sabato 5 aprile 2025

Nulla di più grande che poter perdonare!

 6 aprile 2025

Nulla di  più grande che  poter perdonare!

E' vicino il momento in cui Cristo farà la rivelazione più radicale - e la più incomprensibile per l’uomo - della sua potenza: morire sulla croce. 
È uno “scandalo per gli Ebrei, follia per i popoli pagani” (1Cor 1,23).
Già prima Gesù aveva parlato ai suoi discepoli della croce, che li stupì e confuse. 
Quello che osservavano, nel comportamento sociale, è che l’uomo utilizza la debolezza degli altri per affermare il proprio potere.
 Ma Gesù diceva loro: “I re delle nazioni... e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. 
Per voi però non sia così” (Lc 22,25). 
E i farisei che pretendono di usare una povera donna, colta in flagrante delitto di adulterio, per compromettere Gesù, gli danno in effetti l’occasione di insegnare con un esempio i suoi nuovi metodi.
In primo luogo Gesù mette in evidenza l’ipocrisia dei farisei: “Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra. 
Dopo, toglie loro qualsiasi argomentazione. 
Mette in evidenza la loro ignoranza colpevole della legge che insegna che Dio, essendo potente sovrano, giudica con moderazione e governa con indulgenza, perché egli opera tutto ciò che vuole (Sal 115,3). 
Infine - e questo è il punto più importante del Vangelo -, Gesù insegna alle folle che non esiste più grande manifestazione di potere che il perdono.
La morte stessa non ha un così grande potere. 
In effetti, solo il potere di Cristo, che muore crocifisso per amore, è capace di dare la vita. 
E soltanto il potere che serve a dare la vita è vero potere.

Intenzioni Sante Messe

SABATO  05         Ore 18.30:  Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia, Suor Luisa e Maria; Agostini Tarcisio (anniv.); Maschio Egidio e Lina; Dalle Fratte Genesio e Def. Fam. Ruffato; Virgis Elio e Pasquali Ada; Pedron Sergio e Fam. Def; Favaro Agostino e Fam. Def.; Dalle Fratte Elena, Raffaele, Gino, Cesira e Fam. Def..

DOMENICA  06 V Domenica di Quaresima. Ore 9.30. Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Fabian Adriano;  Def. Fam. Bevilaqua e Stefan Ilario; Cavinato Leonunzio e Fam. Def.; Cavinato Carlo e Ballan Anna; Salviato Valeria; Nalesso Dino, Adelina, Luigi, Giorgio e Anna. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  07     Ore  8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

MARTEDì  08  Ore  15.00:  Rossetto Giuliano e Varosi Marcella.   

MERCOLEDì  09 Ore 8.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente.

GIOVEDì  10    Ore  15.00:  Per le  Anime del purgatorio.

VENERDì  11  Ore  8.00:  Per le  Anime del purgatorio.

SABATO  12 Ore 19.00:  Secondo l’intenzione dell’offerente; Agostini Sereno e Dorina; Cavinato Silvio; Gazzola Luigi Giuseppe (anniversario).

DOMENICA  13 Domenica delle Palme. Ore 9.30.  Dalle Fratte Ivo e Giuseppe; Morosinotto Franco, Miozzo Aurelio, Gemma, Renato, Giovannina e Giovanni; Stocco Norina e Cavinato Antonio; Bedin Luigi, Assunta, Ferdinando, Tecla e Santa; Spanesi Ferdinando, Regina e figli defunti. Ore 11.00:  Pro Populo.

 

Incontri

Martedì  ore 21.00    Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

 

Avvisi

· Giovedì 11 aprile, alle or e 21.00, in sala Borsi, ci sarà  il Consiglio Pastorale Parrocchiale.

· Venerdì 11 aprile invito tutti a partecipare alla  Cena Povera , una cena semplice e frugale offerta dalla parrocchia, il cui ricavato andrà interamente devoluto al progetto missionario per l’Etiopia: ‘Promozione della donna’. È importante iscriversi entro oggi domenica 6 aprile per sapere in quanti si sarà. Chi partecipa mette nella scatola della cena  quello che sente di poter donare; iscrizioni:  Lisa 3496336435 o Betty 3407259914.

· Domenica 13 aprile, è la domenica delle Palme, domenica nella quale ricordiamo Gesù che entra in Gerusalemme acclamato dalla folla Re e figlio di Davide; il vangelo ci ricorda che i bambini lo accolsero agitando palme e rami di ulivo. Invito coloro che in questo periodo potano l’ulivo del loro giardino a scegliere dei rametti e a portarli accanto al campanile, in modo che tutti possano prendere un rametto d’ulivo per la celebrazione delle Palme e, dopo la celebrazione,  portarlo e tenerlo in casa come segno di pace.

