sabato 26 ottobre 2024

"Va’, la tua fede ti ha salvato" - 27 ottobre '24

 27  ottobre 2024

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

"Va’, la tua fede ti ha salvato"
L’evangelista Marco che ascoltiamo quest’anno ci presenta le azioni e le parole di Gesù durante il  
suo viaggio a Gerusalemme.
 Viaggio sicuramente topografico, ma anche e soprattutto simbolico. Questa strada che Gesù percorre con entusiasmo - “Gesù li precedeva” - e dove i discepoli lo seguono con diffidenza o inquietudine - “essi erano spaventati, e coloro che seguivano erano anche timorosi” (Mc 10,32) - qui arriva al termine.
 Ecco il contesto della lettura sulla quale meditiamo oggi.
Al termine del cammino, oggi incontriamo un cieco.
 Un cieco, che, in più, è un mendicante. In lui c’è oscurità, tenebre, e assenza. 
E attorno a lui c’è soltanto il rigetto: “Molti lo sgridavano per farlo tacere”.
 Gesù chiama il cieco, ascolta la sua preghiera, e la esaudisce. 
Anche oggi, qui, tra coloro che il Signore ha riunito, “ci sono il cieco e lo zoppo” (prima lettura) - quello che noi siamo -; ed è per questo che le azioni di Gesù, che ci vengono raccontate, devono renderci più pieni di speranza.
È nel momento in cui termina il viaggio di Gesù a Gerusalemme (e dove termina il ciclo liturgico), che un mendicante cieco celebra Gesù e lo riconosce come “Figlio di Davide”, o Messia; e questo mendicante riacquista la vista e “segue Gesù per la strada”. 
È un simbolo, un invito. Chiediamo al Signore che ci accordi la luce della fede e ci dia vigore, affinché lo seguiamo come il cieco di Gerico, fino a che non avremo raggiunto la Gerusalemme definitiva.


Intenzioni Sante Messe

SABATO  26         Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Libralon Mario, Maria, Carla e Nevina; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Cavinato Alida, Libralon Ottorino e Zampieri Giancarlo; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia e Suor Luisa; Cavinato Gino, Ida e Agostini Tarcisio; Libralon Olindo e figli; Salviato Valeria.

DOMENICA  27 XXX Domenica del T.O.  Ore 9.30: Gorgi Marcello; Nicoletti Gino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Cavinato Dino; Mazzon Sante, Irene, Tiziano e Rosalia. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  28     Ore  8.00:  Gallato Antonio e Virgilio Umberto; Perusin Andrea.

MARTEDì  29     Ore  15.00:  .

MERCOLEDì  30 Ore  8.00:  Zilio Giovanni.

GIOVEDì  31   Ore  18.30: .

VENERDì  01.11 Solennità di Tuti i Santi. Ore  9.30:  Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Morosinott Luigi, Franco e Alice; Def. Fam. Bevilaqua e Stefan Ilario; Ore 11.00:  Sato Armando e Bruna; Bertapelle Marcello; Agostini Francesca, Innocente e Genoveffa..

SABATO 02 Commemorazione di Tutti i fedeli defunti. Ore 9.30; Secondo l’intenzione del Papa; Ore 15.00 (in cimitero): Per tutti i defunti della parrocchia; Ore 18.30: Rossetto Amalia e Fincato Maria; Virgis Elio e Pasquali Ada; Def. Fam. Paparone Pierino e Fam. Zagolin..

DOMENICA  03 XXXI Domenica del T.O. Ore 9.30.  Fabian Adriano, Badan Bruno (anniv.); Tosato Sante e genitori; Spanesi Ferdinando e Fam. Def.. Ore 11.00:  Pro Populo.


 Avvisi

· Nella notte, si torna all’ora solare, dovremo tirare indietro di un’ora l’orologio.

· Oggi, alle ore 14.00, in sala Borsi, le volontarie del NOI Donne organizzano la Tombola per i nonni della terza età.

· Venerdì celebriamo la solennità di tutti i Santi, le messe saranno a orario festivo. Nel pomeriggio, alle ore 15.00, pregheremo in chiesa col Vespro dei Defunti, poi, recitando il rosario, ci recheremo in Cimitero dove ci sarà la preghiera di Fede nella risurrezione con la Benedizione delle tombe.

