sabato 29 giugno 2024

Continua solo ad aver fede - 30 giugno

30 giugno 2024


  XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

"....continua solo ad aver fede"

Ecco due miracoli di Gesù legati uno all’altro. 
Il loro messaggio è complementare. Si tratta di due donne: una all’inizio della sua vita, l’altra al termine di lunghe sofferenze che la sfiniscono. 
Né l’una né l’altra possono più essere salvate dagli uomini (vv. 23 e 26). Ma sia l’una che l’altra saranno salvate dall’azione congiunta della forza che emana da Gesù e dalla fede: per la donna la propria fede, per la bambina la fede di suo padre (vv. 34 e 36). 
Bisogna notare soprattutto che la bambina ha dodici anni (v. 42) e che la donna soffre da dodici anni (v. 25). 
Questo numero non è dato a caso. C’è un grande valore simbolico poiché esso è legato a qualcosa che si compie. Ci ricordiamo che Gesù fa la sua prima profezia a dodici anni (Lc 2,42 e 49). Gesù sceglie dodici apostoli, poiché è giunto il tempo. Significano la stessa cosa le dodici ceste di pane con le quali Gesù sfama i suoi discepoli (Mc 6,43). E la fine dei tempi è simboleggiata dalle dodici porte della Gerusalemme celeste (Ap 21,12-21). Così come la donna dell’Apocalisse (immagine di Maria, della Chiesa) è coronata da dodici stelle (Ap 12,1). 
Senza parlare dell’albero della vita originale che si trova, in un parco, al centro della città e dà dodici raccolti.
 E quando sappiamo che il giorno per Gesù conta dodici ore (Gv 11,9) capiamo che i nostri due miracoli non sono semplici gesti di misericordia, ma che nascondono una rivelazione: essendo giunto il tempo, l’umanità peccatrice (Gen 3,12) è liberata dai suoi mali. 
Gli uomini non possono fare nulla per lei, e lo riconoscono (v. 35), ma per Dio nulla è impossibile (Lc 1,37). 
Gesù non chiede che due cose: “Non temere, continua solo ad aver fede” (v. 36).
 
Intenzioni Sante Messe

SABATO  29         Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida, Busato Serafino e Griggio Antonio; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Dalle Fratte Genesio; Salviato Valeria; Bragagnolo Livia (trigesimo).

DOMENICA 30 XIII Domenica del T.O. Ore 9.30: Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina, Zanon Pasquale e Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  01.07     Ore 8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

MARTEDì  02   Ore  18.00:  Per le anime dimenticate del purgatorio.

MERCOLEDì  03 Ore  8.00: Secondo l’intenzione dell’offerente. Ore 20.00: Bragagnolo Edda (trigesimo).

GIOVEDì  04   18.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

VENERDì  05  Ore 8.00:  Moro Rino, Demo Pietro e Chiara.

SABATO  06 Ore 19.00:  Cavinato Gino e Ida; Virgis Elio e Pasquali Ada; Brugnaro Dante (anniversario) e Cavinato Clementina; Spinello Irma e Def. Fam. Spinello; Nicoletti Arturo.

DOMENICA 07 XIV Domenica del T.O. Ore 9.30: Bertapelle Armando, Maria e Luca; Fabian Adriano; Bedin Giovanni Battista e Fam. Def.; Scapin Bruno e Redento; Def. Fam. Spanesi Ferdinando, Regina, Elio, Sante e Giordana. Ore 11.00:  Pro Populo.

Avvisi

· Martedì 2 luglio inizia ‘Cavino in Festa’ col Torneo ‘Beppo’ un torneo di volley su erba 4x4, intitolato a Filippo Pedron, dalle ore 20.00 in poi. La festa poi continua ogni sera fino a domenica 7 luglio; dal 5 luglio si aggiunge il Torneo di Calcio Balilla Umano, con la musica e lo stand gastronomico aperto… Domenica pomeriggio spettacolo per i bambini con ‘Bricoea show e truccabimbi’…. invito tutti a partecipare!!!

· Venerdì 5 luglio è il primo venerdì del mese, coi ministri straordinari si porterà la Comunione agli ammalati.

 

Come vi scrivevo già la scorsa domenica sarò fuori sede da oggi, domenica 30 giugno, fino a venerdì 5 luglio. Parteciperò con un gruppo di cicloamatori di Campodarsego ad un ciclo-pellegrinaggio da S. Candido a Maribor  (Austria - Slovenia). Durante la mia assenza sarò sostituito da d. Francesco che ringrazio per la sua disponibilità.

