sabato 9 agosto 2025

Vigilanti nella fede anche nelle difficoltà.

 10 agosto 2025 

XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Vigilanti nella fede anche nelle difficoltà.

In questo brano del Vangelo Cristo ci dice di non avere paura, di non lasciarci prendere dall’angoscia: il nostro stato d’animo di sempre deve essere una tranquilla fiducia in Dio, poiché “al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno”. Dobbiamo aprire un conto in questo regno, perché solo lì si trova la vera ricchezza. La motivazione e il fine dell’uomo provengono sempre da dove egli pensa che si trovino i veri valori: “Perché dove è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore”. Questa priorità implica che noi siamo distaccati dal denaro e dai beni materiali, e che li utilizziamo per il bene altrui, essendo responsabili davanti a Dio della loro gestione.
Dobbiamo anche tenerci in uno stato di veglia costante, aspettando la venuta di Cristo: “Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese”. Come i servi non sanno quando il loro padrone rientrerà dal ricevimento di nozze, come un uomo non può sapere quando entreranno i ladri nella sua casa, così noi non conosciamo l’ora della nostra morte, quando cioè Cristo tornerà per noi.


Intenzioni Sante Messe

SABATO 09         Ore 19.00:     Cavinato Dino.

DOMENICA 10     XIX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30:  Agostini Sereno e Dorina; Tonello Luca; Dalle Fratte Ivo e Giuseppe; Bruseghin Gianni e Fam. Def.; Betto Gianfranco; Def. Fam. Rosso Lino. Pro Populo.

Lunedì  11     Ore  8.00:  .

MARTEDì  12   Ore  8.00:  .

MERCOLEDì  13 Ore  8.00:  .

GIOVEDì  14 Ore  19.00:  Zanta Giuseppe e Marcella; Penello Assunta e Giacomazzi Severio; Def. Fam. Giacomazzi

VENERDì 15 Assunzione della Beata Vergine Maria. Ore  9.30:  Libralon Annamaria; Caon Zita; Morosinotto Franco, Luigi e Alice; Sato Armando e Bruna

SABATO 16  Ore 19.00:  Def. Fam. Bedin Fulvio; Spanesi Ugo, Giordana, Elio e Sante.

DOMENICA 17 XX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30:  Badan Bruno e Diego; Fabian Adriano; Maschio Egidio e Lina. Pro Populo.

Lunedì  18       Ore  8.00:  .

MARTEDì  19    Ore  8.00:  .

MERCOLEDì  20 Ore  8.00:  .

GIOVEDì  21    Ore  8.00:  .

VENERDì 22     Ore  8.00: 

SABATO 23 Ore 19.00:  Secondo e Lucia.

DOMENICA 24 XXI Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30:  Nicoletti Linoe Fam. Def., Zanon Regina e pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Livia; Tosato Sante e genitori;  Betto Gianfranco; Rizzato Florio e Teodolinda; Ciscato Luigi e Fam. Def.. Pro Populo.

                                                                    Avvisi

· Siamo nel mese di agosto per molti il mese in cui si può godere qualche giorno di relax con la propria famiglia. Auguro a tutti di poter godere dello stare insieme con i propri familiari senza dimenticare la nostra fede che non va mai in vacanza ma va sempre alimentata con la preghiera personale e i sacramenti: confessione e messa domenicale.

· Giovedì 14 agosto, non ci sarà la messa al mattino ma la sera ed è la messa prefestiva della festa dell’Assunta.