· Sabato 2 novembre è la Commemorazione dei fedeli defunti, saranno celebrate tre sante messe nella giornata, alle 9.00, alle 15.00 (in cimitero, tempo permettendo) e alle ore 18.30 in chiesa questa santa messa è la messa della domenica.

· Domenica 3 novembre, dopo la messa delle ore 9.30, coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Domenica 3 novembre,  alle ore 11.45, dopo la messa, parteciperemo con l’amministrazione Comunale e le Autorità militari, alla deposizione della Corona alla quale seguirà la benedizione al Monumento dei caduti nelle guerre.

 

Il coraggio di gridare la vita

Dopo la distruzione di Gerusalemme (587 a.C.), durante l’esilio, il profeta Geremia intonava le prime note di una melodia colma di speranza, invitando il “resto d’Israele” (il cieco, lo zoppo…) a cantare sin da allora la gioia della salvezza promessa dal Signore (I Lettura). C’è ancora chi, nel buio, sa “gridare” la propria speranza? Quante grida restano sepolte sotto la coltre del dolore!
 O quante altre si disperdono in suoni afoni di sterili lamentele!
 Ma il grido di quest’uomo cieco, di nome Bartimeo, infrange la barriera del suono con una limpidezza interiore disarmante (Vangelo). Bartimeo introduce la strategia più geniale che la sua creatività gli lascia intuire: lui grida, non ha altro. 
Non grida qualcosa, ma grida a Qualcuno. 
Questo grido ha la fede di chi, nel dolore, rimane tenacemente a contatto col proprio desiderio di vita e lo riversa in una relazione: il suo grido di fede è la “preghiera del cuore” che si lancia nel cuore di Gesù. Come “sacerdote compassionevole” (II Lettura) Gesù se ne fa carico, al punto da portarlo al Padre, con la voce della sua stessa umanità, sull’altare della croce. 
Oggi è qui, in questa Eucaristia, per portargli anche il nostro.
Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)






PRIMA LETTURA (Ger 31,7-9)
Riporterò tra le consolazioni il cieco e lo zoppo.


Dal libro del profeta Geremìa

Così dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
“Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d’Israele”.
Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 125)

Rit: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.


SECONDA LETTURA (Eb 5,1-6)
Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek.

Dalla lettera agli Ebrei

Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.
Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo:
«Tu sei sacerdote per sempre,
secondo l’ordine di Melchìsedek».
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Cf 2Tm 1,10)

Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.


VANGELO (Mc 10,46-52)
Rabbunì, che io veda di nuovo!

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore

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INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 










 e locali






ALTRO







Calendario liturgico: (28 ottobre-3 novembre 2024)

28 L
Ss. Simone e Giuda ap. (f, rosso). Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio. Dopo una notte di orazione col Padre, Gesù sceglie i dodici apostoli, coloro che dovranno continuare la sua missione. S. Ferruccio. Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-19.


29 M Beato chi teme il Signore. Il vigore contenuto nel granello di senape e nel lievito è simbolo del vigore insito nel regno di Dio, la cui potente forza è data dalla Parola. S. Onorato di Vercelli; S. Zenobio; S. Gaetano Errico. Ef 5,21-33; Sal 127; Lc 13,18-21.

30 M Fedele è il Signore in tutte le sue parole. La porta è stretta ma ancora aperta, perché chi vuole possa passare e salvarsi. S. Marciano di Siracusa; S. Germano di Capua. Ef 6,1-9; Sal 144; Lc 13,22-30.

31 G Benedetto il Signore, mia roccia. L’invito sensato dei farisei a cambiare strada per sfuggire a Erode è una tentazione. Gesù sceglie di procedere verso Gerusalemme. S. Quintino; S. Volfango; B. Tommaso da Firenze Bellacci. Ef 6,10-20; Sal 143; Lc 13,31-35.

1 V TUTTI I SANTI (s, bianco). Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. Un cuore puro, uno spirito povero, una vita spesa per la pace e la giustizia, il coraggio di testimoniare Dio fino alla morte: ecco la carta d’identità dei santi. S. Cesario; S. Licinio. Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12a.

