sabato 17 settembre 2022

    18 settembre

Decidersi a scegliere: o mammona o Dio  


Vi è prima una parabola e poi una serie di ammonimenti che commentano un elemento della parabola stessa e cioè l’uso del denaro. La parabola, come è ovvio, non loda il fattore perché è disonesto, ma perché ha la chiarezza e la decisione di imboccare l’unica via di salvezza che gli si prospetta. Si sa che l’arte di cavarsela è molto applicata nelle ambigue imprese di questo mondo.
 Lo è molto meno nella grande impresa della salvezza eterna. Perciò Gesù ci rimprovera di essere più pronti a salvarci dai mali mondani che dal male eterno, lui che da parte sua ha fatto di tutto perché fossimo salvati, fino a salire in croce per noi. Non ci decidiamo a credere che, se non portiamo il nostro peccato davanti a Dio, siamo perduti. 
Cominciamo le nostre Messe confessando i peccati che abbiamo commessi, ma usciti di chiesa ricominciamo a parlare di quelli altrui.
Un “test” decisivo dell’autenticità della nostra decisione cristiana è proprio l’uso del denaro.
Non è disonesta la ricchezza in sé, né maledizione la ricchezza esteriore. Ma lo è la ricchezza come idolo, innamoramento e progetto, come deformazione interiore del cuore e della mente, che vogliono a tutti i costi essere produttori di potenza e quindi di potere economico.
Occorre decidersi a scegliere: o mammona o Dio; cioè: o essere il signore per signoreggiare o servire il Signore e godere della sua onnipotenza d’amore.
C’è un solo modo di liberarsi dalla schiavitù della ricchezza: farsi “amici” per mezzo di ciò che si ha, cioè con l’impegno della solidale condivisione.

 

Intenzioni Sante Messe

DOMENICA 18      XXV Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00. Maggiolo Fabio e nonni; Gallo Pericle; Peruzzo Romeo; Def. Fam. Bellotto Anna; Caon Zita; Bertapelle Marcello. Ore 11.00: Pro Populo.

Lunedì  19    Ore 8.00:  Barban Agostino e Maria.

MARTEDì  20   Ore 18.00:  .

MERCOLEDì  21 Ore 8.00:  . 

GIOVEDì  22   Ore 18.00:  .

VENERDì  23  Ore 8.00:  .

SABATO  24 Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Rizzato Dina.

DOMENICA  25 XXVI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00. Nicoletti Lino e Fam. Def.; Marchetto Bruno; Zanon Regina; Bertapelle Luca; Badan Bruno; Def. Fam. Mazzon Sergio. Ore 11.00: Pro Populo.

Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della  Corale parrocchiale.

Avvisi

· Oggi raccogliamo gli alimenti per i poveri. Ringrazio tutti coloro che portano il loro dono per i poveri, anche quelli che lo lasciano nella cesta al supermercato...

· Oggi celebriamo con tutte le parrocchie italiane, la Giornata nazionale di sensibilizzazione sulle offerte per il sostentamento del Clero diocesano. Ogni sacerdote riceve mensilmente la propria remunerazione dall’Istituto Centrale per il Sostentamento del clero di Roma, di circa 1250,00 euro (ad es. io: 1119,00 + 150,00), questo vale per i circa 32.700 sacerdoti della chiesa italiana. Attualmente la remunerazione dei sacerdoti (circa 521 milioni di euro/anno) viene presa quasi totalmente dall’8x1000 che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica nella loro dichiarazione dei redditi.Le offerte volontarie si uniscono allora al gettito dell’8x1000 e danno la possibilità alla Chiesa di destinare più risorse per la Carità in tutto il Mondo. Le offerte volontarie si possono fare in ogni giorno dell’anno e sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi (fino ad un massimo di 1032,91 euro). Non si tratta dell’offerta raccolta durante la messa (la colletta domenicale) che va nella cassa parrocchiale, dalla quale il parroco può trattenere 7 centesimi per abitante (ecco i 150,00 euro di cui sopra), e non è tracciabile.

