domenica 19 giugno 2022

il “Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini - 19 giugno 2022

   19 giugno 2022

“Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini


Onoriamo e adoriamo oggi il “Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini, fatto cibo per sostenere la nostra “vita nello Spirito”.
 Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci per nutrire la folla che lo seguiva: il cibo fisico agisce in me anche quando non ci penso, anche quando dormo si trasforma in carne, sangue, energie vitali. 
Il cibo spirituale è diverso: è efficace se io collaboro con Cristo, che vuole trasformare la mia vita nella sua.
L’Eucaristia è la festa della fede, stimola e rafforza la fede.
 I nostri rapporti con Dio sono avvolti nel mistero: ci vuole un gran coraggio e una grande fede per dire: “Qui c’è il Signore!”.
 Se guardo a me stesso, mi trovo sempre piccolo, imperfetto, peccatore, pieno di limiti. 
Eppure Dio mi ama, come ama tutti gli uomini, fino a farsi nostro cibo e bevanda per comunicarci la sua vita divina, farci vivere la sua vita di amore.
L’Eucaristia non è credibile se rimane un rito, il ricordo di un fatto successo duemila anni fa.
 È invece una “scuola di vita”, una proposta di amore che coinvolge tutta la mia vita: deve rendermi disponibile ad amare il prossimo, fino a dare la mia vita per gli altri. 
Secondo l’esempio che Gesù ci ha lasciato.
 


Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  19      SS. Corpo e Sangue di CristoOre 9.00.  Maggiolo Fabio e nonni; Gallo Pericle; Pezzin Marilena; Peruzzo Romeo; Fassina Giuseppe; Filippi Carlo e Calabresi Teresa. Ore 11.00: Pro Populo.

Lunedì   20 Ore 8.00:. .

MARTEDì  21 Ore 18.00:  .

MERCOLEDì  22 Ore 8. 00 :  .  

GIOVEDì  23 Ore 18.00:  .

VENERDì  24 Ore  20.30:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

SABATO  25 Ore 19.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Trento Carmelo (10° anniversario); Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia e Suor Luisa; Cavinato Gino, Ida e Agostini Tarcisio; Tonello Dante e Livia; Beghin Palma (settimo).

DOMENICA  26 XIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00.  Nicoletti Lino e e Fam. Def.; Bertapelle Luca; Bertapelle Marcello; Cavinato Leonunzio; Badan Bruno. Ore 11.00: Pro Populo.


Incontri

Martedì ore 21.00 Incontro-prove per  il gruppo della  Corale parrocchiale.

Avvisi

· Nel pomeriggio alle ore 16.00, l’adorazione eucaristica, invito a partecipare...

· Nel pomeriggio, ad Asiago, ci sarà l’Incontro diocesano delle Famiglie. L’appuntamento è parte del X° incontro mondiale delle famiglie ”multicentrico e diffuso” dal titolo: “L’amore familiare: vocazione e via di santità” che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno prossimi con Papa Francesco. Le attività si concentreranno nel pomeriggio con gli incontri di approfondimento in quattro luoghi dell’altopiano alle ore 14.30 e poi con la Celebrazione Eucaristica con il Vescovo Claudio alle ore 16.45 nel parco della Casa diocesana Lo Scoiattolo di Asiago.

· Oggi celebriamo la Giornata di Sostegno delle Attività Pastorali della Diocesi; al termine delle messe, alle porte della chiesa, troverete i cesti per la vostra offerta. Vi chiedo di essere generosi come sempre.

· Lunedì 20 giugno, alle ore 21.00, in sala Borsi, ci sarà un incontro per gli animatori di Iniziazione Cristiana, invito alla partecipazione...

· Venerdì 24 giugno è la festa del Sacratissimo Cuore di Gesù, è la festa del nostro patrono, non un santo, magari anche molto popolare, ma Gesù stesso, che mostra il suo Cuore che arde di amore per ognuno di noi. Propongo una S. Messa alle ore 20.30 per dare a tutti la possibilità di partecipare in un ora meno calda, invito tutti a partecipare.

· Domenica 26 giugno, dopo la messa delle ore 9.00 coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 26 Giugno celebriamo la giornata per la carità  del Papa, vogliamo in altre parole dare la possibilità al Papa di farsi incontro alle necessità di coloro che bussano alla sua porta e chiedono il suo aiuto… troverete le buste tra i banchi..