· Venerdì festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, messa alle ore 9.30


IN ATTESA TRA FEDE E SPERANZA


Qualcuno ha detto che "il cuore è più presente in ciò che ama che nel corpo che abita" e che c'è un luogo esistenziale dove ne facciamo esperienza: l'attesa. Attendiamo, tra fede e speranza, quello che non vediamo ancora ma che ci è stato promesso, spinti dalla certezza che «ciò che sta davanti è molto più grande di ciò che è passato» (Gregorio di Nissa). Lo hanno vissuto i nostri padri nella fede, in quel "pellegrinaggio" ininterrotto che dalla notte della liberazione (I Lettura), attraversando le vite di Abramo, Isacco, Giacobbe, Sara e molti altri..., include oggi anche noi, «stranieri e pellegrini sulla terra», protesi nel cammino verso «la città dalle salde fondamenta», la patria del cielo (II Lettura).
Il Vangelo ci svela il senso autentico di questa "fede vigilante", ricordandoci che non attendiamo solo qualcosa ma Qualcuno. Sarà l'incontro con il Signore a rivelare la verità di quell'amore che ora ci tiene desti e che accende di operosa speranza e beatitudine la nostra umile attesa.

Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)



Dobbiamo essere vigilanti nella fede anche nei momenti di difficoltà. 
Per mantenere salda la nostra fede non scordiamo quando ha avuto inizio e abbandoniamoci fiduciosi nelle mani del Padre.

PRIMA LETTURA (Sap 18,6-9)
Come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiamandoci a te.

Dal libro della Sapienza

La notte [della liberazione] fu preannunciata ai nostri padri,
perché avessero coraggio,
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltà.
Il tuo popolo infatti era in attesa
della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici.
Difatti come punisti gli avversari,
così glorificasti noi, chiamandoci a te.
I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 32)

Rit: Beato il popolo scelto dal Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

SECONDA LETTURA (Eb 11,1-2.8-19)
Aspettava la città il cui architetto e costruttore è Dio stesso.

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede, egli soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla così, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilità di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una città.
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
Parola di Dio.


Canto al Vangelo (Mt 24,42-44)

Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 12,32-48)
Anche voi tenetevi pronti.

+ Dal Vangelo secondo Luca

I
n quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Parola del Signore.



ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA (Messa del Giorno)


Dopo l’annuncio, Maria è partita verso la montagna di Giudea per andare a trovare Elisabetta. 
Colma dello Spirito Santo, Elisabetta l’ha benedetta. 
L’ha proclamata “Madre del mio Signore”. Fonte di gioia. Beatitudine vivente della fede. Maria ha risposto con il cantico del Magnificat . 
Parole ispirate, che lasciano intravedere il suo cuore. Esse sono per noi il suo “testamento spirituale”. 
Identificandosi con Maria, la Chiesa di tutti i tempi continua a cantare tutti i giorni il Magnificat come suo proprio cantico.
Celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. 
Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. 
L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. 
Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. 
Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. 
Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio.
 La beatitudine divina e umana della Salvezza. 
Il suo eterno Magnificat.

PRIMA LETTURA (Ap 11,19; 12,1-6.10)
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 44)

Rit: Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

SECONDA LETTURA (1Cor 15,20-26)
Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
Parola di Dio

Canto al Vangelo 
Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,39-56)
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente: ha innalzato gli umili.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore


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Mercoledì 6 agosto 2025
• Don Mattia Biasiolo viene nominato parroco di Arre, Arzercavalli, Candiana, Fossaragna e Pontecasale.
• Don Luigi Turato viene nominato parroco di San Bellino, San Filippo Neri e SS. Trinità in Padova.
Don Gianluigi Buischio viene nominato parroco in solido di Brenta d’Abbà, Civè, Concadalbero, Correzzola, Terranova, Villa del Bosco. Delle stesse parrocchie don Mario Vallese viene nominato parroco moderatore.
Don Daniele Hudorovich viene nominato amministratore parrocchiale di Cavino per l’anno pastorale 2025-2026.
• Don Renato Pilotto viene nominato collaboratore pastorale di Mejaniga e delegato diocesano dell’Associazione cattolica esercenti cinema Triveneta per le Sale della comunità.
• Il preside della Facoltà Teologica del Triveneto ha conferito a don Marco Barcaro la direzione della Biblioteca della Facoltà per il quadriennio 2025-2029.
 

