio per noi. S. Arianna; S. Eustorgio; S. Giuseppe da Copertino. 1Cor 12,31–13,13; Sal 32; Lc 7,31-35.
19 G Rendete grazie al Signore perché è buono. Solo la fede in Gesù, vero uomo e vero Dio, può donarci la salvezza. S. Gennaro (mf); S. Mariano; S. Ciriaco. 1Cor 15,1-11; Sal 117; Lc 7,36-50.
20 V Ss. Andrea Kim Tae-gôn, Paolo Chông Ha-sang e c. (m, rosso). Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto. Seguono Gesù i Dodici e alcune donne guarite dalla sua misericordia, che dedicano il loro tempo all’assistenza del Maestro e dei discepoli. S. Eustachio. 1Cor 15,12-20; Sal 16; Lc 8,1-3.
21 S S. Matteo ap. ev. (f, rosso). Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. Chiamato Matteo, Gesù siede alla sua tavola con altri peccatori; ci insegna così che nulla valgono i sacrifici a Dio se non si ha misericordia per i fratelli. S. Maura. Ef 4,1-7.11-13; Sal 18; Mt 9,9-13.
22 D XXV Domenica del T.O. / B. XXV sett. del T.O. - I sett. del Salterio. S. Emerita; S. Maurizio; S. Silvano. Sap 2,12.17-20; Sal 53; Gc 3,16–4,3; Mc 9,30-37.
Nessun commento:
Posta un commento