sabato 9 maggio 2020

POPOLO DI SALVATI 10 maggio 2020

10 maggio 2020 

  POPOLO DI SALVATI, PIETRE VIVE DELL'AMORE DI DIO
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Le ultime parole che si pronunciano alla fine della vita hanno un carattere particolare. Riassumono il mistero di un essere. Platone fa parlare il suo maestro Socrate di immortalità prima di morire.
 Il condannato a morte consola quelli che restano.
Le ultime parole possono essere molto pragmatiche. 

La madre di Goethe diede istruzioni di non mettere troppa uva passa nel dolce preparato per la sua sepoltura.
 Alcuni esortano i loro figli a sostenersi a vicenda. 
I patriarchi della Bibbia muoiono benedicendo la loro discendenza.
Anche nel nostro Vangelo si tratta di ultime parole. Parla uno che è consapevole di stare per morire. 

E colui che ne ha preso nota è convinto che quel morto è ancora in vita.
Non leggete queste parole come un discorso ben costruito e coerente. Immaginate delle pause. 

Prendetele piuttosto come parole pronunciate in un profondo silenzio, come parole indirizzate a uomini prigionieri, “tutt'orecchi”, in qualche modo.
 Noi potremmo ascoltarle anche come si ascolta una goccia d’acqua cadere in una grotta. 
Bisogna che chi ascolta sia assolutamente silenzioso per lasciar entrare in sé queste parole. Se noi ascoltiamo veramente, sentiamo parole di consolazione: “Non sia turbato il vostro cuore”. 
Parole di speranza: “Nella casa del Padre mio vi sono molti posti”. 
Parole di maestà: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. 
Parole di vocazione esigente: “Chi crede in me compirà le opere che io compio”.
Non è facile per noi capire immediatamente queste parole. 

I discepoli che interrompono il Signore fanno delle domande smarrite. 
Non hanno ancora capito, eppure è già l’ora dell’addio. 
Sapremo noi capire meglio?




Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  10       5 Domenica di Pasqua. Caon Zita; Tosato Alice (anniv.); Cavinato Carlo e Ballan Anna; Nicoletti Lino; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina;  Sato Armando e Paolo.
LUNEDì  11   
      
MARTEDì  12 Varosi Marcella e Rossetto Giuliano

MERCOLEDì 13

GIOVEDì  14

VENERDì 15


SABATO 16 Def. Fam. Bedin Fulvio; Salmaso Virginio e Reffo Armida (anniv.).

DOMENICA 17 6 Domenica di Pasqua.: Scapin Arino e Samuele; Caon Zita; Bertapelle Armando; Peruzzo Romeo; Gallo Pericle; Morosinotto Luigi, Igino, Ester, Bragagnolo Umberto e Anna; Bertapelle Pietro, Agnese, Gemma e Delfina



Avvisi

· L’ ultimo  DPCM del presidente del Consiglio del 26.04.2020 vieta ancora ogni forma di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico fino al 17 maggio, sono ammessi i riti funebri con la partecipazione di solo quindici persone; i mezzi di comunicazione hanno diffuso già anche l’accordo per tornare a celebrare la messa, ma sapete che tale accordo vale dal 18 maggio… quindi per il momento dobbiamo celebrare ancora a porte chiuse, la prossima settimana pubblicherò le norme che anche con gli altri preti del vicariato abbiamo recepito e proponiamo per tutti coloro che desiderano partecipare alla Santa Messa domenicale.

· Per quanto riguarda la tradizionale recita del rosario presso i capitelli avete visto le raccomandazioni da parte del Sindaco; vi invito ad osservarle con responsabilità.

· La chiesa rimane aperta ogni giorno, chi volesse fermarsi per una preghiera trova al centro un leggio con la Liturgia della Parola del giorno.

· In questo tempo in cui siamo costretti al distanziamento sociale, i catechisti suggeriscono ogni settimana materiali per la preghiera e la catechesi che i genitori possono realizzare e sperimentare coi loro ragazzi, invito tutti a ripensare le proprie convinzioni e a pensare che tutto quello che ci sta accadendo non è una sfortuna da evitare ma una prova che ci chiede di aprire il cuore la mente per trovare modi sempre nuovi per esprimere, trasmettere e apprendere la vita di fede.





Prima Lettura        At 6,1-7   Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli       

In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell'assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove.
Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. 
Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico.
 Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».
Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia.
 Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede
                                        Parola di Dio

Salmo Responsoriale     Dal Sal 32

R. Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo  
Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

Seconda Lettura   1Pt 2,4-9        Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo     


Carissimi, avvicinandovi al Signore, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso».
Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo.
Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa
.

               Parola di Dio

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me
Alleluia.

Vangelo      Gv 14,1-12      Io sono la via, la verità e la vita

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».


Parola del Signore






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