2 S COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (viola). Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Chi crede nel Figlio avrà la vita eterna. La fede solleva lo sguardo oltre il dolore e la morte in una certezza di eternità. S. Giusto. Gb 19,1.23-27a; Sal 26; Rm 5,5-11; Gv 6,37-40.

3 D XXXI Domenica del T.O. / B. XXXI sett. del T.O. - III sett. del Salterio. S. Martino de Porres; S. Berardo; S. Silvia. Dt 6,2-6; Sal 17; Eb 7,23-28; Mc 12,28b-34. Oggi si celebra nel Tempio di S. Paolo in Alba una santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de «La Domenica».
Lucia Giallorenzo



sabato 19 ottobre 2024

Chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti

20 ottobre 2024

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

Gesù reagisce vivamente di fronte alla minaccia che pesa ancora una volta sulla sua comunità a causa dell’ambizione sfrenata di avere i primi posti, di conquistare il potere. La sua lezione è molto severa, quasi solenne. Egli propone in compenso una nuova economia sociale: quella di una comunità senza potere la cui sola regola è servire, fino a offrire la propria vita per i fratelli, bevendo il calice fino all’ultima goccia. E per tutti i suoi membri, perché tutti sono fratelli. All’immagine del capo che comanda si oppone quella del capo che serve. Ed ecco che i capi avranno paradossalmente un solo compito: servire. Il suo prototipo è il Messia, diventato piuttosto il Figlio dell’uomo, schiavo di tutti gli schiavi, per il riscatto dei quali egli offre quello che possiede e quello che è: tutto. Egli ha appena formulato il suo progetto di comunità, la sua carta “costituzionale”, alla quale tutti i partecipanti devono aderire: ognuno è servitore di tutti.

Intenzioni Sante Messe

SABATO  19         Ore 19.00:  Def. Fam. Bedin Fulvio; Pellizzon Iolanda e Tosato Giuseppe; Bedin Giuseppe; Def. Fam. Rosso Lino.

DOMENICA  20      XXIX Domenica del T.O. 
Ore 9.30: Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Badan Bruno e Diego; Beghin Guerriero; Cherubin Livia; Pinton Renzo; Tonello Raffaele e figlie; Mazzon Sante, Irene, Tiziano e Rosalia. 
Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  21       Ore  8.00:  Caon Don Felice.

MARTEDì  22    Ore  15.00:  .

MERCOLEDì23 Ore  8.00:
  .
GIOVEDì   24      Ore  15.00: .

VENERDì  25      Ore  8.00:  .

SABATO 26 Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida; Libralon Mario, Maria, Carla e Nevina; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Cavinato Alida, Libralon Ottorino e Zampieri Giancarlo; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia e Suor Luisa; Cavinato Gino, Ida e Agostini Tarcisio; Libralon Olindo e figli; Salviato Valeria.

DOMENICA  27 XXX Domenica del T.O. 
Ore 9.30.  Gorgi Marcello; Nicoletti Gino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Settimo Livia; Cavinato Dino; Mazzon Sante, Irene, Tiziano e Rosalia. 
Ore 11.00:  Pro Populo.
 
Avvisi

· Oggi, celebriamo la Giornata Missionaria Mondiale, abbiamo pregato, ora vogliamo raccogliere il nostro aiuto per tutti i missionari e le missioni di tutto il mondo; trovate quindi tra i banchi le buste per la vostra offerta che potrete depositare negli appositi cesti uscendo dalla chiesa.

· Oggi, terza domenica del mese, secondo l’impegno di carità che ci siamo dati raccogliamo gli alimenti per i poveri.

· Giovedì 24 ottobre, alle ore 20.45, in centro parrocchiale ad Arsego ci sarà un incontro per organizzare la Marcia della Pace diocesana...

· Sabato 26 ottobre, alle ore 16.00, i ragazzi del Primo Discepolato Terza tappa, (ragazzi di 4 elementare) celebreranno il rito della Consegna del Padre Nostro, vogliamo accompagnare anche questi ragazzi in questa importante tappa, durante la settimana con la nostra preghiera e la nostra simpatia.

