La pace di Gesù
Intenzioni Sante Messe
DOMENICA 22 VI Domenica di Pasqua. Ore 9.00: Maggiolo Fabio e nonni; Bertapelle Marcello; Morosinotto Luigi, Franco, Igino ed Ester; Bragagnolo Umberto e Salviato Anna; Mitarotonda Margherita. Ore 11.00: Pro Populo.
Lunedì 23 Ore 8.00: .
MARTEDì 24 Ore 15.00: Stefani Gianfranco.
MERCOLEDì 25 Ore 8. 00 : .
GIOVEDì 26 Ore 15.00: .
VENERDì 27 Ore 8.00: .
SABATO 28 Ore 19.00: Salmaso Virginio e Reffo Armida; Rizzato Dina.
DOMENICA 29 Ascensione del Signore. Ore 9.00: Nicoletti Lino e Zanon Regina, Zanon Pasquale e Carraro Maria; Bertapelle Luca; Scapin Bruno; Peruzzo Romeo. Ore 11.00: Pro Populo.
Incontri
Martedì ore 21.00 : Incontro-prove per il gruppo della Corale parrocchiale.
Avvisi
· Oggi alle ore 15.00, in Centro Parrocchiale ci sarà l’incontro per i genitori e i ragazzi della Prima Evangelizzazione (genitori e ragazzi di 1^ elementare).
· Mercoledì 25 maggio, alle ore 20.45, in sala Borsi, ci sarà un incontro per i genitori del 1°Discepolato 1^ tappa (genitori dei ragazzi di 3^ elementare).
· Giovedì 26 maggio, alle ore 20.30, al capitello di Via della Rimembranza, C/o la Famiglia Ernesto Massarotto, ci sarà la celebrazione di una Santa Messa e a seguire la Preghiera di Rogazione con la benedizione dei campi, invito coloro che abitano nelle vicinanze a partecipare…
· Venerdì 27 maggio, alle ore 20.30, breve pellegrinaggio con processione partendo dal piazzale della chiesa fino al capitello di Via Rimembranza (C/o Fam. Ernesto Massarotto), coi genitori e i ragazzi della 2^ elementare.
· Sabato 28 maggio, alle ore 10.30, Thomas Lucon e Miriam Nicoletti celebreranno il loro matrimonio nella nostra chiesa parrocchiale a questi due giovani che formano una famiglia i nostri più sinceri auguri di ogni bene.
· Domenica 29 maggio, dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.
· Domenica 29 maggio, i catechisti in collaborazione col Circolo NOI organizzano un Pellegrinaggio al Santuario della Beata Vergine di Tessara; secondo il programma il ritrovo è alle ore 16.15 davanti alla chiesa, gli organizzatori prevedono una camminata di un’ora circa. All’arrivo è previsto un semplice ristoro. Per chi lo desidera è possibile partecipare alla S. Messa delle ore 18.00. Per motivi organizzativi si prega di dare adesione entro mercoledì 25 maggio con chiamata o sms ad Elisa: 3495153630.
IN ASCOLTO DELLO SPIRITO
Nel Cenacolo, nell’imminenza della sua passione, Gesù dà voce ai palpiti del suo cuore.
Nel suo discorso di addio s’intrecciano gesti e parole velate; ed è comprensibile lo stato d’animo dei discepoli, la cui fede nel Maestro, già fragile, è messa a dura prova dall’appannarsi delle loro speranze e dalla confusa percezione di quello che accadrà. Gesù lo sa, e li spinge oltre il loro turbamento: devono lasciarsi plasmare dalla verità delle sue parole per sperimentare l’intima comunione con il Padre e con lui stesso. Sarà lo Spirito Santo che, al momento propizio, liguiderà a una più ampia comprensione (Vangelo).
Così avviene nella Chiesa apostolica di Gerusalemme, allorché deve affrontare una questione controversa, ma decisiva per la sua missione (I Lettura).
La diversità delle opinioni, il confronto schietto e aperto si edificano in unanime consenso nel reciproco ascolto dello Spirito Santo, che guida la Chiesa e ne assicura la fedeltà al Vangelo.
La Chiesa cammina nella storia e con la storia, e nella docilità allo Spirito Santo tiene vive e attuali lungo i secoli le parole delVivente, fino a che si vestiranno di luce eterna nella perfetta armonia del cielo (II Lettura).
don Giuliano Saredi,ssp
È parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie.
