sabato 21 giugno 2025

Spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini

 22  giugno 2025


Spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini

Onoriamo e adoriamo oggi il “Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini, fatto cibo per sostenere la nostra “vita nello Spirito”. Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci per nutrire la folla che lo seguiva: il cibo fisico agisce in me anche quando non ci penso, anche quando dormo si trasforma in carne, sangue, energie vitali.
 Il cibo spirituale è diverso: è efficace se io collaboro con Cristo, che vuole trasformare la mia vita nella sua.
L’Eucaristia è la festa della fede, stimola e rafforza la fede.
 I nostri rapporti con Dio sono avvolti nel mistero: ci vuole un gran coraggio e una grande fede per dire: “Qui c’è il Signore!”. 
Se guardo a me stesso, mi trovo sempre piccolo, imperfetto, peccatore, pieno di limiti.  Eppure Dio mi ama, come ama tutti gli uomini, fino a farsi nostro cibo e bevanda per comunicarci la sua vita divina, farci vivere la sua vita di amore.
L’Eucaristia non è credibile se rimane un rito, il ricordo di un fatto successo duemila anni fa.
 È invece una “scuola di vita”, una proposta di amore che coinvolge tutta la mia vita: deve rendermi disponibile ad amare il prossimo, fino a dare la mia vita per gli altri. Secondo l’esempio che Gesù ci ha lasciato.


  Intenzioni Sante Messe

SABATO  21         Ore 19.00:  Def. Fam. Bedin Fulvio; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Pedron Sergio e Fam. Def.; Cavinato Gino, Ida e Agostini Tarcisio; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia, Suor  Luisa e Maria.

DOMENICA  22 Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Ore 9.30. Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Cavinato Leonunzio (anniv.); Salviato Valeria e Giorgio; Badan Marcello e Betto Amelia; Filippi Carlo e Calabresi Teresa; Filippi Ennio e Bedin Olinda. Ore 11.00: Pro Populo.

Lunedì  23   Ore  8.00:  ; ore 20.00: Bruseghin Gianni (settimo)

MARTEDì  24 Ore  8.00:  .

MERCOLEDì  25 Ore  8.00:  Schievano Francesca.

GIOVEDì  26 Ore  8.00:  .

VENERDì  27 Sacro Cuore di Gesù. Ore  20.00: Pezzin Marilena; Secondo l’intenzione dell’offerente.

SABATO  28 Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida, Busato Serafino e Griggio Antonio; Dalle Fratte Genesio; Tonello Dante; Zerbato Angela Lia e Def. Fam. Nicoletti.

DOMENICA  29 Santi Pietro e Paolo apostoli Ore 9.30.  Bertapelle Armando, Maria e Luca; Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Livia; Bertapelle MarcelloOre 11.00: Pro Populo.

Incontri

Martedì  ore 21.00    Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

 

Avvisi

·  Da ieri, 21 giugno, è iniziata l’estate ma forse già da una settimana è iniziato il caldo, di solito cambiamo in questo periodo l’orario della messa del pomeriggio di martedì e giovedì. Ragionando proprio sul fatto che i pomeriggi sono in questa stagione sempre più roventi e non cambia la temperatura interna dalle 15.00 alle 18.00, anzi aumenta più aumentano le ore di esposizione al sole, propongo la messa tutti i giorni al mattino alle ore 8.00. Evidentemente se ci dovesse essere qualche funerale decideremo di volta in volta a che ora farlo.

· Venerdì prossimo celebriamo la solennità del Sacro Cuore di Gesù, patrono della nostra Parrocchia, abbiamo pensato col Consiglio Pastorale che questa era l’occasione adatta per ricordare e celebrare il 20° anniversario della consacrazione della chiesa che come avete certamente visto nelle pagine del Risveglio è avvenuta l’11 giugno 2005; sentiamoci tutti invitati e coinvolti nella celebrazione eucaristica delle ore 20.00 che sarà presieduta dal Vicario generale d. Giuliano Zatti, alla quale seguirà un rinfresco in Centro parrocchiale.

·  Domenica 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo, pregheremo per il Santo Padre, nelle messe realizzeremo la Colletta per la Carità del Papa, troverete quindi tra i banchi le buste per la vostra offerta...