· Domenica 27 ottobre, non porteremo la Comunione agli ammalati, la porteremo domenica 3 novembre...

· Domenica 27 ottobre, alle ore 14.00, in sala Borsi, le volontarie del NOI Donne organizzano la Tombola per i nonni della terza età.

· Domenica 27 ottobre, dalle ore 10.30, gli organismi di comunione della parrocchia , si incontrano a l santuarietto della Madonna delle Grazie di  Villafranca per pensare come poter realizzare in parrocchia le proposte
del  Sinodo Diocesano…

Accostiamoci con piena fiducia a Dio
Quante pretese abbiamo sempre nella preghiera… A volte sembra che siamo noi a insegnare a Dio quel che deve fare, e non che si compia la sua volontà! «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo» (Vangelo). Sappiamo noi qual è il nostro vero bene? Sappiamo se quello che abbiamo in mente corrisponde davvero al bene dell’altro? Sappiamo esattamente quale sia la volontà di Dio su noi e sugli altri? Quante domande… ma è bene che ce le facciamo, perché la nostra preghiera non diventi l’esibizione di esigenze di cui abbiamo già la soluzione, anche se non la sappiamo trovare da soli e quindi chiediamo la “bacchetta magica” di Dio. Qual è, allora, l’atteggiamento giusto per rivolgerci al Signore? L’umiltà, la consapevolezza che è il Padre a conoscerci più di quanto noi possiamo conoscere noi stessi; e quindi accostarci a lui con “piena fiducia” per ricevere misericordia e trovare grazia (II Lettura), e attendere con serenità il compimento in noi della sua volontà e saziarci della sua conoscenza (I Lettura).
don Tiberio Cantabon


 PRIMA LETTURA (Is 53,10-11)
Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza.

Dal libro del profeta Isaìa

Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà le loro iniquità.
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 32)

Rit: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.


SECONDA LETTURA (Eb 4,14-16)
Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede.
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Mc 10,45)

Alleluia, alleluia.
Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.


VANGELO (Mc 10,35-45)
Il Figlio dell'uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.

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Ottobre missionario: Un banchetto per tutte le genti



Un banchetto per tutte le genti”

«Andate e invitate al banchetto tutti» (cfr. Mt 22,9) è il versetto dal quale trae spunto Papa Francesco per il messaggio in vista della Giornata Missionaria Mondiale che celebreremo quest’anno nella domenica 20 ottobre. Il Papa ci invita a rinnovare il dinamismo missionario di ogni battezzato e ci spinge nuovamente ad essere una “Chiesa in uscita” per rendere accessibile a tutti la possibilità di partecipare al grande banchetto per tutti i popoli annunciato dal profeta Isaia: «Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati» (Is 25,6).
La parabola che fa da sfondo al tema dell’ottobre missionario di quest’anno ci parla di un banchetto di nozze, imbandito dal re per suo figlio, a cui i primi invitati non partecipano. Il racconto evangelico prosegue, dunque, sottolineando che il re non rinuncia, ma invia di nuovo i suoi servi dicendo loro: «Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze» (v. 9). Nello sviluppo di questo racconto evangelico Papa Francesco mette in risalto tre aspetti della missione della Chiesa e dei suoi discepoli:
  1. “Andate e invitate!”. La missione come instancabile andare e invitare alla festa del Signore
  2. Al banchetto. La prospettiva escatologica ed eucaristica della missione di Cristo e della Chiesa
  3. “Tutti”. La missione universale dei discepoli di Cristo e la Chiesa tutta sinodale-missionaria
Essere missionari nella nostra realtà di oggi significa andare ai crocicchi delle strade del mondo di oggi, disponibili ad incontrare ogni tipo di persone e le più svariate situazioni di vita, per portare una parola di accoglienza, di solidarietà e di speranza; e «i discepoli-missionari lo fanno con gioia, magnanimità, benevolenza, frutto dello Spirito Santo in loro (cfr. Gal 5,22); senza forzatura, coercizione, proselitismo; sempre con vicinanza, compassione e tenerezza, che riflettono il modo di essere e di agire di Dio».
Tutti gli uomini hanno il diritto di sentirsi invitati all’incontro con il Signore che sogna e desidera per tutti una vita nella gioia e nella fraternità. È questo il “Regno di Dio” inaugurato da Gesù stesso e consegnato come profezia e come responsabilità alla comunità dei suoi discepoli. Papa Francesco esprime l’auspicio «Che tutti noi, battezzati, ci disponiamo ad andare di nuovo, ognuno secondo la propria condizione di vita, per avviare un nuovo movimento missionario, come agli albori del cristianesimo!».
Il mese missionario di quest’anno si pone alla vigilia del Giubileo ordinario del 2025 che avrà come tema la Speranza. E già questo ottobre missionario può essere vissuto come un preludio: «la preghiera quotidiana e particolarmente l’Eucaristia fanno di noi dei pellegrini-missionari della speranza, in cammino verso la vita senza fine in Dio, verso il banchetto nuziale preparato da Dio per tutti i suoi figli».
Al termine del suo messaggio, infine, il Papa rinnova l’invito a valorizzare la Giornata Missionaria Mondiale nel suo carattere universale: «raccomando a tutte le diocesi del mondo il servizio delle Pontificie Opere Missionarie, che costituiscono i mezzi primari “sia per infondere nei cattolici, fin dalla più tenera età, uno spirito veramente universale e missionario, sia per favorire una adeguata raccolta di sussidi a vantaggio di tutte le missioni e secondo le necessita di ciascuna” (Decr. Ad gentes, 38). Per questo, le collette della Giornata Missionaria Mondiale in tutte le Chiese locali sono interamente destinate al Fondo universale di solidarietà che la Pontificia Opera della Propagazione del
la Fede poi distribuisce, a nome del Papa, per le necessità di tutte le missioni della Chiesa».