· Domenica 13 aprile, al termine della quaresima, realizziamo il progetto Quaresima di Fraternità suggerito dall'ufficio Missionario: la colletta domenicale sarà ‘partecipata’: ognuno si alzerà a portare la propria offerta, i ragazzi della catechesi, potranno portare la loro cassettina frutto del loro impegno quaresimale.

 

DIO APRE VIE NUOVE


Agli infelici deportati in esilio a Babilonia, il profeta Isaia annuncia che Dio non li ha abbandonati: un nuovo esodo e una nuova via li condurrà a Gerusalemme, nella loro terra (I Lettura).
 È una grande lezione di speranza e di fiducia anche per noi. Schiavi dell'egoismo e di ogni forma di peccato, anche noi viviamo esiliati e lontani da Dio. La sua misericordia, tuttavia, non si stanca mai di aprire vie misteriose e nuove per ricondurre tutti gli uomini verso la vera patria. 
Sono i miracoli della sua grazia. 
È Gesù l'uomo nuovo che sa aprire vie nuove. Egli non è venuto per condannare ma per riconciliare l'uomo con sé stesso, con gli altri e con Dio. «Neanche io ti condanno. 
Va' e d'ora in poi non peccare più».
Il perdono di Dio apre orizzonti nuovi e diventa l'inizio di cammini rinnovati nella libertà, nella gratitudine e nella gioia (Vangelo). 
Sappiamo di avere sempre accanto Qualcuno che continuamente ci rimette in corsa per una vita più bella e degna di essere vissuta.
 Afferrati da Cristo, tutto ciò che non è lui perde ogni valore e, secondo la forte espressione dell'apostolo Paolo, non è che spazzatura. Siamo disposti a seguire Gesù in un impegno gioioso, sulla strada dove lui ci precede: quella della passione?
don Donato Allegretti


Ancora una volta il Vangelo ci mostra la sconfinata ricchezza della misericordia del Padre: egli non condanna nessuno, ma sempre salva e invita a vita nuova. 
Il profeta Isaia evidenzia poi l'azione ricreatrice di Dio, mentre Paolo pone nella scoperta e nell'adesione a Cristo il vero traguardo di ogni aspettativa umana.
 Si celebra oggi il Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità (5-6 aprile).


PRIMA LETTURA (Is 43,16-21)

Ecco, io faccio una cosa nuova e darò acqua per dissetare il mio popolo.

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore,
che aprì una strada nel mare
e un sentiero in mezzo ad acque possenti,
che fece uscire carri e cavalli,
esercito ed eroi a un tempo;
essi giacciono morti, mai più si rialzeranno,
si spensero come un lucignolo, sono estinti:
«Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!
Ecco, io faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
Mi glorificheranno le bestie selvatiche,
sciacalli e struzzi,
perché avrò fornito acqua al deserto,
fiumi alla steppa,
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
Il popolo che io ho plasmato per me
celebrerà le mie lodi».
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 125)


Rit: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.


SECONDA LETTURA (Fil 3,8-14)
A motivo di Cristo, ritengo che tutto sia una perdita, facendomi conforme alla sua morte.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Gl 2,12-13)

Lode e onore a te, Signore Gesù!
Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore,
perché io sono misericordioso e pietoso.
Lode e onore a te, Signore Gesù!ù


VANGELO (Gv 8,1-11)
Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
Parola del Signore


 





Calendario liturgico: (7-13 aprile 2025)

7 L Con te, Signore, non temo alcun male. Gesù proclama di essere la luce del mondo, quanti lo seguono vinceranno le tenebre illuminati dalla luce della vita. 

S. Giovanni B. de La Salle; S. Ermanno G. di Colonia.

 Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62 opp. 13,41c-62; Sal 22; Gv 8,12-20.


8 M Signore, ascolta la mia preghiera. Gesù non è di questo mondo e colui che lo ha mandato, il Padre, è insieme a lui. Solo dopo che sarà innalzato molti lo riconosceranno.

 S. Amanzio; B. Clemente da Osimo.

 Nm 21,4-9; Sal 101; Gv 8,21-30.


9 M A te la lode e la gloria nei secoli. La fedeltà alla Parola conduce alla verità e rende liberi dal peccato. È la strada indicata da Gesù

. S. Demetrio; S. Liborio.

 Dn 3,14-20.46-50. 91-92.95; Cant. Dn 3,52-56; Gv 8,31-42.


10 G Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. Chi osserva la Parola vivrà in eterno. Gesù conosce il Padre e osserva la sua Parola.

 S. Palladio; S. Maddalena di Canossa. 

Gen 17,3-9; Sal 104; Gv 8,51-59.


11 V Nell'angoscia t'invoco: salvami, Signore. Anche noi, come Gesù, siamo figli di Dio, capaci di amare nonostante tutto, di donare noi stessi a chi ci sta accanto. S. Stanislao; S. Gemma Galgani. 

