sabato 24 luglio 2021

25 luglio 2021
 
 AFFIDARE A DIO 
LA NOSTRA INADEGUATEZZA


Tutti gli evangelisti ci riportano il racconto del miracolo della moltiplicazione dei pani. Si tratta di nutrire una grande folla di persone e di seguaci di Gesù, radunati sulla riva nord-est del lago di Tiberiade (cf. Mt 14,13-21; Mc 6,32-44; Lc 9,10b-17). 
Come dimostra l’atteggiamento dei partecipanti, essi interpretano questo pasto come un segno messianico. 
La tradizione ebraica voleva che il Messia rinnovasse i miracoli compiuti da Mosè durante la traversata del deserto. Ecco perché, secondo questa attesa messianica, si chiamava “profeta” il futuro Salvatore, cioè “l’ultimo Mosè”. 
Infatti, secondo il Deuteronomio, Dio aveva promesso a Mosè prima della sua morte: “Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò” (Dt 18,18). 
Ecco perché le persone che sono presenti durante la moltiplicazione dei pani cercano di proclamare re Gesù. Ma Gesù si rifiuta, perché la sua missione non è politica, ma religiosa.
Se la Chiesa riporta questo episodio nella celebrazione liturgica è perché essa ha la convinzione che Gesù Cristo risuscitato nutre con il suo miracolo, durante l’Eucaristia, il nuovo popolo di Dio. 
E che gli dà le forze per continuare la sua strada lungo la storia. 
Egli precede il suo popolo per mostrargli la via grazie alla sua parola. Coloro che attraversano la storia in compagnia della Chiesa raggiungeranno la meta di tutte le vie, l’eredità eterna di Dio (cf. Gv 14,1-7).
 

Intenzioni Sante Messe

DOMENICA  25       XVII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Nicoletti Lino, Zanon Pasquale e Carraro Maria; Peruzzo Romeo; Morosinotto Luigi (anniv.); Badan Bruno; Favaro Agnese; Fabian Adriano; Genitori Spanesi, Sante e Giordana; Bovo Bruno.  Ore 11.00: Pro Populo.

LUNEDì  26 Ore  8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.


MARTEDì  27 Ore 18.00: .

MERCOLEDì  28 Ore 8.00:  .

GIOVEDì  29 Ore 8.30:  Bragagnolo Renato.

VENERDì  30 Ore 8.00: .

SABATO  31 Ore 19.00. Salmaso Virginio e  Reffo Armida; Beghin Guerriero; Stefan Arduino e Moreno; Cavinato Gino; Rizzato Dina.

DOMENICA  01 XVIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.00: Favaro Agnese.  Ore 11.00: Pro Populo.

Avvisi

· Continua anche la prossima settimana il Grest parrocchiale, gli animatori hanno lavorato per preparare tutto e con loro anche alcuni genitori molto volenterosi, ringraziamo davvero tutti; siamo nel pieno della realizzazione del Grest, chiedo la più larga collaborazione di tutti perché lo sapete bene, il virus con le sue varianti sempre più aggressive non è ancora passato, per questo dobbiamo essere molto prudenti e non prestare il fianco ai contagi. 
Come ormai consuetudine il Grest prevede nel giorno di giovedì una uscita preceduta dalla Santa Messa delle vacanze
Invito anche i ragazzi che non partecipano al Grest a partecipare e a rendere più bella la Messa delle vacanze.

· Domenica 1 agosto si può acquistare l’Indulgenza plenaria  della Porziuncola detta anche Perdon d’Assisi; l’indulgenza plenaria, lo ricordo, consiste nella remissione (= perdono, cancellazione ) di tutte le pene per i peccati commessi e già perdonati con la confessione.  
Questa indulgenza può essere applicata  a se stessi o ai defunti. 
Si ottiene visitando la chiesa, nella quale si recitano il Credo, il Padre Nostro e una preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. 
Questa Indulgenza plenaria si può acquistare da mezzogiorno di sabato 31 luglio a tutta la domenica 1 agosto.  
Come sapete bene la nostra chiesa è sempre aperta ogni giorno, lo sarà anche sabato e domenica dalle ore 8.00 fino alle ore 20.00 proprio per dare a tutti la possibilità di ottenere il Perdon d’Assisi. 
Anche chi è in vacanza può ottenerlo facendo visita ad una chiesa e recitando le stesse preghiere descritte più sopra.