· Lunedì 19 settembre, alle ore 21.00, in sala Borsi, ci sarà l’incontro per i genitori dei ragazzi del 1° Discepolato 3^ tappa (ragazzi di 5^ elementare).

· Mercoledì 21 settembre, alle ore 20.45, in sala Borsi, ci sarà l’incontro per i genitori dei ragazzi dell’Ultima Quaresima (ragazzi di 1^ media).

· Sabato 24 settembre, alle ore 16.30, in chiesa, ci sarà la celebrazione Penitenziale per i ragazzi dell’Ultima Quaresima (ragazzi di 1^ media) con la Celebrazione del Sacramento della Riconciliazione.

· Domenica 25  settembre, dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari portiamo la Comunione agli ammalati.

 

LA VERA RICCHEZZA É CON "L'ALTRO"


 È forte il contrasto tra quanto afferma il profeta Amos, dichiarando che Dio non dimentica le opere ingiuste di chi calpesta il diritto dei poveri, e l’atteggiamento del padrone della parabola narrata da Gesù, che elogia il suo amministratore, nonostante il suo comportamento tutt’altro che esemplare. 

Gesù, tuttavia, loda piuttosto la sua scaltrezza, invitando i discepoli a vivere la propria onestà non in modo ingenuo, ma “scaltro”: la furbizia consiste nel vivere non per sé stessi, ma per gli altri, perché soltanto attraverso la ricerca del loro bene possiamo conseguire il senso felice della nostra vita.

 Corriamo spesso questo rischio: cercare un’onestà che rimane senza relazioni, perché preoccupata di sé stessa e del proprio comportamento, ma con uno stile di vita che rimane indifferente, non si lascia toccare dagli altri. 

La scaltrezza dell’amministratore consiste nel trasformare i beni in relazioni, perché sono gli amici, non le ricchezze possedute, ad accoglierci nelle dimore eterne. 

Preoccupandoci del bene degli altri, e più ancora del bene che sono gli altri, compiamo la volontà di Dio, il quale – scrive Paolo a Timòteo – vuole «che tutti gli uomini siano salvati».

fr. Luca A. Fallica, Comunità Ss. Trinità di Dumenza



Gesù loda un amministratore infedele, ma astuto e saggio nell’usare i beni della terra. 
Anche il cristiano deve saper trafficare con saggezza i beni, ma avendo come fine il vero tesoro, che è quello che accumula davanti a Dio.

- Oggi è la Giornata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero

  Prima lettura  Am 8,4-7
Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.
 
Dal libro del profeta Amos
 
Il Signore mi disse:
«Ascoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”».
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
«Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere».
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale   Sal 112
 
Benedetto il Signore che rialza il povero.
 
Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.
 
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?
 
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.
 
 
Seconda lettura     1Tm 2,1-8
Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.
 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
 
Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.
Parola di Dio
 
Canto al Vangelo (2Cor 8,9)

Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.

 
Vangelo    Lc 16,1-13
Non potete servire Dio e la ricchezza.
 
+ Dal Vangelo secondo Luca
 
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
Parola del Signore.
 
 


 



e Comunità parrocchiali sono invitate a partecipare attivamente ed a contribuire alla Giornata con momenti di riflessione e di informazione

18 Settembre 2022, Giornata Nazionale per il Sostentamento del Clero

Video intervista del Card. Zuppi, presidente della CEI sulla prossima giornata nazionale

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Domenica 18 settembre 2022 la XXXIV Giornata nazionale delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti.
I nostri preti sono sempre al nostro fianco ma anche noi possiamo far sentire loro la nostra presenza. 

Ogni giorno ci offrono il loro tempo, ascoltano le nostre difficoltà e incoraggiano percorsi di ripresa: sono i nostri sacerdoti che si affidano alla generosità dei fedeli per essere liberi di servire tutti.

Per richiamare l’attenzione sulla loro missione, torna domenica 18 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, che sarà celebrata nelle parrocchie italiane.