Ger 20,10-13; Sal 17; Gv 10,31-42.


12 S Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge. La missione di Gesù è di radunare i figli dispersi e di formare un solo popolo nuovo. S. Giulio I; S. Zeno; S. Giuseppe Moscati.

 Ez 37,21-28; Cant. Ger 31,10-12b.13; Gv 11,45-56.

13 D DOMENICA DELLE PALME «Passione del Signore» / C. Settimana Santa - II sett. del Salterio. Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Lc 22,14-23,56
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sabato 29 marzo 2025

Essere costantemente accolti dal Padre. - 30 marzo 2025

 30 marzo 2025

IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE 

 Essere costantemente accolti dal Padre.
“O Padre, che per mezzo del tuo Figlio operi mirabilmente la nostra redenzione”: è con questa preghiera che apriamo la liturgia di questa domenica. Il Vangelo ci annuncia una misericordia che è già avvenuta e ci invita a riceverla in fretta: “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”, dice san Paolo (2Cor 5,20).
Il padre non impedisce al suo secondogenito di allontanarsi da lui. Egli rispetta la sua libertà, che il figlio impiegherà per vivere una vita grigia e degradata. Ma mai si stanca di aspettare, fino al momento in cui potrà riabbracciarlo di nuovo, a casa.
Di fronte all’amore del padre, il peccato del figlio risalta maggiormente. La sofferenza e le privazioni sopportate dal figlio minore sono la conseguenza del suo desiderio di indipendenza e di autonomia, e di abbandono del padre. La nostalgia di una comunione perduta risveglia in lui un altro desiderio: riprendere il cammino del focolare familiare.
Questo desiderio del cuore, suscitato dalla grazia, è l’inizio della conversione che noi chiediamo di continuo a Dio. Siamo sempre sicuri dell’accoglienza del padre.
La figura del fratello maggiore ci ricorda che non ci comportiamo veramente da figli e figlie se non proviamo gli stessi sentimenti del padre. Il perdono passa per il riconoscimento del bisogno di essere costantemente accolti dal Padre. Solo così la Pasqua diventa per il cristiano una festa del perdono ricevuto e di vera fratellanza.


Intenzioni Sante Messe

SABATO  29    Ore 18.30:  Salmaso Virginio, Reffo Armida e Salmaso Ludovico.

DOMENICA  30       IV Domenica di Quaresima. Ore 9.30. Nicoletti Lino e Fam. Def., Zanon Regina e Pasquale, Carraro Maria, Marchetto Bruno, Massarotto Gino e Livia; Betto Gianfranco; Latova Ester e Bazzato Mario. Ore 11.00:  Pro Populo.

Lunedì  31     Ore  8.00:  .

MARTEDì  01.04 Ore  15.00:  .   

MERCOLEDì  02  Ore 8.00:  .

GIOVEDì  03    Ore  15.00:  .

VENERDì  04  Ore  8.00:  Terlizzi Francesco.

SABATO  05 Ore 18.30:  Cavinato Ottorino e Mozzo Antonietta; Cavinato Albano, Dirce, Giovanni, Lucia, Suor Luisa e Maria; Agostini Tarcisio (anniv.); Maschio Egidio e Lina; Dalle Fratte Genesio e Def. Fam. Ruffato; Virgis Elio e Pasquali Ada; Pedron Sergio e Fam. Def; Favaro Agostino e Fam. Def..

DOMENICA  06 V Domenica di Quaresima. Ore 9.30.  Maggiolo Fabio, nonni e Dalla Bona Ruggero; Fabian Adriano;  Def. Fam. Bevilaqua e Stefan Ilario; Cavinato Leonunzio e Fam. Def.; Cavinato Carlo e Ballan Anna. Ore 11.00:  Pro Populo.

 

Incontri

Martedì  ore 21.00    Incontro-prove per  il gruppo della Corale parrocchiale.

 

Avvisi

· Stanotte si torna all’orario legale dovremo spostare in avanti di un’ora le lancette dei nostri orologi...

· Venerdì 4 aprile è il primo venerdì del mese, nella mattinata coi ministri straordinari porteremo la Comunione agli ammalati.

· Sabato 5 aprile, alle ore 14.30, in sala Borsi,  ci sarà l’incontro per i ragazzi dell’Ultima Quaresima.

· Domenica 6 aprile, 5^ Domenica di Quaresima, durante la messa delle ore 9.30, la catecumena Ruth vivrà il rito del terzo Scrutinio. Gli altri ragazzi dell’Ultima Quaresima invece vivranno la Preghiera della Terza Grande Intercessione che tutta la comunità esprimerà per loro nella stessa messa domenicale. Invito tutti ad accompagnare questi nostri ragazzi con la propria preghiera e simpatia.