 

Con la prossima domenica inizia il mese di agosto, mese in cui le fabbriche chiudono per qualche giorno la loro attività, immagino che molti stiano pensando ad una meritata pausa dopo  questo tempo difficile di pandemia, a tutti allora auguro di trovare il giusto riposo e il tempo per ritemprare le proprie energie fisiche e spirituali.

  A tutti Buone Vacanze

 



Gesù con la merenda di un ragazzo sfama una folla numerosa. La condizione del miracolo è che tutto sia portato a lui. 
La sua grazia moltiplicherà il poco che abbiamo per creare un’abbondanza prima insospettabile.

 Oggi si celebra la 1^ Giornata mondiale dei nonni e degli anziani.


Prima lettura       2Re 4,42-44
Ne mangeranno e ne faranno avanzare.
 
Dal secondo libro dei Re
 
In quei giorni, da Baal Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia.
Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente».
 Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?».
 Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”».
Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.
Parola di Dio
 
Salmo responsoriale      Sal 144
 
Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.
 
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
 
Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.
 
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
 
Seconda lettura     Ef 4,1-6
Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
 
Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
Parola di Dio
 

Canto al Vangelo (Lc 7,16)

Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
 
 
Vangelo     Gv 6,1-15
Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.
 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
 
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. 
Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?».
 Rispose Gesù: «Fateli sedere». 
C’era molta erba in quel luogo. 
Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».
 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». 
Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Parola del Signore

VIDEO 











 VERSO IL SINODO   (video...)





     











1^  Giornata mondiale dei nonni e degli anziani 


I nonni, 
anello di congiunzione tra generazioni

Ricordare una voce preziosa e darle una giusta risonanza: questo è alla base dell’istituzione della 1^ Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, voluta da papa Francesco all’interno dell’Anno della Famiglia nella IV domenica di luglio, vicina alla memoria liturgica dei santi Gioacchino e Anna. 
Siamo invitati a recuperare quel rapporto di solidarietà tra generazioni che la cultura dell’indifferenza e dell’efficientismo pare avere accantonato.
 Accogliere il vissuto degli anziani significa invece riandare alle proprie radici, soffermarsi con riconoscenza grata sulle loro conquiste e i loro sogni, sugli insegnamenti di vita e sui sacrifici offerti con tenacia che hanno permesso alle generazioni successive di beneficiarne e di evolvere in un futuro migliore. 
L’ispirazione della Giornata nasce dall’avvincente testimonianza degli anziani Simeone e Anna che, presso il Tempio di Gerusalemme, fedeli alla loro missione, sono intenti a cogliere i segni dello Spirito, divenendo per questo essi stessi segno. «Ancora oggi – sottolinea il Papa – lo Spirito suscita negli anziani pensieri e parole di saggezza», e la giornata dei nonni è un invito a rintracciare e accogliere quella loro saggezza che ne fa parte viva della comunità, nella quale tutti, grandi e piccoli, siamo debitori gli uni degli altri, senza più fratture tra generazioni.
 I nonni sono come alberi piegati dal vento, e la pandemia ne ha mostrato la fragilità; alberi che i nipoti sapranno soccorrere e curare con gesti di tenerezza e sorprendere con la “fantasia dell’amore”, anche solo con un sms, che però saprà manifestare l’autenticità dell’attenzione. Come ricordato in Amoris laetitia (193): «Una famiglia che non rispetta e non ha cura dei suoi nonni, che sono la sua memoria viva, è una famiglia disintegrata; invece una famiglia che ricorda è una famiglia che ha futuro… 
In una civiltà in cui non c’è posto per gli anziani o sono scartati perché creano problemi, questa società porta con sé il virus della morte», dal momento che «si strappa dalle proprie radici». 
don Vittorio Stesuri, ssp

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