Vi è prima una parabola e poi una serie di ammonimenti che commentano un elemento della parabola stessa e cioè l’uso del denaro. La parabola, come è ovvio, non loda il fattore perché è disonesto, ma perché ha la chiarezza e la decisione di imboccare l’unica via di salvezza che gli si prospetta. Si sa che l’arte di cavarsela è molto applicata nelle ambigue imprese di questo mondo.
Non è disonesta la ricchezza in sé, né maledizione la ricchezza esteriore. Ma lo è la ricchezza come idolo, innamoramento e progetto, come deformazione interiore del cuore e della mente, che vogliono a tutti i costi essere produttori di potenza e quindi di potere economico.
Occorre decidersi a scegliere: o mammona o Dio; cioè: o essere il signore per signoreggiare o servire il Signore e godere della sua onnipotenza d’amore.
C’è un solo modo di liberarsi dalla schiavitù della ricchezza: farsi “amici” per mezzo di ciò che si ha, cioè con l’impegno della solidale condivisione.
Intenzioni Sante Messe
DOMENICA 18 XXV Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00. Maggiolo Fabio e nonni; Gallo Pericle; Peruzzo Romeo; Def. Fam. Bellotto Anna; Caon Zita; Bertapelle Marcello. Ore 11.00: Pro Populo.
Lunedì 19 Ore 8.00: Barban Agostino e Maria.
MARTEDì 20 Ore 18.00: .
MERCOLEDì 21 Ore 8.00: .
GIOVEDì 22 Ore 18.00: .
VENERDì 23 Ore 8.00: .
SABATO 24 Ore 19.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Rizzato Dina.
DOMENICA 25 XXVI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00. Nicoletti Lino e Fam. Def.; Marchetto Bruno; Zanon Regina; Bertapelle Luca; Badan Bruno; Def. Fam. Mazzon Sergio. Ore 11.00: Pro Populo.
Incontri
Martedì ore 21.00 Incontro-prove per il gruppo della Corale parrocchiale.
Avvisi
· Oggi raccogliamo gli alimenti per i poveri. Ringrazio tutti coloro che portano il loro dono per i poveri, anche quelli che lo lasciano nella cesta al supermercato...
· Oggi celebriamo con tutte le parrocchie italiane, la Giornata nazionale di sensibilizzazione sulle offerte per il sostentamento del Clero diocesano. Ogni sacerdote riceve mensilmente la propria remunerazione dall’Istituto Centrale per il Sostentamento del clero di Roma, di circa 1250,00 euro (ad es. io: 1119,00 + 150,00), questo vale per i circa 32.700 sacerdoti della chiesa italiana. Attualmente la remunerazione dei sacerdoti (circa 521 milioni di euro/anno) viene presa quasi totalmente dall’8x1000 che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica nella loro dichiarazione dei redditi.Le offerte volontarie si uniscono allora al gettito dell’8x1000 e danno la possibilità alla Chiesa di destinare più risorse per la Carità in tutto il Mondo. Le offerte volontarie si possono fare in ogni giorno dell’anno e sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi (fino ad un massimo di 1032,91 euro). Non si tratta dell’offerta raccolta durante la messa (la colletta domenicale) che va nella cassa parrocchiale, dalla quale il parroco può trattenere 7 centesimi per abitante (ecco i 150,00 euro di cui sopra), e non è tracciabile.
· Lunedì 19 settembre, alle ore 21.00, in sala Borsi, ci sarà l’incontro per i genitori dei ragazzi del 1° Discepolato 3^ tappa (ragazzi di 5^ elementare).
· Mercoledì 21 settembre, alle ore 20.45, in sala Borsi, ci sarà l’incontro per i genitori dei ragazzi dell’Ultima Quaresima (ragazzi di 1^ media).
· Sabato 24 settembre, alle ore 16.30, in chiesa, ci sarà la celebrazione Penitenziale per i ragazzi dell’Ultima Quaresima (ragazzi di 1^ media) con la Celebrazione del Sacramento della Riconciliazione.
· Domenica 25 settembre, dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari portiamo la Comunione agli ammalati.
LA VERA RICCHEZZA É CON "L'ALTRO"
È forte il contrasto tra quanto afferma il profeta Amos, dichiarando che Dio non dimentica le opere ingiuste di chi calpesta il diritto dei poveri, e l’atteggiamento del padrone della parabola narrata da Gesù, che elogia il suo amministratore, nonostante il suo comportamento tutt’altro che esemplare.
Gesù, tuttavia, loda piuttosto la sua scaltrezza, invitando i discepoli a vivere la propria onestà non in modo ingenuo, ma “scaltro”: la furbizia consiste nel vivere non per sé stessi, ma per gli altri, perché soltanto attraverso la ricerca del loro bene possiamo conseguire il senso felice della nostra vita.
Corriamo spesso questo rischio: cercare un’onestà che rimane senza relazioni, perché preoccupata di sé stessa e del proprio comportamento, ma con uno stile di vita che rimane indifferente, non si lascia toccare dagli altri.