 

Cristo Medico e Salvatore


L’evangelista Marco ci ha narrato la risurrezione della figlia di Giairo, capo della sinagoga, e la guarigione della donna con perdite di sangue. Signore sul male e sulla morte, Gesù Cristo è il Verbo del Padre che dal cielo è passato sulla nostra “riva”, ovvero, per opera dello Spirito Santo, si è fatto carne nel grembo verginale di Maria venendo su questa terra per salvarci. Come la folla evangelica, anche noi siamo radunati attorno a lui. Come Giairo, gettiamoci ai suoi piedi e supplichiamolo con insistenza perché continui ad imporre su di noi le sue mani benedicenti. «Nei sacramenti Cristo continua a toccarci per guarirci» (CCC 1504). Come l’emorroissa, accostiamoci con fede viva a Gesù, incontrandolo nei sacramenti, «forze che escono dal corpo di Cristo, sempre vivo e vivificante, azioni dello Spirito Santo operante nel suo corpo che è la Chiesa» (CCC 1116). Nell’Eucaristia facciamo esperienza del Risorto, che guarisce le ferite della nostra vita e ci fa risorgere a vita nuova.
Se Cristo ci ha arricchiti con la sua grazia e ci ha resi degni della sua amicizia, anche noi dobbiamo vivere relazioni di fraternità e amicizia, rimuovendo le disuguaglianze e condividendo i nostri beni (II Lettura).
don Francesco Dell’Orco 



Prima lettura     Sap 1,13-15; 2,23-24
Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo.
 
Dal libro della Sapienza
 
Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
La giustizia infatti è immortale.
Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale      Sal 29
 
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
 
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
 
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.
 
Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
 
 
Seconda lettura   2Cor 8,7.9.13-15
La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei fratelli poveri.
 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: «Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno».
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo  (Cf 2Tm 1,10)
 
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
 
Vangelo    Mc 5,21-43
Fanciulla, io ti dico: Àlzati!
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: alzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
Parola del Signore.
 





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INIZIATIVE   IN PARROCCHIA 

IL NUOVI COMPONENTI 
DEGLI ORGANI DI PARTECIPAZIONE ECCLESIALI DI CAVINO: 

  CONSIGLIO PASTORALE PASTORALE 
VEZZARO PAOLO  ( vicepresidente)
Cavinato Giulia     
Beghin Lisa  
  Giacomazzi Michele 
Tosato Matteo   
  Mazzon Daniela 
  Pedron Cristina      
    Cazzin Elisa  
   Mason Alessio 
Zanta Giuliano    
Giagio Betty      
Pedron Luca  
 Gobbin Elena 

 CONSIGLIO per LA GESTIONE ECOMICA
  RAMBALDO MATTEo
FAVARO MICHELE
MUFFATO MARIO 
CAZZIN ELISA


 CAZZXIN ELISA
 





 

Calendario liturgico:(1-7 luglio 2024)

1 L Perdona, Signore, l’infedeltà del tuo popolo. Nelle priorità di chi si pone alla sequela di Gesù, gli affetti e i beni passano in secondo piano. B. Ignazio Falzon; B. Antonio Rosmini. Am 2,6-10.13-16; Sal 49; Mt 8,18-22.

2 M Guidami, Signore, nella tua giustizia. Nel mare in tempesta, sebbene Gesù sia con loro, i discepoli si sentono perduti. Sono ancora uomini di poca fede! S. Lidano; S. Bernardino Realino; B. Eugenia Joubert. Am 3,1-8; 4,11-12; Sal 5; Mt 8,23-27.

3 M S. Tommaso ap. (f, rosso). Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. Gesù ci è vicino anche quando dubitiamo della sua presenza. Beati quelli che pur non avendo visto crederanno! S. Eliodoro; S. Leone II. Ef 2,19-22; Sal 116; Gv 20,24-29.

4 G I giudizi del Signore sono fedeli e giusti. Gesù ha il potere di eliminare realmente il nostro male, guarendoci nel cuore e donandoci la libertà interiore. S. Elisabetta di Portogallo (mf); B. Piergiorgio Frassati. Am 7,10-17; Sal 18; Mt 9,1-8.

5 V Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Gesù è malvisto da alcuni perché frequenta i peccatori. Essi non hanno compreso la parola dei profeti: Dio vuole misericordia e non sacrifici. S. Antonio M. Zaccaria (mf); S. Domezio; Bb. Matteo Lambert e c. Am 8,4-6.9-12; Sal 118; Mt 9,9-13.

6 S Il Signore annuncia la pace per il suo popolo. La discussione sul digiuno ci aiuta a capire che se Gesù è con noi non possiamo essere tristi. S. Maria Goretti (mf); B. Maria Teresa Ledóchowska. Am 9,11-15; Sal 84; Mt 9,14-17.

