sabato 28 settembre 2024

Chi vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome... 29 sett 2024

 29 settembre  2024

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Chi vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome  non perderà la sua ricompensa.

L’itinerario di Gesù verso Gerusalemme è un susseguirsi di insegnamenti e raccomandazioni; una specie di manuale catechetico, che serve da continuo confronto per la fede, ancora solo incipiente, dei discepoli.
L’interrogativo posto da uno di loro: “Abbiamo visto uno che scacciava i demoni... ma non era dei nostri” descrive bene il rigido schematismo dentro cui, loro come noi, vorremmo imprigionare la libertà dello Spirito, che soffia sempre dove e come vuole.
Non siamo noi cristiani i padroni della salvezza, donataci da Cristo. Sia pure avendo responsabilità e modalità diverse in seno alla Chiesa, noi cristiani abbiamo solo il compito di far incontrare, tra di noi e agli altri, con la nostra testimonianza, la nostra parola e le nostre opere, la persona di Cristo.
La consapevolezza della gratuità del dono di Cristo ci obbliga a valorizzare tutto ciò che, nel mondo, fa presagire e manifesta la sua presenza redentrice, perché Cristo, unico ad avere una risposta esauriente all’inquietudine presente nel cuore dell’uomo, può inviare lo Spirito Santo a illuminare il cuore di ogni persona.
Il nostro desiderio più profondo dovrebbe essere quello di Mosè, quando ha esclamato: “Fossero tutti profeti nel popolo di Dio e volesse il Signore dare loro il suo spirito!”.

Intenzioni Sante Messe

SABATO  28         Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Libralon Mario, Maria, Carla e  Nevina;  Cavinato Gino e Ida.

DOMENICA 29      XXVI Domenica del T.O.
 Ore 9.30: Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Morosinotto Luigi e Alice; Cavinato Marco e Amabile; Sato Armando e Bruna; Mazzon Sante e Tosato Irene
Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  30       Ore  8.00:  Caon Giuseppe e Mariarosa.

MARTEDì  01.10 Ore  15.00:  Def. Fam. Pieretti e Tiozzo.

MERCOLEDì  02   Ore  8.00:  
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GIOVEDì  03     Ore  15.00: Secondo l’intenzione dell’offerente.

VENERDì  04     Ore  8.00: 
.
SABATO  05 Ore 19.00:  Virgis Elio e Pasquali Ada; Agostini Francesca, Innocente e Genoveffa; Tonello Dante e Fam. Def..

DOMENICA 06 XXVII Domenica del T.O. 
Ore 9.30.  Fabian Adriano; Mazzon Sante, Irene, Tiziano e Rosalia; Cavinato Carlo e Ballan Anna. 
Ore 11.00:  Pro Populo.
 
Avvisi

· Da lunedì 30 settembre sarò fuori sede fino a mercoledì 3 ottobre, parteciperò ad un incontro per i sacerdoti over 65 della diocesi, tra i partecipanti ci sarà anche don Francesco che non potrà quindi sostituirmi
 Per quanto riguarda le messe che sono state prenotate: io celebrerò secondo l’intenzione di coloro che hanno prenotato anche se non ci saranno celebrazioni qui a Cavino.

· Venerdì 4 ottobre è il primo venerdì del mese, nella mattinata coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 6 ottobre celebriamo la Giornata per il Seminario Diocesano, pregheremo quindi ancora una volta così come abbiamo fatto nelle domeniche di settembre per le vocazioni sacerdotali e religiose e raccoglieremo il nostro contributo per il Seminario  Diocesano; troverete quindi tra i banche le buste per la vostra offerta che potrete depositare negli appositi cesti prima di uscire alla porta della chiesa.

· Prego tutti i genitori di prendere nota della proposta che viene dalle mamme di alcuni bambini per il Coretto parrocchiale… sarebbe davvero bellissimo poter animare la messa col coro dei bambini/ragazzi!!!