La scaltrezza dell’amministratore consiste nel trasformare i beni in relazioni, perché sono gli amici, non le ricchezze possedute, ad accoglierci nelle dimore eterne.
Preoccupandoci del bene degli altri, e più ancora del bene che sono gli altri, compiamo la volontà di Dio, il quale – scrive Paolo a Timòteo – vuole «che tutti gli uomini siano salvati».
fr. Luca A. Fallica, Comunità Ss. Trinità di Dumenza
- Oggi è la Giornata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero
Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.
«Ascoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”».
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
«Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere».
Parola di Dio
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.
Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.
Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.
Parola di Dio
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Non potete servire Dio e la ricchezza.
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
VIDEO
e Comunità parrocchiali sono invitate a partecipare attivamente ed a contribuire alla Giornata con momenti di riflessione e di informazione
18 Settembre 2022, Giornata Nazionale per il Sostentamento del Clero
Video intervista del Card. Zuppi, presidente della CEI sulla prossima giornata nazionale
Domenica 18 settembre 2022 la XXXIV Giornata nazionale delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti.
I nostri preti sono sempre al nostro fianco ma anche noi possiamo far sentire loro la nostra presenza.
Ogni giorno ci offrono il loro tempo, ascoltano le nostre difficoltà e incoraggiano percorsi di ripresa: sono i nostri sacerdoti che si affidano alla generosità dei fedeli per essere liberi di servire tutti.
Per richiamare l’attenzione sulla loro missione, torna domenica 18 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, che sarà celebrata nelle parrocchie italiane.
La Giornata – giunta alla XXXIV edizione – permette di dire “grazie” ai sacerdoti, annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Ma rappresenta anche il tradizionale appuntamento annuale di sensibilizzazione sulle offerte deducibili. “È un’occasione preziosa – sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – per far comprendere ai fedeli quanto conta il loro contributo. Non è solo una domenica di gratitudine nei confronti dei sacerdoti ma un’opportunità per spiegare il valore dell’impegno dei membri della comunità nel provvedere alle loro necessità. Basta anche una piccola somma ma donata in tanti”.
In preparazione alla Giornata proponiamo la video intervista al cardinale Matteo Zuppi, vescovo di Bologna e presidente della CEI ricca di numerosi spunti di riflessione.
I TEMI DEL SINODO DIOCESANO
I temi presentati sono il frutto del lavoro di lettura, analisi e sintesi della Commissione preparatoria.
La Commissione, dopo aver ascoltato attentamente le voci contenute nelle tremila pagine di relazione degli Spazi di dialogo parrocchiali e di ambito, offre alla Diocesi queste piste di lavoro, delineate a partire da quelle tematiche che, tra tutte, sono emerse con maggiore forza.
Questi temi diventano ora i contenuti da affidare ai Gruppi di discernimento sinodale e saranno successivamente accompagnati anche da domande e provocazioni per renderli attinenti al contesto pastorale della nostra Diocesi. Sono le piste di riflessione che guideranno l’individuazione delle “proposizioni”, cioè le prospettive ecclesiali, gli obiettivi pastorali e le proposte di cambiamento da discutere in Assemblea sinodale.
20 M Ss. Andrea Kim Tae-gôn, Paolo Chông Ha-sang e c. (m, rosso). Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi. Mettere in pratica la parola di Dio e non limitarsi ad ascoltarla ci fa diventare familiari di Gesù. S. Eustachio. Pr 21,1-6.10-13; Sal 118; Lc 8,19-21.
21 M S. Matteo ap. ev. (f, rosso). Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. Gesù chiama Matteo per condurlo sulla via della misericordia; in essa sono sanificati solo coloro che si riconoscono peccatori. S. Maura. Ef 4,1-7.11-13; Sal 18; Mt 9,9-13.
22 G Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Erode, che già ha fatto decapitare Giovanni, ha dubbi sull’identità di Gesù e vuole vederlo. S. Maurizio; S. Silvano; S. Emerita. Qo 1,2-11; Sal 89; Lc 9,7-9.
23 V S. Pio da Pietrelcina (m, bianco). Benedetto il Signore, mia roccia. A Gesù, che chiede ai discepoli chi sia lui per la gente e per loro, risponde Pietro: tu sei «Il Cristo di Dio». Ss. Zaccaria ed Elisabetta; S. Lino. Qo 3,1-11; Sal 143; Lc 9,18-22.
24 S Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Gesù dice ai discepoli che il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato, ma essi ancora faticano a comprendere. B.V. Maria della Mercede; S. Rustico; S. Pacifico. Qo 11,9 - 12,8; Sal 89; Lc 9,43b-45.
25 D XXVI Domenica del T.O. / C. XXVI sett. del Tempo Ordinario - II sett. del Salterio. S. Sergio di Radonež. Am 6,1a.4-7; Sal 145; 1Tm 6,11-16; Lc 16,19-31.
Lucia Giallorenzo
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