7 D XIV Domenica del T.O. / B. XIV sett. del Tempo Ordinario - II sett. del Salterio. S. Panteno di Alessandria; S. Odone. Ez 2,2-5; Sal 122; 2Cor 12,7-10; Mc 6,1-6. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».
Lucia Giallorenzo



sabato 22 giugno 2024

 23  giugno 2024

Gesù invita la sua Chiesa a prendere il largo e a “passare” all’altra riva


12^ TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
 
In questo brano tutto è volto a descrivere la situazione dell’umanità nella sua lenta storia e tutto mira ad annunciare il  piano divino che il Figlio di Dio vuole realizzare. 
È venuta la sera: la notte della paura e del dubbio; la fine del giorno e delle sue effimere certezze. 
Gesù invita la sua Chiesa a prendere il largo e a “passare” all’altra riva. 
Si tratta di un invito alla Pasqua che è un “passaggio”: passaggio del mar Rosso per il popolo eletto, liberato dalla schiavitù e condotto alla libertà; passaggio dalla morte per il Figlio dell’uomo liberato dal peccato e condotto alla gloria. L’altra riva è la riva di Dio, la riva che non si vede e di cui Gesù rivela il cammino (Gv 14,4).
 La barca che attraversa il lago con i discepoli e Gesù è la Chiesa. Come l’arca di Noè, essa è stata costruita appositamente per “passare”. 
Ma scoppia una tempesta. Le forze del male si scatenano contro di essa. La barca si riempie d’acqua, qui simbolo di morte: l’acqua toglie il respiro all’uomo. Il male lotta contro lo Spirito. E Gesù dorme. 
L’assenza di Gesù pesa enormemente sul cuore dei fedeli: non vedendo Gesù, hanno paura e giungono persino a pensare che non sarebbero mai riusciti a compiere la traversata e che non avrebbero mai dovuto prendere il largo su quella barca. Ma la preghiera insistente dei fedeli, che lo chiamano, viene sentita da Gesù. Si sveglia. Egli è là, come ha promesso (Mt 28,20). 
Gesù salva la sua Chiesa da tutte le tempeste che minacciano di farla affondare. Gesù non rimprovera il fatto che non lo si sia svegliato subito, ma biasima invece la mancanza di fede. 
Bisogna pregarlo, e pregarlo con fede. 
La paura di morire, che è negativa, viene allora sostituita dal timore di Dio, che è l’obbedienza dei fedeli al loro Salvatore. 
Questa è la nostra situazione: la debolezza della nostra imbarcazione trae forza dalla presenza di Cristo: egli ci fa passare.
 

Intenzioni Sante Messe

SABATO  22     Ore 19.00:  Cavinato Gino, Ida e Agostini Tarcisio; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia e Suor Luisa; Cavinato Leonunzio, Marco e Amabile; Scapin Emilio Redento .

DOMENICA  23        XII Domenica del T.O.    Ore 9.30: Bertapelle Pietro, Agnese, Mario, Agnese, Gemma e Delfina; Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Gazzola Giuseppe Luigi .   Ore 11.00:  Pro Populo. 

LUNEDÌ  24        Ore 8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

MARTEDÌ  25      Ore  18.00:  Per la conversione dei peccatori.

MERCOLEDÌ 26       Ore  8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

GIOVEDÌ  27     Ore 18.00:  Pezzin Marilena; Zerbato Angela Lia in Nicoletti e Fam. Def..

VENERDÌ  28   Ore 8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

SABATO  29     Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida, Busato Serafino e Griggio Antonio; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Dalle Fratte Genesio; Salviato Valeria; Bragagnolo Livia (trigesimo)..

DOMENICA 30 XIII Domenica del T.OOre 9.30: Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina, Zanon Pasquale e Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia. Ore 11.00:  Pro Populo.


Avvisi

·        Oggi celebriamo la Giornata Mondiale per la Carità del Papa, con la nostra offerta vogliamo contribuire per dare la possibilità a Papa Francesco, di rispondere adeguatamente a tutti coloro che gli fanno richiesta di aiuto; trovate quindi tra i banchi le buste per la vostra offerta, uscendo dalla chiesa potrete depositarle negli appositi cesti.

·        Domenica 30 giugno, dopo la messa delle 9.30, coi ministri straordinari si porterà la Comunione agli ammalati.

Da domenica 30 giugno fino al venerdì 5 luglio sarò fuori sede per partecipare ad un ciclo-pellegrinaggio con un gruppo di ‘amanti della bici’ di Campodarsego.     Durante la mia assenza sarò sostituito da don Francesco.

 

Fidiamoci del Signore, sempre!