Servire è la vera grandezza


G
esù nel Vangelo indica il servizio come via della vera grandezza. Egli ha appena annunciato la sua passione e gli apostoli, per quanto ciò possa sembrare inverosimile, si mettono a discutere chi di loro sarà il più grande nel futuro regno, Gesù capovolge le loro prospettive: il primo nel suo regno è colui che nell’umiltà sa farsi servo di tutti, specialmente dei piccoli, degli ultimi e dei dimenticati. Se per molti riuscire nella vita significa accumulare una fortuna, salire sul podio degli onori, raccogliere solo le rose della vita, Cristo proclama che non esiste vera grandezza se non nel dono di sé disinteressato e nel generoso servizio ai fratelli. Come? Lottando contro l’orgoglio, ripulendo il cuore da ogni desiderio di metterci in vista e prendendo come modello Gesù Cristo che cammina avendo davanti a sé la meta della vera gloria, quella promessa dal Padre. L’umiltà del servizio è quindi la via indicata da Cristo per essere nel mondo lievito buono che fa fermentare l’umanità e la fraternità. Ritorniamo sul cammino che lui ci indica: convertirci dall’amore “che prende” all’amore “che serve”, perché solo chi veramente ama è capace di servire in umiltà e creare futuro, speranza, novità
don Donato Allegretti

PRIMA LETTURA (Num 11,25-29)
Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo!

Dal libro dei Numeri

In quei giorni, il Signore scese nella nube e parlò a Mosè: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito.
Ma erano rimasti due uomini nell’accampamento, uno chiamato Eldad e l’altro Medad. E lo spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento.
Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell’accampamento». Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: «Mosè, mio signore, impediscili!». Ma Mosè gli disse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!».
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)


Rit: I precetti del Signore fanno gioire il cuore.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.
Le inavvertenze, chi le discerne?
Assolvimi dai peccati nascosti.

Anche dall’orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro da grave peccato.


SECONDA LETTURA (Giac 5,1-6)
La vostre ricchezze sono marce.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage.
Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Gv 17,17)

Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità.


VANGELO (Mc 9,38-43.45.47-48)

Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
Parola del Signore











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110ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

domenica 29 settembre 2024


Si celebra domenica 29 settembre 2024 la 110ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato il cui tema, scelto da papa Francesco, è “Dio cammina con il Suo popolo”. «Tutti noi siamo migranti in cammino su questa terra e in cammino verso la "vera Patria"» sottolinea mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale Fondazione Migrantes nel suo editoriale nel mensile Migranti. «Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato ci ricorda come i migranti siano l'icona contemporanea di questo popolo in cammino, che ha Dio come compagno di viaggio. E che Dio stesso si identifica con il migrante (Mc. 25).»


Settembre 2024 | Mese del Seminario




un mese di riflessione e di preghiera
sulla propria vocazione
e sulla comunità del Seminario,
segno della cura della Diocesi
per le vocazioni dei giovani

 

Il donarsi di Gesù “a vantaggio di tutti”

Il titolo del Mese del Seminario è un’espressione che si trova nella seconda lettura della liturgia del prossimo 6 ottobre, Giornata diocesana del Seminario. La Lettera agli Ebrei è una ricca omelia della primissima Chiesa, un grande annuncio che Gesù Cristo ci ha salvati in modo unico e definitivo: Gesù ha sofferto e ha provato la morte “a vantaggio di tutti” (Eb 2,9). Il suo donarsi ha raggiunto tutti per renderci figli e figlie di Dio, ha aperto il cammino perché tutti possiamo accorgerci dell’amore del Padre e ha inaugurato il modo per vivere, fino alla fine, l’amare di Dio.

Il prete diocesano “a vantaggio di tutti”

L’espressione biblica ci provoca a rigustare la vocazione dei preti diocesani – vocazione curata e fatta crescere inizialmente in Seminario – come risposta “a vantaggio di tutti” di fronte alle sfide di oggi. “A vantaggio di tutti” è, infatti, il prete in comunità bisognose di riscoprire le relazioni fraterne, il dialogo, la condivisione della fede e la solidarietà.

La vocazione cristiana “a vantaggio di tutti”

C’è un passaggio necessario perché ogni vocazione sia “cristiana”, cioè venga da Cristo e si alimenti di Cristo: il passaggio da una vocazione “per me” a una vocazione “per gli altri”, da una vocazione “a mio vantaggio” a una “a vantaggio di tutti”, cioè missionaria. Ogni persona chiamata da Dio, dallo Spirito di Cristo Risorto, è un gesto di premura con il quale Dio si prende cura del suo popolo, in particolare degli ultimi. Di fronte a una necessità per la vita della Chiesa e del mondo, Dio coinvolge e manda qualcuno o qualcuna per rispondervi, per soccorrere, consolare, proteggere, salvare, provocare, far crescere, risvegliare, pregare, illuminare, amare.