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INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 

 e locali







11-17 agosto 2025

  • 11 L S. Chiara d'Assisi (m, bianco). Celebra il Signore, Gerusalemme. Dopo avere predetto la sua passione Gesù non si sottrae al pagamento della tassa del tempio. 
  • S. Rufino; S. Cassiano.
  •  Dt 10,12-22; Sal 147; Mt 17,22-27.

  • 12 M Porzione del Signore è il suo popolo. Lasciamoci cercare e raggiungere dal Signore, come la pecorella smarrita. È veramente grande chi si fa piccolo.
  •  S. Giovanna F. de Chantal (mf); S. Lelia; S. Ercolano. 
  • Dt 31,1-8; Cant. Dt 32,3-4a.7-9.12; Mt 18,1-5.10.12-14.

  • 13 M Sia benedetto Dio: è lui che ci mantiene tra i viventi. Gesù insegna come correggere il fratello: prima a tu per tu, poi con testimoni, infine con la comunità.
  •  Ss. Ponziano e Ippolito (mf); S. Giovanni Berchmans. 
  • Dt 34,1-12; Sal 65; Mt 18,15-20.

  • 14 G S. Massimiliano \M. Kolbe (m, rosso). Trema, o terra, davanti al Signore. Impariamo dal Signore: perdoniamo come lui ha perdonato noi. S. Ursicino. 
  • Gs 3,7-10.11.13-17; Sal 113A; Mt 18,21-19,1.

  • 15 V ASSUNZIONE B.V. MARIA (s, bianco). Risplende la regina, Signore, alla tua destra. Appena udito il saluto di Maria, la nuova vita sussulta nel grembo di Elisabetta. Tutto a gloria di Dio che innalza gli umili. 
  • S. Tarcisio
  • . Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1Cor 15,20-27a; Lc 1,39-56.

  • 16 S Tu sei, Signore, mia parte di eredità. Si può tornare ad essere bambini nella fede, purificando il cuore e rendendolo semplice come quello dei piccoli. 
  • S. Stefano di Ungheria (mf); S. Teodoro; S. Rocco
  • Gs 24,14-29; Sal 15; Mt 19,13-15.

  • 17 D XX Domenica del T.O. / C. XX sett. del T.O. (I) - IV sett. del Salterio.
  •  S. Mirone; S. Chiara della Croce
  • . Ger 38,4-6.8-10; Sal 39; Eb 12,1-4; Lc 12,49-53.

sabato 2 agosto 2025

IL MIO TESORO SU NEL CIELO

 3 agosto 2025

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

IL MIO TESORO SU NEL CIELO


Il messaggio essenziale del Vangelo di oggi è talmente chiaro che, in realtà, non ha bisogno di interpretazione: “Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché la vita di un uomo non dipende dai suoi beni”. E “arricchitevi davanti a Dio!”.
Ma, siccome conquistare dei beni è un’aspirazione fondamentalmente umana, vale quindi la pena entrare nei dettagli della parabola del ricco stolto raccontata da Gesù. La ricchezza conferisce agli uomini una certa sicurezza, permette loro di disporre della propria vita, di non dipendere completamente dagli altri o dallo Stato, di organizzare la propria sfera di vita, di occuparsi di cose che fanno loro piacere, di concretizzare grandi missioni o grandi scopi. 
In questa misura, i beni sono necessari per una giusta esistenza. 
Gesù non mette in questione il buon impiego dei beni e delle ricchezze. Ma afferma che beni e ricchezze portano gli uomini a sentirsi lontani da Dio e dal prossimo, a pensare di essere assicurati contro la miseria, la vecchiaia e la morte e a soddisfare i piaceri di questo mondo.
E ancora, per molti uomini, il successo materiale è il simbolo della benedizione di Dio. 
Pensano di avere compiuto bene il loro ruolo nella vita quando acquisiscono ricchezza e considerazione. 
E che Dio non possa pretendere di più da loro. Ora, anche per essi, il principale comandamento è l’ultimo criterio che permetterà di giudicare la loro vita.
Ecco perché la ricchezza deve essere per ognuno un mezzo di azione: un mezzo per impegnarsi per gli altri. 
Aiutando coloro che sono nello sconforto e condividendo con generosità, si sarà veramente ricchi: ricchi agli occhi di Dio.


