29 LUGLIO 2018
A motivo della brevità del Vangelo di Marco, ha inizio questa domenica la lettura del “Discorso sul pane di vita” racchiuso nel capitolo 6 del Vangelo di Giovanni.
È un’ampia catechesi sull’Eucaristia, che ci accompagnerà fino alla prossima XXI Domenica.
È un’ampia catechesi sull’Eucaristia, che ci accompagnerà fino alla prossima XXI Domenica.
UN PANE CONDIVISO DA DISTRIBUIRE ALLA GENTE
IL racconto della prima lettura è una profezia che prepara al Vangelo. Un uomo offre ad Eliseo le primizie, qualcosa che era destinato a Dio, e questo dono, per comando del profeta che parla a nome di Dio, diventa cibo per tutte le persone che sono lì. È il simbolo dell’abbondanza dei banchetti messianici preannunciata dai profeti: la venuta del Messia avrebbe sfamato tutti gli uomini.
L’evangelista Giovanni sottolinea che fu il poco cibo (cinque pani d’orzo e due pesci) di un ragazzo a diventare il pasto per la folla. La sua generosità permette al Signore di agire per tutti. Cristo è il protagonista, il soggetto dell’azione, ma chiede sempre la nostra collaborazione. Nel Vangelo, il segno dei pani divisi fra tutti, realizza l’antica profezia, ma diventa a sua volta simbolo di un banchetto speciale: quello in cui il Signore si offre a noi nel segno del pane spezzato. Egli sazierà la fame di vita e di eternità che abbiamo in noi, donandoci non solo un cibo materiale, ma il pane della vita eterna. La seconda letturaci invita a vivere con coerenza quello che l’Eucaristia ci offre: l’unione, la pazienza, la carità, per essere un solo corpo con Cristo e fra noi.
Elide Siviero
Parlando di processioni, non possiamo fare a meno di pensare al cammino verso la salvezza promessa da Dio proprio al popolo d’Israele. La Chiesa ha colto fin dalle sue origini l’importanza di comunicare al mondo questa verità in modo liturgico. Le processioni diventano un atto di devozione popolare come necessità di esprimere la fede in ambito profano, al di là degli spazi liturgici.
Nell’organizzare questi cortei c’è un coinvolgimento dell’intera società, dal clero alle istituzioni civili, dai fedeli che partecipano attivamente ornando con drappi, fiori e candele il percorso della processione all’accompagnamento musicale del coro e della banda.
La pietà popolare, portando per le strade la statua della Madonna o di un santo, desidera lodare Dio con canti e preghiere e chiedere protezione e aiuto nelle necessità quotidiane. Il rischio di valorizzare più l’aspetto estetico rispetto al contenuto è però sempre in agguato.
Nella recente esperienza pastorale da seminarista, ho potuto apprezzare come la comunità che organizza un’importante processione mariana nel basso Piemonte: ha saputo vigilare affinché il messaggio di testimonianza di fede in Cristo risorto rimanesse in primo piano durante il percorso tra le case, mantenendo stretto il legame tra la vita spirituale e la quotidianità. Se questo giusto equilibrio viene mantenuto, permette di trarre benefici non solo a chi già crede, ma consente anche ai lontani di essere toccati dalla grazia del Signore.
RETE MONDIALE DI PREGHIERA DEL PAPA
IL racconto della prima lettura è una profezia che prepara al Vangelo. Un uomo offre ad Eliseo le primizie, qualcosa che era destinato a Dio, e questo dono, per comando del profeta che parla a nome di Dio, diventa cibo per tutte le persone che sono lì. È il simbolo dell’abbondanza dei banchetti messianici preannunciata dai profeti: la venuta del Messia avrebbe sfamato tutti gli uomini.
L’evangelista Giovanni sottolinea che fu il poco cibo (cinque pani d’orzo e due pesci) di un ragazzo a diventare il pasto per la folla. La sua generosità permette al Signore di agire per tutti. Cristo è il protagonista, il soggetto dell’azione, ma chiede sempre la nostra collaborazione. Nel Vangelo, il segno dei pani divisi fra tutti, realizza l’antica profezia, ma diventa a sua volta simbolo di un banchetto speciale: quello in cui il Signore si offre a noi nel segno del pane spezzato. Egli sazierà la fame di vita e di eternità che abbiamo in noi, donandoci non solo un cibo materiale, ma il pane della vita eterna. La seconda letturaci invita a vivere con coerenza quello che l’Eucaristia ci offre: l’unione, la pazienza, la carità, per essere un solo corpo con Cristo e fra noi.