Il Seminario diocesano “a vantaggio di tutti”

Al Seminario, cioè ai Seminaristi e ai preti educatori e professori che lo animano, siamo invitati a dedicare una Domenica di settembre, attraverso la riflessione sul ministero ordinato, la preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione e il sostegno economico del Seminario, in quanto luogo dove si formano giovani al dono di sé “a vantaggio di tutti”, animati dalla preghiera, provocati dalla Parola viva, nutriti dei Sacramenti e allenati allo studio e alle relazioni fraterne.






Ottobre missionario: Un banchetto per tutte le genti





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INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 



Calendario liturgico: (30 settembre-6 ottobre 2024)

30 L S. Girolamo (m, bianco). Tendi a me l’orecchio, Signore, ascolta le mie parole. I discepoli di Gesù devono fare un cammino di umiltà e apprendere che nel Regno si è grandi se si è pronti a farsi piccoli. S. Francesco Borgia; B. Felicia Meda. Gb 1,6-22; Sal 16; Lc 9,46-50.


1 M S. Teresa di Gesù Bambino (m, bianco). Giunga fino a te la mia preghiera, Signore. Gesù, di fronte al rifiuto ricevuto da un villaggio di Samaritani, insegna ai discepoli irritati la tolleranza e la pazienza di Dio. B. Luigi Maria Monti. Gb 3,1-3.11-17.20-23; Sal 87; Lc 9,51-56.

2 M Ss. Angeli Custodi (m, bianco). Giunga fino a te la mia preghiera, Signore. Gesù mette in guardia chi ostacola il cammino di crescita e di fede dei piccoli con una condotta scandalosa. S. Eleuterio; B. Antonio Chevrier. Gb 9,1-12.14-16; Sal 87; Mt 18,1-5.10.

3 G Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi. La messe è molta e Gesù invia in missione altri settantadue discepoli. Guai alle città e alle case che respingeranno questi messaggeri di pace. S. Candida; S. Gerardo di Brogne. Gb 19,21-27b; Sal 26; Lc 10,1-12.

4 V S. FRANCESCO D’ASSISI patr. d’Italia (f, bianco). Tu sei, Signore, mia parte di eredità. Gesù ringrazia il Padre per la sua predilezione verso i piccoli. San Francesco d’Assisi e tanti santi si sono fatti piccoli per ridonare questo amore di Dio. S. Petronio; S. Aurea. Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30.

5 S Fa’risplendere il tuo volto sul tuo servo, Signore. I discepoli tornano gioiosi dalla missione e Gesù esulta nello Spirito ringraziando il Padre. S. Faustina Kowalska (mf); B. Bartolo Longo; B. Alberto Marvelli. Gb 42,1-3.5-6.12-16 (NV); Sal 118; Lc 10,17-24.

6 D XXVII Domenica del T.O. / B. XXVII sett. del T.O. - III sett. del Salterio. S. Bruno; S. Fede; S. Magno. Gen 2,18-24; Sal 127; Eb 2,9-11; Mc 10,2-16. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».

Lucia Giallorenzi



sabato 21 settembre 2024

«Chi accoglie uno solo di questi bambini, accoglie me" 22 set. 2024

 22  settembre  2024

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
 
 "Chi accoglie uno solo di questi bambini, 
accoglie me"

Il santo battesimo ci ha inseriti nella morte del Signore, ci ha resi conformi al suo sacrificio. 
Questa è la radice della nostra esistenza cristiana, la sua sorgente profonda: il frutto deve essere l’umiltà, l’esistenza che ne sgorga deve essere un’esistenza donata nel servizio. 
È questo un punto centrale della vita cristiana. 
In essa, e dunque nella Chiesa, la logica delle “precedenze” è completamente rovesciata: il primo è colui che si fa il servo di tutti, come Gesù, il cui primato è stato posto dalla sua obbedienza ed immolazione sulla croce. 
La vera dignità è nella possibilità offerta all’uomo di imitare l’umiltà del Verbo Incarnato. 
Una conseguenza sconvolgente: il piccolo è il “sacramento” di Gesù e quindi in lui accogliamo il Padre.

Intenzioni Sante Messe

SABATO  21         Ore 19.00:  Def. Fam. Bedin Fulvio; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Def. Fa. Bevilaqua e Stefan Ilario; Libralon Renato e Fernanda; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Per i nati nel 1964; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni , Lucia e Suor Luisa.