La Giornata – giunta alla XXXIV edizione – permette di dire “grazie” ai sacerdoti, annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Ma rappresenta anche il tradizionale appuntamento annuale di sensibilizzazione sulle offerte deducibili. “È un’occasione preziosa – sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni  per far comprendere ai fedeli quanto conta il loro contributo. Non è solo una domenica di gratitudine nei confronti dei sacerdoti ma un’opportunità per spiegare il valore dell’impegno dei membri della comunità nel provvedere alle loro necessità. Basta anche una piccola somma ma donata in tanti”.

In preparazione alla Giornata proponiamo la video intervista al cardinale Matteo Zuppi, vescovo di Bologna e presidente della CEI ricca di numerosi spunti di riflessione.


 


possibile ascoltare gli approfondimenti che la Diocesi ha messo su YOUTUBE   
Sotto  col link all'approfondimento n.3






I TEMI DEL SINODO DIOCESANO


I temi presentati sono il frutto del lavoro di lettura, analisi e sintesi della Commissione preparatoria.
La Commissione, dopo aver ascoltato attentamente le voci contenute nelle tremila pagine di relazione degli Spazi di dialogo  parrocchiali e di ambito, offre alla Diocesi queste piste di lavoro, delineate a partire da quelle tematiche che, tra tutte, sono emerse con maggiore forza.

Questi temi diventano ora i contenuti da affidare ai Gruppi di discernimento sinodale e saranno successivamente accompagnati anche da domande e provocazioni per renderli attinenti al contesto pastorale della nostra Diocesi. Sono le piste di riflessione che guideranno l’individuazione delle “proposizioni”, cioè le prospettive ecclesiali, gli obiettivi pastorali e le proposte di cambiamento da discutere in Assemblea sinodale.

EVANGELIZZAZIONE E CULTURA

EVANGELIZZAZIONE E CULTURA
Un arricchimento reciproco

 

La Chiesa abita la terra e vive la fede immersa nell’oggi, confrontandosi quotidianamente con il mondo del lavoro, della scuola e della formazione, gli ambienti sociali e culturali, gli aspetti cruciali della globalizzazione. Anche oggi la Chiesa è chiamata ad incarnarsi in questo tempo, ad arricchirsi e lasciarsi trasformare dalla vita degli uomini e delle donne di oggi per continuare ad essere fedele alla propria missione evangelizzatrice.

LA CHIESA E GLI AMBITI DI VITA

LA CHIESA E GLI AMBITI DI VITA 
Un legame costitutivo

 

Il legame tra la fede e i vissuti delle persone (nascita, scelte, relazioni affettive, crescita personale, studio, lavoro, cittadinanza, fragilità, morte…), tra la fede e tutti gli ambiti sociali e culturali va considerato come costitutivo e rilevante. Essere cristiani significa ascoltare e condividere le medesime opportunità e fatiche di tutte le persone, per costruire insieme una società fraterna.
Come raccontare meglio la presenza del Signore attraverso la vita dei cristiani? Come comunicare meglio le tante esperienze di formazione, volontariato, servizio? Come evitare la frammentazione nelle proposte formative, la dispersione di risorse, la poca conoscenza delle opportunità offerte?      

IL BISOGNO DI SPIRITUALITÀ

IL BISOGNO DI SPIRITUALITA’
Una ricerca vitale

La ricerca di spiritualità è una ricerca esistenziale, costitutiva della natura umana. Le domande che sorgono dalla fragilità, dal lutto, dall’abbandono, dalla solitudine interpellano i singoli, le famiglie, le comunitàLa ricerca di spiritualità si esprime come bisogno di una vita più piena e ricca di senso, come desiderio di relazione con una realtà trascendente che apre all’invocazione. Sarà importante per le comunità cristiane riconoscere che  giovani e adulti percepiscono una frattura tra il piano antropologico e quello teologico, tra la salute e la fede, tra la felicità e la beatitudine. Come fare esperienza di una ricomposizione tra la vita spirituale e la vita quotidiana, in questo contesto culturale e sociale?