L’evangelista Marco ci presenta Gesù che, al termine del giorno in cui narra la parabola del seminatore, prende l’iniziativa di passare con i suoi discepoli all’altra riva. Anche noi prendiamo Gesù così com’è, sulla barca della Chiesa, accogliendo la sua Parola nella fede. Nella notte ci fu una tempesta di vento e le onde si rovesciarono nella barca. Gesù dormiva sul cuscino a poppa. È un’immagine della sua morte. Egli vuole preparare i suoi amici a rimanere saldi nella fede nell’ora del pericolo. I discepoli, impauriti, gridano: «Maestro, non ti importa che siamo perduti?». Gesù si desta – immagine della sua risurrezione – e minaccia il vento dicendogli: «Taci, calmati!». Signore dell’universo e Figlio di Dio, Gesù ha un potere assoluto sulle forze della natura, che l’autore del Libro di Giobbe e il salmista attribuiscono solo a Dio. Il Signore dice anche a noi: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Nuove creature in Cristo (II Lettura), viviamo già da oggi da risorti. Rallegriamoci perché in questa Eucaristia Gesù ci fa partecipi della sua vittoria pasquale sul peccato e sulla morte, placa le tempeste della nostra vita e dà pace e gioia al nostro cuore.
don Francesco Dell’Orco


Prima lettura     Gb 38,1.8-11
Qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde.
 
Dal libro di Giobbe
 
Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
«Chi ha chiuso tra due porte il mare,
quando usciva impetuoso dal seno materno,
quando io lo vestivo di nubi
e lo fasciavo di una nuvola oscura,
quando gli ho fissato un limite,
gli ho messo chiavistello e due porte
dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre
e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 106
 
Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.
 
Coloro che scendevano in mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore
e le sue meraviglie nel mare profondo.
 
Egli parlò e scatenò un vento burrascoso,
che fece alzare le onde:
salivano fino al cielo, scendevano negli abissi;
si sentivano venir meno nel pericolo.
 
Nell’angustia gridarono al Signore,
ed egli li fece uscire dalle loro angosce.
La tempesta fu ridotta al silenzio,
tacquero le onde del mare.
 
Al vedere la bonaccia essi gioirono,
ed egli li condusse al porto sospirato.
Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini.
 
 
Seconda lettura    2Cor 5,14-17
Ecco, son nate cose nuove.
 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Parola di Dio
 
 
Canto al Vangelo (Lc 7, 16)
 
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.

 
Vangelo    Mc 4,35-41
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
 
+ Dal Vangelo secondo Marco
 
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore




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INIZIATIVE   IN PARROCCHIA 

IL NUOVI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI PARTECIPAZIONE ECCLESIALI DI CAVINO: 
 

 



Calendario liturgico: (24-30 giugno 2024)
 
24 L NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA (s, bianco). Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. La nascita di Giovanni Battista è un avvenimento che riempie tutti di meraviglia. È l’annuncio della salvezza che viene in Gesù Cristo, di cui lui è il precursore. S. Teodolfo. Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80.


25 M Dio ha fondato la sua città per sempre. Non è facile passare attraverso la porta stretta. Per seguire Gesù occorre rinunciare alle proprie sicurezze. S. Massimo; S. Prospero; S. Guglielmo di Montevergine. 2Re 19,9b-11.14-21. 31-35a.36; Sal 47; Mt 7,6.12-14.

26 M Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti. Il vero profeta lo si riconosce dai frutti prodotti della sua predicazione. Ss. Giovanni e Paolo; S. Vigilio; S. Josemaría Escrivá. 2Re 22,8-13; 23,1-3; Sal 118; Mt 7,15-20.

27 G Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome. Chi ascolta la Parola e la mette in pratica fa la volontà del Pa- dre. È come uno che costruisce la sua casa sulla roccia. S. Cirillo di Alessandria (mf); S. Arialdo. 2Re 24,8-17; Sal 78; Mt 7,21-29.

28 V S. Ireneo (m, rosso). In terra d’esilio leviamo il nostro canto. Facciamo nostro il grido di fede del lebbroso chiedendo a Gesù, se è nella sua volontà, di purificare la nostra vita. S. Paolo I; S. Vincenza Gerosa. 2Re 25,1-12; Sal 136; Mt 8,1-4.

29 S SS. PIETRO E PAOLO AP. (s, rosso). Il Signore mi ha liberato da ogni paura. La fulgida testimonianza dei santi Pietro e Paolo deve sollecitarci a rinnovare la nostra professione di fede in Gesù e a impegnarci per la missione. S. Siro; B. Raimondo Lullo. At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19.

30 D XIII Domenica del T.O. / B. XIII sett. del Tempo Ordinario - I sett. del Salterio. Ss. Primi Martiri Chiesa romana. Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43.

L. Giallorenzo