· Domenica 13 aprile, è la domenica delle Palme, domenica nella quale ricordiamo Gesù che entra in Gerusalemme acclamato dalla folla Re e figlio di Davide; il vangelo ci ricorda che i bambini lo accolsero agitando palme e rami di ulivo. Invito coloro che in questo periodo potano l’ulivo del loro giardino a scegliere dei rametti e a portarli accanto al campanile, in modo che tutti possano prendere un rametto d’ulivo per la celebrazione delle Palme e, dopo la celebrazione,  portarlo e tenerlo in casa come segno di pace.


NELL'ABBRACCIO DEL PADRE


Tutti, forse inconsapevolmente, conserviamo in un angolo remoto del cuore il dubbio che Dio in fondo non sia così buono: la ferita del peccato ha deformato in noi il suo volto di Padre. 
Ma è il Figlio, Gesù, a rivelarci nel Vangelo il volto autentico di colui che ci attende, ci vede da lontano, si commuove, ci corre incontro a braccia aperte e ci bacia; di questo Padre che fa festa per noi e ci fa indossare «il vestito più bello» (letteralmente: «il primo abito»), quello ricevuto nel Battesimo. I
l suo amore si è fatto per noi "abbraccio" nel sacramento della Riconciliazione. In questo cammino quaresimale riceviamo l'invito a tuffarci tra le sue braccia per essere "creatura nuova" (II Lettura), per gustare e vedere com'è buono il Signore (Salmo). Quella raccontata nel Vangelo è una storia vera, che accade ancora, ogni volta che un figlio o una figlia di Dio si lascia abbracciare dal Padre per far ritorno "a casa", per entrare nella "terra promessa" del suo amore gratuito, dopo averne sperimentato la potenza liberatrice (I Lettura). Ed è qui, in questa "terra promessa", che celebra nel Figlio la vera Pasqua dei risorti.
Sorelle Clarisse, Monastero Immacolata Concezione - Albano L. (RM)

Questa domenica è chiamata "Laetare", cioè "della gioia", e ci sono motivi per rallegrarci. 
Celebriamo infatti il ritorno a casa dell'intero popolo d'Israele, ed è anche il giorno in cui tutti i figli sono invitati a tornare al Signore, sull'esempio del ritorno a casa del figlio prodigo. Anche noi siamo chiamati a tornare dal Padre buono. 
Si celebra oggi il Giubileo dei Missionari della Misericordia (28-30 marzo).

PRIMA LETTURA (Gs 5,9-12)
Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la Pasqua.


Dal libro di Giosuè

In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l’infamia dell’Egitto».
Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico.
Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, àzzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno.
E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell’anno mangiarono i frutti della terra di Canaan.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)

Rit: Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

SECONDA LETTURA (2Cor 5,17-21)
Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 15,18)

Lode e onore a te, Signore Gesù!
Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò:
Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te.
Lode e onore a te, Signore Gesù!


VANGELO (Lc 15,1-3.11-32)
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
Parola del Signore 

 e locali

 






Calendario liturgico: (31 marzo-6 aprile 2025)

31 L Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato. La guarigione a distanza di un bambino rivela Gesù come Parola di vita. S. Beniamino; S. Balbina; B. Bonaventura da Forlì. 

Is 65,17-21; Sal 29; Gv 4,43-54.


1 M Dio è per noi rifugio e fortezza. Gesù guarisce un corpo paralizzato, e mette in guardia dal pericolo di legami ben più gravi, quelli che ci paralizzano nel peccato. S. Maria Egiziaca; S. Ugo di Grenoble.

 Ez 47,1-9.12; Sal 45; Gv 5,1-16.


2 M Misericordioso e pietoso è il Signore. Chi onora Gesù onora il Padre: egli compie la volontà di colui che lo ha mandato. S. Francesco da Paola; S. Abbondio. Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30.


3 G Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo. Le sue stesse opere testimoniano che Gesù è mandato dal Padre, ma chi non crede nel Padre non crede neppure nel Figlio da lui inviato. S. Sisto I; S. Luigi Scrosoppi. 

Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47.


4 V Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato. Molti si interrogano sul mistero della persona di Gesù. Solo chi conosce il Padre può veramente comprenderlo. S. Isidoro; S. Francesco Marto. Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30.


5 S Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio. Anche oggi la domanda: «chi è Gesù?» interpella molti. Qual è la nostra risposta? S. Vincenzo Ferrer; S. Irene; S. Giuliana. 

Ger 11,18-20; Sal 7; Gv 7,40-53. í 5-6 aprile:

 Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità.


6 D V Domenica di Quaresima / C. V sett. di Quaresima - I sett. del Salterio. S. Pietro da Verona. 

Is 43,16-21; Sal 125; Fil 3,8-14; Gv 8,1-11.