sabato 15 febbraio 2025

Stabiliamoci nella verità di Gesù .

 16 febbraio 2025

Stabiliamoci nella verità di Gesù


Nel Vangelo di Luca, le beatitudini si rivolgono a coloro che hanno già scelto il Signore, ai discepoli. Seguirlo significa
abbandonare tutto (Lc 9,23), rinunciare agli agi (Lc 9,58), essere detestati (cf. Gv 17,14), allontanati dalle cerchie del potere, dai soldi e dall’onore (cf. Gv 16,2).
Il credente che riesce dappertutto, che riceve dal mondo ossequi e considerazione, si metta a tremare, si inquieti perché sarà inghiottito e digerito dal mondo che ama possedere (cf. Gv 15,19).
Non si tratta di demagogia né di paura della vita. Gesù non è un dotto professore di etica, né un sistematico autore di trattati di morale. La sua predicazione è una denuncia profetica: frasi corte e forti contrasti.
Le sue parole rimandano a situazioni correnti: l’abbondanza dei beni, la ricerca insaziabile del piacere, il desiderio del successo e dell’applauso,... tutte queste pretese producono la vanità (danno una falsa sicurezza), rendono orgogliosi (ci fanno credere che siamo più importanti degli altri), divinizzano (molte persone adorano coloro che posseggono e si prostrano davanti a loro), induriscono (rendono incomprensivi e privi di solidarietà), corrompono (finiscono per opprimere, credendo di farlo anche con la benedizione di Dio).
Le beatitudini ci avvertono seriamente: stabiliamoci nella verità di Gesù e cerchiamo di non sbagliarci nel momento decisivo.

Intenzioni Sante Messe

SABATO  15         Ore 18.30:  Def. Fam. Bedin Fulvio; Rizzato Rizzieri; Schiavo Virginia (Teresa); Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia, Suor Luisa e Maria; Cavinato Gino e Ida.

DOMENICA  16 VI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30.  Bertapelle Pietro, Agnese, Mario, Agnese, Gemma e Delfina; Scapin Samuele e Arino; Spanesi Ugo; Dalle Fratte Ivo e Giuseppe; Scapin Antonio e Fam. Def.; Badan Bruno e Diego; Favaro Luigi e Fam. Def.; Gallo Pericle, Tonello Giorgio e Scapin Angela (anniversario). Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  17    Ore  8.00:  .

MARTEDì  18  Ore  15.00:  .

MERCOLEDì  19 Ore  8.00:  .

GIOVEDì  20   Ore  15.00:  .

VENERDì  21 Ore  8.00:  .

SABATO  22 Ore 18.30:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Don Gianfranco Martinazzo (a 10 anni dalla morte).

DOMENICA  23 VII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30. Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale; Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Livia; Betto Gianfranco. Ore 11.00:  Pro Populo.

Incontri

Martedì  ore 21.00    Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

Avvisi

· Dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari, si porterà la Comunione agli ammalati.

· Nel pomeriggio, alle ore 14.30, in Centro Parrocchiale, le volontarie del NOI Donne propongono la Tombola per i nonni della terza età; i nonni poi accoglieranno in maschera i bambini che aderiscono alla proposta del Gruppo ‘Cavemose fora’ che organizza il pomeriggio in Patronato, dalle ore 16.00; è un tentativo che proponiamo per far incontrare i bambini – ragazzi coi nonni in un’unica festa di Carnevale. Sono certo che se ci sarà partecipazione saremo riusciti a creare un’alchimia speciale che favorisce il divertimento e lo scambio intergenerazionale, invito tutti a partecipare volentieri e, perché no, in maschera.

· Martedì 18 febbraio, alle ore 21.00, in Centro Parrocchiale, incontro del Direttivo NOI.

· Domenica 23 febbraio, accoglieremo nella nostra comunità parrocchiale col Battesimo Ludovica Sato, di Stefano e Beatrice Vendramin, a questa bambina e ai suoi genitori i nostri più sinceri auguri di ogni bene .

