lunedì 30 giugno 2025

FEDE DI PIETRO E ARDORE DI PAOLO

 29  giugno 2025
  

LA FEDE DI PIETRO E L'ARDORE DI PAOLO



Per capire l’azione e insieme la bellezza della narrazione del Vangelo, bisogna considerare il suo sfondo geografico. Cesarea di Filippo si estendeva ai piedi del monte Ermon. Una delle grotte era dedicata al dio Pan e alle ninfe. Sulla sommità di una rupe, Erode aveva fatto costruire un tempio in onore di Cesare Augusto, mentre Filippo, suo figlio, aveva ingrandito questa località dandole il nome di Cesarea. Venerare un idolo e un uomo dagli Ebrei era considerato un’opera satanica, e perciò la grotta era considerata l’ingresso del regno di Satana: l’inferno. Ci si aspettava che, un giorno o l’altro, gli abissi infernali scuotessero questa rupe e inghiottissero il tempio sacrilego. In questo luogo spaventoso, si svolse un dialogo fra Gesù, il Figlio del Dio vivente, e Simone, il figlio di Giona. Gesù parla di un’altra pietra sulla quale edificherà un altro tempio, la Chiesa di Dio. Nessuna potenza infernale potrà mai prevalere su di essa. Simone, in quanto responsabile e guardiano, ne riceve le chiavi, e così il potere di legare e di sciogliere, cioè l’autorità dell’insegnamento e il governo della Chiesa. Grazie a ciò, Simone ne è diventato la pietra visibile, che assicura alla Chiesa ordine, unità e forza. La Chiesa non potrà essere vinta né da Satana né dalla morte, poiché Cristo vive ed opera in essa. Ogni papa è il Pietro della propria epoca.



Intenzioni Sante Messe

SABATO 28         Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida, Busato Serafino e Griggio Antonio; Dalle Fratte Genesio; Tonello Dante; Zerbato Angela Lia e Def. Fam. Nicoletti.

DOMENICA  29       Santi Pietro e Paolo apostoli Ore 9.30.  Bertapelle Armando, Maria e Luca; Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Livia; Bertapelle Marcello. Ore 11.00: Pro Populo.

Lunedì  30  Ore  8.00:  .

MARTEDì  01.07 Ore  8.00:  .

MERCOLEDì  02 Ore  8.00:  Rizzato Dina.

GIOVEDì  03 Ore  9.00: Messa delle Vacanze.

VENERDì 04 Ore  8.00:  Di Santo Angela.

SABATO 05 Ore 19.00:  Agostini Francesca, Innocente, Genoveffa w Def. Fam Zaramella Giuseppe; Cavinato Gino e Ida; Virgis Elio e Pasquali Ada..

DOMENICA  06 XIV Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30.  Fabian Adriano; Scapin Samuele e Arino; Spagnolo Ugo e genitori; Pro Populo.

Incontri

Martedì  ore 21.00    Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

 

Avvisi

·  Domani lunedì 30 giugno, inizia il Grest parrocchiale, che quest’anno impegnerà le prime due settimane di luglio; diciamo subito un grazie sincero a tutti i giovanissimi, una trentina circa, che impegnano il tempo delle loro vacanze in questa attività di animazione dei più piccoli della comunità parrocchiale. Un ringraziamento speciale per Elisa, che organizza e tiene unito il gruppo degli animatori e segue tutte le attività, ringrazio anche tutti gli adulti che danno una mano per la sorveglianza e perché tutto fili liscio.

· Nelle prossime due settimane il Giovedì la messa sarà alle ore 9.00, poiché sarà partecipata anche dai ragazzi del Grest, e diventa quindi la messa delle vacanze.

· Venerdì 4 luglio è i primo venerdì del mese, coi ministri straordinari si pensava di sospendere la comunione del primo venerdì di luglio e agosto. Quindi continueremo a portare nei prossimi due mesi la Comunione la domenica ogni 15 giorni ma si sospende il Primo venerdì.

· Nelle domeniche di luglio e agosto avremo una sola messa nella mattinata alle ore 9.30, viene quindi sospesa la messa delle ore 11.00. Invito chi abitualmente viene alle ore 11.00 a scegliere una delle altre due messe che si celebrano in parrocchia il sabato alle ore 19.00 o la domenica alle ore 9.30.

 

PRIMA LETTURA (At 12,1-11)
Ora so veramente che il Signore mi ha strappato dalla mano di Erode.