Elide Siviero
Intenzioni Sante Messe
DOMENICA 29 XVII Domenica del Tempo Ordinario.
Ore 9.00: Badan Bruno; Filippi Maria e Gina.
Ore 11.00: Pro Populo.
LUNEdì 30 ore 8.00: Secondo l’intenzione dell’offerente.
MARTEDì 31 ore 18.00: .
MERCOLEDì 01.08 ore 8.00: .
GIOVEDì 02 ore 18.00: .
VENERDì 03 ore 8.00: .
SABATO 04 ore 19.00: Bragagnolo Nieta, Scapin Primo e def. Fam. Bragagnolo Angelo; Cavinato Alida e Libralon Ottorino; Cavinato Gino (anniversario); Bragagnolo Renato; Virgis Elio..
DOMENICA 05 XVIII Domenica del Tempo Ordinario.
Ore 9.00: Bertapelle Armando; Bedin Tecla e Bertilla.
Ore 11.00: Pro Populo
LUNEdì 06 ore 8.00: Secondo l’intenzione dell’offerente.
MARTEDì 07 ore 18.00: .
MERCOLEDì 08 ore 8.00: .
GIOVEDì 09 ore 18.00: .
VENERDì 10 ore 8.00: .
SABATO 11 ore 19.00: Agostini Sereno; Suor Giulia Beghin; Fabbruccio Antonio e Visconti Orfelia.
DOMENICA 12 XIX Domenica del Tempo Ordinario.
Ore 9.00: Nalesso Adelina, Luigi e Dino.
Ore 11.00: Pro Populo
Avvisi
· Oggi, dopo la messa delle ore 9.00, coi ministri straordinari della Comunione porteremo la Comunione agli ammalati.
· È terminato ieri il Camposcuola per i ragazzi dell’ACR che si è svolto a Possagno, sul monte che è dietro il Tempio, nella casa Sacro Cuore dei Padri Cavanis. Ho vissuto questo campo coi ragazzi della nostra comunità parrocchiale e dico con gioia profonda che è stata davvero un’esperienza fantastica, nella quale ho visto i ragazzi ridere, giocare, divertirsi, emozionarsi… anche piangere e infine esultare… sono certo che sarà un’esperienza che rimarrà per sempre nella loro mente e nel loro cuore e arricchirà la loro esperienza di vita. Sento di dover ringraziare anche a nome di tutta la comunità parrocchiale non solo il gruppo di animatori ma anche le cuoche e tutti coloro che hanno dato il loro aiuto, offerto la loro collaborazione, i propri mezzi, perché questa attività potesse svolgersi al meglio così com’è avvenuto.
· Venerdì 3 agosto è il primo venerdì del mese, nella mattinata porterò la Comunione agli ammalati.
PARTECIPANDO AD UNA PROCESSIONE MARIANA
Parlando di processioni, non possiamo fare a meno di pensare al cammino verso la salvezza promessa da Dio proprio al popolo d’Israele. La Chiesa ha colto fin dalle sue origini l’importanza di comunicare al mondo questa verità in modo liturgico. Le processioni diventano un atto di devozione popolare come necessità di esprimere la fede in ambito profano, al di là degli spazi liturgici.
Nell’organizzare questi cortei c’è un coinvolgimento dell’intera società, dal clero alle istituzioni civili, dai fedeli che partecipano attivamente ornando con drappi, fiori e candele il percorso della processione all’accompagnamento musicale del coro e della banda.
La pietà popolare, portando per le strade la statua della Madonna o di un santo, desidera lodare Dio con canti e preghiere e chiedere protezione e aiuto nelle necessità quotidiane. Il rischio di valorizzare più l’aspetto estetico rispetto al contenuto è però sempre in agguato.
Nella recente esperienza pastorale da seminarista, ho potuto apprezzare come la comunità che organizza un’importante processione mariana nel basso Piemonte: ha saputo vigilare affinché il messaggio di testimonianza di fede in Cristo risorto rimanesse in primo piano durante il percorso tra le case, mantenendo stretto il legame tra la vita spirituale e la quotidianità. Se questo giusto equilibrio viene mantenuto, permette di trarre benefici non solo a chi già crede, ma consente anche ai lontani di essere toccati dalla grazia del Signore.
RETE MONDIALE DI PREGHIERA DEL PAPA