«TUTTI MANGIARONO A SAZIETÀ»


A saziare la fame della gente, oggetto della cura di Gesù, non è solamente un pane che è bastato per tutti, fino ad avanzarne. A saziarla davvero è il modo con cui è stato offerto. Alla sua origine c'è il "poco" che viene condiviso, riponendo la propria fiducia in Dio, che rende persino i nostri limiti, se vissuti in una logica di dono e di condivisione fraterna, capaci di bastare alla fame di tutti. Ci sono poi una cura e una responsabilità personali da vivere. Ai discepoli, i quali vorrebbero che ciascuno si arrangi come può, Gesù dice che devono impegnarsi in prima persona: «Voi stessi date loro da mangiare». A sfamare gli altri non è tanto il pane che offriamo, ma la prossimità relazionale con la quale ci facciamo carico del loro bisogno. In questo stile traspare già il mistero dell'Eucaristia, segno reale del Corpo e del Sangue di Cristo. Egli fa persino del limite estremo, qual è la morte, un dono da condividere, offrendo la propria vita per la vita di tutti. E noi, mangiando il suo pane, siamo chiamati a farlo in sua memoria. È tutta la nostra vita che deve ricordare ciò che celebriamo, attraverso i gesti di condivisione e di cura che possiamo vivere ogni giorno.

d. Luca Fallica, Abate di Montecassino

Nell'Eucaristia, che celebriamo settimanalmente nel giorno del Signore, Cristo si fa cibo e bevanda per la nostra salvezza, offrendo il suo corpo e il suo sangue come segno di alleanza e amore infinito. 
Si celebra oggi il Giubileo dei Governanti.


PRIMA LETTURA (Gen 14,18-20)
Offrì pane e vino.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
E [Abramo] diede a lui la decima di tutto.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 109)

Rit: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.

Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».

Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!

A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato.

Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».

SECONDA LETTURA (1Cor 11,23-26)
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
Parola di Dio

SEQUENZA

[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi 

Canto al Vangelo (Gv 6,51)

Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

VANGELO (Lc 9,11-17)
Tutti mangiarono a sazietà.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Parola del Signore



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INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 















 e locali













23-29 giugno 2025

23 L Beato il popolo che Dio ha scelto come sua eredità. Con l'iperbole della trave nell'occhio, Gesù ci chiede di agire prima su di noi per cambiare il mondo. 
S. Lanfranco; S. Giuseppe Cafasso; B. Maria R. Cimatti.
 Gen 12,1-9; Sal 32; Mt 7,1-5. í 23-24 giugno: 
Giubileo dei Seminaristi.

24 M NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA (s, bianco). Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. Alla nascita di Giovanni, l'ultimo dei profeti, si scioglie la lingua di Zaccaria che benedice Dio nella meraviglia dei presenti.
 S. Teodolfo. 
Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80.

25 M Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. È necessario vigilare per non essere irretiti da chi si spaccia per profeta di Dio e invece lo è solo di sé stesso.
S. Massimo; S. Prospero; S. Guglielmo di Montevergine. 
Gen 15,1-12.17-18; Sal 104; Mt 7,15-20. 
 Giubileo dei Vescovi -
25-27 giugno: Giubileo dei Sacerdoti. 

26 G Rendete grazie al Signore, perché è buono. C'è sempre il rischio di riempirsi la bocca del nome di Dio e lasciarlo fuori dal proprio cuore. 
Ss. Giovanni e Paolo; S. Vigilio; S. Josemaría Escrivá. 
Gen 16,1-12.15-16; Sal 105; Mt 7,21-29. 

27 V SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ / Patrono di CAVINO .
 Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Il cuore di Gesù rappresenta il suo amore, pronto a cercare anche l'ultima pecorella che si è persa.
S. Cirillo di Alessandria.
 Ez 34,11-16; Sal 22; Rm 5,5b-11; Lc 15,3-7.

28 S Cuore Immacolato di Maria (m, bianco). Il Signore si è ricordato della sua misericordia. Maria conserva nel suo cuore tutti i misteri della vita del Figlio; e noi con Lui. 
S. Ireneo; S. Paolo I. 
Gen 18,1-15; Cant. Lc 1,46-55; Lc 2,41-51.

29 D Ss. PIETRO E PAOLO AP. (s, rosso). XIII sett. del T.O. (
 S. Siro; B. Raimondo Lullo.
 At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19.

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