Dagli Atti degli Apostoli

In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Àzzimi. Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.
Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinelle custodivano il carcere.
Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. L’angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». E così fece. L’angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!». Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell’angelo: credeva invece di avere una visione.
Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l’angelo si allontanò da lui.
Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)

Rit: Il Signore mi ha liberato da ogni paura.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

SECONDA LETTURA (2Tm 4,6-8.17-18)
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 16,18)

Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.

VANGELO (Mt 16,13-19)
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore 

🚫🚫🚫🚫 
INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 


















 e locali















sabato 21 giugno 2025

Spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini

 22  giugno 2025


Spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini

Onoriamo e adoriamo oggi il “Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini, fatto cibo per sostenere la nostra “vita nello Spirito”. Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci per nutrire la folla che lo seguiva: il cibo fisico agisce in me anche quando non ci penso, anche quando dormo si trasforma in carne, sangue, energie vitali.
 Il cibo spirituale è diverso: è efficace se io collaboro con Cristo, che vuole trasformare la mia vita nella sua.
L’Eucaristia è la festa della fede, stimola e rafforza la fede.
 I nostri rapporti con Dio sono avvolti nel mistero: ci vuole un gran coraggio e una grande fede per dire: “Qui c’è il Signore!”. 
Se guardo a me stesso, mi trovo sempre piccolo, imperfetto, peccatore, pieno di limiti.  Eppure Dio mi ama, come ama tutti gli uomini, fino a farsi nostro cibo e bevanda per comunicarci la sua vita divina, farci vivere la sua vita di amore.
L’Eucaristia non è credibile se rimane un rito, il ricordo di un fatto successo duemila anni fa.
 È invece una “scuola di vita”, una proposta di amore che coinvolge tutta la mia vita: deve rendermi disponibile ad amare il prossimo, fino a dare la mia vita per gli altri. Secondo l’esempio che Gesù ci ha lasciato.


  Intenzioni Sante Messe

SABATO  21         Ore 19.00:  Def. Fam. Bedin Fulvio; Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Pedron Sergio e Fam. Def.; Cavinato Gino, Ida e Agostini Tarcisio; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia, Suor  Luisa e Maria.

DOMENICA  22 Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Ore 9.30. Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Cavinato Leonunzio (anniv.); Salviato Valeria e Giorgio; Badan Marcello e Betto Amelia; Filippi Carlo e Calabresi Teresa; Filippi Ennio e Bedin Olinda. Ore 11.00: Pro Populo.

Lunedì  23   Ore  8.00:  ; ore 20.00: Bruseghin Gianni (settimo)

MARTEDì  24 Ore  8.00:  .

MERCOLEDì  25 Ore  8.00:  Schievano Francesca.

GIOVEDì  26 Ore  8.00:  .

VENERDì  27 Sacro Cuore di Gesù. Ore  20.00: Pezzin Marilena; Secondo l’intenzione dell’offerente.

SABATO  28 Ore 19.00:  Salmaso Virginio e Reffo Armida, Busato Serafino e Griggio Antonio; Dalle Fratte Genesio; Tonello Dante; Zerbato Angela Lia e Def. Fam. Nicoletti.

DOMENICA  29 Santi Pietro e Paolo apostoli Ore 9.30.  Bertapelle Armando, Maria e Luca; Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Livia; Bertapelle MarcelloOre 11.00: Pro Populo.

Incontri

Martedì  ore 21.00    Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

 

Avvisi

·  Da ieri, 21 giugno, è iniziata l’estate ma forse già da una settimana è iniziato il caldo, di solito cambiamo in questo periodo l’orario della messa del pomeriggio di martedì e giovedì. Ragionando proprio sul fatto che i pomeriggi sono in questa stagione sempre più roventi e non cambia la temperatura interna dalle 15.00 alle 18.00, anzi aumenta più aumentano le ore di esposizione al sole, propongo la messa tutti i giorni al mattino alle ore 8.00. Evidentemente se ci dovesse essere qualche funerale decideremo di volta in volta a che ora farlo.

· Venerdì prossimo celebriamo la solennità del Sacro Cuore di Gesù, patrono della nostra Parrocchia, abbiamo pensato col Consiglio Pastorale che questa era l’occasione adatta per ricordare e celebrare il 20° anniversario della consacrazione della chiesa che come avete certamente visto nelle pagine del Risveglio è avvenuta l’11 giugno 2005; sentiamoci tutti invitati e coinvolti nella celebrazione eucaristica delle ore 20.00 che sarà presieduta dal Vicario generale d. Giuliano Zatti, alla quale seguirà un rinfresco in Centro parrocchiale.

