sabato 22 giugno 2024

 23  giugno 2024

Gesù invita la sua Chiesa a prendere il largo e a “passare” all’altra riva


12^ TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
 
In questo brano tutto è volto a descrivere la situazione dell’umanità nella sua lenta storia e tutto mira ad annunciare il  piano divino che il Figlio di Dio vuole realizzare. 
È venuta la sera: la notte della paura e del dubbio; la fine del giorno e delle sue effimere certezze. 
Gesù invita la sua Chiesa a prendere il largo e a “passare” all’altra riva. 
Si tratta di un invito alla Pasqua che è un “passaggio”: passaggio del mar Rosso per il popolo eletto, liberato dalla schiavitù e condotto alla libertà; passaggio dalla morte per il Figlio dell’uomo liberato dal peccato e condotto alla gloria. L’altra riva è la riva di Dio, la riva che non si vede e di cui Gesù rivela il cammino (Gv 14,4).
 La barca che attraversa il lago con i discepoli e Gesù è la Chiesa. Come l’arca di Noè, essa è stata costruita appositamente per “passare”. 
Ma scoppia una tempesta. Le forze del male si scatenano contro di essa. La barca si riempie d’acqua, qui simbolo di morte: l’acqua toglie il respiro all’uomo. Il male lotta contro lo Spirito. E Gesù dorme. 
L’assenza di Gesù pesa enormemente sul cuore dei fedeli: non vedendo Gesù, hanno paura e giungono persino a pensare che non sarebbero mai riusciti a compiere la traversata e che non avrebbero mai dovuto prendere il largo su quella barca. Ma la preghiera insistente dei fedeli, che lo chiamano, viene sentita da Gesù. Si sveglia. Egli è là, come ha promesso (Mt 28,20). 
Gesù salva la sua Chiesa da tutte le tempeste che minacciano di farla affondare. Gesù non rimprovera il fatto che non lo si sia svegliato subito, ma biasima invece la mancanza di fede. 
Bisogna pregarlo, e pregarlo con fede. 
La paura di morire, che è negativa, viene allora sostituita dal timore di Dio, che è l’obbedienza dei fedeli al loro Salvatore. 
Questa è la nostra situazione: la debolezza della nostra imbarcazione trae forza dalla presenza di Cristo: egli ci fa passare.
 

Intenzioni Sante Messe

SABATO  22     Ore 19.00:  Cavinato Gino, Ida e Agostini Tarcisio; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia e Suor Luisa; Cavinato Leonunzio, Marco e Amabile; Scapin Emilio Redento .

DOMENICA  23        XII Domenica del T.O.    Ore 9.30: Bertapelle Pietro, Agnese, Mario, Agnese, Gemma e Delfina; Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Gazzola Giuseppe Luigi .   Ore 11.00:  Pro Populo. 

LUNEDÌ  24        Ore 8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

MARTEDÌ  25      Ore  18.00:  Per la conversione dei peccatori.

MERCOLEDÌ 26       Ore  8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

GIOVEDÌ  27     Ore 18.00:  Pezzin Marilena; Zerbato Angela Lia in Nicoletti e Fam. Def..

VENERDÌ  28   Ore 8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

SABATO  29     Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida, Busato Serafino e Griggio Antonio; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Dalle Fratte Genesio; Salviato Valeria; Bragagnolo Livia (trigesimo)..

DOMENICA 30 XIII Domenica del T.OOre 9.30: Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina, Zanon Pasquale e Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia. Ore 11.00:  Pro Populo.


Avvisi

·        Oggi celebriamo la Giornata Mondiale per la Carità del Papa, con la nostra offerta vogliamo contribuire per dare la possibilità a Papa Francesco, di rispondere adeguatamente a tutti coloro che gli fanno richiesta di aiuto; trovate quindi tra i banchi le buste per la vostra offerta, uscendo dalla chiesa potrete depositarle negli appositi cesti.

·        Domenica 30 giugno, dopo la messa delle 9.30, coi ministri straordinari si porterà la Comunione agli ammalati.

Da domenica 30 giugno fino al venerdì 5 luglio sarò fuori sede per partecipare ad un ciclo-pellegrinaggio con un gruppo di ‘amanti della bici’ di Campodarsego.     Durante la mia assenza sarò sostituito da don Francesco.

 

Fidiamoci del Signore, sempre!