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 e locali




Antica Fiera di Arsego dal 19 Ottobre al 21 Ottobre 2024.
Con il vostro contributo realizzeremo tante iniziative per bambini e bambine della nostra scuola. 🥰









ALTRO



Calendario liturgico: (21-27 ottobre 2024)

21 L Il Signore ci ha fatti e noi siamo suoi. La vita non dipende dai beni che accumuliamo in terra, ma dal tesoro di opere buone che ci fa ricchi davanti a Dio. Ss. Orsola e c.; S. Malco; B. Carlo d’Asburgo. Ef 2,1-10; Sal 99; Lc 12,13-21.

22 M Il Signore annuncia la pace al suo popolo. Come i servi vigilanti, così anche noi dobbiamo preparare i cuori alla venuta di Gesù, della quale non conosciamo l’ora. S. Giovanni Paolo II (mf); S. Abercio; S. Donato Scoto. Ef 2,12-22; Sal 84; Lc 12,35-38.

23 M Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza. Molto sarà chiesto a chi molto ha ricevuto. Lo Spirito ci doni piena consapevolezza delle nostre responsabilità per i doni ricevuti. S. Giovanni da Capestrano (mf); S. Severino Boezio. Ef 3,2-12; Cant. Is 12,2-6; Lc 12,39-48.

24 G Dell’amore del Signore è piena la terra. Gesù porta la guerra al male e al peccato. Sono inevitabili le divisioni tra chi accoglie la sua parola e chi la rifiuta. S. Antonio M. Claret (mf); S. Luigi Guanella. Ef 3,14-21; Sal 32; Lc 12,49-53.

25 V Noi cerchiamo il tuo volto, Signore. Il tempo presente ci è dato per cogliere i segni della presenza di Dio e deciderci per lui. Chiediamo che accresca la nostra fede e ci dia il coraggio della decisione. S. Miniato; S. Frontone; S. Gaudenzio; B. Carlo Gnocchi. Ef 4,1-6; Sal 23; Lc 12,54-59.

26 S Andremo con gioia alla casa del Signore. La pazienza di Dio è un dono per noi. Chi ha fede non ne abusa, ma si lascia da lui lavorare per essere salvato. Ss. Luciano e Marciano; B. Damiano Furcheri; B. Celina C. Ef 4,7-16; Sal 121; Lc 13,1-9.

27 D XXX Domenica del T.O. / B. XXX sett. del T.O. - II sett. del Salterio. S. Evaristo; S. Gaudioso. Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52.

Lucia Giallorenzo