·  Domenica 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo, pregheremo per il Santo Padre, nelle messe realizzeremo la Colletta per la Carità del Papa, troverete quindi tra i banchi le buste per la vostra offerta...


«TUTTI MANGIARONO A SAZIETÀ»


A saziare la fame della gente, oggetto della cura di Gesù, non è solamente un pane che è bastato per tutti, fino ad avanzarne. A saziarla davvero è il modo con cui è stato offerto. Alla sua origine c'è il "poco" che viene condiviso, riponendo la propria fiducia in Dio, che rende persino i nostri limiti, se vissuti in una logica di dono e di condivisione fraterna, capaci di bastare alla fame di tutti. Ci sono poi una cura e una responsabilità personali da vivere. Ai discepoli, i quali vorrebbero che ciascuno si arrangi come può, Gesù dice che devono impegnarsi in prima persona: «Voi stessi date loro da mangiare». A sfamare gli altri non è tanto il pane che offriamo, ma la prossimità relazionale con la quale ci facciamo carico del loro bisogno. In questo stile traspare già il mistero dell'Eucaristia, segno reale del Corpo e del Sangue di Cristo. Egli fa persino del limite estremo, qual è la morte, un dono da condividere, offrendo la propria vita per la vita di tutti. E noi, mangiando il suo pane, siamo chiamati a farlo in sua memoria. È tutta la nostra vita che deve ricordare ciò che celebriamo, attraverso i gesti di condivisione e di cura che possiamo vivere ogni giorno.

d. Luca Fallica, Abate di Montecassino

Nell'Eucaristia, che celebriamo settimanalmente nel giorno del Signore, Cristo si fa cibo e bevanda per la nostra salvezza, offrendo il suo corpo e il suo sangue come segno di alleanza e amore infinito. 
Si celebra oggi il Giubileo dei Governanti.


PRIMA LETTURA (Gen 14,18-20)
Offrì pane e vino.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
E [Abramo] diede a lui la decima di tutto.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 109)

Rit: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.

Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».

Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!

A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato.

Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».

SECONDA LETTURA (1Cor 11,23-26)
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
Parola di Dio

SEQUENZA

[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi 

Canto al Vangelo (Gv 6,51)

Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

VANGELO (Lc 9,11-17)
Tutti mangiarono a sazietà.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Parola del Signore



VIDEO


 


🚫🚫🚫🚫 
INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 















 e locali













23-29 giugno 2025

23 L Beato il popolo che Dio ha scelto come sua eredità. Con l'iperbole della trave nell'occhio, Gesù ci chiede di agire prima su di noi per cambiare il mondo. 
S. Lanfranco; S. Giuseppe Cafasso; B. Maria R. Cimatti.
 Gen 12,1-9; Sal 32; Mt 7,1-5. í 23-24 giugno: 
Giubileo dei Seminaristi.

24 M NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA (s, bianco). Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. Alla nascita di Giovanni, l'ultimo dei profeti, si scioglie la lingua di Zaccaria che benedice Dio nella meraviglia dei presenti.
 S. Teodolfo. 
Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80.

25 M Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. È necessario vigilare per non essere irretiti da chi si spaccia per profeta di Dio e invece lo è solo di sé stesso.
S. Massimo; S. Prospero; S. Guglielmo di Montevergine. 
Gen 15,1-12.17-18; Sal 104; Mt 7,15-20. 
 Giubileo dei Vescovi -
25-27 giugno: Giubileo dei Sacerdoti. 

26 G Rendete grazie al Signore, perché è buono. C'è sempre il rischio di riempirsi la bocca del nome di Dio e lasciarlo fuori dal proprio cuore. 
Ss. Giovanni e Paolo; S. Vigilio; S. Josemaría Escrivá. 
Gen 16,1-12.15-16; Sal 105; Mt 7,21-29. 

27 V SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ / Patrono di CAVINO .
 Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Il cuore di Gesù rappresenta il suo amore, pronto a cercare anche l'ultima pecorella che si è persa.
S. Cirillo di Alessandria.
 Ez 34,11-16; Sal 22; Rm 5,5b-11; Lc 15,3-7.

28 S Cuore Immacolato di Maria (m, bianco). Il Signore si è ricordato della sua misericordia. Maria conserva nel suo cuore tutti i misteri della vita del Figlio; e noi con Lui. 
S. Ireneo; S. Paolo I. 
Gen 18,1-15; Cant. Lc 1,46-55; Lc 2,41-51.

29 D Ss. PIETRO E PAOLO AP. (s, rosso). XIII sett. del T.O. (
 S. Siro; B. Raimondo Lullo.
 At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19.