DOMENICA 22 XXV Domenica del T.O. Ore 9.30: Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Cherubin Livia. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  23        Ore  8.00:  Barban Bruno, Fabio e Dino.

MARTEDì  24    Ore  15.00:  Def. Fam. Pieretti e Tiozzo.

MERCOLEDì  25 Ore  8.00:  .

GIOVEDì  26     Ore  15.00:  .

VENERDì  27 Ore  8.00:  .

SABATO  28 Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Libralon Mario, Maria, Carla e Nevina;  Cavinato Gino e Ida.

DOMENICA 29 XXVI  Domenica del T.O. Ore 9.30.  Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Morosinotto Luigi e Alice; Cavinato Marco e Amabile. Ore 11.00:  Pro Populo.

 

Avvisi

· Dalla prossima settimana le messe pomeridiane di martedì e giovedì non saranno alle ore 18.00  ma alle ore 15.00.

· Da Giovedì 26 settembre sarò fuori sede fino al primo pomeriggio di sabato 28 settembre, durante la mia assenza sarò sostituito, per la celebrazione delle messe,  da don Francesco.

· Domenica 29 settembre, dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 29 settembre, alla messa delle ore 11.00, accoglieremo la classe dei settantacinquenni, che desiderano ringraziare per la bella età raggiunta e ricordare coloro che li hanno preceduti nella casa del Padre.


 La lezione più difficile: la croce

Gesù svela ai discepoli che egli non è un Messia come loro si aspettano, ma colui che realizza la sua missione salvifica per mezzo della croce. Il profeta Isaia parla del Servo sofferente di Javhé, prefigurazione di Gesù, uomo dei dolori che, nella sua passione, ripone tutta la sua fiducia nel Padre e insegna la lezione più difficile da capire all’uomo sempre pieno di amor proprio: l’umiliazione, la sofferenza e la croce. 
La croce è la sua compagna di vita.
 E anche per noi non esistono corsie preferenziali o di comodo. 
La strada della vita si percorre con la croce sulle spalle, la nostra e, se siamo generosi, anche quella di altri che prendiamo su di noi quando ci accorgiamo che stanno per cedere sotto il suo peso. 
Il desiderio d’imboccare la strada del successo e della gratificazione personale, evitando, se possibile, le difficoltà, rende ruvida, poco elegante e ormai fuori moda la croce. 
Ma stare umilmente dietro a Gesù Cristo fa scoprire la serena certezza di trovarci sulla strada giusta e di poter arrivare a destinazione. 

Il punto finale è la gloria, quella definitiva, raggiunta in compagnia di Colui che insegna che solo affrontando un percorso irto di ostacoli si giunge alla vetta.
don Donato Allegretti



PRIMA LETTURA (Sap 2,12.17-20)
Condanniamo il giusto a una morte infamante.



Dal libro della Sapienza

[Dissero gli empi:]
«Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo
e si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta.
Vediamo se le sue parole sono vere,
consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
Condanniamolo a una morte infamante,
perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 53)

Rit: Il Signore sostiene la mia vita.

Dio, per il tuo nome salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.

Poiché stranieri contro di me sono insorti
e prepotenti insidiano la mia vita;
non pongono Dio davanti ai loro occhi.

Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
Ti offrirò un sacrificio spontaneo,
loderò il tuo nome, Signore, perché è buono.


SECONDA LETTURA (Giac 3,16-4,3)
Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei, dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni.
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Cf 2Ts 2,14)

Alleluia, alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.


VANGELO
(Mc 9,30-37)
Il Figlio dell'uomo viene consegnato… Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Parola del Signore










Settembre 2024 | Mese del Seminario




un mese di riflessione e di preghiera
sulla propria vocazione
e sulla comunità del Seminario,
segno della cura della Diocesi
per le vocazioni dei giovani

 

Il donarsi di Gesù “a vantaggio di tutti”

Il titolo del Mese del Seminario è un’espressione che si trova nella seconda lettura della liturgia del prossimo 6 ottobre, Giornata diocesana del Seminario. La Lettera agli Ebrei è una ricca omelia della primissima Chiesa, un grande annuncio che Gesù Cristo ci ha salvati in modo unico e definitivo: Gesù ha sofferto e ha provato la morte “a vantaggio di tutti” (Eb 2,9). Il suo donarsi ha raggiunto tutti per renderci figli e figlie di Dio, ha aperto il cammino perché tutti possiamo accorgerci dell’amore del Padre e ha inaugurato il modo per vivere, fino alla fine, l’amare di Dio.