LA LITURGIA

LA LITURGIA
Il desiderio di incontrare il Signore e i fratelli

 

Nei fedeli si avverte il desiderio di incontrare il Signore e i fratelli e la domanda autentica di testimoniare la propria fede in Gesù. Emerge il bisogno che i momenti celebrativi siano un’occasione di incontro accogliente, dove sentirsi a casa e protagonisti, con la partecipazione di tutta l’assemblea. E’ importante ridare senso ai riti della Liturgia per conoscerli, riconoscerli e innestarli nella vita quotidiana.

LE FAMIGLIE

LE FAMIGLIE
L’attuale complessità ci interpella                                                                                            

 

Le relazioni e la famiglia rappresentano un “terreno santo” (cfr. Es 3, 5), il luogo prioritario e privilegiato degli affetti dove prendersi cura l’uno dell’altro; dove è ancora possibile trasmettere valori, diritti e doveri fondamentali. La famiglia è la prima dimensione di comunità, un porto accogliente e sicuro. Le realtà sono molteplici: ci sono famiglie tradizionali, famiglie con coppie separate, divorziate, risposate, di persone omosessuali; famiglie allargate o ristrette, composte anche da una sola persona, situazioni di vedovanza… Tali esperienze trovano spazi di confronto e di accoglienza nelle proposte e nei cammini pastorali?

I GIOVANI E LE NUOVE GENERAZIONI

I GIOVANI E LE NUOVE GENERAZIONI
Profezia per la Chiesa di Padova                                                                                                    

 

La realtà dei giovani risulta complessa e vitale, a loro va riservata un’attenzione preferenziale. Nei giovani riscontriamo il desiderio di aggregazione, di stare insieme, la ricerca di un nuovo senso di appartenenza rispetto alla “struttura parrocchiale classica”. Un bel segno è la loro sensibilità per le tematiche sociali, ambientali, per la giustizia e la solidarietà, da cui potrebbero partire percorsi capaci di approfondire il Vangelo. Oggi il giovane ha un diverso senso di appartenenza rispetto ai legami classici (strutture patronato-chiesa, famiglia…), crediamo che vada riconsiderato il valore della “condivisione della fede” come elemento che può promuovere legame: i giovani sono alla ricerca di spiritualità, ma le nostre parrocchie fanno fatica ad accompagnare questa ricerca.  Come attivare occasioni di dialogo intergenerazionale di fede? Quali connotazioni potrebbero avere? La Chiesa, pensata, strutturata e soprattutto come oggi si manifesta nell’immaginario comune interessa ai giovani? Quale profezia per la Chiesa di oggi può nascere dai giovani?

L’IDENTITÀ E I COMPITI DEI FEDELI LAICI

L’IDENTITA’ E I COMPITI DEI FEDELI LAICI
La consapevolezza della dignità battesimale                                                                             

 

Il compito essenziale dei fedeli laici consiste nella testimonianza del Vangelo nei luoghi e nei contesti quotidiani dell’esistenza. Tanti laici si spendono, con tanta generosità per il bene della Chiesa in ruoli, servizi, gruppi, attività, esperienze di responsabilità. Riflettere sull’identità e sui compiti dei laici non può che partire dalla consapevolezza del tanto bene già in atto. Alla fonte di questa identità c’è il sacramento del Battesimo che contraddistingue ogni credente.

L’IDENTITÀ E I COMPITI DEI PRESBITERI

L’IDENTITA’ E I COMPITI DEI PRESBITERI
Un ripensamento necessario

 

Nelle parrocchie e tra i presbiteri stessi si avverte il desiderio di esprimere un’identità del presbitero più autentica, valorizzandone il ministero di pastore e di guida spirituale. L’identità del presbitero e i suoi compiti sono ripensabili solo se rivisti assieme a quelli dei laici e delle comunità.
Va quindi  ritrovata una chiarezza organizzativa per le parrocchie. Come si sperimenta spesso nelle cooperazioni missionarie forse è giunto il momento di provare esperienze di vita fraterna tra i presbiteri e di valutare anche quella tra i presbiteri con diaconi permanenti, famiglie e laici? Potrebbe essere utile potenziare la formazione condivisa tra presbiteri e laici? Come precisare e qualificare l’identità e il compito dei diaconi permanenti, una presenza sempre più apprezzata e crescente?