BEATITUDINI “A PORTATA DI FEDE” NEI POVERI IN SPIRITO


La beatitudine è segno dell’autentica libertà che Cristo ci dona. Luca ci mostra Gesù che insegna, non su un monte, come in Matteo, ma in pianura, rendendo più evidente la sua vicinanza alle folle accorse per essere sanate dalle sue parole e la sua compassione mossa a soccorso dei poveri in spirito: i primi a d'essere beati, perché, liberi da impedimenti, riconoscono la bellezza di un’appartenenza grata a colui che rende tali. Poveri di sé, i beati sanno ascoltare la Verità che li abilita a riconoscersi figli del Padre celeste, orientati al suo Regno. Vedono realizzarsi l’attesa di Geremia (I Lettura) «Benedetto l’uomo che confida nel Signore», e, come Paolo (II Lettura), nelle situazioni avverse avranno speranza in Cristo “primizia” e “primogenito” di coloro che in lui risorgeranno. La sorte del Maestro è, infatti, condivisa da chi ha creduto in lui e alle sue promesse, permanendo fedele al progetto di Dio. L’autentico povero in spiritosa attendere il suo dono gratuito e il suo manifestarsi «sperando contro ogni speranza» (Rm 4,18) nella sua esistenza concreta, tanto più se messo da parte per la sua rettitudine, segno sincero di appartenenza al Maestro.
don Vittorio Stesuri,ssp
In un mondo, come il nostro, in cui si dà molta importanza all’efficienza, al successo, al profitto, risuonano più che mai forti e profetiche le Beatitudini proclamate da Gesù: esse ci avvisano sul sistema di valori di Dio e su dove posa la vera felicità dell’uomo. Guai a noi se non lo ascoltiamo

PRIMA LETTURA (Ger 17,5-8)
Maledetto chi confida nell’uomo; benedetto chi confida nel Signore.

Dal libro del profeta Geremìa

Così dice il Signore:
«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore.
Sarà come un tamarisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Benedetto l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti».
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE
(Sal 1)

Rit: Beato l’uomo che confida nel Signore.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.

SECONDA LETTURA (1Cor 15,12.16-20)
Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti?
Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.
Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 6,23)

Alleluia, alleluia.

Rallegratevi ed esultate, dice il Signore,
perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.

VANGELO (Lc 6,17.20-26)
Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore

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Calendario liturgico: (17-23 febbraio 2025)

17 L Offri a Dio come sacrificio la lode. I farisei chiedono prove e rifiutano l’unico segno che dovrebbero riconoscere: Gesù, Figlio di Dio. Ss. Sette Fondatori O.S.M. (mf); S. Flaviano; S. Silvino. Gen 4,1-15.25; Sal 49; Mc 8,11-13. L Oggi e domani continua il Giubileo degli Artisti.


18 M Il Signore benedirà il suo popolo con la pace. Gesù propone una via spirituale che i discepoli, ancora legati alle cose materiali, non sanno comprendere. S. Geltrude Comensoli; B. Giovanni da Fiesole (Beato Angelico). Gen 6,5-8; 7,1-5.10; Sal 28; Mc 8,14-21.


19 M A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento. La guarigione del cieco avviene gradualmente, indicando così che il cammino di conversione richiede tempo. S. Mansueto; S. Proclo; S. Corrado Confalonieri. Gen 8,6-13.20-22; Sal 115; Mc 8,22-26.


20 G Il Signore dal cielo ha guardato la terra. Pietro riconosce in Gesù il Messia, ma dovrà accettarne la sofferenza per capire che è il Figlio di Dio. S. Eucherio; S. Leone di Catania; S. Giacinta Marto. Gen 9,1-13; Sal 101; Mc 8,27-33.


21 V Beato il popolo scelto dal Signore. Gesù, alla folla e ai discepoli che lo vogliono seguire, non nasconde la serietà della decisione: accettare di prendere la croce. S. Pier Damiani (mf); B. Maria Enrica Dominici. Gen 11,1-9; Sal 32; Mc 8,34–9,1. L 21-23 febbraio: Giubileo dei Diaconi.


22 S Cattedra di S. Pietro ap. (f, bianco). Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Cristo stesso fonda su Pietro la sua Chiesa, facendone la solida roccia contro le insidie del nemico. S. Pascasio; S. Margherita da C. 1Pt 5,1-4; Sal 22; Mt 16,13-19.


23 D VII Domenica del T.O. / C. VII sett. del T.O. - III sett. del Salterio. S. Policarpo; S. Giuseppina Vannini. 1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23; Sal 102; 1Cor 15,45-49; Lc 6,27-38.

Elide Siviero



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