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agl’idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».
Parola di Dio
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
L’angelo mi mostrò la città santa che scende dal cielo.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio.
La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l’Agnello.
Parola di Dio
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
Parola del Signore
Sinodo diocesano: scelti i temi, eletti i membri dell’assemblea sinodale
Apertura domenica 5 giugno 2022, ore 16.30, basilica Cattedrale di Padova
Giusto un anno fa – era domenica 16 maggio 2021 – il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla – con una solenne celebrazione in Cattedrale, indiceva (dandone l’annuncio) il Sinodo diocesano della Chiesa di Padova. Era l’avvio di quello che il vescovo definì un “santo viaggio”, a cui veniva invitata e convocata l’intera Chiesa di Padova. Un viaggio che ora entra nella sua tappa culminante, la celebrazione del Sinodo diocesano, che verrà solennemente aperto dal vescovo Claudio nella domenica di Pentecoste – il 5 giugno 2022, alle ore 16.30, in Basilica Cattedrale.
«Il Sinodo diocesano – scrive il vescovo Claudio nell’Instrumentum Laboris 1 – sarà aperto il giorno di Pentecoste, pienezza della Pasqua, per chiedere che sul nostro lavoro scenda la forza del suo Spirito e cambi l’acqua in vino, come a Cana di Galilea; il pane e il vino, in corpo e sangue di Cristo come nell’Eucaristia delle nostre comunità; la nostra assemblea in corpo del Signore risorto. Il dono è sempre eccedente rispetto alle attese».
Si aprirà una nuova fase del cammino sinodale: la Commissione preparatoria, che ha individuato i temi del Sinodo termina il suo mandato dopo aver affidato lo Strumento di lavoro (Instrumentum laboris 1) all’intera Diocesi e all’Assemblea sinodale che inizierà il suo cammino dopo aver fatto la professione di fede.
Il lavoro del Sinodo diocesano si muoverà sui temi individuati e su alcune prospettive di fondo: la conversione in chiave missionaria di tutta la pastorale; il volto e lo stile fraterno delle nostre parrocchie perché rendano accessibile il Vangelo alle persone; l’inculturazione del Vangelo in un contesto non più visibilmente cristiano nel quale i riferimenti valoriali al messaggio e alla persona di Gesù sono diventati labili.
La solenne celebrazione di apertura del Sinodo sarà caratterizzata da tre segni: la processione d’ingresso con il libro dei Vangeli; la colletta all’offertorio dedicata a sostenere tre progetti di Caritas diocesana orientati a farsi carico di situazioni di disagio e precarietà; la comunione agli ammalati con l’invio dei ministri straordinari della comunione a partire da questa celebrazione eucaristica. Stessi segni che le parrocchie della Diocesi di Padova sono invitate a porre durante le celebrazioni della domenica mattina, in simbolico ed effettivo collegamento con la celebrazione del Sinodo diocesano.
Invitati e presenti alla celebrazione di apertura del Sinodo i membri della Segreteria del Sinodo (che ha accompagnato tutto il lavoro di questo anno di preparazione), della Commissione preparatoria (composta da 60 persone, che hanno individuato i temi che saranno oggetto del Sinodo diocesano) e dell’Assemblea sinodale (circa 400 persone, tra membri di diritto, membri eletti e membri scelti dal vescovo).
La celebrazione di apertura sarà il momento solenne, ma la prossima settimana, l’intera Diocesi sarà coinvolta in una serie di incontri vicariali in cui verranno presentati i temi del Sinodo e un altro strumento – i gruppi di discernimento sinodale – che al pari degli spazi di dialogo dell’anno di preparazione, rappresentano un’occasione di secondo ascolto, per piccoli gruppi a partire questa volta dai temi del sinodo e si ritroveranno nel periodo ottobre a dicembre 2022. Il lavoro dei gruppi di discernimento sinodale sarà poi contributo per il lavoro dell’Assemblea sinodale, che lavorerà su base territoriale e per commissioni oltre che in sedute plenarie, per arrivare alla stesura del documento finale da consegnare al vescovo. La conclusione del Sinodo diocesano della Chiesa di Padova è prevista entro dicembre 2023.