IL VOLTO DELLE PARROCCHIE

IL VOLTO DELLE PARROCCHIE
Stare nella transizione e nel processo

 

Il volto delle parrocchie è in forte transizione,  nel guado ecclesiale e sociale,  chiedendoci di stare nel processo più che pretendere di fissare una volta per tutte un modello.   In prospettiva futura, il volto delle parrocchie si profila contrassegnato da una alta qualità dell’incontro con Cristo, nel mettere al centro la Parola e l’Eucaristia, nella presenza di laici qualificati e con ministerialità riconosciute non solo attinenti ai servizi intra-ecclesiali. Rilevante la loro presenza nella gestione dei beni e delle strutture, risorse preziose da valorizzare per l’azione pastorale.   L’attenzione al contesto della vita umana e sociale chiede di cogliere il bene in atto in una ospitalità dell’azione dello Spirito già presente in ciascuno e che sprona a un annuncio umile ma convinto.

LE PARROCCHIE E LO STILE EVANGELICO

LE PARROCCHIE E LO STILE EVANGELICO
Una casa fraterna e ospitale

 

La parrocchia così come la conosciamo è ancora il luogo adeguato per vivere delle relazioni significative e incontrare il Signore? Ad oggi mantiene questa caratteristica relazionale.  Non sono i numeri che contano ma il piacere di cercarsi, ascoltarsi, accogliersi.  In questo momento storico, si possono sperimentare anche  altre forme di crescita, formazione e coinvolgimento diverse (movimenti, associazioni, ecc.). Le diverse forme di vita consacrata con la molteplicità dei loro carismi operanti nelle parrocchie e nella Diocesi sono un dono prezioso.  Quale contributo possono offrire alla Chiesa di Padova? Le parrocchie inoltre sono chiamate a lasciarsi interpellare dalle “novità” del nostro tempo come la presenza sempre maggiore di cristiani di altre confessioni, di persone di religioni diverse da quella cristiana, di persone con altre lingue e culture.

LE PRIORITÀ PASTORALI

LE PRIORITA’ PASTORALI
L’annuncio al centro

 

In una comunità cristiana impegnata nell’annuncio del Vangelo è sentito il bisogno di andare all’essenziale. Va ripensata  la pastorale, passando da una pastorale di “conservazione” ad una pastorale di evangelizzazione e di missione. Le proposte parrocchiali risultano spesso scollegate dalla vita e dalle aspettative delle persone: è come se non fosse previsto l’aggancio per andare in profondità, per scoprire il cuore della fede e condividerlo. Bisogna qualificare le proposte, senza guardare i numeri, far partire il nuovo e non ridurci al fare. Emerge la necessità di rompere schemi ripetitivi  e ripensare l’impianto organizzativo, lasciando più spazio alle domande delle persone e all’annuncio del Vangelo. La vita delle parrocchie ha bisogno di mettere al centro le relazioni e la vita comunitaria: l’ascolto e l’annuncio di Gesù, infatti, si incarna nell’incontro ed è favorito da un clima di condivisione.

LA COMUNICAZIONE DELLA FEDE

LA COMUNICAZIONE DELLA FEDE
L’azione corale di tutta la comunità

 

La comunicazione della fede è l’azione corale di tutta la comunità e dovrebbe essere un’esperienza che si vive fin da subito in famiglia, con il coinvolgimento di ogni ambito pastorale presente in parrocchia. Un modello di comunicazione della fede nella nostra diocesi è il rinnovato cammino di Iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi (ICFR), iniziato nell’anno pastorale 2013/2014. Emerge la necessità di ritornare all’essenziale, all’ascolto della Parola di Dio, da accogliere nel silenzio, sempre più difficile da trovare e da valorizzare anche nelle celebrazioni liturgiche. Le prassi di comunicazione della fede maturate in altri luoghi del mondo e in contesti missionari possono essere significative per il nostro tempo? Quale contributo ci può venire dai fidei donum e dall’ampia esperienza missionaria della nostra diocesi?