Intenzioni Sante Messe

SABATO 02         Ore 19.00:  Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Pedron Sergio e Fam. Def.; Agostini  Francesca , Innocente, Genoveffa e def. Fam. Zaramella Giuseppe; Virgis Elio e Pasquali Ada.

DOMENICA 03 XVIII Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30: Fabian Adriano; Scapin Samuele e Arino; Cavinato Gino (anniv.); Salviato Valeria e Giorgio; Pro Populo.

Lunedì  04   Ore  8.00:  .

MARTEDì  05 Ore  8.00:  .

MERCOLEDì  06 Ore  8.00:  .

GIOVEDì  07 Ore  8.00:  Bedin Bertapelle Maria (anniversario).

VENERDì 08 Ore  8.00:  .

SABATO 09 Ore 19.00:  Cavinato Dino.


DOMENICA 10 XIX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30:  Agostini Sereno e Dorina; Tonello Luca; Dalle Fratte Ivo e Giuseppe; Bruseghin Gianni e Fam. Def.; Betto Gianfranco; Pro Populo.

Lunedì  11     Ore  8.00:  .

MARTEDì  12   Ore  8.00:  .

MERCOLEDì  13 Ore  8.00:  .

GIOVEDì  14 Ore  19.00:  Zanta Giuseppe e Marcella.

VENERDì 15 Ore  9.30Libralon Annamaria; Caon Zita; Morosinotto Franco, Luigi e Alice; Sato Armando e Bruna

SABATO 16 Ore 19.00:  Def. Fam. Bedin Fulvio; Spanesi Ugo, Giordana, Elio e Sante.

DOMENICA 17 XX Domenica del Tempo Ordinario. Ore 9.30:  Badan Bruno e Diego; Fabian Adriano; Pro Populo.

 

Avvisi

· Con la domenica odierna entriamo nel mese di agosto per molti il mese in cui si può godere qualche giorno di relax con la propria famiglia. 

Auguro a tutti di poter godere dello stare insieme con i propri familiari senza dimenticare la nostra fede che va sempre alimentata con la preghiera e la messa domenicale…

· Sapete tutti da diverso tempo che sono in attesa di una nuova destinazione; in settimana il vescovo mi ha chiesto e ho accettato di diventare parroco In solido (così si dice tecnicamente) delle parrocchie di Brenta d’Abbà, Civè, Concadalbero, Correzzola, Terranova e Villa del Bosco. 

Cavino non rimarrà senza parroco, sarà nominato un amministratore per l’anno 2025-26 in previsione di un nuovo assetto delle parrocchie del comune di San Giorgio delle Pertiche.

 

QUELLO CHE DAVVERO VALE


Ci sono "accadimenti" nella vita che, come un lampo improvviso, gettano luce su quanto prima era avvolto nel buio. Una malattia, la perdita di una persona cara, il presentimento della morte... e in un istante tutto si rivela nella sua fragilità e inconsistenza. «Vanità delle vanità: tutto è vanità», dice il saggio Qoèlet (I Lettura). 
È l'ora benedetta in cui la grazia di Dio può aprirci gli occhi su ciò che davvero vale e farci comprendere che «anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che possiede» (Vangelo). 
Per cupidigia l'uomo, ricco di sé, si illude di stringere la sicurezza del proprio domani nel possesso dei beni terreni, ma la vita ci è data giorno per giorno come dono gratuito dell'amore di Dio (Salmo). 
C'è un bene prezioso da coltivare oggi ed è quello di cui ci parla san Paolo, esortandoci a cercare «le cose di lassù, non quelle della terra»; a far morire in noi l'uomo vecchio che si perde dietro i «desideri cattivi»; a vivere nella verità e trasparenza dell'amore le nostre relazioni (II Lettura). 
In Cristo ci è data la vera libertà per vivere in gratitudine e pienezza il dono della vita, ricevuto ogni giorno.
Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)


Qual è o in che cosa consiste la vera ricchezza? 
Sono le cose di lassù, come dice san Paolo: l'amore, la generosità e l'attenzione ai bisognosi, tutti valori che durano per l'eternità.