Il percorso di discernimento che si apre per la Chiesa di Padova sarà accompagnato da un brano evangelico di riferimento – la narrazione delle nozze di Cana del Vangelo di Giovanni (Gv 2, 1-11) e da un’immagine realizzata dall’illustratrice Elisabetta Benfatto.
I TEMI del Sinodo diocesano della Chiesa di Padova
14 temi complessivi riconducibili a tre ambiti (dimensioni trasversali, soggetti, cantieri) sono il frutto del lavoro dell’anno di primo ascolto e di preparazione del Sinodo diocesano della Chiesa di Padova. Questi temi saranno ora affidati ai Gruppi di discernimento sinodale e saranno successivamente accompagnati anche da domande e provocazioni per renderli attinenti al contesto pastorale della nostra Diocesi. Sono le piste di riflessione che guideranno l’individuazione delle “proposizioni”, cioè le prospettive ecclesiali, gli obiettivi pastorali e le proposte di cambiamento da discutere in Assemblea sinodale.
Di seguito i temi suddivisi per ambito
DIMENSIONI TRASVERSALI
EVANGELIZZAZIONE E CULTURA: un arricchimento reciproco
LA CHIESA E GLI AMBITI DI VITA: un legame costitutivo
IL BISOGNO DI SPIRITUALITÀ: una ricerca vitale
LA LITURGIA: il desiderio di incontrare il Signore e i fratelli
SOGGETTI
CANTIERILE FAMIGLIE: l’attuale complessità ci interpella
I GIOVANI E LE NUOVE GENERAZIONI: profezia per la Chiesa di Padova
L’IDENTITÀ E I COMPITI DEI FEDELI LAICI: la consapevolezza della dignità battesimale
L’IDENTITÀ E I COMPITI DEI PRESBITERI: un ripensamento necessario
IL VOLTO DELLE PARROCCHIE: stare nella transizione e nel processo
LE PARROCCHIE E LO STILE EVANGELICO: una casa fraterna e ospitale
LE PRIORITÀ PASTORALI: l’annuncio al centro
LA COMUNICAZIONE DELLA FEDE: l’azione corale di tutta la comunità
L’ORGANIZZAZIONE PARROCCHIALE E TERRITORIALE: le parrocchie e gli altri livelli di collaborazione
LE STRUTTURE E LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA: la gestione ordinaria e straordinaria tra opportunità e criticità
Nostra Signora di Sheshan
sostienila Chiesa e i nostri fratelli in Cina
Il 24 maggio è la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. Istituita nel 2007 da Benedetto XVI, essa cade nel giorno della festa della Beata Vergine Maria “Soccorso dei cristiani”, particolarmente venerata in Cina nel santuario di Nostra Signora di Sheshan, nei pressi di Shangai.
Papa Francesco invita a pregare perché, oltre che potenza globale, la Cina possa diventare anche una forza di bene, promotrice dei diritti dei più vulnerabili ed emarginati del mondo. Nonostante i recenti accordi tra Santa Sede e Cina, la situazione dei cristiani, cattolici e di altre confessioni, è davvero grave: è in atto una vera persecuzione.
Il governo tollera chiese di carattere “patriottico”, e il Partito mantiene una supervisione totale sulla gerarchia, sulla dottrina e su molti aspetti della vita religiosa. La conoscenza del cristianesimo, compresa la Bibbia, viene ostacolata. Secondo le nuove regole, le chiese sono tenute a sostenere la leadership del Partito comunista e il sistema socialista, nonché a praticare gli stessi valori del socialismo.
I minorenni sono banditi dalle chiese, all’interno delle quali le immagini del presidente Xi sostituiscono quelle di Gesù e Maria. È molto frequente vedere ruspe e poliziotti abbattere chiese e rimuovere croci. Una potenza economica mondiale, che si espande in ogni settore, e che trova estimatori anche in Occidente, asservisce i cittadini, i cristiani, e arresta vescovi e sacerdoti coraggiosi. Dobbiamo pregare per questi nostri fratelli perseguitati, perché siano aiutati dalla nostra intercessione.
La preghiera scritta da papa Benedetto XVI per questa Giornata ci può aiutare, essa termina invocando: «Nostra Signora di Sheshan, sostieni l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù».
Elide Siviero
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