L’ORGANIZZAZIONE PARROCCHIALE E TERRITORIALE

L’ORGANIZZAZIONE PARROCCHIALE E TERRITORIALE
Le parrocchie e gli altri livelli di collaborazione

 

L’identità delle parrocchie è molto sentita e si percepisce il desiderio che diventino sempre più una famiglia: un luogo “caldo” a cui si appartiene, un riferimento importante, anche se non esaustivo. I confini territoriali e fisici sono ancora l’occasione prevalente per una buona esperienza di Chiesa? Quale valore hanno o possono avere i vicariati?  I luoghi in cui si fa esperienza forte di servizio, formazione, preghiera, è possibile che diventino luogo di appartenenza e di fede? Quale rapporto con alcuni ambienti significativi della carità, missionarietà  e spiritualità, che vedono spesso la presenza di consacrati e consacrate, avvertiti come un’opportunità preziosa? Quale rapporto con i movimenti ecclesiali?

LE STRUTTURE E LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

LE STRUTTURE E LA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA
La gestione ordinaria e straordinaria tra opportunità e criticità                                                                                                                                                                                            

Il valore dei molti beni ricevuti in eredità e custodia: vengono da una storia che ci precede, sono importanti anche nel presente e vanno resi significativi anche per il futuro. È un elemento positivo sul quale pensare la loro sostenibilità economica. Altro elemento positivo è un rinnovato invito alla sobrietà e ad una Chiesa più povera: ciò significa non farsi possedere dai beni stessi ma utilizzarli in funzione del bene comune. È necessario individuare dei criteri per definire cosa è davvero essenziale rispetto ai beni e alle strutture parrocchiali, cosa non lo è più e cosa è alienabile e c’è l’esigenza di una maggiore responsabilità nell’utilizzo delle risorse in tutti gli ambiti pastorali. È il tempo, non rinviabile, delle scelte coltivando una pazienza attiva nella maturazione dei processi.



Calendario liturgico: 19-25 settembre 2022
19 LIl giusto abiterà sulla tua santa montagna, Signore. La Parola non ascoltata è come una lampada che viene coperta: non potrà fare luce sulla verità. S. Gennaro (mf); S. Mariano; S. Ciriaco. Pr 3,27-34; Sal 14; Lc 8,16-18.

20 M Ss. Andrea Kim Tae-gôn, Paolo Chông Ha-sang e c. (m, rosso). Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi. Mettere in pratica la parola di Dio e non limitarsi ad ascoltarla ci fa diventare familiari di Gesù. S. Eustachio. Pr 21,1-6.10-13; Sal 118; Lc 8,19-21.

21 M S. Matteo ap. ev. (f, rosso). Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. Gesù chiama Matteo per condurlo sulla via della misericordia; in essa sono sanificati solo coloro che si riconoscono peccatori. S. Maura. Ef 4,1-7.11-13; Sal 18; Mt 9,9-13.

22 G Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Erode, che già ha fatto decapitare Giovanni, ha dubbi sull’identità di Gesù e vuole vederlo. S. Maurizio; S. Silvano; S. Emerita. Qo 1,2-11; Sal 89; Lc 9,7-9.

23 V S. Pio da Pietrelcina (m, bianco). Benedetto il Signore, mia roccia. A Gesù, che chiede ai discepoli chi sia lui per la gente e per loro, risponde Pietro: tu sei «Il Cristo di Dio». Ss. Zaccaria ed Elisabetta; S. Lino. Qo 3,1-11; Sal 143; Lc 9,18-22.

24 S Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Gesù dice ai discepoli che il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato, ma essi ancora faticano a comprendere. B.V. Maria della Mercede; S. Rustico; S. Pacifico. Qo 11,9 - 12,8; Sal 89; Lc 9,43b-45.

25 D XXVI Domenica del T.O. / C. XXVI sett. del Tempo Ordinario - II sett. del Salterio. S. Sergio di Radonež. Am 6,1a.4-7; Sal 145; 1Tm 6,11-16; Lc 16,19-31.
Lucia Giallorenzo

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