PRIMA LETTURA (Qo 1,2;2,21-23)
Quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica?

Dal libro del Qoèlet

Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità: tutto è vanità.
Chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare la sua parte a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e un grande male.
Infatti, quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica e dalle preoccupazioni del suo cuore, con cui si affanna sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi penosi; neppure di notte il suo cuore riposa. Anche questo è vanità!
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)


Rit: Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

SECONDA LETTURA (Col 3,1-5.9-11)
Cercate le cose di lassù, dove è Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria.
Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato.
Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 5,3)

Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

VANGELO (Lc 12,13-21)
Quello che hai preparato, di chi sarà?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
Parola del Signore


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Sono oltre mille (1.040) i giovani che partiranno dalla Diocesi di Padova per partecipare al Giubileo dei Giovani che si svolgerà dal 28 luglio al 3 agosto 2025 a Roma. Zaino e sacco a pelo loro compagni di viaggio, insieme all’entusiasmo di un’esperienza che ha il sapore della GMG, ma è arricchita del valore giubilare, dalla presenza del vescovo Claudio Cipolla e dall’atteso incontro con il santo padre papa Leone XIV.
Un Giubileo che è stato preparato con cura, tanto che in questi mesi si sono tenuti nel territorio diocesano una ventina di “ritiri di preghiera” sotto lo slogan “25 Hope”, che racchiude il tema della speranza (hope), linea guida del Giubileo, ma anche quel “25” non solo come memoria dell’anno, ma come indicazione del tempo di preghiera (25 ore) di ritiro. Un’esperienza che ha permesso ai giovani di soffermarsi sulla dimensione spirituale che propone il Giubileo e di aprirsi all’ascolto e alle domande.
Ora sono pronti per la partenza che sarà suggellata, domenica 27 luglio dalla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Claudio Cipolla in Cattedrale, alle ore 16.00 (ritrovo alle ore 15.30). Sarà il momento di inizio e di avvio del Giubileo dei Giovani, una sorta di “mandato diocesano”.
E il lunedì 28 luglio si partirà: 390 giovani raggiungeranno la capitale con otto pullman, partendo da varie zone della Diocesi, altri in autonomia e ben 470, suddivisi in tre gruppi, hanno accolto la proposta di vivere anche un pellegrinaggio fisico, camminando lungo la Romea Strata, per un percorso di circa 60 km da Modena a Pistoia, con tappe di 10/30 chilometri al giorno.
Poi tutti quanti si ritroveranno a Roma per vivere insieme l’esperienza del Giubileo.
I giovani “padovani” alloggeranno nei pressi della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo all’Olgiata a nord di Roma, dove è stato allestito per loro una zona “campeggio” attrezzata. Nel programma del pellegrinaggio ci sono momenti di incontro e di catechesi solo per i giovani della Diocesi di Padova e altri che li vedranno insieme alle altre migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo: la messa di benvenuto lunedì 29 luglio alle ore 19 a San Pietro; i Dialoghi con la città nei giorni 30 e 31 luglio; la giornata penitenziale il 1° agosto al Circo Massimo; la festa e la veglia con papa Leone XIV a Tor Vergata nel pomeriggio del 2 agosto e la santa messa con il papa domenica 3 agosto alle 9, sempre a Tor Vergata.
I sentimenti con cui partono per quest’esperienza sono vari: «c’è un desiderio di partecipazione, di stare insieme e soprattutto la speranza che quest’esperienza possa lasciare in loro un segno significativo. I giovani percepiscono che c’è qualcosa di buono in serbo per loro», commenta il responsabile diocesano della Pastorale dei giovani, don Diego Cattelan.
Ma il Giubileo dei Giovani per la Diocesi di Padova e i giovani stessi significa anche “gemellaggio” e accoglienza: dopo l’esperienza della GMG di Lisbona che li ha visti accolti da parrocchie e altri gruppi, c’è il desiderio di vivere l’esperienza di accoglienza e di aprire le porte e così nei giorni precedenti la partenza per Roma (26 e 27 luglio) e in quelli successivi alla conclusione del Giubileo (3-4 agosto) una quarantina di parrocchie di Padova e provincia accoglieranno giovani pellegrini provenienti da Francia, Polonia, USA, Bulgaria, Romania, Croazia, per un totale di 1.200 giovani (880 in viaggio verso Roma e 320 di rientro dal Giubileo).