L’evangelista Marco ci presenta Gesù che, al termine del giorno in cui narra la parabola del seminatore, prende l’iniziativa di passare con i suoi discepoli all’altra riva. Anche noi prendiamo Gesù così com’è, sulla barca della Chiesa, accogliendo la sua Parola nella fede. Nella notte ci fu una tempesta di vento e le onde si rovesciarono nella barca. Gesù dormiva sul cuscino a poppa. È un’immagine della sua morte. Egli vuole preparare i suoi amici a rimanere saldi nella fede nell’ora del pericolo. I discepoli, impauriti, gridano: «Maestro, non ti importa che siamo perduti?». Gesù si desta – immagine della sua risurrezione – e minaccia il vento dicendogli: «Taci, calmati!». Signore dell’universo e Figlio di Dio, Gesù ha un potere assoluto sulle forze della natura, che l’autore del Libro di Giobbe e il salmista attribuiscono solo a Dio. Il Signore dice anche a noi: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Nuove creature in Cristo (II Lettura), viviamo già da oggi da risorti. Rallegriamoci perché in questa Eucaristia Gesù ci fa partecipi della sua vittoria pasquale sul peccato e sulla morte, placa le tempeste della nostra vita e dà pace e gioia al nostro cuore.
don Francesco Dell’Orco


Prima lettura     Gb 38,1.8-11
Qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde.
 
Dal libro di Giobbe
 
Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
«Chi ha chiuso tra due porte il mare,
quando usciva impetuoso dal seno materno,
quando io lo vestivo di nubi
e lo fasciavo di una nuvola oscura,
quando gli ho fissato un limite,
gli ho messo chiavistello e due porte
dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre
e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 106
 
Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.
 
Coloro che scendevano in mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore
e le sue meraviglie nel mare profondo.
 
Egli parlò e scatenò un vento burrascoso,
che fece alzare le onde:
salivano fino al cielo, scendevano negli abissi;
si sentivano venir meno nel pericolo.
 
Nell’angustia gridarono al Signore,
ed egli li fece uscire dalle loro angosce.
La tempesta fu ridotta al silenzio,
tacquero le onde del mare.
 
Al vedere la bonaccia essi gioirono,
ed egli li condusse al porto sospirato.
Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini.
 
 
Seconda lettura    2Cor 5,14-17
Ecco, son nate cose nuove.
 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Parola di Dio
 
 
Canto al Vangelo (Lc 7, 16)
 
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.

 
Vangelo    Mc 4,35-41
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore




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INIZIATIVE   IN PARROCCHIA 

IL NUOVI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI PARTECIPAZIONE ECCLESIALI DI CAVINO: 
 

 



Calendario liturgico: (24-30 giugno 2024)
 
24 L NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA (s, bianco). Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. La nascita di Giovanni Battista è un avvenimento che riempie tutti di meraviglia. È l’annuncio della salvezza che viene in Gesù Cristo, di cui lui è il precursore. S. Teodolfo. Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80.


25 M Dio ha fondato la sua città per sempre. Non è facile passare attraverso la porta stretta. Per seguire Gesù occorre rinunciare alle proprie sicurezze. S. Massimo; S. Prospero; S. Guglielmo di Montevergine. 2Re 19,9b-11.14-21. 31-35a.36; Sal 47; Mt 7,6.12-14.

26 M Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti. Il vero profeta lo si riconosce dai frutti prodotti della sua predicazione. Ss. Giovanni e Paolo; S. Vigilio; S. Josemaría Escrivá. 2Re 22,8-13; 23,1-3; Sal 118; Mt 7,15-20.

27 G Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome. Chi ascolta la Parola e la mette in pratica fa la volontà del Pa- dre. È come uno che costruisce la sua casa sulla roccia. S. Cirillo di Alessandria (mf); S. Arialdo. 2Re 24,8-17; Sal 78; Mt 7,21-29.

28 V S. Ireneo (m, rosso). In terra d’esilio leviamo il nostro canto. Facciamo nostro il grido di fede del lebbroso chiedendo a Gesù, se è nella sua volontà, di purificare la nostra vita. S. Paolo I; S. Vincenza Gerosa. 2Re 25,1-12; Sal 136; Mt 8,1-4.

29 S SS. PIETRO E PAOLO AP. (s, rosso). Il Signore mi ha liberato da ogni paura. La fulgida testimonianza dei santi Pietro e Paolo deve sollecitarci a rinnovare la nostra professione di fede in Gesù e a impegnarci per la missione. S. Siro; B. Raimondo Lullo. At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19.

30 D XIII Domenica del T.O. / B. XIII sett. del Tempo Ordinario - I sett. del Salterio. Ss. Primi Martiri Chiesa romana. Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43.

L. Giallorenzo




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