Il prete diocesano “a vantaggio di tutti”

L’espressione biblica ci provoca a rigustare la vocazione dei preti diocesani – vocazione curata e fatta crescere inizialmente in Seminario – come risposta “a vantaggio di tutti” di fronte alle sfide di oggi. “A vantaggio di tutti” è, infatti, il prete in comunità bisognose di riscoprire le relazioni fraterne, il dialogo, la condivisione della fede e la solidarietà.

La vocazione cristiana “a vantaggio di tutti”

C’è un passaggio necessario perché ogni vocazione sia “cristiana”, cioè venga da Cristo e si alimenti di Cristo: il passaggio da una vocazione “per me” a una vocazione “per gli altri”, da una vocazione “a mio vantaggio” a una “a vantaggio di tutti”, cioè missionaria. Ogni persona chiamata da Dio, dallo Spirito di Cristo Risorto, è un gesto di premura con il quale Dio si prende cura del suo popolo, in particolare degli ultimi. Di fronte a una necessità per la vita della Chiesa e del mondo, Dio coinvolge e manda qualcuno o qualcuna per rispondervi, per soccorrere, consolare, proteggere, salvare, provocare, far crescere, risvegliare, pregare, illuminare, amare.

Il Seminario diocesano “a vantaggio di tutti”

Al Seminario, cioè ai Seminaristi e ai preti educatori e professori che lo animano, siamo invitati a dedicare una Domenica di settembre, attraverso la riflessione sul ministero ordinato, la preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione e il sostegno economico del Seminario, in quanto luogo dove si formano giovani al dono di sé “a vantaggio di tutti”, animati dalla preghiera, provocati dalla Parola viva, nutriti dei Sacramenti e allenati allo studio e alle relazioni fraterne.





Ottobre missionario: Un banchetto per tutte le genti





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INIZIATIVE   
IN PARROCCHIA  e locali




















ALTRO

Calendario liturgico: (23-29 settembre 2024)

23 L S. Pio da Pietrelcina (m, bianco). Il giusto abiterà sulla tua santa montagna, Signore. La luce della Parola in noi ci consente di illuminare il prossimo con una valida testimonianza cristiana. Ss. Zaccaria ed Elisabetta; S. Lino. Pr 3,27-34; Sal 14; Lc 8,16-18.


24 M Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi. Sono veri parenti di Gesù coloro che lo seguono, ascoltando e mettendo in pratica la sua Parola. B.V. Maria della Mercede; S. Rustico; S. Pacifico. Pr 21,1-6.10-13; Sal 118; Lc 8,19-21.

25 M Lampada per i miei passi, Signore, è la tua parola. Gesù invia i Dodici ad annunciare il Regno e a compiere guarigioni. La loro missione deve sostenersi sulla fede: devono andare a mani vuote. S. Sergio di Radonež; B. Marco Criado. Pr 30,5-9; Sal 118; Lc 9,1-6.

26 G Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Erode vuole vedere quel Gesù di cui si parla. Ma la sua è solo curiosità, oppure preoccupazione per la stabilità del suo trono. Ss. Cosma e Damiano (mf); S. Nilo. Qo 1,2-11; Sal 89; Lc 9,7-9.

27 V S. Vincenzo de’ Paoli (m, bianco). Benedetto il Signore, mia roccia. Nella pace di un luogo solitario Gesù interpella i discepoli sulla sua identità, e li prepara al suo destino di sofferenza. S. Caio; S. Bonfilio. Qo 3,1-11; Sal 143; Lc 9,18-22.

28 S Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Gesù annuncia una seconda volta la sua passione. I discepoli non comprendono il senso delle sue parole e temono di fare domande. S. Venceslao (mf); Ss. Lorenzo Ruiz e c. (mf); B. Luigi Monza. Qo 11,9–12,8; Sal 89; Lc 9,43b-45.

29 D XXVI Domenica del T.O. / B. XXVI sett. del T.O. - II sett. del Salterio. Ss. Michele, Gabriele e Raffaele arcangeli. Nm 11,25-29; Sal 18; Gc 5,1-6; Mc 9,38-43.45.47-48.

Lucia Giallorenzo