 

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INIZIATIVE    IN PARROCCHIA 

 e locali

Una serata da non perdere a Cavino! 🌟
Mercoledì 6 agosto 2025 alle ore 20:45, vi aspettiamo in Piazza Martiri “Oradour sur Glane” a Cavino di San Giorgio delle Pertiche per una tappa tutta speciale del Summer Tour di SOS Nonna, lo spettacolo che ha fatto ridere migliaia di persone!
🎭 Una serata all’insegna del divertimento dal titolo: “Anche le stelle parlano veneto”.
🤖 Un mix perfetto di comicità, tradizione e attualità, capace di coinvolgere grandi e piccini.
L’evento è promosso da Tradizioni Venete con il patrocinio e il supporto dell’Amministrazione Comunale di San Giorgio delle Pertiche.
🎟️ Ingresso libero – si consiglia un’offerta responsabile: il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza.
📌 Segnatevi la data, invitate amici e parenti e venite a vivere con noi una serata estiva diversa dal solito… perché ridere insieme, in piazza, sotto le stelle, è una delle tradizioni più belle che abbiamo!








4-10 agosto 2025

4 L S. Giovanni Maria Vianney (m, bianco). Esultate in Dio, nostra forza. In Gesù ogni parola e gesto sono segno del suo amore. Pochi pani e pesci grazie a lui diventano nutrimento per i tanti. 

S. Raniero. 

Nm 11,4b-15; Sal 80; Mt 14,13-21.


5 M Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. Il Signore non ci abbandona nella tempesta: egli è con noi e ci incoraggia a camminare sulle acque della vita. 

Dedic. Bas. S. Maria Maggiore (mf); S. Emidio; S. Osvaldo. 

Nm 12,1-13; Sal 50; Mt 14,22-36.


6 M TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE (f, bianco). Il Signore regna, il Dio di tutta la terra. Gesù si trasfigura mostrando quella gloria che riceverà dopo la sua passione, morte e risurrezione. 

B. Maria Francesca di Gesù. 

Dn 7,9-10.13-14 opp. 2Pt 1,16-19; Sal 96; Lc 9,28b-36.


7 G Ascoltate oggi la voce del Sign\ore: non indurite il vostro cuore. Pietro prima dichiara che Gesù è il Cristo, ma poi rifiuta la croce: la vera fede accetta il Messia anche nel dolore. 

Ss. Sisto II e c. (mf); S. Gaetano (mf); S. Donato. 

Nm 20,1-13; Sal 94; Mt 16,13-23.


8 V S. Domenico
(m, bianco). Ricordo i prodigi del Signore. Chi prende la propria croce, rinuncia a sé e segue il Signore; pone Dio al centro della vita.

 B. Maria Margherita Caiani.

 Dt 4,32-40; Sal 76; Mt 16,24-28.


9 S S. TERESA B. DELLA CROCE patrona d'Europa (f, rosso). Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore. Non manchi durante l'attesa l'olio della lampada. La vigilanza e l'amore conducono all'incontro con il Signore. 

Os 2,16b.17b.21-22; Sal 44; Mt 25,1-13.


10 D XIX Domenica del T.O. / C
. XIX sett. del T.O. (I) - III sett. del Salterio. 

S. Lorenzo; S. Blano; B. Agostino Ota. Sap 18,6-9; Sal 32; Eb 11,1-2.8-19; Lc 12,32-48.