 

IL PANE SPEZZATO PER LA VITA DEL MONDO


Celebriamo oggi la seconda tappa di “distensione spirituale” che la Chiesa ci propone, dopo aver celebrato il mistero pasquale del Signore dispiegato in cinquanta giorni: la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. 
Non si tratta di una duplicazione del Giovedì Santo, perché oggi la liturgia della Chiesa concentra la sua attenzione sull’adorazione che ogni cristiano deve avere per l’Eucaristia, sommo bene e vita di tutta la Chiesa. Abramo, che aveva già dimostrato la sua disponibilità all’alleanza con Dio, è ora introdotto da Melchìsedek al culto di Dio imparando così a benedire il Signore e a ricevere da lui benedizione e amore (I Lettura). 
Il calice della benedizione offerto, come ci ricorda san Paolo, apre il discepolo del Signore alla vera fraternità, che supera ogni forma di divisione umana e di ceto sociale (II Lettura).
 E Gesù, nel Vangelo, moltiplica il pane e il pesce, dividendoli fra tutti coloro che sono presenti per ascoltare la sua parola, mostrando così che la sequela del Signore non è mai sterile, ma produce la sazietà dello spirito e apre alla condivisione (Vangelo).
don Tiberio Cantaboni


Ogni uomo sperimenta spesso la sera del mondo, della vita, della stanchezza, della delusione, della mancanza di speranza, della fame. 
Ma quando il giorno comincia a declinare, quando si fa sera, il Signore resta con noi per nutrirci di sé.
 Accogliamo questo dono senza uguali: nell’Eucaristia Dio si fa nostra vita
 

Prima lettura     Gen 14,18-20
Offrì pane e vino.
 
Dal libro della Gènesi
 
In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
E [Abramo] diede a lui la decima di tutto.
Parola di Dio
 
 
Salmo responsoriale    Sal 109
 
Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
 
Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
 
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!
 
A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato.
 
Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».
 
 
Seconda lettura      1Cor 11,23-26
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
 
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
Parola di Dio
 
Sequenza
[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
 
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
 
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
 
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
 
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
 
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
 
È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.
 
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.
 
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
 
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
 
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
 
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
 
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
 
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
 
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
 
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
 
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
 
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
 
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.
 
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]
 
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
 
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
 
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
 
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
 
Canto al Vangelo (Gv 6,51)
 
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
 
 
Vangelo        Lc 9,11-17
Tutti mangiarono a sazietà.
 
+ Dal Vangelo secondo Luca
 
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». 
Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». 
C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Parola del Signore


   PALIO  2022






Calendario liturgico: 20 - 26 Giugno 2022

20 L Salvaci con la tua destra e rispondici, Signore! Dobbiamo guardare agli altri con occhi trasparenti. Il prossimo va sempre considerato con un atteggiamento d’amore. S. Gobano; S. Giovanni da Matera; B. Margerita Ebner.2 Re 17,5-8.13-15a.18; Sal 59; Mt 7,1-5./em>


21 M S. Luigi Gonzaga (m, bianco). Dio ha fondato la sua città per sempre. Il mondo propone facili scappatoie che non portano alla vera gioia: Gesù invita a entrare per la porta stretta. S. Rodolfo; B. Tommaso di Orvieto. 2 Re 19,9b-11.14-21.31-35a.36; Sal47; Mt 7,6.12-14.


22 M Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti.Gesù ci chiede di essere vigili per non essere sedotti da chi, spacciandosi per profeta di Dio, è invece portatore di sé stesso. S. Paolino di Nola(mf); Ss. Giovanni Fisher e Tommaso Moro (mf).2Re 22,8-13;23,1-3; Sal 118; Mt 7,15-20.


23 G Natività di S. Giovanni Battista (s, bianco).Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. La nascita del Battista scioglie le labbra del padre che aveva dubitato e provoca un canto di fede. S. Giuseppe Cafasso; S. Lanfranco; B. Maria R. Cimatti.Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80.


24 V 
Sacratissimo Cuore di Gesù / C (s, bianco).Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Il buon pastore cerca la pecora perduta, perché sa che quella è la “sua” pecora e la ama senza riserve. S. Teodolfo.Ez 34,11-16; Sal 22; Rm 5,5b-11; Lc 15,3-7.Giornata di Santificazione Sacerdotale.


25 S 
Cuore immacolato della B. V. Maria (m, bianco).Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore. Questa memoria sottolinea l’unione profonda tra i due Cuori di Gesù e di Maria ,sua madre. S. Massimo.Is 61,9-11; 1Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51.
26 D 
XIII Domenica del T.O. / C. XIII sett. del Tempo Ordinario- I sett. del SalterioSs. Giovanni e Paolo. 1 Re 19,16b.19-21; Sal15; Gal 5,1.13-18; Lc 9,51-62.

Elide Siviero





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